Fottuto novembre

di
genere
masturbazione

Non ho chiuso occhio stanotte. Son passate ore, giorni, settimane e mesi. Questo fottuto tempo vola, eppure non mi ha toccato. Niente è cambiato, niente è sfumato, niente è passato. Leggo stronzate. Il tempo aiuta, ma chi? Vaffanculo! Stanotte, finito il lavoro, sono stata lì, al nostro posto. Ci ho sentiti ridere in macchina, parlare. Mi sono persa nel respiro affannato di quando ti avevo a un palmo di naso. La tua mano sotto al maglione, nel reggiseno a stringere i capezzoli duri. Le tue dita fra le cosce e poi nelle mutande fradicie di voglia. Se fossi lì, ora, a dimenarmi sul tuo cazzo duro, te lo direi ancora. Voglio scoparti. Se fossi li, ora, su di te, nella tua bocca, te lo direi ancora. Non ho mai desiderato nessuno come desidero te. Catalizzi la mia attenzione, ti penso ogni momento. Sono vuota e molle senza le tue mani addosso. Sono neve. Sono freddo e gelo. Sono niente. Che cos'è che non vuoi sentire, dimmi! Non vuoi sentire che voglio succhiarti il cazzo e averti in bocca ogni volta che ne ho voglia? Cosa ti da tanto fastidio? Sapermi qui, eccitata e porca, pronta a farmi riempire ogni buco? Sono piena di te comunque! Vuoi o non vuoi mi sei dentro. Vuoi o non vuoi sono qui a guardare la foto del tuo corpo nudo e perfetto. Vorrei cavalcarti, ora, senza pietà. Sono nuda e calda. Vieni da me e dimentica chi sono. Sei nell'aria e ti sento, ti avvicini e impazzisco. Fottuto novembre, fottuto tu! Sono brava sai. Sono maestra, esperta. So cosa voglio. Questo dito che lecco e succhio me lo metto nel culo. Fammi quello che vuoi. Dammi uno schiaffo e sputami in faccia. Anzi no, sputami in bocca. Dissetami con la tua saliva e fammi respirare dal tuo respiro. Fammi sentire viva. Inginocchiati qui che te la metto in bocca. Succhiami ora senza lasciare traccia, bevi la mia eccitazione, ubriacati del mio sperma. Prendimi per i capelli e scopami forte. Fammi venire. Voglio godere di te, con te e per te. Voglio venirti in bocca e guardare dall'alto la tua faccia da schiaffi fra le mie cosce. Mi sto pisciando ancora sulla mano sai, mentre entro ed esco dalla mia fica morbida e gonfia, piscio senza ritegno. Mi muovo veloce ma non posso nulla stasera. Penso a quanto tu sia bravo a scoparmi il culo, non mi basta niente. Penso a te, ai tuoi occhi, al sorriso bastardo. Quello che indossi per distruggermi, per annientarmi. Penso che sei bello e che questa voglia fa male e farà male sempre. Mi manca il tuo niente. Più di ogni altra cosa. Ed è solo il tuo niente che voglio, nient altro che niente. E dimmelo. Ora che sono qui, sfatta e insoddisfatta, dimmelo. Dimmi che sono patetica. Ridi di me ma poi ridi con me. Guardami negli occhi e scoprimi pazza ancora una volta. Pazza di te. Fammi tacere con un bacio e se parlo ancora, mettimi il cazzo in bocca e fammi stare zitta.
scritto il
2017-11-05
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