Un marito meraviglioso Cap.2°
di
Cuck 2014
genere
tradimenti
Erano oramai passati più di 2 anni da quando avevo deciso di tradire mio marito concedendomi una doppia vita da libertina.
In tutto quel periodo avrò fatto l'amore con mio marito si e no 4 o 5 volte mentre nella mia nuova veste di moglie fedigrafa avrò scopato con più di venti uomini diversi altre al mio collega che riempiva tutti gli spazi vuoti della mia frenetica attività sessuale.
Nei pochi momenti lasciatimi liberi dal mio lavoro,dai miei impegni di famiglia(Nonostante tutto,continuavo ad avere un menage coniugale quasi normale fatto di incontri con gli amici,i parenti,il cinema,il teatro ed altre attività culturali e ludiche che facevo insieme a mio marito)e dai mie incontri furtivi,mi ritrovavo a riflettere sulla mia nuova situazione e sul fatto che mai mio marito mi avesse fatto domande o avesse mostrato di sospettare qualcosa.
Eppure mio marito conosceva bene il carattere caldo della mia sessualità e mi sarei aspettata che si ponesse delle domande e lui invece,continuava a comportarsi con me come se tutto si svolgesse nella più assoluta normalità coniugale.
La svolta ci è stata un giorno al mio rientro a casa verso le due del mattino.
Come sempre accadeva,lui era ancora sveglio davanti al televisore in soggiorno che aspettava il mio rientro.
Invece di correre subito in bagno come sempre facevo,mi ero seduta sul divano mentre lui si preoccupava di prepararmi qualcosa di analcolico da bere mentre per se aveva già del Whiskies nel bicchiere.
-Tesoro...che cos'hai sulle calze?-
Mi aveva interrotta mentre gli raccontavo l'ennesima balla sul mio ritardo.
A quella domanda sono scattata in piedi come una molla mentre mi sentivo avvampata in viso da un improvviso calore.
Senza neanche guardarmi le gambe e lasciandolo senza risposta,sono schizzata in bagno come un razzo.
Quella sera,dopo avermi scopata in albergo,il mio occasionale amante mi aveva portato in discoteca e dovendo rientrare a casa da sua moglie non troppo tardi,mi aveva lasciata sola in compagnia di un ragazzo che avevamo conosciuto li.
Al momento di rientrare a casa,si era offerto lui di accompagnarmi e manco a dirlo,prima di scendere,avevo ribaltato il sedile e come una ragazzina,mi ero fatta chiavare in macchina proprio davanti al portone di casa mia.
Naturalmente,non avevo potuto pulirmi e non indossando neanche il perizoma che avevo lasciato in ricordo al mio precedente stallone non avevo nessuna protezione davanti al mio sesso e inevitabilmente,mentre tornavo a casa,lo sperma mi era colato sulle gambe sino alle scarpe.
Davanti allo specchio in bagno si era presentata ai miei occhi una scena raccapricciante:Entrembi gli interni delle cosce erano segnate da righe lucide di sperma che colava sulle calze di nylon mentre la parte posteriore della gonna all'altezza dei glutei era segnata da una vistosa macchia scura.
Alcune gocce poi,erano colate direttamente sul pavimento.
Credo di aver passato più di venti minuti seduta sul bidet a piangere dalla disperazione sino a che avevo sentito bussare alla porta:
-Amore.....che c'è.....tutto bene?-
Era la calda voce di mio marito preoccupato per la mia lunga assenza.
-Si...si....sto bene....sto bene....adesso arrivo!-
Col cazzo che stavo bene!
Tremavo come una foglia e le mie lacrime sciogliendomi il trucco,avevano trasformato il mio volto in una tragica maschera.
Dopo essermi sistemata alla meglio,ero uscita e mentre mio marito si alzava dalla poltrona per venirmi incontro,avevo visto la chiazza umida che avevo rilasciato anche sul cuscino bianco del divano mentre sul tappeto si stagliavano alcune gocce lucenti.
A quelle vista una nuova scarica elettrica aveva scosso il mio corpo mentre il viso mi si avvampava di un nuovo fuoco.
Mio marito comportandosi come se nulla fosse accaduto,senza dire una parola,mi aveva abbracciata e mi aveva accompagnata in camera e dopo avermi spogliata e accompagnata a letto,si era svestito anche lui e si era coricato accanto a me.
Abbiamo fatto l'amore sino alle sette del mattino.
Quella è stata davvero la prima volta che mio marito era riuscito a convincermi che il paradiso esiste davvero.
Non solo quello dei sensi ma tutto quello che una donna può desiderare senza riuscire tuttavia,a trovare le parole per descriverlo.
Segue
In tutto quel periodo avrò fatto l'amore con mio marito si e no 4 o 5 volte mentre nella mia nuova veste di moglie fedigrafa avrò scopato con più di venti uomini diversi altre al mio collega che riempiva tutti gli spazi vuoti della mia frenetica attività sessuale.
Nei pochi momenti lasciatimi liberi dal mio lavoro,dai miei impegni di famiglia(Nonostante tutto,continuavo ad avere un menage coniugale quasi normale fatto di incontri con gli amici,i parenti,il cinema,il teatro ed altre attività culturali e ludiche che facevo insieme a mio marito)e dai mie incontri furtivi,mi ritrovavo a riflettere sulla mia nuova situazione e sul fatto che mai mio marito mi avesse fatto domande o avesse mostrato di sospettare qualcosa.
Eppure mio marito conosceva bene il carattere caldo della mia sessualità e mi sarei aspettata che si ponesse delle domande e lui invece,continuava a comportarsi con me come se tutto si svolgesse nella più assoluta normalità coniugale.
La svolta ci è stata un giorno al mio rientro a casa verso le due del mattino.
Come sempre accadeva,lui era ancora sveglio davanti al televisore in soggiorno che aspettava il mio rientro.
Invece di correre subito in bagno come sempre facevo,mi ero seduta sul divano mentre lui si preoccupava di prepararmi qualcosa di analcolico da bere mentre per se aveva già del Whiskies nel bicchiere.
-Tesoro...che cos'hai sulle calze?-
Mi aveva interrotta mentre gli raccontavo l'ennesima balla sul mio ritardo.
A quella domanda sono scattata in piedi come una molla mentre mi sentivo avvampata in viso da un improvviso calore.
Senza neanche guardarmi le gambe e lasciandolo senza risposta,sono schizzata in bagno come un razzo.
Quella sera,dopo avermi scopata in albergo,il mio occasionale amante mi aveva portato in discoteca e dovendo rientrare a casa da sua moglie non troppo tardi,mi aveva lasciata sola in compagnia di un ragazzo che avevamo conosciuto li.
Al momento di rientrare a casa,si era offerto lui di accompagnarmi e manco a dirlo,prima di scendere,avevo ribaltato il sedile e come una ragazzina,mi ero fatta chiavare in macchina proprio davanti al portone di casa mia.
Naturalmente,non avevo potuto pulirmi e non indossando neanche il perizoma che avevo lasciato in ricordo al mio precedente stallone non avevo nessuna protezione davanti al mio sesso e inevitabilmente,mentre tornavo a casa,lo sperma mi era colato sulle gambe sino alle scarpe.
Davanti allo specchio in bagno si era presentata ai miei occhi una scena raccapricciante:Entrembi gli interni delle cosce erano segnate da righe lucide di sperma che colava sulle calze di nylon mentre la parte posteriore della gonna all'altezza dei glutei era segnata da una vistosa macchia scura.
Alcune gocce poi,erano colate direttamente sul pavimento.
Credo di aver passato più di venti minuti seduta sul bidet a piangere dalla disperazione sino a che avevo sentito bussare alla porta:
-Amore.....che c'è.....tutto bene?-
Era la calda voce di mio marito preoccupato per la mia lunga assenza.
-Si...si....sto bene....sto bene....adesso arrivo!-
Col cazzo che stavo bene!
Tremavo come una foglia e le mie lacrime sciogliendomi il trucco,avevano trasformato il mio volto in una tragica maschera.
Dopo essermi sistemata alla meglio,ero uscita e mentre mio marito si alzava dalla poltrona per venirmi incontro,avevo visto la chiazza umida che avevo rilasciato anche sul cuscino bianco del divano mentre sul tappeto si stagliavano alcune gocce lucenti.
A quelle vista una nuova scarica elettrica aveva scosso il mio corpo mentre il viso mi si avvampava di un nuovo fuoco.
Mio marito comportandosi come se nulla fosse accaduto,senza dire una parola,mi aveva abbracciata e mi aveva accompagnata in camera e dopo avermi spogliata e accompagnata a letto,si era svestito anche lui e si era coricato accanto a me.
Abbiamo fatto l'amore sino alle sette del mattino.
Quella è stata davvero la prima volta che mio marito era riuscito a convincermi che il paradiso esiste davvero.
Non solo quello dei sensi ma tutto quello che una donna può desiderare senza riuscire tuttavia,a trovare le parole per descriverlo.
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