Famiglia Cristiana VI
di
Kyknox
genere
tradimenti
Possibile che la sua vicina non si fosse accorta che sotto quegli abiti da suora ci fosse lei? Eppure non doveva essere difficile accorgersi per una persona di media intelligenza, Ilaria la sua vicina una bella signora di 40 anni, ben portati fisico sodo da chi va in palestra, occhi verdi da gatto non era certo una stupida, eppure li aveva fatti accomodare li sul divano ed ora era in cucina a preparare due succhi di frutta da bere. Quando tornò in sala non aveva in mano un vassoio con i succhi di frutta.
Jennifer giaceva mezza tramortita nel sedile posteriore della cabriolet di Vincent che ora sfrecciava veloce per la strada, avevano un appuntamento e non voleva di certo arrivare tardi.
Don Paolo era pensieroso la situazione gli stava sfuggendo di mano, non era tanto meravigliato dal comportamento di Miguel e Jessica, se lo aspettava , le cose nella sua parrocchia stavano andando di male in peggio. Da quando aveva permesso a “Don Carmine” e ai suoi scagnozzi di mettere piede nella sua chiesa, di inondare la città di sostanze stupefacenti, ma soprattutto di usare la sua Chiesa come centrale di spaccio per nuove sostanze.
Ilaria impugnava una glok era in piedi davanti a loro “Credevi che non mi fossi accorta che eri tu?” disse rivolta a Jessica “Ok sono io ma ora ragioniamo non facciamo sciocchezze” mentre pronunciava quelle parole si sentiva di nuovo eccitata, “Non me ne frega un cazzo di voi due e delle vostre tresche amorose,mi interessa che paghiate i debiti che avete con la nostra organizzazione.” Jessica non capiva gli girava la testa, sudava ma soprattutto sentiva un forte calore al ventre. “ Tu, tua figlia, tuo marito siete una minaccia costante per noi” concluse Ilaria.
Quando vide il furgone rubato sotto casa sua pensò bingo sali le scale di fretta schivò la porta a doppia mandata, perlustrò tutto l’appartamento ma di sua moglie e del giovane amante non c’era traccia, cazzo lui un ispettore di polizia pluridecorato non riusciva ad acciuffare sua moglie. All’improvviso il cellulare squillò era Vanessa
Jennifer giaceva mezza tramortita nel sedile posteriore della cabriolet di Vincent che ora sfrecciava veloce per la strada, avevano un appuntamento e non voleva di certo arrivare tardi.
Don Paolo era pensieroso la situazione gli stava sfuggendo di mano, non era tanto meravigliato dal comportamento di Miguel e Jessica, se lo aspettava , le cose nella sua parrocchia stavano andando di male in peggio. Da quando aveva permesso a “Don Carmine” e ai suoi scagnozzi di mettere piede nella sua chiesa, di inondare la città di sostanze stupefacenti, ma soprattutto di usare la sua Chiesa come centrale di spaccio per nuove sostanze.
Ilaria impugnava una glok era in piedi davanti a loro “Credevi che non mi fossi accorta che eri tu?” disse rivolta a Jessica “Ok sono io ma ora ragioniamo non facciamo sciocchezze” mentre pronunciava quelle parole si sentiva di nuovo eccitata, “Non me ne frega un cazzo di voi due e delle vostre tresche amorose,mi interessa che paghiate i debiti che avete con la nostra organizzazione.” Jessica non capiva gli girava la testa, sudava ma soprattutto sentiva un forte calore al ventre. “ Tu, tua figlia, tuo marito siete una minaccia costante per noi” concluse Ilaria.
Quando vide il furgone rubato sotto casa sua pensò bingo sali le scale di fretta schivò la porta a doppia mandata, perlustrò tutto l’appartamento ma di sua moglie e del giovane amante non c’era traccia, cazzo lui un ispettore di polizia pluridecorato non riusciva ad acciuffare sua moglie. All’improvviso il cellulare squillò era Vanessa
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