All'adolescente piace fare pompini
di
ceasar12
genere
etero
La mia puttanella ( Carmen) il lunedì se n’è andata da casa mia felice, con il culetto un pochino più aperto e una bella ingoiata di sborra. Mentre usciva da casa mia percorrevo il profilo del suo corpo con gli occhi. Vero, è piccola, ma non troppo, ha un corpo da ventenne che all’inizio aveva timore e vergogna di esporre, ma che in due giorni sta iniziando ad apprezzare il fatto di lasciarlo nudo. Sta iniziando ad amare il succhiare il cazzo e a ingoiare lo sperma che produce e anche farsi toccare e penetrare ( per ora non dal cazzo) il culo, e questa pratica la fa godere. Ha imparato che le sculacciate, se date bene, le fanno bagnare la figa. Ecco, la piccola figa merita un capitolo a parte.
Rosea, liscia, con quel piccolo monte di peletti curato che si trova sopra al clitoride, stretta, profumata di gioventù, con le grandi labbra che la chiudono al mondo ma che sono pronte a spalancarsi alla minima sollecitazione riempiendo la figa di vischiosi umori che sanno di aspro e di miele. Quando infili le dita o la lingua si bagna velocissima, quando viene gli fa comparire sulla pelle milioni di brividi e la fa sballare, contorcere, vibrare, tremare. Viene quasi a squirtare per quanti umori rilascia, a getto e continuamente, delicata ma che reagisce più volte e con pochissimo intervallo, alle manipolazioni, alle sollecitazioni della lingua e di qualsiasi altra pratica che la tocchi. È bello guardarla passarsi automaticamente la lingua sulle labbra quando la figa gli regala un orgasmo. Insomma, Carmen ha tutte le carte in regola per diventare una gran troietta ( in senso positivo naturalmente).
Il lunedì sera passa tranquillo. Il martedì pomeriggio Carmen si rifà viva assieme a un amichetta, ma io ho da fare e se ne va contrariata. Non torna per il resto del giorno. Mercoledì, 15 giorni fa, lavoro la mattina. Giornata primaverile, 20 gradi e spiaggia fantastica. Verso mezzogiorno lascio l’attività ai ragazzi e vado in spiaggia.
È deserta, non c’è nessuno, mi metto a mezza spiaggia con un piccolo promontorio alle spalle che mi permette di dominare i due ingressi assieme e di essere coperto alle spalle. Nudo, cammino un po’ sulla spiaggia, poi torno al mio telo, mi stendo pancia su e con l’uccello accarezzato dal sole che è sul vivace.
Arriva un’altra coppia, si mettono poco lontano e la lei dei due mena il cazzo all’altro, convinta di non essere vista, o appagata dall’essere vista, chi lo sa. La vedo nitidamente anche abbassare la testa tra le gambe dell’uomo, sicuramente per un pompino, me la godo nonostante la distanza. Un'altra ora di sole e vado a casa. Divano, un film, per oggi ho fatto abbastanza, penso a cosa fare per cena, ristorante o…………..suona il campanello. Sono circa le 15.00 e non aspetto nessuno. Guardo la telecamera sulla tv e vedo Carmen. Apro, entra senza dire permesso e va verso la sala.
“oh ciao, che sorpresa, ma entra eh, fai come fossi a casa tua”. Non bada a me e continua veloce verso la sala. Io lentamente e stupito chiudo il portone e faccio la stessa cosa.
Entro in sala e la trovo stesa sul divano con i pantaloncini della tuta che indossa più giù di meta culo assieme alle mutandine.
“sculacciami, oggi sono stata tanto cattiva”
“ e cosa hai fatto per essere stata cattiva?”
“ l’ho preso in bocca a un ragazzo”
La sculacciata mi parte spontanea. Lei sospira e muove il culo, ok, altra colpo.
“ gli hai fatto un pompino?”
“si……non proprio…..cioè……..”
La sculaccio nuovamente in ambedue le chiappe, lei geme di piacere.
“insomma, cosa hai fatto, racconta” e dicendolo continuo a sculacciarla, abbassando ancora i pantaloni della tuta, adesso il culo è maestosamente nudo, alto, sodo.
“era da qualche giorno che mi prendeva in giro, stamattina poi ero vestita come adesso e ha cominciato a parlare del mio culo, del fatto che si vedeva la passerina dai pantaloni, che ho le labbra per prenderlo in bocca ma che non lo saprei fare”
Io intanto continuavo a sculacciarla e avevo iniziato a toccarle la figa. Lei iniziava a muoversi bene, faceva effetto.
“continua”
“dopo un’ora di lezione in cui non mi ha dato pace, gli ho detto che nella mia bocca non avrebbe avuto più di un minuto di resistenza”
“ah, ti senti cosi brava da lanciare sfide?”
Mi guarda” tu mi hai detto che sono brava!”
“insomma, i suoi amici hanno sentito e anche due mie amiche, a quel punto non potevo più tirarmi indietro”
“a ricreazione siamo andati dietro la scuola, i nostri amici si sono messi attorno a noi per non farci vedere. “
“lui ha subito abbassato i pantaloni. Aveva un bel cazzo tutto dritto. Io ho fatto come mi hai insegnato tu. Ho abbassato pantaloni e mutandine e gliel’ho fatto passare un po’ sulla mia pisella”
“troietta” e dicendolo la sculaccio e in contemporanea le metto un dito nella figa già bagnata fradicia.
“cattivo, mi hai insegnato tu cosi!”
“ si, ma non ti ho detto di andare a fare la troietta in giro”
“ comunque, qualche passata cosi e poi mi sono abbassata e gliel’ho preso in mano menandolo e accarezzandogli le palle come mi hai insegnato. Gliel’ho preso in bocca e in dieci secondi mi ha……………sborrato in bocca, riempiendola”
“hai ingoiato troietta?”
“tutta, ma non era buona come la tua, era meno …………dolce”
Quel racconto mi ha eccitato. Senza togliere il dito dalla sua figa mi faccio scendere i pantaloncini che indossavo e le piazzo il cazzo davanti alla bocca: “succhia puttanella, hai ragione, sei stata cattiva”. Inizia cosi un gran bel pompino con io che le meno la figa. Lei armeggia e si toglie completamente i pantaloni, si mette di lato e alza la gamba. Guardo la sua figa sotto i colpi delle mie dita e guardo lei che con il mio cazzo in bocca alza lo sguardo. Andiamo avanti 10/45 minuti con lei che viene una prima volta e poi una seconda quando sente il mio dito in culo. Sta diventando brava con la bocca, ho voglia di sborrare anch’io. La sculaccio e aumento il ritmo del cazzo nella sua bocca assecondandone i movimenti. 4 sculacciate fatte bene e due dita in figa e lei viene nuovamente mentre io le scoppio in bocca e sadicamente in faccia. Lei stupita, rimane pochi secondi ferma per poi leccarmi il cazzo dalle ultime gocce e portandosi lo sperma alla bocca con le dita.
“ti piace fare pompini vero?!”
“si, e mi piace la cremina…..scusa, la sborra”
“ la prossima volta, visto che sei stata cattiva, prima di entrare ti spogli e appena entrata ti inginocchi e me lo succhi. Al resto penso io.”
La porto al bagno, le lavo la figa sul bidet. Si riveste e baciandomi mi saluta e se ne va.
Rosea, liscia, con quel piccolo monte di peletti curato che si trova sopra al clitoride, stretta, profumata di gioventù, con le grandi labbra che la chiudono al mondo ma che sono pronte a spalancarsi alla minima sollecitazione riempiendo la figa di vischiosi umori che sanno di aspro e di miele. Quando infili le dita o la lingua si bagna velocissima, quando viene gli fa comparire sulla pelle milioni di brividi e la fa sballare, contorcere, vibrare, tremare. Viene quasi a squirtare per quanti umori rilascia, a getto e continuamente, delicata ma che reagisce più volte e con pochissimo intervallo, alle manipolazioni, alle sollecitazioni della lingua e di qualsiasi altra pratica che la tocchi. È bello guardarla passarsi automaticamente la lingua sulle labbra quando la figa gli regala un orgasmo. Insomma, Carmen ha tutte le carte in regola per diventare una gran troietta ( in senso positivo naturalmente).
Il lunedì sera passa tranquillo. Il martedì pomeriggio Carmen si rifà viva assieme a un amichetta, ma io ho da fare e se ne va contrariata. Non torna per il resto del giorno. Mercoledì, 15 giorni fa, lavoro la mattina. Giornata primaverile, 20 gradi e spiaggia fantastica. Verso mezzogiorno lascio l’attività ai ragazzi e vado in spiaggia.
È deserta, non c’è nessuno, mi metto a mezza spiaggia con un piccolo promontorio alle spalle che mi permette di dominare i due ingressi assieme e di essere coperto alle spalle. Nudo, cammino un po’ sulla spiaggia, poi torno al mio telo, mi stendo pancia su e con l’uccello accarezzato dal sole che è sul vivace.
Arriva un’altra coppia, si mettono poco lontano e la lei dei due mena il cazzo all’altro, convinta di non essere vista, o appagata dall’essere vista, chi lo sa. La vedo nitidamente anche abbassare la testa tra le gambe dell’uomo, sicuramente per un pompino, me la godo nonostante la distanza. Un'altra ora di sole e vado a casa. Divano, un film, per oggi ho fatto abbastanza, penso a cosa fare per cena, ristorante o…………..suona il campanello. Sono circa le 15.00 e non aspetto nessuno. Guardo la telecamera sulla tv e vedo Carmen. Apro, entra senza dire permesso e va verso la sala.
“oh ciao, che sorpresa, ma entra eh, fai come fossi a casa tua”. Non bada a me e continua veloce verso la sala. Io lentamente e stupito chiudo il portone e faccio la stessa cosa.
Entro in sala e la trovo stesa sul divano con i pantaloncini della tuta che indossa più giù di meta culo assieme alle mutandine.
“sculacciami, oggi sono stata tanto cattiva”
“ e cosa hai fatto per essere stata cattiva?”
“ l’ho preso in bocca a un ragazzo”
La sculacciata mi parte spontanea. Lei sospira e muove il culo, ok, altra colpo.
“ gli hai fatto un pompino?”
“si……non proprio…..cioè……..”
La sculaccio nuovamente in ambedue le chiappe, lei geme di piacere.
“insomma, cosa hai fatto, racconta” e dicendolo continuo a sculacciarla, abbassando ancora i pantaloni della tuta, adesso il culo è maestosamente nudo, alto, sodo.
“era da qualche giorno che mi prendeva in giro, stamattina poi ero vestita come adesso e ha cominciato a parlare del mio culo, del fatto che si vedeva la passerina dai pantaloni, che ho le labbra per prenderlo in bocca ma che non lo saprei fare”
Io intanto continuavo a sculacciarla e avevo iniziato a toccarle la figa. Lei iniziava a muoversi bene, faceva effetto.
“continua”
“dopo un’ora di lezione in cui non mi ha dato pace, gli ho detto che nella mia bocca non avrebbe avuto più di un minuto di resistenza”
“ah, ti senti cosi brava da lanciare sfide?”
Mi guarda” tu mi hai detto che sono brava!”
“insomma, i suoi amici hanno sentito e anche due mie amiche, a quel punto non potevo più tirarmi indietro”
“a ricreazione siamo andati dietro la scuola, i nostri amici si sono messi attorno a noi per non farci vedere. “
“lui ha subito abbassato i pantaloni. Aveva un bel cazzo tutto dritto. Io ho fatto come mi hai insegnato tu. Ho abbassato pantaloni e mutandine e gliel’ho fatto passare un po’ sulla mia pisella”
“troietta” e dicendolo la sculaccio e in contemporanea le metto un dito nella figa già bagnata fradicia.
“cattivo, mi hai insegnato tu cosi!”
“ si, ma non ti ho detto di andare a fare la troietta in giro”
“ comunque, qualche passata cosi e poi mi sono abbassata e gliel’ho preso in mano menandolo e accarezzandogli le palle come mi hai insegnato. Gliel’ho preso in bocca e in dieci secondi mi ha……………sborrato in bocca, riempiendola”
“hai ingoiato troietta?”
“tutta, ma non era buona come la tua, era meno …………dolce”
Quel racconto mi ha eccitato. Senza togliere il dito dalla sua figa mi faccio scendere i pantaloncini che indossavo e le piazzo il cazzo davanti alla bocca: “succhia puttanella, hai ragione, sei stata cattiva”. Inizia cosi un gran bel pompino con io che le meno la figa. Lei armeggia e si toglie completamente i pantaloni, si mette di lato e alza la gamba. Guardo la sua figa sotto i colpi delle mie dita e guardo lei che con il mio cazzo in bocca alza lo sguardo. Andiamo avanti 10/45 minuti con lei che viene una prima volta e poi una seconda quando sente il mio dito in culo. Sta diventando brava con la bocca, ho voglia di sborrare anch’io. La sculaccio e aumento il ritmo del cazzo nella sua bocca assecondandone i movimenti. 4 sculacciate fatte bene e due dita in figa e lei viene nuovamente mentre io le scoppio in bocca e sadicamente in faccia. Lei stupita, rimane pochi secondi ferma per poi leccarmi il cazzo dalle ultime gocce e portandosi lo sperma alla bocca con le dita.
“ti piace fare pompini vero?!”
“si, e mi piace la cremina…..scusa, la sborra”
“ la prossima volta, visto che sei stata cattiva, prima di entrare ti spogli e appena entrata ti inginocchi e me lo succhi. Al resto penso io.”
La porto al bagno, le lavo la figa sul bidet. Si riveste e baciandomi mi saluta e se ne va.
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