Il filo di L - Questo è amore
di
Alba6990
genere
masturbazione
Ci sono rapporti che sono costruiti su finzione. Altri che sono costruiti su solide fondamenta. E altri ancora che vengono costruiti inconsapevolmente.
— - NICOLA - —
Da quel giorno della scopata violenta sul divano, lui e Giulia hanno copulato praticamente ogni pomeriggio.
È come una droga, quella ragazza. Si presenta a casa sua e non si salutano neanche. Si spogliano a vicenda per poi fare sesso in ogni angolo del suo appartamento, anche quando è presente il coinquilino di Nicola. Hanno battezzato praticamente tutto: il divano (ormai quasi sfondato), il tavolo su cui Nicola studia, il bancone della piccola cucina, la doccia, il letto, il pavimento, il letto del coinquilino.
Nicola è completamente drogato di lei.
Ed è su questo che sta riflettendo adesso, mentre cerca di concentrarsi su un programma televisivo preso a caso.
Non riesce a schiodarsela dalla testa.
Con lei sente che il cazzo gli esplode ogni volta che la guarda. Ha un modo di accoglierlo dentro di sé...
Sembra che Madre Natura l’abbia plasmata apposta per questo. Il suo ventre è stato creato per il suo pene. Lui entra in lei e si sente...mah non lo sa neanche lui come si sente. Le sensazioni sono così tante e così intense che è difficile spiegarle.
La sensazione di calore, umido, morbido. La sua virilità viene coccolata alla perfezione.
E poi quei seni. Così carnosi, morbidi, golosi.
Gli ci vuole poco per infilare una mano nell’elastico dei pantaloncini ed estrarre il membro duro come la pietra. Nicola, si ritrova così: sul divano di casa, le gambe leggermente divaricate, la testa reclinata all’indietro, le palpebre abbassate e un’erezione dirompente nella mano destra.
Copre e scopre il glande, facendo un lento su e giù. La bocca è semichiusa. Cosa non darebbe per avere uno dei suoi capezzoli in bocca. Ogni volta che lei glieli offre, si sente come un nobile romano a cui viene offerta l’uva.
Oppure le labbra del suo dolce fiore. È un misto di sapori: un po’ di aspro, un po’ di salato, un po’ di dolce. Gli sembra di ubriacarsi ogni volta che poggia la lingua sulla sua intimità, su quelle labbra morbide, su quel bottoncino duro e da solleticare. È come bere il più squisito dei vini.
E mentre fa su e giù con la mano lungo l’asta pulsante, immagina che venga avvolto da quell’abbraccio umido e caldo della sua vagina. La smorfia di piacere che le disegna il volto. I sospiri, gemiti e mugolii che esplodono nel suo petto. Le pupille dilatate, quasi fosse sotto l’effetto di qualche droga. Quella luce negli occhi.
Nicola produce un rantolo improvviso. Ha di colpo il fiatone e tutti i muscoli del corpo tirano. Si guarda in basso e si rende conto di essere venuto. La sua mano, il suo addome e il suo scroto sono imbrattati di sperma, che continua a eruttare lentamente dal meato urinario.
E in questo momento di puro rilassamento, a Nicola viene in mente che cosa adora ancora di più di Giulia: il dopo.
Quando stanchi e sudati si accasciano abbracciati, si guardano intensamente negli occhi e sorridono. A volte parlano, mentre si accarezzano. Altre volte fanno lunghe chiacchierate silenziose, solo guardandosi.
In quei momenti emerge un’anima stupenda, ricca di emozioni, di vita, di gioia, che parla con gli occhi. Intelligente, carismatica, determinata. Carica di passione. Non solo nel sesso, ma per qualsiasi cosa. Adora quel sorriso quasi timido che le si stampa sulla faccia ogni volta che si coccolano. Giulia è la rappresentazione della bellezza interiore.
E dopo infinite volte in cui hanno fatto sesso in ogni modo possibile, dopo tanti cappuccini presi al bar, dopo tante giornate in palestra, dopo essersi perso tante volte in quegli occhi scintillanti, Nicola ha compreso. In realtà l’aveva intuito già il primo giorno che l’ha vista, quando lei, con tanta forza di carattere, ha gettato il cellulare di quell’energumeno in piscina. Ma in quel giorno non aveva ancora realizzato, di essersi già perso in quegli occhi.
Il colpo di fulmine.
Nicola è innamorato.
— - GIULIA - —
Cammina avanti e indietro per la stanza come un leone in gabbia. Le viene da vomitare, le manca l’aria. Si era promessa di non farlo! Di non instaurare legami emotivi con i tizi con cui sarebbe andata a letto! E finora ci è riuscita! È stata con tre uomini e nessuno di questi è riuscito a fare breccia nel suo cuore! Sono tutti durati il tempo che dovevano durare, poi lei ha troncato ogni possibilità di tenerezza o amicizia particolare. Niente chiacchierate profonde, niente caffè, niente coccole dopo il sesso.
Ma si sta rendendo conto che questi divieti, sono quasi diventati degli obblighi con Nicola. E quel che è peggio è che non si tratta neanche di obblighi, ma di qualcosa che lei fa con piacere, di cui sente il bisogno.
La dolcezza di quel ragazzo, la cultura e il sapere che sprigiona, la simpatia che emana e allo stesso tempo la saggezza, la invidiabile capacità di giudizio. Il suo modo impacciato di parlare quando è in imbarazzo o quando è particolarmente eccitato.
Per la prima volta, dopo diverso tempo, non pensa solo al sesso.
Ma Giulia non può farlo a causa del suo ex. Il ragazzo a cui ha dato tutto. L’unico con cui ha quasi convissuto, insieme ai genitori. Colui che le faceva perdere un battito ogni volta che la guardava. La persona che le scaldava il cuore ogni volta che l’abbracciava o facevano l’amore. Lei era persa di lui, avrebbe afferrato il Sole a mani nude per lui.
E a lui non fregava niente di tutto ciò. È bastato un culo in discoteca per sterminare i sentimenti.
Giulia ha promesso a sé stessa di non affidarsi più a nessuno. Non vuole passare un altro periodo di notti insonni a piangere sul cuscino. È impossibile fidarsi degli altri. Se lo sta ripetendo anche adesso, con la vista acciecata dalle lacrime. Non può fidarsi di Nicola.
— - NICOLA - —
Da quel giorno della scopata violenta sul divano, lui e Giulia hanno copulato praticamente ogni pomeriggio.
È come una droga, quella ragazza. Si presenta a casa sua e non si salutano neanche. Si spogliano a vicenda per poi fare sesso in ogni angolo del suo appartamento, anche quando è presente il coinquilino di Nicola. Hanno battezzato praticamente tutto: il divano (ormai quasi sfondato), il tavolo su cui Nicola studia, il bancone della piccola cucina, la doccia, il letto, il pavimento, il letto del coinquilino.
Nicola è completamente drogato di lei.
Ed è su questo che sta riflettendo adesso, mentre cerca di concentrarsi su un programma televisivo preso a caso.
Non riesce a schiodarsela dalla testa.
Con lei sente che il cazzo gli esplode ogni volta che la guarda. Ha un modo di accoglierlo dentro di sé...
Sembra che Madre Natura l’abbia plasmata apposta per questo. Il suo ventre è stato creato per il suo pene. Lui entra in lei e si sente...mah non lo sa neanche lui come si sente. Le sensazioni sono così tante e così intense che è difficile spiegarle.
La sensazione di calore, umido, morbido. La sua virilità viene coccolata alla perfezione.
E poi quei seni. Così carnosi, morbidi, golosi.
Gli ci vuole poco per infilare una mano nell’elastico dei pantaloncini ed estrarre il membro duro come la pietra. Nicola, si ritrova così: sul divano di casa, le gambe leggermente divaricate, la testa reclinata all’indietro, le palpebre abbassate e un’erezione dirompente nella mano destra.
Copre e scopre il glande, facendo un lento su e giù. La bocca è semichiusa. Cosa non darebbe per avere uno dei suoi capezzoli in bocca. Ogni volta che lei glieli offre, si sente come un nobile romano a cui viene offerta l’uva.
Oppure le labbra del suo dolce fiore. È un misto di sapori: un po’ di aspro, un po’ di salato, un po’ di dolce. Gli sembra di ubriacarsi ogni volta che poggia la lingua sulla sua intimità, su quelle labbra morbide, su quel bottoncino duro e da solleticare. È come bere il più squisito dei vini.
E mentre fa su e giù con la mano lungo l’asta pulsante, immagina che venga avvolto da quell’abbraccio umido e caldo della sua vagina. La smorfia di piacere che le disegna il volto. I sospiri, gemiti e mugolii che esplodono nel suo petto. Le pupille dilatate, quasi fosse sotto l’effetto di qualche droga. Quella luce negli occhi.
Nicola produce un rantolo improvviso. Ha di colpo il fiatone e tutti i muscoli del corpo tirano. Si guarda in basso e si rende conto di essere venuto. La sua mano, il suo addome e il suo scroto sono imbrattati di sperma, che continua a eruttare lentamente dal meato urinario.
E in questo momento di puro rilassamento, a Nicola viene in mente che cosa adora ancora di più di Giulia: il dopo.
Quando stanchi e sudati si accasciano abbracciati, si guardano intensamente negli occhi e sorridono. A volte parlano, mentre si accarezzano. Altre volte fanno lunghe chiacchierate silenziose, solo guardandosi.
In quei momenti emerge un’anima stupenda, ricca di emozioni, di vita, di gioia, che parla con gli occhi. Intelligente, carismatica, determinata. Carica di passione. Non solo nel sesso, ma per qualsiasi cosa. Adora quel sorriso quasi timido che le si stampa sulla faccia ogni volta che si coccolano. Giulia è la rappresentazione della bellezza interiore.
E dopo infinite volte in cui hanno fatto sesso in ogni modo possibile, dopo tanti cappuccini presi al bar, dopo tante giornate in palestra, dopo essersi perso tante volte in quegli occhi scintillanti, Nicola ha compreso. In realtà l’aveva intuito già il primo giorno che l’ha vista, quando lei, con tanta forza di carattere, ha gettato il cellulare di quell’energumeno in piscina. Ma in quel giorno non aveva ancora realizzato, di essersi già perso in quegli occhi.
Il colpo di fulmine.
Nicola è innamorato.
— - GIULIA - —
Cammina avanti e indietro per la stanza come un leone in gabbia. Le viene da vomitare, le manca l’aria. Si era promessa di non farlo! Di non instaurare legami emotivi con i tizi con cui sarebbe andata a letto! E finora ci è riuscita! È stata con tre uomini e nessuno di questi è riuscito a fare breccia nel suo cuore! Sono tutti durati il tempo che dovevano durare, poi lei ha troncato ogni possibilità di tenerezza o amicizia particolare. Niente chiacchierate profonde, niente caffè, niente coccole dopo il sesso.
Ma si sta rendendo conto che questi divieti, sono quasi diventati degli obblighi con Nicola. E quel che è peggio è che non si tratta neanche di obblighi, ma di qualcosa che lei fa con piacere, di cui sente il bisogno.
La dolcezza di quel ragazzo, la cultura e il sapere che sprigiona, la simpatia che emana e allo stesso tempo la saggezza, la invidiabile capacità di giudizio. Il suo modo impacciato di parlare quando è in imbarazzo o quando è particolarmente eccitato.
Per la prima volta, dopo diverso tempo, non pensa solo al sesso.
Ma Giulia non può farlo a causa del suo ex. Il ragazzo a cui ha dato tutto. L’unico con cui ha quasi convissuto, insieme ai genitori. Colui che le faceva perdere un battito ogni volta che la guardava. La persona che le scaldava il cuore ogni volta che l’abbracciava o facevano l’amore. Lei era persa di lui, avrebbe afferrato il Sole a mani nude per lui.
E a lui non fregava niente di tutto ciò. È bastato un culo in discoteca per sterminare i sentimenti.
Giulia ha promesso a sé stessa di non affidarsi più a nessuno. Non vuole passare un altro periodo di notti insonni a piangere sul cuscino. È impossibile fidarsi degli altri. Se lo sta ripetendo anche adesso, con la vista acciecata dalle lacrime. Non può fidarsi di Nicola.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il filo di L - Il fantasma sulla panchinaracconto sucessivo
Il filo di L - Il filmato
Commenti dei lettori al racconto erotico