Premessa Esperimento “Tribute”

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Bene, facce di merda!
Oggi mi sento in vena di istinti di morte verso il genere umano, quindi consideratevi fortunati ad avere questo simpatico appellativo, che risparmio solo per le persone che mi stanno più a cuore.

(Per voialtri, la peste bubbonica!)

Perché sono qua? Non per scrivere un racconto erotico, ma la premessa di una serie di racconti erotici.

Avete letto la parola nel titolo, no? “Tribute”, che tradotto dall’inglese significa “Omaggio” (vaffanculo, Alba! Non siamo imbecilli, ci arriviamo a che vuol dire!)
Ecco, diciamo che per la mia fantastica fantasia (periodo in cui non mi sento artistica manco a sprangate sulle gengive e colpi di Polase, perché è estate e sono più i colpi di caldo che le idee per trans originali e nuove), dove non mi voglio limitare a scrivere “Una figa incontra un cazzo. Un cazzo incontra una figa. Tra i due fu sborrata a prima vista.”, ho deciso di scrivere una serie di racconti-omaggio ai miei videogiochi preferiti.

Videogiochi? Sì! Perché io sono una Nerd con la N maiuscola! Io ho un record di 12 ore e passa davanti alla PS2 alle spalle, senza pause né per il cibo, né per il bagno e né per il sonno! Ho imparato a mangiare con le mani e giocare con i piedi (non è uno scherzo, io sono seriamente in grado di farlo)! A casa ho tutti i tipi di PlayStation, dalla prima storica alla PS4 con il PlayStation VR e le cuffie per evadere da questo mondo reale e noioso!

Ma mi fanno cagare gli RPG sparatutto. Oddio, ad un paio ci gioco, ma semplicemente perché ci sono gli zombies e allora mi piace l’ambientazione post apocalittica.
Comunque a me piacciono più i videogiochi con una trama ben articolata, magari giocati in prima persona, dove l’ambientazione e l’atmosfera fanno paura da quanto sono fatte bene! Degli esempi possono essere i videogiochi della serie di “Tomb Raider” e “Outlast Trinity” o, andando sul singolo, “Resident Evil VII Biohazard”, “Until Dawn”, “Life is Strange” e mi fermo qui perché altrimenti vado avanti per mezz’ora.
Oppure amo i videogiochi manageriali e di simulazione! Esempi? La saga di “The Sims”, che è un “simulatore di vita” (e cazzo! Ho tutte le Expansion Pack esistenti!), “Space Colony”, “Zoo Tycoon”, dove nel primo devi gestire una colonia spaziale (e cacchio, gli allevamenti di polli spaziali mi sono fruttati milioni!) e nel secondo devi costruire e gestire uno zoo (e porca troia i leoni e i coccodrilli, all’inizio, mi erano fuggiti dalle gabbie e mi avevano mangiato i visitatori!).

Dicevo. Ho intenzione di scrivere dei racconti erotici basati sui miei videogiochi preferiti, quelli che proprio mi fanno stare alzata fino alle 3 talmente mi piacciono!
Mi concentrerò solo sui videogiochi che non sono simulatori o manageriali.

Di cosa tratteranno questi racconti? Di erotismo, okkei. Ma saranno tutti racconti basati su situazioni nei videogiochi ambigue o esplicite a sfondo sessuale.
Vi informerò all’inizio di ogni racconto se la scena che sto descrivendo si tratterà di una reale situazione esistente nel gioco o qualcosa di “inventato” da me ispirandomi su alcuni dettagli del gioco.

Perché faccio questo? A parte la mia temporanea perdita di creatività per quanto riguarda frame originali e “complesse”, si tratta di una mia condivisione con voi della mia passione per i videogiochi e magari...di farvi passare al lato oscuro e non vedere la luce del sole per un paio di giorni!

Comunque, ogni volta che vedrete la parola “Tribute” davanti al titolo, che cambierà a seconda dei videogiochi, saprete che sto raccontando qualcosa di uscito dalle mie amate PS3 e PS4.

Vi avviso qua e vi avviserò anche in futuro, che una buona parte dei racconti che scriverò riguarderà la trilogia di “Outlast”. Per chi non lo conosce, si tratta di una serie di videogiochi che ha contenuti espliciti a sfondo sessuale, molto violenti e anche blasfemi. Se reputate che questi argomenti possano turbare la vostra sensibilità, vi invito a non leggere niente che abbia la scritta “Outlast” nel titolo.

Detto ciò, settimana prossima parto con questo “esperimento”, vediamo un po’ se vi piace!
scritto il
2018-06-29
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