La fête sur la plage

di
genere
etero

Qualche anno fa ho partecipato ad un bellissimo torneo di beach volley in Costa Azzurra; sono stati tre giorni di mare, sport e divertimento.
La domenica sera, a conclusione del torneo, l’organizzazione aveva deciso di fare una festa in un locale in riva al mare con una bellissima spiaggia privata.
Erano presenti quasi tutti i giocatori delle squadre partecipanti e io speravo vivamente di rivedere la biondina olandese che aveva giocato contro di noi nell’ultima partita; mi aveva colpito immediatamente per il suo fisico perfetto, i capelli biondissimi e due occhi blu come il mare.
Appena entrati prendiamo delle birre e andiamo a sederci sui divanetti – il locale era veramente molto bello, dal mare arrivava un leggero venticello che rinfrescava l’aria e il cielo era ricoperto di stelle.
Inizio a guardarmi intorno per cercare di trovarla ma non è per niente una cosa semplice in quanto il locale è molto affollato e la luce soffusa.
Dopo circa mezz’ora dall’ingresso vedo arrivare un gruppo di persone e finalmente la biondina olandese mi appare in tutta la sua bellezza: una gonna a fiori, una maglietta color panna molto aderente e i capelli raccolti (a coda di cavallo).
Si siede su un tavolino in fondo al locale, quasi vicino alla spiaggia – decido quindi di avvicinarmi per salutarla nella speranza che si ricordi di me; per fortuna mi sorride dopo esserci presentati iniziamo a chiacchierare.
Dopo qualche minuto le propongo di fare una passeggiata in riva al mare: la prendo sottobraccio e ci dirigiamo verso la spiaggia; iniziamo a camminare e lei mi racconta un po’ della sua vita in una piccola città a nord dell’Olanda.
All’improvviso ci giriamo e ci accorgiamo di essere completamenti soli, ci siamo allontanati dalla festa i cui rumori si sentono in lontananza – la guardo nei suoi stupendi occhi blu e la bacio, lei ricambia infilandomi la lingua in bocca e stringendomi forte.
Ci sdraiamo sulla sabbia e mentre continuiamo a baciarci infilo la mano nella gonna alla ricerca delle sue mutandine – le sposto e inizio a masturbarla con forza, entro nella sua fighetta già tutta bagnata mentre lei incomincia ad ansimare.
In poco tempo ci ritroviamo completamenti nudi: inizio a leccarle la figa mentre con le mani le stuzzico i capezzoli, poi risalgo verso i seni – li mordicchio e riprendo a baciarla prima in bocca e poi sul collo.
A quel punto lei prende l’iniziativa: mi fa girare e sale sopra di me infilando la sua figa sul mio cazzo ormai duro; da sotto vedo uno spettacolo stupendo: lei che si muove con il suo seno sulla mia faccia che riprendo a leccare.
Continuiamo per un tempo che sembra infinito, tutto intorno a noi sembra essersi fermato, fino a quando lei viene urlando e io scarico tutta la sborra dentro di lei; dopo qualche istante per riprenderci lei si sfila e pulisce per bene il mio cazzo con grande maestria….
di
scritto il
2018-06-22
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