L'adolescente ha imparato che le piace il cazzo
di
ceasar12
genere
etero
Domenica, la giornata passa tranquilla. Chiudo a pranzo e vado al ristorante. La piccolina di ieri notte mi ha comunque svuotato bene. Mangio abbondantemente e torno al lavoro. Pomeriggio calmo, non molto lavoro. Verso le 17.00 arriva la piccoletta con alcune amiche. Bevono, lei prova a dare confidenza ma io sto guardando la partita, quindi non ne do. Ci rimane male e in un’oretta se ne vanno. Chiudo, vado a casa, doccia, televisione, verso la mezzanotte vado a letto. Lunedì, giorno di riposo finalmente. Dormo con piacere fino alle 11.00 passate. Mi alzo, doccia nuovamente, scendo sotto per un caffè. Si fa mezzogiorno e vado a pranzo. Ristorante, le gioie di vivere solo. 13.30 circa sono a casa. Non ho impegni ne progetti. Giornata molto bella, quasi primaverile anche se siamo alla fine di novembre. Mi spoglio, mi stendo sul mio divano, accendo la televisione e metto un porno amatoriale, ragazzine che ne fanno di tutti i colori o se volete ragazzine a cui ne fanno di tutti i colori. I porno sono una salvezza sull’isola in questo periodo. Mi tira il cazzo, me lo meno con piacere. Sono nel pieno della mia attività manuale quando suona il campanello. Guardo dal televisore la telecamera che da sul portone: è la ragazzina. Vero, siamo in orario fine scuola, anche le superiori. La guardo bene. Indossa pantacollant anche oggi, ma grigi, un giubbottino sopra nero. Scarpe da ginnastica. Il mio cazzo che non conosce carte di identità già scalcia.
Metto un asciugamano in vita, le apro.
“ciao” le faccio quasi disinteressato.
“ciao “ mi risponde con una enfasi molto bella “posso entrare?”
“si, ci mancherebbe, cosa ti serve?”
Vedo che guarda il bozzo sotto all’asciugamano deglutendo.
“sai, l’altra sera…………….mi è piaciuto prendertelo in bocca ma……..” diventa rossa.
“ma cosa?” rispondo quasi seccato.
“ma…………mi è sembrato che non ti sia piaciuto…….e poi………..non sono riuscita a bere tutto…………”
“ingoiare, si dice ingoiare………e comunque non è un problema, era la tua prima volta no?”
“si………..(diventa ancora più rossa e vergognosa)……..ma………..mi è piaciuto prendertelo in bocca……….e anche………sentire quando sei venuto…….mi piaceva, è buona ”
“ si chiama pompino e si dice sperma o sborra piccola, e io ti ho sborrato in bocca”
“ok, come vuoi. Mi chiedevo se………..se…………….”
“se puoi farmi un altro pompino?”
Diventa rossissima e con un filo di voce”………si…………”le accarezzo una guancia.
“sei sicura? Non devi per forza”
“no, lo voglio. Ieri mi sono masturbata pensandolo e mi sono toccata anche dietro. Non lo avevo mai fatto, avevo una gran voglia che non sapevo ne spiegare ne fermare, e sono venuta più volte immaginando che mi…………..sborravi in bocca”
“ ti sei masturbata? E come facevi, come ti masturbavi piccola?”
“con le mani e con un pennarello, l’ho appoggiato anche sul mio culetto, ma non era lo stesso, non ho avuto il coraggio”
“intendevo: voglio vedere mentre ti masturbi”
Abbassa gli occhi.
“dai, spogliati e fammi vedere come ti masturbi. Ieri cosa avevi indosso mentre lo facevi?”
“nulla……..ero nella mia camera dopo essermi fatta il bagno. Ho chiuso la porta a chiave e mi sono messa sotto le coperte”
“bene, allora spogliati e andiamo in camera dai”
“ ma dopo tu……..?!”
“si, se sei brava dopo ti lascio prenderlo in bocca”
Si spoglia, lentamente. La osservo meglio dell’altra sera. Si toglie il giubbotto, indossa una camicetta senza reggiseno, noto le punte dei capezzoli. Si toglie anche la camicia, rimane con i piccoli seni liberi, mi guarda mentre lo fa. Guarda insistentemente il mio asciugamano con il bozzo in evidenza. Ha una cascata di capelli neri lisci che le scendono sulle spalle. Si toglie le scarpe e poi i pantacollant, rimane in perizoma. Ha un culo da urlare per quanto è bello e giovane, alto, sodo, sarà bello mettercelo dentro. Le guardo il viso, due occhi da incorniciare e due labbra che sembrano votate ai pompini. Mi avvicino e dopo avergli palpato a mano piena le chiappe gli allento due sculacciate. Lei si lascia andare a due urletti mettendomi le braccia al collo. La sculaccio ancora, più forte ma non volendo fargli male. Lei prima spinge il suo pube verso il mio cazzo poi riporge indietro il culo. Continuo a schiaffeggiarglielo a sfioro, mentre lei lancia urletti di compiacimento sempre più convinti. La prendo per mano e con solo il perizoma indosso vado verso il divano. Mi siedo e la faccio stendere sulle mie gambe. Lei non capisce ma lo fa. Ha il mio cazzo duro sotto la pancia e io il suo culo alto che si mette invitante. La sculaccio divertito ma con tanta libidine.
“lo sai che sei una troietta vero?”
“perché?” mi chiede sollevando la testa con sguardo interrogativo.
“perché stai scoprendo che ti piace il cazzo e che saresti disposta a tutto per averne” e dicendolo le passo una mano tra le gambe, sopra al perizoma che trovo bagnato. Glielo passo anche sul culo e lei lo alza ancora di più spingendolo indietro. La troietta risponde bene alle sollecitazioni.
“a chi hai fatto le seghe puttanella?”
“ a qualche mio amico”
“Nuda?”
“no, una volta mi sono tolta le mutandine e gliel’ho lasciata toccare, ma non lo ha fatto come te”
“ah. E quando te l’hanno messo?”
“ un mio amico, glielo stavo menando, poi mi ha tolto le mutandine e mi piaceva. Si è steso sopra appoggiandolo e si muoveva. Mi piaceva ancora. Alla fine si è puntato a lui ha spinto. Un po’ di male ma è entrato e lui, con qualche colpo lo ha fatto uscire e mi ha…………..sborrato.”
Mentre lo diceva gli ho scostato il perizoma e la masturbavo, finendo con un dito nella sua passera stretta. Lei si muoveva, si bagnava sempre più, spingeva e rispondeva ai miei movimenti. Le sfilo il perizoma, le ripasso la mano tra le labbra della figa e poi sul buco del culo. Lei ansima, dice che le piace, sente il mio cazzo durissimo sotto la sua pancia, cerca di afferrarlo.
“ ti piacerebbe te lo mettessi nel culetto?” gli chiedo massaggiando quel buchetto piccolo e vergine.
Prima che possa rispondere le passo un dito sulle labbra, glielo metto in bocca e le dico di succhiarlo.
“lasciaci saliva troietta” lo fa, lo levo e pieno di saliva glielo passo sul buco del culo. Strettissimo, cerco di aprire la natiche per vederlo meglio, ce la faccio, è bellissimo.
Spingo il dito cercando di entrarci e la piccola solleva un po’ per sentirlo. Spingo più forte, inizia a entrare, che culo. Le meno la figa e le metto un dito nel culo, la troietta in erba si muove assatanata.
“quindi, non mi hai risposto. Ti piacerebbe se te lo mettessi nel culetto?”
“non so, mmmmmmmm, il dito è…………bello, ma il tuo……pisello è grande, ……..il mio buchetto piccolo………..non smettere……….amore…………
Le do due schiaffi sul culo, la sua piccola figa si bagna a dismisura, credo stia per venire. Le do altri due schiaffi.
“mi piace……si……….sculacciami…………non me lo avevano mai fatto…………sculacciami………mi piace!”
“vuoi venire Carmen?”
Non serve risponda, le metto due dita nella figa schiacciando il clito e lasciandole il dito in culo, muovo fortissimo, gode ansimando e bagnandosi a fontana., direi che quasi squirta. Mi viene un idea. La faccio alzare ancora in confusione dall’orgasmo, la conduco in bagno. La siedo sul bidet fronte a me.
“allarga le gambe, voglio guardarti la tua piccola figa”
Vedo quello splendore con i pochi peletti. Prendo del detergente intimo e apro l’acqua, inizia a lavarle la figa. Gliela lavo con passione, passando le dita dappertutto, le lavo anche il culetto, massaggiandole il buco, tanto che lei da segni di eccitazione e cerca di allungare la mano per afferrarmi il cazzo. La risciacquo bene, mi abbasso e la lecco, passionale, mi piace quella figa semi acerba. La asciugo con la lingua. Lei allarga le gambe, le chiude, si passa le mani sui capelli, si tocca le tette, le insegno a pizzicarsi i capezzoli.
Le dico di mettersi pecorina sul bidet e di attendere un attimo. Prendo dall’armadietto un arnese per i clisteri. Metto un litro di acqua tiepida dentro e un po’ di glicerina, lo appendo al box doccia. Lei guarda girandosi ma non obbietta. Ammiro quel culo e la figa che si trova sotto, mi fanno andare la pressione a mille.
Ci sputo, le do due tre schiaffi e gli metto il dito in culo, lei lancia un urletto e deglutisce. Masturbandole il culo mi abbasso e inizio a leccarle la figa, attorno al buco, l’interno coscia. Afferro una sua mano da sotto e gliela faccio portare sulla figa per masturbarsi. Perde il controllo, se la mena indiavolata, penso sia già avanti verso il nuovo orgasmo. Le lecco ancora la figa, le dita che la masturbano, tiro fuori il dito dal culo e le lecco il buco, la sculaccio, si arrossano le chiappe. Afferro la cannula del clistere, è ora. Mi allungo verso la sua bocca, cerco di fargliela leccare per bene.
“no, non voglio, cos’è?”
“un gioco per il tuo culetto. Leccala tesoro, vedrai che ti piacerà”
La lecca, forse eccitata dal masturbarsi.
Lo tiro fuori dalla sua bocca, ho messo la cannula lunga, sputo nuovamente sul suo buco del culo, la avvicino, la appoggio. Ammorbidito e rilassato dal mio dito, spingendo entra senza particolari sforzi anche e Carmen sculetta, come stesse dicendomi che gradisce il gioco.
Sputo ancora e le faccio un po’ su e giù con la cannula simulando una inculata.
“amore…..è bello……pizzica……….cosa mi stai facendo? ……..cosa vuoi fare?”
Apro il rubinetto e i 4 getti della cannula iniziano a scaricarle acqua tiepida e glicerina nelle viscere.
“aaaaaaahhhhhh………chiudi……….sono piena…….scoppio………..è bello………muovilo…..stai fermo………….mmmmmmmhhhhhhh”
“adesso stringi il culo” e dicendolo chiudo l’acqua e le sfilo la cannula.
La faccio sedere sul wc e le ordino di rilasciare. Sento una cascata di acqua a pressione uscire dal quello splendido buchetto, intervallata ogni tanto da qualche peto o da qualche residuo solido.
“vuoi succhiarlo?”
Non risponde, apre la bocca e lo lecca per poi metterselo dentro e giocarci.
La lascio succhiare qualche minuto. Mi guarda con gli occhi sorridenti. Sento gli ultimi schizzi che le escono da dietro urtando le pareti del wc.
“vuoi rifarlo?”
Mi guarda dal basso, mi bacia il cazzo e si rimette pecorina sul bidet. Miglior risposta di cosi. Sostituisco l’acqua nel contenitore, aggiungo glicerina e glielo infilo in culo, oramai ammorbidito dal precedente clistere. Lei inizia subito a menarsi la figa e io apro il rubinetto riempiendo nuovamente le sue viscere tra gemiti e ansimare.
Ne metto forse più della prima volta, tolgo, lei stringe il culo. Si rimette sul wc e sento nuovamente la cascata uscire dal suo culo. Stavolta prende allegra il mio cazzo e cerca di mettere assieme un bel pompino. Succhia come un neonato il biberon.
Le tocco le tette, poi la pancia massaggiandola e rilascia altri due getti. Penso sia scarica. La prendo e andiamo assieme sotto la doccia, una sciacquata veloce, la sculaccio e le metto un dito in culo. Lei gradisce. Usciamo dalla doccia, la asciugo alla bene e meglio, la conduco in camera e facendola stendere sul letto le dico:
“dove eravamo rimasti? Ah si, masturbati come facevi ieri”
Lei ubbidisce e aprendo piano le gambe inizia il suo lento ditalino. Apro il cassetto del comodino, li ho diversi vibratori e falli ( tante donne li gradiscono) ne tiro fuori uno che secondo me starebbe bene in quel culo tutto nuovo. Lei guarda non più impaurita ma curiosa. Glielo passo sulle labbra, lo lecca non smettendo un attimo di sgrillettarsi. Lo imbocca e lo succhia. Mi metto inginocchiato sul letto a fianco della sua faccia, tolgo il vibra e gli avvicino il cazzo. Lo mette in bocca felice, le piace. Faccio scivolare il vibra su di lei, tra le tette, sulla pancia. Arriva alla figa e la massaggio con lui, glielo punto e inizio a spingere per metterglielo. Punta i piedi e solleva il bacino, spingo di più, entra. Vibra, aumento la velocità, lei si concentra sul mio cazzo, lo succhia da consumata puttana.
“ brava troietta, godi, succhia, prendilo”
La masturbo con il vibra mentre la sua mano non si ferma e la sua bocca continua un bel pompino. Mi decido, è il momento. Tolgo il cazzo dalla bocca, le ordino di mettersi pecorina. Mi guarda interrogativa.
“si, adesso ti metto il vibra nel culo”
“ma………..si, lo voglio, perché non ……..”
Si mette pecorina. Le rovisto il culo con un dito trovandolo bello morbido e rilassato. Le passo olio lubrificante, le rimetto il dito. Ora: le appoggio il vibratore e spingo piano. Lei si lamenta appena, per iniziare a incitarmi subito dopo. Entra lentissimo, non voglio farle male. Lei muove il culo, vedo la sua mano masturbare la figa. Sta entrando, le do qualche schiaffo e spingo di più. Il culo cede e il vibratore entra. Mi fermo, spero di non averle fatto male.
“mammaaaaa………è bellissimo………mi piace…………brucia…………..godo…………..muovilo…………..bellooooooooo”
Si masturba e io le faccio dentro e fuori agevolato dall’olio lubrificante che le ho messo. Prendo la mano con la quale si sta masturbando e la allungo indietro, sopra al vibratore, glielo faccio afferrare.
“non toglierlo, muovilo” lo fa. Io mi metto davanti alla sua bocca e le infilo tutto il cazzo. Mano sulla nuca e inizio a scoparle la bocca, guardo lo spacco del culo, mi eccito, intravvedo il vibratore che ha piantato li.
“sto per sborrare, vengo” lei non fa una piega, ingoia il più possibile lasciando uscire solo qualche goccia. Lecca e ripulisce tutto eccitata, mi guarda ne dice: “sono stata brava?”
“si, sei la mia troietta”
Rimaniamo cosi per un po’, poi si riveste e va via, non senza avermi baciato. Tornerà, la troietta tornerà.
Metto un asciugamano in vita, le apro.
“ciao” le faccio quasi disinteressato.
“ciao “ mi risponde con una enfasi molto bella “posso entrare?”
“si, ci mancherebbe, cosa ti serve?”
Vedo che guarda il bozzo sotto all’asciugamano deglutendo.
“sai, l’altra sera…………….mi è piaciuto prendertelo in bocca ma……..” diventa rossa.
“ma cosa?” rispondo quasi seccato.
“ma…………mi è sembrato che non ti sia piaciuto…….e poi………..non sono riuscita a bere tutto…………”
“ingoiare, si dice ingoiare………e comunque non è un problema, era la tua prima volta no?”
“si………..(diventa ancora più rossa e vergognosa)……..ma………..mi è piaciuto prendertelo in bocca……….e anche………sentire quando sei venuto…….mi piaceva, è buona ”
“ si chiama pompino e si dice sperma o sborra piccola, e io ti ho sborrato in bocca”
“ok, come vuoi. Mi chiedevo se………..se…………….”
“se puoi farmi un altro pompino?”
Diventa rossissima e con un filo di voce”………si…………”le accarezzo una guancia.
“sei sicura? Non devi per forza”
“no, lo voglio. Ieri mi sono masturbata pensandolo e mi sono toccata anche dietro. Non lo avevo mai fatto, avevo una gran voglia che non sapevo ne spiegare ne fermare, e sono venuta più volte immaginando che mi…………..sborravi in bocca”
“ ti sei masturbata? E come facevi, come ti masturbavi piccola?”
“con le mani e con un pennarello, l’ho appoggiato anche sul mio culetto, ma non era lo stesso, non ho avuto il coraggio”
“intendevo: voglio vedere mentre ti masturbi”
Abbassa gli occhi.
“dai, spogliati e fammi vedere come ti masturbi. Ieri cosa avevi indosso mentre lo facevi?”
“nulla……..ero nella mia camera dopo essermi fatta il bagno. Ho chiuso la porta a chiave e mi sono messa sotto le coperte”
“bene, allora spogliati e andiamo in camera dai”
“ ma dopo tu……..?!”
“si, se sei brava dopo ti lascio prenderlo in bocca”
Si spoglia, lentamente. La osservo meglio dell’altra sera. Si toglie il giubbotto, indossa una camicetta senza reggiseno, noto le punte dei capezzoli. Si toglie anche la camicia, rimane con i piccoli seni liberi, mi guarda mentre lo fa. Guarda insistentemente il mio asciugamano con il bozzo in evidenza. Ha una cascata di capelli neri lisci che le scendono sulle spalle. Si toglie le scarpe e poi i pantacollant, rimane in perizoma. Ha un culo da urlare per quanto è bello e giovane, alto, sodo, sarà bello mettercelo dentro. Le guardo il viso, due occhi da incorniciare e due labbra che sembrano votate ai pompini. Mi avvicino e dopo avergli palpato a mano piena le chiappe gli allento due sculacciate. Lei si lascia andare a due urletti mettendomi le braccia al collo. La sculaccio ancora, più forte ma non volendo fargli male. Lei prima spinge il suo pube verso il mio cazzo poi riporge indietro il culo. Continuo a schiaffeggiarglielo a sfioro, mentre lei lancia urletti di compiacimento sempre più convinti. La prendo per mano e con solo il perizoma indosso vado verso il divano. Mi siedo e la faccio stendere sulle mie gambe. Lei non capisce ma lo fa. Ha il mio cazzo duro sotto la pancia e io il suo culo alto che si mette invitante. La sculaccio divertito ma con tanta libidine.
“lo sai che sei una troietta vero?”
“perché?” mi chiede sollevando la testa con sguardo interrogativo.
“perché stai scoprendo che ti piace il cazzo e che saresti disposta a tutto per averne” e dicendolo le passo una mano tra le gambe, sopra al perizoma che trovo bagnato. Glielo passo anche sul culo e lei lo alza ancora di più spingendolo indietro. La troietta risponde bene alle sollecitazioni.
“a chi hai fatto le seghe puttanella?”
“ a qualche mio amico”
“Nuda?”
“no, una volta mi sono tolta le mutandine e gliel’ho lasciata toccare, ma non lo ha fatto come te”
“ah. E quando te l’hanno messo?”
“ un mio amico, glielo stavo menando, poi mi ha tolto le mutandine e mi piaceva. Si è steso sopra appoggiandolo e si muoveva. Mi piaceva ancora. Alla fine si è puntato a lui ha spinto. Un po’ di male ma è entrato e lui, con qualche colpo lo ha fatto uscire e mi ha…………..sborrato.”
Mentre lo diceva gli ho scostato il perizoma e la masturbavo, finendo con un dito nella sua passera stretta. Lei si muoveva, si bagnava sempre più, spingeva e rispondeva ai miei movimenti. Le sfilo il perizoma, le ripasso la mano tra le labbra della figa e poi sul buco del culo. Lei ansima, dice che le piace, sente il mio cazzo durissimo sotto la sua pancia, cerca di afferrarlo.
“ ti piacerebbe te lo mettessi nel culetto?” gli chiedo massaggiando quel buchetto piccolo e vergine.
Prima che possa rispondere le passo un dito sulle labbra, glielo metto in bocca e le dico di succhiarlo.
“lasciaci saliva troietta” lo fa, lo levo e pieno di saliva glielo passo sul buco del culo. Strettissimo, cerco di aprire la natiche per vederlo meglio, ce la faccio, è bellissimo.
Spingo il dito cercando di entrarci e la piccola solleva un po’ per sentirlo. Spingo più forte, inizia a entrare, che culo. Le meno la figa e le metto un dito nel culo, la troietta in erba si muove assatanata.
“quindi, non mi hai risposto. Ti piacerebbe se te lo mettessi nel culetto?”
“non so, mmmmmmmm, il dito è…………bello, ma il tuo……pisello è grande, ……..il mio buchetto piccolo………..non smettere……….amore…………
Le do due schiaffi sul culo, la sua piccola figa si bagna a dismisura, credo stia per venire. Le do altri due schiaffi.
“mi piace……si……….sculacciami…………non me lo avevano mai fatto…………sculacciami………mi piace!”
“vuoi venire Carmen?”
Non serve risponda, le metto due dita nella figa schiacciando il clito e lasciandole il dito in culo, muovo fortissimo, gode ansimando e bagnandosi a fontana., direi che quasi squirta. Mi viene un idea. La faccio alzare ancora in confusione dall’orgasmo, la conduco in bagno. La siedo sul bidet fronte a me.
“allarga le gambe, voglio guardarti la tua piccola figa”
Vedo quello splendore con i pochi peletti. Prendo del detergente intimo e apro l’acqua, inizia a lavarle la figa. Gliela lavo con passione, passando le dita dappertutto, le lavo anche il culetto, massaggiandole il buco, tanto che lei da segni di eccitazione e cerca di allungare la mano per afferrarmi il cazzo. La risciacquo bene, mi abbasso e la lecco, passionale, mi piace quella figa semi acerba. La asciugo con la lingua. Lei allarga le gambe, le chiude, si passa le mani sui capelli, si tocca le tette, le insegno a pizzicarsi i capezzoli.
Le dico di mettersi pecorina sul bidet e di attendere un attimo. Prendo dall’armadietto un arnese per i clisteri. Metto un litro di acqua tiepida dentro e un po’ di glicerina, lo appendo al box doccia. Lei guarda girandosi ma non obbietta. Ammiro quel culo e la figa che si trova sotto, mi fanno andare la pressione a mille.
Ci sputo, le do due tre schiaffi e gli metto il dito in culo, lei lancia un urletto e deglutisce. Masturbandole il culo mi abbasso e inizio a leccarle la figa, attorno al buco, l’interno coscia. Afferro una sua mano da sotto e gliela faccio portare sulla figa per masturbarsi. Perde il controllo, se la mena indiavolata, penso sia già avanti verso il nuovo orgasmo. Le lecco ancora la figa, le dita che la masturbano, tiro fuori il dito dal culo e le lecco il buco, la sculaccio, si arrossano le chiappe. Afferro la cannula del clistere, è ora. Mi allungo verso la sua bocca, cerco di fargliela leccare per bene.
“no, non voglio, cos’è?”
“un gioco per il tuo culetto. Leccala tesoro, vedrai che ti piacerà”
La lecca, forse eccitata dal masturbarsi.
Lo tiro fuori dalla sua bocca, ho messo la cannula lunga, sputo nuovamente sul suo buco del culo, la avvicino, la appoggio. Ammorbidito e rilassato dal mio dito, spingendo entra senza particolari sforzi anche e Carmen sculetta, come stesse dicendomi che gradisce il gioco.
Sputo ancora e le faccio un po’ su e giù con la cannula simulando una inculata.
“amore…..è bello……pizzica……….cosa mi stai facendo? ……..cosa vuoi fare?”
Apro il rubinetto e i 4 getti della cannula iniziano a scaricarle acqua tiepida e glicerina nelle viscere.
“aaaaaaahhhhhh………chiudi……….sono piena…….scoppio………..è bello………muovilo…..stai fermo………….mmmmmmmhhhhhhh”
“adesso stringi il culo” e dicendolo chiudo l’acqua e le sfilo la cannula.
La faccio sedere sul wc e le ordino di rilasciare. Sento una cascata di acqua a pressione uscire dal quello splendido buchetto, intervallata ogni tanto da qualche peto o da qualche residuo solido.
“vuoi succhiarlo?”
Non risponde, apre la bocca e lo lecca per poi metterselo dentro e giocarci.
La lascio succhiare qualche minuto. Mi guarda con gli occhi sorridenti. Sento gli ultimi schizzi che le escono da dietro urtando le pareti del wc.
“vuoi rifarlo?”
Mi guarda dal basso, mi bacia il cazzo e si rimette pecorina sul bidet. Miglior risposta di cosi. Sostituisco l’acqua nel contenitore, aggiungo glicerina e glielo infilo in culo, oramai ammorbidito dal precedente clistere. Lei inizia subito a menarsi la figa e io apro il rubinetto riempiendo nuovamente le sue viscere tra gemiti e ansimare.
Ne metto forse più della prima volta, tolgo, lei stringe il culo. Si rimette sul wc e sento nuovamente la cascata uscire dal suo culo. Stavolta prende allegra il mio cazzo e cerca di mettere assieme un bel pompino. Succhia come un neonato il biberon.
Le tocco le tette, poi la pancia massaggiandola e rilascia altri due getti. Penso sia scarica. La prendo e andiamo assieme sotto la doccia, una sciacquata veloce, la sculaccio e le metto un dito in culo. Lei gradisce. Usciamo dalla doccia, la asciugo alla bene e meglio, la conduco in camera e facendola stendere sul letto le dico:
“dove eravamo rimasti? Ah si, masturbati come facevi ieri”
Lei ubbidisce e aprendo piano le gambe inizia il suo lento ditalino. Apro il cassetto del comodino, li ho diversi vibratori e falli ( tante donne li gradiscono) ne tiro fuori uno che secondo me starebbe bene in quel culo tutto nuovo. Lei guarda non più impaurita ma curiosa. Glielo passo sulle labbra, lo lecca non smettendo un attimo di sgrillettarsi. Lo imbocca e lo succhia. Mi metto inginocchiato sul letto a fianco della sua faccia, tolgo il vibra e gli avvicino il cazzo. Lo mette in bocca felice, le piace. Faccio scivolare il vibra su di lei, tra le tette, sulla pancia. Arriva alla figa e la massaggio con lui, glielo punto e inizio a spingere per metterglielo. Punta i piedi e solleva il bacino, spingo di più, entra. Vibra, aumento la velocità, lei si concentra sul mio cazzo, lo succhia da consumata puttana.
“ brava troietta, godi, succhia, prendilo”
La masturbo con il vibra mentre la sua mano non si ferma e la sua bocca continua un bel pompino. Mi decido, è il momento. Tolgo il cazzo dalla bocca, le ordino di mettersi pecorina. Mi guarda interrogativa.
“si, adesso ti metto il vibra nel culo”
“ma………..si, lo voglio, perché non ……..”
Si mette pecorina. Le rovisto il culo con un dito trovandolo bello morbido e rilassato. Le passo olio lubrificante, le rimetto il dito. Ora: le appoggio il vibratore e spingo piano. Lei si lamenta appena, per iniziare a incitarmi subito dopo. Entra lentissimo, non voglio farle male. Lei muove il culo, vedo la sua mano masturbare la figa. Sta entrando, le do qualche schiaffo e spingo di più. Il culo cede e il vibratore entra. Mi fermo, spero di non averle fatto male.
“mammaaaaa………è bellissimo………mi piace…………brucia…………..godo…………..muovilo…………..bellooooooooo”
Si masturba e io le faccio dentro e fuori agevolato dall’olio lubrificante che le ho messo. Prendo la mano con la quale si sta masturbando e la allungo indietro, sopra al vibratore, glielo faccio afferrare.
“non toglierlo, muovilo” lo fa. Io mi metto davanti alla sua bocca e le infilo tutto il cazzo. Mano sulla nuca e inizio a scoparle la bocca, guardo lo spacco del culo, mi eccito, intravvedo il vibratore che ha piantato li.
“sto per sborrare, vengo” lei non fa una piega, ingoia il più possibile lasciando uscire solo qualche goccia. Lecca e ripulisce tutto eccitata, mi guarda ne dice: “sono stata brava?”
“si, sei la mia troietta”
Rimaniamo cosi per un po’, poi si riveste e va via, non senza avermi baciato. Tornerà, la troietta tornerà.
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