Il figlio del vicino
di
TATO
genere
gay
Io non sono uno stinco di santo, anzi, direi più un porco che un santo, sposato per comodo, a una bellissima donna, per comodo perché io sono gay.
E quindi lei è libera da ogni legame, e ha i suoi amici e amanti, e io i miei, fino ad un paio di mesi fa, quando vicino a noi, è venuta ad abitare una famigliola, composta da madre padre e figlio maschio, un bel ragazzo, ma particolare.
Io ho fiuto per i miei simili, li capisco anche senza che parlino, e il ragazzo era come mè, più giovane ma come mè, e così da buon vicino feci le presentazioni, e con mia moglie, si è fatto il possibile per metterli a loro agio.
La prima cosa che mia moglie mi ha detto una volta soli è stato, ti piace il ragazzo vero?, ho capito, te lo vuoi fare, e mentre parlava, si avvicinava, e infilata la mano nei pantaloni, e costatato quanto era duro, aggiunse, vai in camera e preparati, truccati, che ti porto a scopare troia, si spesso mia moglie, mi portava in un locale dove alcune donne, portavano i loro maschi a esibirsi per poi assistere alla monta, mentre loro chiacchieravano e bevevano, noi venivamo portate in una camera, con un grandissimo letto, e soddisfavamo i maschi che avevano voglia, il tutto trasmesso su grandi schermi nel locale, e quindi quella sera potei soddisfare e farmi soddisfare come mi piaceva.
Ma il punto era lui, Francesco, giovane, 20 anni, carino, non muscoloso, non un adone, ma un vero maschietto femmina, e io dovevo averlo, o essere sua, così iniziai un lento avvicinamento, io d'altronde ho passato i cinquanta, e non volevo sputtanarmi subito, e quindi inizia a fare appostamenti e a capire i suoi orari, in modo da farmi trovare sempre in garage, intento a fare qualcosa, e così chiacchierare con lui, anche se a volte mi capitava anche il padre, o la madre, ma persistetti.
col passare dei mesi, il nostro rapporto si fece più intimo, e parlammo della morosa e delle donne in genere, poi piano piano lo portai verso i trav e il mio mondo, senza fagli capire che cosa fossi veramente.
Poi una volta capito che non era del tutto disinteressato al mio mondo, un giorno feci il primo passo, come al solito ero intenta a fare cose in garage, e lasciato aperto il portellone dell'auto, appoggiai un mio reggicalze completo di calze, in modo che si intravedesse, e una volta che lui entrò, e si sedette vicino, lo notò, e fece finta di nulla, ma il suo sguardo cadeva sempre li, e poi nulla di fatto, il seme era stato piantato.
Notai che scendeva con più regolarità, anzi sembrava che mi curasse, così aumentai i miei giri in garage, e iniziai anche ad andare in cantina, dove più volte me lo ritrovai, così feci il passo successivo, sempre in auto lasciai un paio delle mie scarpe tacco 10 e uno slip, stessa scena, solo che non erano nascoste, e appena lui le notò, io mi avvicinai, e dissi, o scusami, che sciocca che sono, lascio sempre in giro le mie cose quando mi cambio al mio rientro dai miei giretti, e lui mi fissò, deglutì, e mi chiese, ma sono tue? ma sono scarpe da donna, certo risposi che sono mie ne ho tantissime, e poco dopo se ne andò, pensai di aver accellerato troppo, e così il giorno dopo in cantina ero tesa, e se non viene più, mi sono scoperta, sputtanata e adesso? ma ormai era fatta, e intanto che sistemavo delle mie cose vecchie, che non metto più, intimo, scarpe alcuni vestitini, apparve Francesco, era come eccitato, si muoveva in continuazione, come se volesse chiedermi qualcosa, e allora rischiai, dimmi Francesco, vuoi che ti racconti qualcosa delle scarpe? lui abbassò gli occhi, divenne rosso e fece un cenno affermativo con la testa, era fatta.
Bene, vedi Francesco, io sono nata uomo, ma sono una donna, e iniziai a raccontagli la mia vita, interessandolo enormemente, raccontai dei vestiti dei miei incontri ecc, e poi alla fina, lo guardai e dissi, ti è piaciuto porcello?, mi guardò e mi disse, mi piacerebbe vederti travestita, bene gli dissi, vieni che ti accontento, e lo portai a casa mia, una volta entrati, mia moglie si avvicinò a noi e salutò il ragazzo, che alla sua vista rimase di sasso, non poteva immaginarlo, ma lei da troia navigata gli disse, tranquillo Francesco, ci sono abituata, Paola è fatta così, accomodati che ti porto una bibita, intanto che si prepara, e così feci, mi preparai benissimo, mi truccai misi il rossetto, la parrucca, intimo reggicalze calze, tacchi, e poi un vestitino corto corto, e lo raggiunsi in sala.
Appena mi vide quasi si strozzò, rimase ad ammirarmi per un lungo tempo, poi io mi avvicinai, mi sedetti vicino a lui, e mentre gli baciavo il collo, gli sussurrai paroline dolci, e infilai la mia mano sotto gli slip, e trovai un cazzo possente, e duro, mi meravigliai, mi alzai, ed emisi un gridolino, lo presi per mano e lo condussi in camera, dove in un lampo lo spogliai e rimasi ad ammirare il suo cazzo, era pazzesco, facevo fatica a stringerlo, ed era lungo quasi comeil mio braccio, accidenti gli dissi, è pazzesco, ma come fa la tua ragazza, abbassò gli occhi e mi disse che non era ancora ruscito a scopare nessuna, solo pompe e seghe, era vergine, pazzesco, allora gli chiesi se voleva scopare con mè, mi abbracciò ew mi baciò, era si.
Per cominciare gli dissi, dovrai fare quello che ti dico e come lo dico, poi chiamai mia moglie, che visto il suo cazzo rimase di stucco, ma sei pazza non potrai prenderlo ti romperà, ma poi le ricordai di Alfred e ricordatasi annuì, vedi dissi a Francesco, lei ti aiuterà, e iniziai un lungo e succulento pompino,sforzandomi di infilarlo in gola, poi appena capìì che era pronto, mi girai, mia moglie mi riempì di crema l'ano, e poi lubrificò il cazzo di Francesco, ora lei gli disse, prendila per i fianchi, fermamente, mi arrangio io a dirigere il tuo cazzo, e fai come ti dico, appoggiò la cappella al mio fremente buco, che al contatto iniziò ad aprirsi come una rosellina, attraendola al suo interno, e lui scivolò lentamente in avanti, lei intanto per sicurezza teneva stretto il cazzo di Francesco, per impedigli di spingerlo dentro con forza, io lo aiutavo muovendo il bacino, e mia moglie dirigeva, si entra, ora fermati, ritorna indietro, vedi chd lo stai sfondando, bravo Francesco, e così via, io sentivo il mio culo esplodere, era già dentro per una buona metà, quando lo supplicai di smettere e di uscire, era arrivato alla fine del mio intestino, e fù allora che mia moglie disse, ora Francesco,al mio via spingilo fino in fondo, non fermarti se urla fregatene, poi si mise al mio fianco, ora amore soffrirai ma mi ringrazierai, e afferrò il mio cazzo durissimo, iniziò a baciarmi, a leccarmi l'orecchio, poi disse, se fai la brava poi mi faccio scopare e mentre io la immaginavo nuda mentre la scopavo, disse ora Franceco, e lui eseguì, sentii una spinta pazzesca, il mio interno allungarsi un dolore pazzesco e svenni per un attimo, e lui entrò, poi lentamente iniziò a scoparmi fuori e dentro, il dolore lasciò presto al piacere, e poi sotto gli insegnamenti di mia moglie Francesco iniziò a farlo scorrere per tutta la lunghezza, uscendo a volte lasciandomi una caverna al posto del buco, e poi venne, mi prese con violenza, afferrò saldamente i miei fianchi e iniziò a spingere sempre più forte per poi innondarmi di sborra, e li dal piacere svenni.
Mi ripresi dopo alcuni minuti, e mi ritrovai li, supina, in un lago di sborra e rivoletti di sangue, con il mio cazzo sporco di sborra, avevo sborrato, mi alzai, e andai a lavarmi, e mentre mi lavavo, mi accorsi, che con mia meraviglia mi entravano quattro dita, e così spinsi e sentii scivolare la mia mano al mio interno, pazzesco mi fistavo, stupendo.
Poi raggiunsi mia moglie e Francesco, intento a scoparla, pazzesco lo aveva ancora duro, e poi era la prima figa che scopava, e lei urlava dal piacere, e così venne dentro di lei.
Inutile dire che diventammo le sue amanti, anzi diventammo di sua proprietà, e disponeva dei nostri corpi come desiderava, poi un giorno disse, voglio un figlio da tè, mia moglie prese lo stic delle pillole, lo gettò nel cestino, e sollevata la gonna disse, inizia a ingravidarmi amore, e così tutte le sere, lei usciva dall'ufficio, arrivava a casa, dove lui la aspettava nudo, lei entrava, sfilava le mutandine, alzava la gonna del taillor, apriva le coscie, e lui la montava, poi rimaneva il tempo che io preparavo la cena, e poi andavano a letto a continuare, poi un bel giorno,circa 5 mesi dopo, rimase gravida,ora habbiamo trè figli, e tutti e trè di Francesco,.
PS per la cronaca, a giorni la madre di Francesco partorirà il figlio che porta in grembo, e indovinate chi è il padre?
E quindi lei è libera da ogni legame, e ha i suoi amici e amanti, e io i miei, fino ad un paio di mesi fa, quando vicino a noi, è venuta ad abitare una famigliola, composta da madre padre e figlio maschio, un bel ragazzo, ma particolare.
Io ho fiuto per i miei simili, li capisco anche senza che parlino, e il ragazzo era come mè, più giovane ma come mè, e così da buon vicino feci le presentazioni, e con mia moglie, si è fatto il possibile per metterli a loro agio.
La prima cosa che mia moglie mi ha detto una volta soli è stato, ti piace il ragazzo vero?, ho capito, te lo vuoi fare, e mentre parlava, si avvicinava, e infilata la mano nei pantaloni, e costatato quanto era duro, aggiunse, vai in camera e preparati, truccati, che ti porto a scopare troia, si spesso mia moglie, mi portava in un locale dove alcune donne, portavano i loro maschi a esibirsi per poi assistere alla monta, mentre loro chiacchieravano e bevevano, noi venivamo portate in una camera, con un grandissimo letto, e soddisfavamo i maschi che avevano voglia, il tutto trasmesso su grandi schermi nel locale, e quindi quella sera potei soddisfare e farmi soddisfare come mi piaceva.
Ma il punto era lui, Francesco, giovane, 20 anni, carino, non muscoloso, non un adone, ma un vero maschietto femmina, e io dovevo averlo, o essere sua, così iniziai un lento avvicinamento, io d'altronde ho passato i cinquanta, e non volevo sputtanarmi subito, e quindi inizia a fare appostamenti e a capire i suoi orari, in modo da farmi trovare sempre in garage, intento a fare qualcosa, e così chiacchierare con lui, anche se a volte mi capitava anche il padre, o la madre, ma persistetti.
col passare dei mesi, il nostro rapporto si fece più intimo, e parlammo della morosa e delle donne in genere, poi piano piano lo portai verso i trav e il mio mondo, senza fagli capire che cosa fossi veramente.
Poi una volta capito che non era del tutto disinteressato al mio mondo, un giorno feci il primo passo, come al solito ero intenta a fare cose in garage, e lasciato aperto il portellone dell'auto, appoggiai un mio reggicalze completo di calze, in modo che si intravedesse, e una volta che lui entrò, e si sedette vicino, lo notò, e fece finta di nulla, ma il suo sguardo cadeva sempre li, e poi nulla di fatto, il seme era stato piantato.
Notai che scendeva con più regolarità, anzi sembrava che mi curasse, così aumentai i miei giri in garage, e iniziai anche ad andare in cantina, dove più volte me lo ritrovai, così feci il passo successivo, sempre in auto lasciai un paio delle mie scarpe tacco 10 e uno slip, stessa scena, solo che non erano nascoste, e appena lui le notò, io mi avvicinai, e dissi, o scusami, che sciocca che sono, lascio sempre in giro le mie cose quando mi cambio al mio rientro dai miei giretti, e lui mi fissò, deglutì, e mi chiese, ma sono tue? ma sono scarpe da donna, certo risposi che sono mie ne ho tantissime, e poco dopo se ne andò, pensai di aver accellerato troppo, e così il giorno dopo in cantina ero tesa, e se non viene più, mi sono scoperta, sputtanata e adesso? ma ormai era fatta, e intanto che sistemavo delle mie cose vecchie, che non metto più, intimo, scarpe alcuni vestitini, apparve Francesco, era come eccitato, si muoveva in continuazione, come se volesse chiedermi qualcosa, e allora rischiai, dimmi Francesco, vuoi che ti racconti qualcosa delle scarpe? lui abbassò gli occhi, divenne rosso e fece un cenno affermativo con la testa, era fatta.
Bene, vedi Francesco, io sono nata uomo, ma sono una donna, e iniziai a raccontagli la mia vita, interessandolo enormemente, raccontai dei vestiti dei miei incontri ecc, e poi alla fina, lo guardai e dissi, ti è piaciuto porcello?, mi guardò e mi disse, mi piacerebbe vederti travestita, bene gli dissi, vieni che ti accontento, e lo portai a casa mia, una volta entrati, mia moglie si avvicinò a noi e salutò il ragazzo, che alla sua vista rimase di sasso, non poteva immaginarlo, ma lei da troia navigata gli disse, tranquillo Francesco, ci sono abituata, Paola è fatta così, accomodati che ti porto una bibita, intanto che si prepara, e così feci, mi preparai benissimo, mi truccai misi il rossetto, la parrucca, intimo reggicalze calze, tacchi, e poi un vestitino corto corto, e lo raggiunsi in sala.
Appena mi vide quasi si strozzò, rimase ad ammirarmi per un lungo tempo, poi io mi avvicinai, mi sedetti vicino a lui, e mentre gli baciavo il collo, gli sussurrai paroline dolci, e infilai la mia mano sotto gli slip, e trovai un cazzo possente, e duro, mi meravigliai, mi alzai, ed emisi un gridolino, lo presi per mano e lo condussi in camera, dove in un lampo lo spogliai e rimasi ad ammirare il suo cazzo, era pazzesco, facevo fatica a stringerlo, ed era lungo quasi comeil mio braccio, accidenti gli dissi, è pazzesco, ma come fa la tua ragazza, abbassò gli occhi e mi disse che non era ancora ruscito a scopare nessuna, solo pompe e seghe, era vergine, pazzesco, allora gli chiesi se voleva scopare con mè, mi abbracciò ew mi baciò, era si.
Per cominciare gli dissi, dovrai fare quello che ti dico e come lo dico, poi chiamai mia moglie, che visto il suo cazzo rimase di stucco, ma sei pazza non potrai prenderlo ti romperà, ma poi le ricordai di Alfred e ricordatasi annuì, vedi dissi a Francesco, lei ti aiuterà, e iniziai un lungo e succulento pompino,sforzandomi di infilarlo in gola, poi appena capìì che era pronto, mi girai, mia moglie mi riempì di crema l'ano, e poi lubrificò il cazzo di Francesco, ora lei gli disse, prendila per i fianchi, fermamente, mi arrangio io a dirigere il tuo cazzo, e fai come ti dico, appoggiò la cappella al mio fremente buco, che al contatto iniziò ad aprirsi come una rosellina, attraendola al suo interno, e lui scivolò lentamente in avanti, lei intanto per sicurezza teneva stretto il cazzo di Francesco, per impedigli di spingerlo dentro con forza, io lo aiutavo muovendo il bacino, e mia moglie dirigeva, si entra, ora fermati, ritorna indietro, vedi chd lo stai sfondando, bravo Francesco, e così via, io sentivo il mio culo esplodere, era già dentro per una buona metà, quando lo supplicai di smettere e di uscire, era arrivato alla fine del mio intestino, e fù allora che mia moglie disse, ora Francesco,al mio via spingilo fino in fondo, non fermarti se urla fregatene, poi si mise al mio fianco, ora amore soffrirai ma mi ringrazierai, e afferrò il mio cazzo durissimo, iniziò a baciarmi, a leccarmi l'orecchio, poi disse, se fai la brava poi mi faccio scopare e mentre io la immaginavo nuda mentre la scopavo, disse ora Franceco, e lui eseguì, sentii una spinta pazzesca, il mio interno allungarsi un dolore pazzesco e svenni per un attimo, e lui entrò, poi lentamente iniziò a scoparmi fuori e dentro, il dolore lasciò presto al piacere, e poi sotto gli insegnamenti di mia moglie Francesco iniziò a farlo scorrere per tutta la lunghezza, uscendo a volte lasciandomi una caverna al posto del buco, e poi venne, mi prese con violenza, afferrò saldamente i miei fianchi e iniziò a spingere sempre più forte per poi innondarmi di sborra, e li dal piacere svenni.
Mi ripresi dopo alcuni minuti, e mi ritrovai li, supina, in un lago di sborra e rivoletti di sangue, con il mio cazzo sporco di sborra, avevo sborrato, mi alzai, e andai a lavarmi, e mentre mi lavavo, mi accorsi, che con mia meraviglia mi entravano quattro dita, e così spinsi e sentii scivolare la mia mano al mio interno, pazzesco mi fistavo, stupendo.
Poi raggiunsi mia moglie e Francesco, intento a scoparla, pazzesco lo aveva ancora duro, e poi era la prima figa che scopava, e lei urlava dal piacere, e così venne dentro di lei.
Inutile dire che diventammo le sue amanti, anzi diventammo di sua proprietà, e disponeva dei nostri corpi come desiderava, poi un giorno disse, voglio un figlio da tè, mia moglie prese lo stic delle pillole, lo gettò nel cestino, e sollevata la gonna disse, inizia a ingravidarmi amore, e così tutte le sere, lei usciva dall'ufficio, arrivava a casa, dove lui la aspettava nudo, lei entrava, sfilava le mutandine, alzava la gonna del taillor, apriva le coscie, e lui la montava, poi rimaneva il tempo che io preparavo la cena, e poi andavano a letto a continuare, poi un bel giorno,circa 5 mesi dopo, rimase gravida,ora habbiamo trè figli, e tutti e trè di Francesco,.
PS per la cronaca, a giorni la madre di Francesco partorirà il figlio che porta in grembo, e indovinate chi è il padre?
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