Il ritorno.

di
genere
interviste

Quando la rivede sono passati circa sei mesi dal distacco.
Si ritrovano per caso, l'occasione? L'inaugurazione ad invito di un nuovo locale. Lui è in città da un paio di settimane ma non l'ha cercata. Vero che ha ancora dei suoi indumenti a casa di lei ma non ha nessuna intenzione di recuperarli.
Strana la loro convivenza. Vivere ognuno a casa propria ma soggiornando senza nessuna regolarità ora a casa di uno, ora a casa dell'altra e infine tutta l'estate, lei libera dalla scuola, nella casa di lui al lago.

L'aveva amata?
L'ama ancora?
L'amerà sempre?
Forse si... ma come ama lui che non sa amare.

Si infatua facilmente... quello si ed è capace di amare più persone, di dividersi, di moltiplicarsi. Ma non è mai amore, è un surrogato. Un modo per truffare la vita.
Per truffare se stesso.
Per sembrare simile agli altri.
E' bugiardo e non vorrebbe esserlo, non lo è di indole ma per necessità quando la mattina dice ad ognuna di loro che le ama perché questo vogliono sentirsi dire da lui e questo non stride poi molto con la sua etica.
Lui ha qualcosa che è ingestibile, ha un difetto di fabbricazione, è tarato.

Perché l'ha lasciata?
Non ne aveva intenzione, non voleva certo causarle dolore e poi ormai era tempo che frequentava anche B. e ne condivideva la pazzia e la fomentava, perché non continuare così?
Gli andava bene.
Invece la lascia per B.
Perché? Una cosa senza senso e logica.
B. che affronta la sua vita in un gioco d'azzardo assoluto, con passioni improvvise e che le vive in modo parossistico senza limitarsi.
Vegana? Si.
Animalista? Si.
Ambientalista? Si.
Ma tutto vissuto nel suo modo intenso, completo, irrazionale.
E su tutto... la sua volontà di ribadire in ogni momento che...
“nessuna può essere pazza e puttana quanto me”!
No... lei lo è più di ogni altra e allora via alle pazzie!
A ciclo continuo.
Lui che in quel periodo riesce a vendere la sua azienda con un colpo di fortuna inusuale nella sua vita e si libera da ogni catena lavorativa.
Lui che vuole cambiar vita.
Che spera di poter scrivere quel romanzo che ha in programma da una vita e che sa benissimo che resterà incompiuto.

Lui incompleto, riuscito male.
Lui difettoso.
Lui che vorrebbe tornare ad essere innocente.
E non può, è marchiato a fuoco dalla sua infanzia.

Invece la lascia e va a vivere con B., ora la pazzia diventa lo scopo della loro vita e loro la rincorrono freneticamente.
Il massimo lo vivono nei due mesi che passano in Brasile.

Poi al ritorno?
L'ennesimo testa coda.

Gli dice.
-… Cambio vita...
Mia madre è molto ammalata, ha un tumore, ho fatto un voto... non scopo più, non faccio più la puttana, vivo a casa con lei. La curo io.
Ti devo lasciare.
Ho fatto questo voto per farla guarire... mi sacrifico...-

Lui?
Perché neanche gli dispiace? Non prova dolore, anzi quasi un senso di sollievo.
Chiude la pagina di B.
Amorale?
Forse... o forse non sa amare?

Torna alla sua città, a casa sua.
E la rivede.
Si avvicinano, si salutano... vivono un attimo di imbarazzo ma poi tutto diventa scorrevole.

-Sei abbronzato... stai bene
-Si... trovo molto bene anche te... sei molto bella.
-Sei in città ora?
-Si... da qualche giorno...
-E non mi hai telefonato? Hai vestiti e altre cosa da me...
-L'avrei fatto... un po' ho titubato, pensavo di esserti odioso...
-Forse si... lo sei o lo sei stato... e lei?
-Ci siamo lasciati...
-Lei?
-Lei... ma probabile che si era al capolinea... non poteva funzionare in eterno...
-E ora... hai un'altra?
-No... e tu...?
-No... nessuno dopo di te.

E' una donna fedele.
Lei Penelope.
Lui Ulisse.

Come abbiano fatto a trovarsi è un mistero.
Lei fedele e lui un infedele compulsivo.
Casi della vita.

Una compagna passionale?
Si. Sempre.
Come non ricordare periodi così assurdi nei quali scopavano senza smettere tutto il giorno? Per settimane?
Lei in intimo che l'attendeva al balcone?
Che si aggredivano sull'ingresso? Scopavano sul pavimento, ringhiando come animali.
E di notte?
Quello scoparsi in piena notte fino a demolire il letto?
E ridere a crepapelle del fatto, mangiare qualcosa dal frigo e continuare comunque?

Ora vanno a cena.
Ma che fanno...?
Flirtano?
Sono pazzi?

Nel viaggio verso casa scopano.
Si fermano per strada e scopano. Con violenza ed è come fosse la loro prima volta.
Godono!
E lei che dice...
-Passa per la collina...
Lui le mette la mano fra le cosce, lei le allarga.
Lui la tocca... si bagna le dita, le porta alla bocca, lecca e annusa...
-Hai sempre il tuo meraviglioso sapore... afrore...
-Dimostrami che ti piace...
Lui inchioda la macchina e la ferma ad uno slargo della strada, scende, apre la portiera di lei, la fa stendere... si mette le sue gambe sulle spalle e la lecca...
La lecca...
La lecca all'infinito...
Si bagna il viso di lei.
Si bagna le mani di lei... mentre frenetico la penetra con le dita.
Poi la scopa... da animale.
Così... lui che la prende con lei chinata e appoggiata con i gomiti al sedile.

Vanno a casa di lei.
Scopano ancora.
Iniziano appena scesi dalla macchina, nel garage, nell'ascensore, mentre aprono la porta e poi... in tutta la casa.

Poi... poi... sul letto...

-Che facciamo...?
-Che domanda! Torniamo insieme...
-Ma come fai a non pensare che ti ho abbandonato? Che ho vissuto con un'altra donna?
-Mi conosci... sai come sono. Razionale. Stasera sapevo che c'eri anche tu a quella inaugurazione... ti ho cercato.
-Ma perché?
-Ma è così semplice! In questi mesi di lontananza mi sono detta... se torna e so che tornerà, me lo riprendo, alla fine infelice per infelice meglio esserlo con lui che infelice senza lui... sei tornato e all'amor proprio basta non pensarci... piuttosto... le tue pazzie?
-Sotto controllo... sono maturato.
-Bastardo che sei... mi amerai?
-Ti amerò...
-Sempre...?
-Sempre...
-Che bastardo sei...
di
scritto il
2018-07-09
1 . 9 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.