Due mogli 43enni 2 e ultima parte
di
PirataCuoreGranata
genere
incesti
Dopo quelle mie ammissioni, mamma uscì dalla mia stanza.
Le visite di Lucia, poco per volta si diradarono, al punto che mamma preoccupata si mise in testa di scoprire la verità.
Un giorno si posizionò nei pressi della villa, dove abitava Lucia, quando lei uscì, si mise a seguirla.
La pedinò fino a un palazzo, dove la vide prima posteggiare la Mercedes, poi entrare nel portone, provò a seguirla, ma nel androne la perse di vista, controllò i nomi segnati sul citofono, ma non ne trovò nessuno che conoscesse, perciò tornò a casa.
E’ stata una fortuna, perché quel giorno avevo lasciato l’auto in officina, in quanto al nome sul campanello, sia io che Lucia, non avevamo intenzione di metterlo, tanto sia io e lei, avevamo la chiave,
Avevamo, affittato l’alloggio da sei mesi, per mantenere l’anonimato, non volevamo mettere il nome.
Mamma si appostava saltuariamente davanti al palazzo, dove c’incontravamo io e Lucia, per nostra fortuna di tanto in tanto riusciva a vedere Lucia, ma non me.
Dopo un anno cioè quattro anni fa Lucia si scoprì incinta, andò dal suo ginecologo che gli disse che era di cinque mesi.
Preoccupata, quando c’incontrammo mi espose tutte le sue perplessità di portare, a termine la gravidanza.
Mi disse:
“Dopo 23anni di matrimoni, senza riuscire ad avere un figlio, sono felice di essere incinta, ma non so come dirlo a mio marito. Poi nel momento che riuscirò a dirglielo, so già che lui vorrà il divorzio, come farò da sola a crescerlo?”
“Lucia appena otterrai il divorzio, ci sposeremo, intanto appena vi lascerete andremo a vivere insieme” risposi.
“Ecco che qui viene un altro problema, come comunicarlo ai tuoi?”
“In qualche modo glielo diremo”
“Già un ragazzo di 21 anni e una donna di 38, che è anche la migliore amica della mamma del ragazzo. Come pensi che reagiranno i tuoi?”
“Non lo so? Vediamo?”
Presi il cellulare composi il numero di mamma, dopo tre squilli rispose, allora sotto lo sguardo stupito e preoccupato di Lucia dissi.
“Mamma ti devo comunicare una bellissima notizia”
“Dimmi caro?”
“Beh mamma, preparati a diventare nonna, la mia donna proprio 5 minuti fa mi ha comunicato che aspetta un figlio da me”
“Quella puttanella di Romina è riuscita ad incastrarti?”
“Mamma la mia donna non è più Romina, sono sette mesi che ci siamo lasciati, ora sto con un’altra donna”
“Ah meno male, chiunque sia, sarà sempre meglio di quella troia”
“Beh quando possiamo venire a casa”
“Non adesso, sono fuori mentre faccio la posta per scoprire chi sia l’uomo di Lucia”
Tutta questa chiacchierata, è stata ascoltata anche da Lucia, visto che avevo inserito il vivavoce.
Così uscii dal palazzo dove c’incontravamo io e Lucia, vidi mamma in auto, mi avvicinai, la feci scende poi le chiesi:
“Hai scoperto dove va Lucia?”
“No, ma prima o poi ci riuscirò”
“Dai mamma seguimi, così lo scopriremo insieme”
“Tu sei matto, cosa vuoi fare, suonare tutti i campanelli?”
“Già! Così poi avrai il tempo di conoscere la mia donna”
Suonai alla prima porta che c’era al piano terra, dopo neanche un minuto, la porta si aprì e comparve Lucia.
“Ciao Anna”
“Ciao Lucia, scusa ma”
“Mamma voleva scoprire chi è il tuo amore segreto”
“Ma no! E’ che ero preoccupata pe te, ma adesso ho da fare, Luca andiamo, così mi farai conoscere la tua ragazza”
“Mamma guarda che io non frequento una ragazza”
“Come? Ma se mi hai telefonato che diventerò nonna!”
“Si ma è una magnifica donna, non una ragazza”
“Va bene, quando la sposi?”
“Appena otterrà il divorzio, per cominciare andremo a convivere”
“Benissimo, quando me la farai conoscere”
“Anche subito”
“Beh, allora Lucia ti saluto, devo andare, sto per conoscere la mia futura nuora”
“Anna sei contenta?” chiese Lucia, sempre timorosa.
“Certo, Luca potrebbe stare anche con una settantenne, l’importante è che no sia Romina”
“Ti ringrazio, avevo timore che non fossi d’accordo” concluse Lucia.
“Perché avevi questo timore?”
Intervenni subito dicendo:
“Vedi mamma la mia donna è Lucia”
“Bene Luca, sono contenta che vi siete innamorati, l’unica cosa che mi rammarica è tutta la segretezza che avete avuto nei miei confronti”
“Grazie Anna, sei proprio un’amica”
“Come farai con Marco?”
“Semplice, faccio le valigie e le dico che me ne vado, c’è solo un problema”
“Quale?” chiese Anna.
“Che prima devo cercarmi un posto dove stare”
“Luca parla con tuo padre, c’è quella villetta che ha comprato quattro mesi fa, penso che non abbia nulla in contrario se andate voi ad abitarci”
“Stasera le parlerò”
“No fallo subito, telefonagli e digli che devi parlargli, così risolvi subito il problema di Lucia”
Telefonai a papà, gli dissi che avevo un problema, lui mi disse:
“Vediamoci fra un’ora al bar sotto il mio ufficio”
“Va bene, a dopo”
Mamma e Lucia nel mentre si misero a chiacchierare scambiandosi anche delle confidenze intime.
Mamma chiese a Lucia:
“Come hai fatto ad innamorarti di Luca, visto che quel giorno che t’ho consigliato di trovarti un boy toy, sembravi scandalizzata”
“Vedi, quel giorno Luca mi ha accompagnato a casa, però aveva sentito il nostro discorso, così quando siamo saliti in ascensore lui si è proposto, ma io non lo preso in considerazione. Anche in auto, ha provato anche durante il viaggio a sedurmi, è arrivato anche al punto di prendermi la mano e farmi toccare il suo cazzo da sopra i pantaloni. L’ho trattato male e me ne sono andata, ma poi confrontando l’uccello maestoso di Luca con il bastonino di Marco, nella mia testa girava l’idea di concedermi una volta, per soddisfare la mia esigenza di godere”
“Si ma a quanto pare è stata più di una volta”
“Cosa vuoi che ti dica, il rapporto con Luca è stato soddisfacente, che non ho saputo più rinunciarci, poi mi sono innamorata, al punto che non ho più potuto rinunciare a Luca”
“E non t’importava che fosse fidanzato?”
“La prima volta, l’ho vissuta come un’avventura, poi per me era diventata un’esigenza fare l’amore con Luca, quindi poco alla volta mi sono innamorata e non vedevo l’ora d’incontrarlo, tanto che sono diventata gelosa, anche se non glielo mai dimostrato, non facendole mai domande su quella troia della sua ragazza”
Comunque salutai mamma e Lucia e andai all’appuntamento con mio padre.
Spiegai la situazione a mio padre, che si dimostrò subito disponibile, mi disse che dal mese prossimo sia io che Lucia avremmo potuto abitarci, l’indomani, avrebbe fatto iniziare i lavori per renderla abitabile.
Risolto il problema casa per Lucia e me, tornai a casa, dove c’era mamma ad aspettarmi.
Appena mi vide disse:
“Sono contenta per te e Lucia, c’è solo una cosa che mi rammarica”
“Cosa mamma?”
“Vedi caro, anch’io con tuo padre, sono nella stessa situazione di Lucia”
“Parla con lui, oppure fai come Lucia, trovati un giovane amante”
“Fosse facile!”
“Vedi tu mamma”
La nostra chiacchierata terminò, io andai nella mia stanza, mamma in cucina a parlare con la cuoca.
Il giorno dopo Lucia si trasferì nel piccolo alloggio che avevamo affittato per i nostri incontri clandestini.
Il mese dopo finiti i lavori alla villetta, ci trasferimmo li a convivere, dove Lucia passò tutto il tempo della gravidanza.
Nel tempo che la separava dal parto, Lucia divenne fredda sessualmente, per paura di perdere il feto, cosa che le era già capitata anni prima, cioè da quando i rapporti tra lei e Marco erano incominciati i primi momenti di crisi.
Una sera non voleva fare l’amore, sempre per paura di danneggiare il feto, avemmo una piccola discussione, per cui decisi di lasciarla sola, così andai a casa a trovare i miei.
Papà non c’era, mamma era triste, si sfogò:
“Vedi sono sempre sola, tuo padre o lavora o è chissà dove”
“Beh mamma, hai parlato con lui?”
“Ho provato, ma lui fa un sorriso e non ascolta” nel dire questo, mi fece una carezza, poi scoppiò a piangere.
L’abbracciai, poi le feci una carezza sul viso, mi fece un sorriso, appena smise di piangere disse:
“Beata Lucia!”
“Perché mamma?”
“Lei ha trovato te, che l’ami e la soddisfi”
“Però per la sua felicità, ha mandato a monte un matrimonio”
“Se tu non fossi mio figlio, anch’io manderei a rotoli il mio matrimonio per te”
A quelle parole rimasi incantato, non sapevo che rispondere ne che fare.
Dopo un breve lasso di tempo mamma continuò dicendo:
“Luca tu mi vorresti?”
“Come scusa?”
“Tu mi vorresti come amante?”
“Mamma sei una splendida donna, chi non ti vorrebbe?”
“Si ma io voglio sapere se tu vorresti essere il mio amante?”
“Se non fossi tuo figlio, non desidererei nient’altro!”
Appena terminato di parlare mamma m’abbracciò poi pose le sue labbra sulle mie, introducendo la sua lingua nella mia bocca, facendo questo sussurrò:
“Prendimi, d’ora in poi sarò solo tua!”
Non resistetti che pochi secondi, poi mi lasciai andare ed incominciammo a limonare, nel mentre avevo infilato la mano destra nelle sue mutande andando a solleticarle il clitoride, dopo un paio di minuti, mamma in preda ad un orgasmo urlò:
“Figlio mio scopami, fammi tua!”
Mi tolsi i pantaloni e i boxer, mettendo a nudo un attrezzo di tutto rispetto.
Anna esclamò:
“Oohh! Lucia ha tutte le fortune!”
“Beh mamma, in questo momento caso mai mi sembra che le fortune siano tue”
“Si hai ragione ma è lei che poi si godrà questa pertica in continuazione”
“Anna, visto che siete buone amiche, potreste dividervelo, anche perché penso che sarebbe magnifico avervi nello stesso letto”
“Cosa vuoi dire Luca?”
“Che dopo quando torno da Lucia, le dirò che io non posso stare senza figa a lungo ed ho trovato una soluzione, che la soluzione sei tu. Una volta incominciato, le dirò che vi amo tutte due, e non posso rinunciare a nessuna delle due”
“Amore! Tu fai tutto questo per tua mamma?”
“Beh certo! Poi immagina un ragazzo della mia età che si chiava due milf come voi e le mette incinte, che emozione e che orgoglio”
“Luca vuoi mettermi incinta?”
“Certo! Magari anche più di una volta!”
“Ma che dirà tuo padre?”
“Anna, quando scoprirai di essere incinta ti concederai a lui, poi dirai che è stato lui”
“Sei diabolico!”
“Ti amo è ti voglio”
Quella notte scopammo all’infinito, un mese dopo Anna scoprì di essere incinta, ma purtroppo non potette dire a mio padre di essere il padre, perché lui, in un incidente aereo perse la vita.
Nel mentre avevo parlato con Lucia del nostro rapporto, che avrebbe dovuto evolversi aggiungendo Anna nel nostro letto.
Subito la prese male, poi ripensandoci, mi disse:
“Va bene, tua madre può entrare nella nostra vita, ma sappi che voglio mettere delle condizioni che dobbiamo rispettare tutti tre”
Dopo il funerale di mio padre ci riunimmo e Lucia disse:
“Luca tu devi avere solo noi due, non ci devono essere altre donne oltre me e Anna.
Anna tu devi avere solo Luca, nessun altro uomo, dovrà mettersi tra noi, la stessa cosa vale per me. Poi che la faccenda dell’eredità, vorrei che vendeste tutto quel che riguarda l’attività, anche le proprietà che avete per poterci trasferire, dove non saremmo più, una mamma, un figlio ed un’amante, ma una famiglia composta da un marito e due moglie. Suggerisco di trovare un posto dov’è ammessa la bigamia”
Io e Anna accettammo subito, mettemmo tutto in vendita, per un colpo di fortuna vendemmo le due ville quasi subito, il personale, venne assunto dai nuovi proprietari, nel mentre Lucia partorì una bambina, che chiamammo Angelica, alcuni mesi dopo Anna diede alla luce una bimba che chiamammo Michela alcuni giorni dopo io ed Anna firmammo la cessione dell’attività di papà.
Ci trasferimmo in Africa in uno stato tranquillo, non soggetto a guerre, li sposai Lucia e Anna.
In questo stato non si guarda se si è consanguinei, poi coi soldi tutto è permesso, e noi con le vendite di tutte le proprietà abbiamo oltre 5 miliardi di euro, possiamo vivere di rendita.
Ora sia Anna Che Lucia sono mie mogli, loro sono felici e soddisfatte, si dividono il letto e me in egual misura, mai una lite, fra loro sono proprio come due amiche del cuore, solamente che al posto del cuore c’è un cazzone da dividersi per divertirsi, a proposito sia Anna che Lucia sono nuovamente incinte, ma stavolta Lucia si dimostra un’assatanata, non passa giorno che vuole la sua razione di cazzo.
Anna non è da meno, tanto che le due come domestiche per i lavori di casa hanno voluto scegliere loro le donne africane da assumere.
La cameriera è una quarantenne sformata, ma la cuoca è una bella sessantenne, che ha lavorato in vari hotel, imparando a cucinare piatti europei.
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