Il secondo figlio

di
genere
gay

Mia moglie, una sera d'inverno, dopo aver preparato la cena, e seduta a tavola, con mè, e Matteo il nostro bimbo di due anni, nostro è una parola grossa, suo e di Antonio, il suo uomo, o meglio BULL, mi guarda e mi dice, amore, Antonio vuole un altro figlio da mè, e quindi tu sai quello che devi fare, e preparati per i prossimi giorni.
Rimango senza parole, dalla gioai, mia moglie mi darà un altro bimbo,o bimba, fantastico, e io la aiuterò, come ho fatto la prima volta.
Forse sarà anche meglio, ora il mio ruolo lo conosco per bene, si io sono il marito frocio di Anna, e lei è la schiava di Antonio, e quindi devo preparami,
è bene sapere tutto dall'inizio, io sono gay dalla nascita, e sin da ragazza, mi sono travestita e sono stata l'amante di svariati uomini, e ho convissuto con uno di loro per trè anni, come femmina, vestita e trattata come tale, tanto che i miei genitori mi venivano a trovare e se ne erano fatti una ragione, poi un giorno conobbi Anna, schiava sessuale di Antonia sin da signorina, Antonio era un meridionale calabrese, spossato con un sacco di figli, e uno moglie ridotta in completa schiavitù, e aveva conosciuto Anna che aveva 19 anni, e subito l'aveva sottomessa e resa una schiava sessuale, a disposizione di chi lui volesse, poi un bel giorno, non potendo nascondere il fatto che volesse un figlio da lei, mi proposero di sposarla, così io avrei potuto fare la mia vita da frocio e lei da amante, accettai, in fondo così accontentavo anche i miei.
E subito dopo il matrimonio, iniziai il mio ruolo di marito, aspettavo tutte le sere Antonio che venisse a casa nostra, lo accoglievo en femme, e lo accompagnavo da Anna che lo aspettava nuda pronta per monta, o se lui non poteva, accoglievo chi lui mandava a montare Anna, e da brava li accompagnavo da mia moglie, e poi li aiutavo a ripulirsi, e a rivestirsi, lasciando lei nuda piena di sborra, in attesa del successivo uomo che sarebbe arrivato da lì a poco, ma poi un bel giorno, Antonio mi telefonò, e mi disse, bene frocio, porta Anna a casa mia, tu e mia moglie preparatela, che verso le nove arrivo, e mi chise il telefono, avvisai ANNA che immediatamente si preparò, infilando calze reggicalze, e scarpe, e sopra un leggero spolverino, e mi disse, forza dai andiamo muoviti, e così feci, la accompagnai da lui.
Ad aprirci arrivò la moglie, in reggiseno, slip e autoreggenti, e tacchi alti, ben truccata, rossetto rosso, ci fece accomodare, e senza alzare gli occhi ci accompagnò in camera, sentivamo nell'appartamento attiguo i figli che cenavano con la madre di lei, una volta in camera, aiutò Anna a togliersi il cappottino, e a stendersi sul letto, le legò i polsi, aprì le gambe di lei e legò le caviglie, e poi mi fece sedere su di una poltroncina, e lei si accucciò al bordo del letto, come una cagna.
Poi verso le otto arrivò Antonio, entrato nella camera e ammirato Anna disse, bene troia, ora il frocio e la cagna assisteranno alla tua monta, e da oggi smetterai la pillola perché voglio un figlio da tè, e posizionatosi tra le sue gambe inizio la monta, brutale violenta, il suo cazzo asinino sfondava quel poco rimasto della figa di Anna, si perchè anni di continue violenze le avevano slabbrato la figa e il culo, ma lei godeva, e solo con lui, il suo enorme cazzo riusciva ancora a soddisfarla, intanto osservavo la moglie, e notavo che ormai il suo ano era un prolasso compiuto, le fuoriusciva di almeno una spanna, e non meglio stava la figa, distrutta, e così inizio la monta in sequenza di Anna, tutti i giorni la portavo alla monta e sempre en femme, a osservare il suo bastone profanare Anna, fino al giorno in qui lei rimase gravida, da quel giorno è stato un andirivieni di uomini che le venivano dentro e se ne andavano, il tuuto fino al parto, che grazie alla sua figa ormai distrutta avvenne in poche ore, tanto che il medico potè entrare a prendere direttamente il bimbo, ero finalmente padre.
bene ora la stò accompagnando affichè rimanga ancora gravida di Antonio e ne sono felice.
di
scritto il
2018-01-21
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