Sentieri Di Perdizione - Il Desiderio -
di
Archi_mede26
genere
tradimenti
Onestamente non mi aveva mai attratto fisicamente anche se oggettivamente era una bella ragazza o quantomeno un tipo.
Altina, magra con fisico non tonico, lunghi capelli ricci e neri, una fisionomia mediorientale che la rendeva sicuramente intrigante.
Lei è Giulia la migliore amica della mia fidanzata nonché a sua volta sposata con un mio amico.
Il mio interese per lei, puramente sessuale si intende, è iniziato dopo la sua gravidanza.
Non so perché o cosa sia scattato, ma le sue forme leggermente più gentili la rendevano accogliente, mi immaginavo che lo fosse anche la sua vagina, più calda, leggermente più larga… non saprei. So solo che iniziai ad avere parecchie fantasie in proposito.
Un sogno erotico impossibile dato che è sempre stata molto pudica sia nei comportamenti che nelle parole. Pudicizia confermata anche dalla mia fidanzata e dalle sue amiche.
E poi, diciamola tutta, suo marito era davvero l’uomo perfetto per attenzioni e carattere.
Inavvicinabile praticamente.
L’unica possibilità che avevo era quella di tentarla in qualche modo offrendole ciò che non aveva: la trasgressione.
Il mio pensiero fisso era quello di farmi vedere nudo, in qualche maniera, in una SPA (spesso si andava a fare gite o vacanze insieme) oppure a casa fingendo magari di uscire dalla doccia senza sapere che fosse in casa.
Per questo avevo iniziato a rasarmi il pube, volevo rendere più evidente ed appetibile il mio pene di 18cm per 12cm di circonferenza, ma siamo onesti… davvero la vista di un normale pene rende appetibili ?
Io pensavo potesse essere un modo per farle nascere qualche pensiero strano… ma in questo modo, anche se avessi avuto successo, c’era un altro problema: non potevo e non volevo mettere in piedi un rapporto di infedeltà di questo tipo. Troppi problemi sia per me che per lei che per quelli che ci stavano intorno.
Ma l’occasione fa l’uomo ladro e l’occasione arrivò al mare quando meno me lo sarei aspettato.
Eravamo al mare, il costume bianco metteva in evidenza le grandi labbra ed io mi stavo eccitando. Così andai a fare un bagno ed uscito dall'acqua andai in cabina a cambiarmi.
Dopo qualche minuto, nella cabina a fianco entrò Giulia insieme a Sara un’altra mamma ed amica della compagnia e della mia compagna.
Si stavano cambiando ed intanto parlavano inconsapevoli lasciandosi andare a qualche confidenza.
Giulia era felice ma raccontava della non piena soddisfazione sessuale, non si sentiva completamente posseduta, la piccola statura del marito non le permetteva di sentirsi totalmente appagata, voleva sentire quelle spinte pelviche potenti, forti, quasi animalesche che l’avrebbero fatta sentire completamente appagata, appartenuta al maschio di cui forse sentiva il bisogno.
Ma erano solo fantasie, confidenze tra amiche.
Mi venne un’idea allora. Avrei provato a diventare il maschio che cercava. Tornato a casa presi il cellulare aziendale che nessuno nella cerchia di amici conosceva e nemmeno la mia compagna, ed iniziai a corteggiarla attraverso messaggi anonimi e trasgressivi.
Giulia inizialmente fu restia, ma la curiosità la spinse ad approfondire la conoscenza virtuale. Ero piano piano diventato la sua anonima e sconosciuta fantasia erotica.
Mi ero innestato nella sua testa come il maschio idealizzato che aveva sognato nelle sue fantasie erotiche.
Era fatta.
Fu lei a chiedermi di incontrarci, ma posi due condizioni: ci saremmo visti in una camera di hotel che avrei scelto io. Avrebbe accettato i miei ordini senza obiettare..
Altina, magra con fisico non tonico, lunghi capelli ricci e neri, una fisionomia mediorientale che la rendeva sicuramente intrigante.
Lei è Giulia la migliore amica della mia fidanzata nonché a sua volta sposata con un mio amico.
Il mio interese per lei, puramente sessuale si intende, è iniziato dopo la sua gravidanza.
Non so perché o cosa sia scattato, ma le sue forme leggermente più gentili la rendevano accogliente, mi immaginavo che lo fosse anche la sua vagina, più calda, leggermente più larga… non saprei. So solo che iniziai ad avere parecchie fantasie in proposito.
Un sogno erotico impossibile dato che è sempre stata molto pudica sia nei comportamenti che nelle parole. Pudicizia confermata anche dalla mia fidanzata e dalle sue amiche.
E poi, diciamola tutta, suo marito era davvero l’uomo perfetto per attenzioni e carattere.
Inavvicinabile praticamente.
L’unica possibilità che avevo era quella di tentarla in qualche modo offrendole ciò che non aveva: la trasgressione.
Il mio pensiero fisso era quello di farmi vedere nudo, in qualche maniera, in una SPA (spesso si andava a fare gite o vacanze insieme) oppure a casa fingendo magari di uscire dalla doccia senza sapere che fosse in casa.
Per questo avevo iniziato a rasarmi il pube, volevo rendere più evidente ed appetibile il mio pene di 18cm per 12cm di circonferenza, ma siamo onesti… davvero la vista di un normale pene rende appetibili ?
Io pensavo potesse essere un modo per farle nascere qualche pensiero strano… ma in questo modo, anche se avessi avuto successo, c’era un altro problema: non potevo e non volevo mettere in piedi un rapporto di infedeltà di questo tipo. Troppi problemi sia per me che per lei che per quelli che ci stavano intorno.
Ma l’occasione fa l’uomo ladro e l’occasione arrivò al mare quando meno me lo sarei aspettato.
Eravamo al mare, il costume bianco metteva in evidenza le grandi labbra ed io mi stavo eccitando. Così andai a fare un bagno ed uscito dall'acqua andai in cabina a cambiarmi.
Dopo qualche minuto, nella cabina a fianco entrò Giulia insieme a Sara un’altra mamma ed amica della compagnia e della mia compagna.
Si stavano cambiando ed intanto parlavano inconsapevoli lasciandosi andare a qualche confidenza.
Giulia era felice ma raccontava della non piena soddisfazione sessuale, non si sentiva completamente posseduta, la piccola statura del marito non le permetteva di sentirsi totalmente appagata, voleva sentire quelle spinte pelviche potenti, forti, quasi animalesche che l’avrebbero fatta sentire completamente appagata, appartenuta al maschio di cui forse sentiva il bisogno.
Ma erano solo fantasie, confidenze tra amiche.
Mi venne un’idea allora. Avrei provato a diventare il maschio che cercava. Tornato a casa presi il cellulare aziendale che nessuno nella cerchia di amici conosceva e nemmeno la mia compagna, ed iniziai a corteggiarla attraverso messaggi anonimi e trasgressivi.
Giulia inizialmente fu restia, ma la curiosità la spinse ad approfondire la conoscenza virtuale. Ero piano piano diventato la sua anonima e sconosciuta fantasia erotica.
Mi ero innestato nella sua testa come il maschio idealizzato che aveva sognato nelle sue fantasie erotiche.
Era fatta.
Fu lei a chiedermi di incontrarci, ma posi due condizioni: ci saremmo visti in una camera di hotel che avrei scelto io. Avrebbe accettato i miei ordini senza obiettare..
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