Le mie nuove vicine

di
genere
etero

Da qualche giorno nell’appartamento di fianco al mio si sono trasferiti una donna divorziata con la sua giovane figlia. Lei si chiama Sabrina ha 45 anni, lavora in banca ed è la classica donna in carriera sempre indaffarata e vestita in maniera impeccabile; la figlia Beatrice ha 22 anni ed è al terzo anno di università alla facoltà di architettura.
Bea è una ragazza minuta, mora e con un fisico scolpito da anni di nuoto e palestra, un culetto bello sodo e una seconda di seno molto proporzionata.
L’altra sera incrociando la madre in ascensore mi chiede se le posso aiutare con dei mobili e ad appendere i loro quadri.
Accetto molto volentieri e il giorno dopo in tarda mattinata suono al loro campanello: mi viene ad aprire Bea ancora in pigiama e tutta assonnata, la madre e via per un appuntamento e rientrerà solo nel tardo pomeriggio.
La osservo mentre torna a sedersi sul divano, indossa degli shorts bianchi da cui si intravedono delle mutandine di color nero e una maglietta leggera senza reggiseno; la raggiungo e iniziamo a parlare, mi racconta che da quando si è trasferita si è lasciata con il suo ragazzo e che si sente un po’ sola perché non ha ancora conosciuto molte persone.
Le dico di non preoccuparsi perché essendo una bella ragazza conoscerà presto nuovi amici e avrà la fila di ragazzi fuori dalla parta; mi sorride, mi dice che lei però preferisce i ragazzi più grandi e maturi e così facendo viene a sedersi sulle mie gambe.
Il mio cazzo ha subito un sussulto, lei se ne accorge e inizia a muoverci sopra il suo bel culetto: non resisto più la faccio alzare e la spingo sul divano e subito mi ci fiondo sopra iniziandola a baciare con foga mentre la mia mano si intrufola delle le sue mutandine.
La sotto è già tutta un lago, entro facilmente con due dite mentre lei inizia ad ansimare come una gattina; in un attimo ci ritroviamo completamenti nudi sul divano, comincio a leccarli i capezzoli mentre la sua mano prende il mio cazzo ormai durissimo e inizia a segarlo mentre mi bacia sul collo.
Mi sdraio e lei si siede sopra di me facendosi impalare la figa bagnatissima, continua a muoversi ed ansimare mentre le palpo quelle piccole tettine dai capezzoli duri; la vedo sopra di me ed è uno spettacolo, tutta sudata che mi prega di continuare e di farla godere. Aumento la velocità, arrivo quasi al limite e quindi la faccio alzare per riempirle la faccia di sperma; Bea tutta soddisfatta e goduta pulisce il mio cazzo e corre in bagno a farsi la doccia…..
di
scritto il
2019-07-24
9 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.