Serata non prevista

di
genere
etero

Verso la fine della stagione, la gente inizia a farsi rarefatta come l’ossigeno sopra i 2000 metri. Fine serata, chiudo, mi sposto al di là della strada, c’è un piccolo locale pre discoteca. All’ingresso due belle ragazze semisvestite che fanno da carta moschicida ai pochi turisti rimasti. Sui divanetti all’ingresso qualche ragazzo e qualche ragazza, visibilmente alticci, si lasciano andare stanchi. Mi avvicino al bancone, ordino una birra. Mi guardo in giro. Noto una ragazza di spalle con una bottiglia di birra in mano fare la mia stessa cosa, guardare in giro per orientarsi. Mi avvicino, vedo che è la una delle cameriere di un noto ristorante qui vicino, tipetta che mi è sempre andata a “sangue” ma che non mi ha mai dato l’opportunità di andare oltre. Un ciao e capisco subito essere avanti con la birra o altro. Qualche parola, è seduta su uno sgabello alto e non fa nulla per evitare che io possa guardare sotto la sua gonna. Vedo un piccolo segno bianco, una mini mutandina. La canotta che indossa è generosamente aperta sui lati da far vedere il seno senza pudore. Bevo la mia birra senza toglierle gli occhi di dosso. Finisce la sua birra, mi chiede di offrirgli da bere. Certo, che problema c’è? Beve ancora, gioca con le gambe, le apre e non posso non notare un labbro della figa che è uscito dalla mutandina. “ mi accompagni al bagno per favore?” ci mancherebbe, volentieri. Il locale ha bagni misti uomo donna, con ingresso in comune e stanzetta con lavabi pure. Solo due porte per lei e due per lui che nessuno rispetta. Entriamo, le porte dei bagni sono chiuse. Spingiamo la prima, dentro c’è una ragazza inginocchiata che sta facendo un pompino a un tipo, non si muove, non fa una piega e continua.
Lei che era davanti a me fa un passo indietro urtando con il suo culo il mio cazzo che allo spettacolino si era svegliato. Lo preme, per nulla contrariata, forse anche per merito dell’alcool che aveva in corpo, allunga una mano toccandomi il cazzo:” ho voglia, scopiamo?” “ si, cazzo, si”
Riapre la porta del bagno con la coppietta dentro, entra anche lei, dolcissima
” possiamo?”
Non aspetta risposta, mi tira dentro, chiude la porta, stavolta con il catenaccio, mi mette a muro a fianco del tipo. Si solleva la gonna, toglie le mutandine, toglie la canotta, le getta a terra e si inginocchia davanti a me. Mi abbasso immediato i bermuda e i boxer lasciando uscire un cazzo già in tiro. Lei inizia a succhiarmelo a tempo che la sconosciuta al suo fianco. Con una mano mi mena il cazzo mentre lo succhia, con l’altra si mena la figa. Ci guardiamo con lo sconosciuto e facciamo un cenno di approvazione con le dita. Alza la testa, mi guarda, guarda la sconosciuta a fianco;
“ cambio”
Si alza, si toglie anche la minigonna e la getta a terra sopra alla canotta, rimanendo completamente nuda imitata dalla sconosciuta.
Si riabbassano ricominciando a succhiare, stavolta scambiandosi gli uccelli. Io e lo sconosciuto ci guardiamo sorridenti.
“ piacere, Marco” e mi da la mano.
“piacere, Giorgio”
Guardiamo le due troie succhiarci i cazzi, vediamo le loro mano toccarsi a vicenda, prima timidamente, poi sempre più decise. “ le scopiamo?” gli chiedo vedendolo infoiato.
“si, dai, sono due troie”
Le tiriamo su, loro lasciano fare. Mi riprendo la mia, è da troppo che la voglio. Le pieghiamo quasi in contemporanea, una fianco all’altra e gli sbattiamo i nostri uccelli nelle fighe. Marika ha una figa bellissima, meglio di come me l’ero sognata, stretta, calda bagnata, glielo affondo con lei che da colpi indietro per sentirlo meglio. Anche la sconosciuta non è da meno e si gusta il suo cazzo lanciando gridolini e gemiti. Allargo le chiappe di Marika vedo il mio cazzo dentro la sua cane, mi gaso ancora di più. Le due troie si toccano, si baciano, io e Marco ci lanciamo occhiate. Provo due schiaffetti sulle chiappe, “ siiiii………schiaffeggiami, sculacciami…….ancora……..più forte……….fottimi”. le schiaffeggio le chiappe più forte, lei urla. Le metto un dito in culo, passa facile “ siii, mi piace in culo, dai porco, dai Giorgio, più su, scopami il culo, mmmmmmhhhhhhh”. La troia ha preso il via. Più le spingo il dito in culo e più spinge indietro. Più le spingo il cazzo in figa e più ne vuole. È bellissima, mi piace cosi, in versione troia prendi cazzi. Con Marco andiamo di pari ritmo, anche la sua puttana ansima e incita. Godo vedendo il mi cazzo scopare quella calda figa, mi piace vederlo entrare provocando brividi di godimento a quella puttanella. Metto un secondo dito nel culo di Marika, ottenendone in cambio una venuta profonda, con una spinta indietro a volersi mettere anche le palle nella figa.
“inculami, inculami, fammi sentire una cagna, inculami”
È musica, lo tiro fuori e glielo metto nel culo in un battere di ciglia. Il mio cazzo gli sfonda in culo con il massimo piacere:
“ dai, ssssiiiiii…….cosi………..inculamiiiiii…….sbattimi……….sono una troia…….sono la tua troia…………..sculacciami…………….sfondami………”
La inculo con il massimo della forza, spingo tutto il mio cazzo nel suo culo, si sta seccando e scivola non bene, sputo, meglio. Il mio nuovo amico intanto scopa la figa dell’altra ragazza sudando.
“ non mi sborrare in culo, sborrami in bocca, voglio la tua sborra”
È la scossa finale, lo tiro furi e lei rapida si gira imboccandolo con foga. Lo ciuccia tutto fino a farmi venire nella sua bocca succhiando fino all’ultima goccia e toccando la figa della ragazza. Si stacca dal mio cazzo e inizia a leccare da sotto la figa di lei e il cazzo di lui, portandoli tutti e due a venire.
Ci ricomponiamo, torniamo a banco. Lei torna tranquilla e mi chiede di offrirle da bere.
scritto il
2018-12-02
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