Insperato ritorno

di
genere
orge

Mi ha fatto indossare una mutandina minuscola bianca e trasparente un reggiseno cogli stessi ghirigori e colle coppe gonfiate con della gommapiuma e coi capezzoli ritti quindi una camicetta bianca aperta per esibire la base dei seni ed una gonna nera stretta che scopre gran parte delle cosce inguainate in un paio di autoreggenti bianche da infermiere. A piedi scalzi mi sono guardato nello specchio e devo dire che posso passare, se visto al buio, per una troia da marciapiede specie per le labbra esageratamente pitturate di un rosso vivo e gli occhi dipinti di blu notte. Bantu mi sta dietro e mi carezza i fianchi, quindi solleva la gonna fino a scoprire le cosce nude e devo dire che visto cosi mi eccito di me stesso. Non sono narcisista e conosco i miei limiti ma vedermi abbigliato come una puttana con un maschio che mi palpeggia il culo e mi sbava sul collo mi fa dimenticare di essere un uomo e mi tornare alla mente tutte quelle volte in cui ho desiderato di esere realmente una femminuccia, come voleva mia madre. Anche il mio amante mi si rivolge come ad una femmina, perfino il nome mio è al femminile e mi sussurra le stesse paroline dolci che di solito rivolge alla sua compagna. Mi dimentico di quel grosso cazzo che mi tira tra le cosce e mi compiaccio allo specchio con Bantu che continua ad appoggiare contro le chiappe protese il cazzo duro. Non so cosa trova in me di tanto diverso dagli altri suoi amanti particolari, sta di fatto che smania sbuffa sospira e spinge senza decidersi a spogliarmi per fottermi nel culo che sento già bagnato. Volgo indietro la testa e sento la punta della sua lingua umida cercare la mia. La posizione è infelice per cui mi giro lo abbraccio e ci uniamo in un bacio caloroso e sensuale che nulla ha da invidiare a quello scambiato con una donna. Mi piace guardarlo negli occhi mentre lo bacio per leggere la luce del desiderio per vedere la voglia che gli inumidisce le palpebre. Dallo sguardo e dal turgore del cazzo si evince quanto desiderio sei capace di istillare in un partner. I suoi occhi scuri sprizzano fiamme ardenti ed il cazzo duro come un chiodo cerca di perforarmi la pancia. Lo voglio nudo, lo voglio vedere spogliato di tutti gli orpelli che nascondono un corpo statuario, la pelle brunita i capelli neri al pari del bosco folto in mezzo al quale si erge un cazzo ritto e duro con una capocchia rotonda e l'asta più scura del resto e con due palle gonfie d'amore. Bantu nudo è davvero avvenente, è proporzionato e poi quel cazzo non troppo grosso nè troppo lungo attira lo sguardo e fa passare il resto in secondo piano. Mi ingimocchio davanti a tanta bellezza e gli rendo l'omaggio dovuto. Ah, il suo calore in bocca, il suo turgore in gola, lecco succhio slinguazzo e ingoio la goccia salata preavviso di una cascata d'amore. E non ci vuole molto a scaturire il nettare profumato degli amati lombi. Quanta sborra, annego. E' calda salata profumata e cremosa. Ha un piacevole retrogusto salato di piscio. Amo questo gusto questo sapore, è nettare è ambrosia e la prova è il cazzo che svetta desideroso a sua volta di sborrare. Bantu mi fa alzare, appoggiare le mani aperte sullo specchio e da dietro mi lecca il collo e lo succhia. Solleva la stretta gonna nera e spinge contro le chiappe protette dalle minuscole mutandine trasparenti il cazzo sempre duro e voglioso. Conosco la sua resistenza, anche l'ultima volta mi ha preso per tre volte di seguito senza mai estrarlo dallo sfintere. Vedere allo specchio il maschio che armeggia col cazzo duro alle mie spalle per fottermi mi fa sentire donna, esce fuori di me la femmina spesso tenuta nascosta. Mi rendo conto quanto sia eccitante per una donna vera sentirsi desiderata. Sapere che quel cazzo duro è merito del tuo calore, l'erezione provocata dai tuoi baci la sborrata colle tue carezze. Abbassa le mutandine che scalcio lontano, il calore del suo cazzo nel canale delle chiappe mi fa venir meno e quando sento la capocchia scottare contro il forellino dilato l'apertura e lo sento scivolare dentro di me. Oddio, è mio, finalmente sono sua, sono la sua donna la sua troia . Mettimi incinta amore, fammi questo regalo, ingravidami. Ah che sogno. Incinta del mio amico del mio amante. L'uomo che chiava mia moglie ma che mette incinta me. Cosa potrei desiderare di più? Non sono mai stato preso davanti ad uno specchio e devo riconoscere che è estremamente eccitante perchè oltre a sentire il cazzo amico in corpo vedi anche bene in faccia chi ti sta sfondando il culo. Infatti ci guardiamo negli occhi mentre Bantu mi chiava. Mi sembra di essere posseduto molto di più nel vedere la luce dei suoi occhi, nel vedervi scorrere il desiderio e di leggervi il vero quando mi sussurra che sono la sua troia preferita. Il mio amore si rizza sui piedi si irrigidisce lo sguardo allucinato il cazzo sembra più duro e sicuramente più gonfio gli affondi più decisi quando uno schizzo violento di liquido bollente mi scroscia nel ventre. E' il momento culminante del sentirmi femmina e per un attimo spero davvero che quel seme abbia un frutto provochi una gravidanza che eterni per sempre quel momento piacevole. Sento la pancia in subbuglio ed un piacevole calore si diffonde nello sfintere. Vorrei credere in Dio per ringraziarlo di avermi creato ricchione. Dare piacere è un piacere sublime che pochi riescono a capire. Bantu svuota le palle e mi tiene inchiodato col cazzo nel culo. Mi piego in avanti perchè entri più in fondo ed infatti mi pare di sentirlo nello stomaco. Ah amore mio, sarò per sempre la tua donna la tua geisha la tua schiava la cloaca del tuo seme. Sento scorrere nell'intestino un rivolo di liquido caldo. E' una sensazione strana. Finalmente mi rendo conto che mi sta pisciando in culo. Oddio mi sta riempiendo l'intestino di piscio e la pancia si gonfia. Sembra davvero di essere incinta. Mi piace questa sensazione di calore che mi scorre dentro e la pancia che si gonfia oscenamente. Mi accorgo dai sussulti che sto sborrando e lo specchio è inondato del mio seme. Bello, non ho mai goduto in questo modo. E' davvero eccitante sentirmi pieno di liquido. A passi lenti col suo cazzo cha fa da tappo ci portiamo in bagno e con cautela mi siedo sul vaso dove finalmente scarico tutto ciò che mi riempie l'ano e lo sfintere. Bello, è stato bello, mi sento più suo di quanto mi sarei sentito in un altro modo. Sono la sua cloaca il recetto dei suoi umori e dei suoi desideri. Lo guardo mentre lava il cazzo nel lavandino e mi rendo conto che oltre ad essere un bel maschio e' un amore d'uomo ed io sono fiero di essere la sua femmina. Mi rendo conto del perchè mia moglie corra il rischio di essere scoperta da sua figlia quale amante del marito ma davanti alla bellezza di quel cazzo ed alla sua resistenza qualunque donna farebbe carte false per averlo. Anche io, deluso dal nostro primo incontro, sebbene avessi deciso di mai più incontrarlo quando ho visto il suo sguardo innamorato e sentito il turgore di quel cazzo voglioso ho piegato le gambe aperto il culo e l'ho ospitato. Ci stendiamo sul letto ed abbracciati ci appisoliamo. Mi sveglia Bantu quando si siede sul mio viso e spinge tra le labbra il cazzo sempre più duro. E' seduto sul petto e mi chiava in bocca. Sento la capocchia gonfiarsi e quando la mascella comincia a dolermi finalmente accelera la spinta e mi sborra in gola. Il seme è cremoso e bollente ed è un piacere ingoiarlo. Glielo succhio a lungo perchè mi piace il suo sapore ed il calore della sua pelle. Senza avvertirmi sento le prime gocce di piscio quindi uno spruzzo caldo ed infine una cascata bollente e salata che faccio di tutto per ingoiare ed evitare di bagnare il letto. Ah la pioggia dorata. Sono diventato un esperto. Il difficile è ingoiarla senza far caderne fuori della bocca. Oltre al salato sa della birra che ha bevuto prima di venire a letto. Si amore mio, sono la tua cloaca sono il recetto delle tue voglie e cercherò sempre di farti felice e di soddisfare i tuoi desideri per turpi che siano, non per nulla sono la tua donna.
di
scritto il
2011-02-23
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