Di quando la figlia aveva chiavato con lo zio/fratello - 19° cap.

di
genere
incesti

Alice che sotto la camicetta e la minigonna non indossava niente,sorridendo maliziosamente aveva detto al ragazzo:

-Andrea...vedi quello sul letto è il perizoma che mi avevi regalato tu.

Sai,non l'ho ancora mai indossato perché volevo che fossi tu il primo a infilarmelo e poi sfilarmelo.-

Detto questo,aveva lasciato la sua mano ed era corsa a recuperare l'indumento sul letto:

-Ecco,prendilo e mettimelo tu.-

Gli aveva detto porgendoglielo.

Con l'indumento in mano e con una evidente eccitazione stampata sul volto,il ragazzo si era inginocchiato ed Alice,sollevando prima un piede e poi l'altro,gli aveva permesso di farlo scorrere sino alla fine.

A quel punto la ragazza aveva sollevato il gonnellino e ridendo gli aveva chiesto:

-Come mi sta?-

"Bellissimo" aveva risposto lui.

-Leccami Andrea,leccami e toccami così,col tuo regalo indosso.-

Andrea già conosceva il sesso di Alice avendo già giocato con lei diverse volte con le mani e con la bocca ma quella era un'altra cosa!

Quel gioco lo eccitava da morire al pensiero che,quando le avrebbe sfilato quel lembo seta e di pizzo,avrebbero continuato sul lettone dei genitori che li stava aspettando cosparso di petali profumati.

La ragazza aveva allargato le gambe per rendergli più agevole il cunnilingus in quella postura.

Lui le aveva scostato quella sottile barriera di stoffa e con la lingua si era intrufolato tra le gonfie labbra di quella giovane fica trovandola già bagnata.

Con la lingua la leccava e la penetrava mentre con la mano le accarezzava la clitoride.

Alice col corpo tremante,gli teneva le dita tra i capelli e via via che sentiva montare il piacere,lo stringeva più forte a se.

-Aaaa...mmmmm....che bello...che belloooooo...cosìììì...cosììììì...godo...godoooooo...-

Aveva gridato nel momento esplosivo dell'acme.

Poi si era abbassata e incontrando il viso del ragazzo ancora in ginocchio,gli aveva afferrato la testa congiungendosi a lui in un profondo bacio lingua in bocca.

Sciogliendosi su quel conturbante bacio,lo aveva spinto verso l'alto e rimanendo in ginocchio,gli aveva tirato giù la cerniera,i pantaloni e le mutande per trovarsi davanti al viso la sua verga dura,lanciata verso il cielo e la sua bocca.

L'aveva afferrato subito con entrambe le mani e con le labbra aperte,lo aveva ingoiato a candela.

Poi,masturbandolo con una mano era scesa con la lingua lungo l'asta sino a raggiungere i testicoli e mentre glieli leccava,con un dito gli titillava il foro anale.

Era la prima volta che gli toccava il buco del culo e quando gli aveva ripreso ancora in bocca la cappella,il ragazzo non aveva resistito e grugnendo aveva cominciato a sciogliersi riempiendole coi suoi fiotti di sperma il cavo orale.

La ragazza che dopo essere stata sverginata dal padre aveva finalmente preso possesso di se stessa,del suo corpo,della sua esuberante sessualità senza tabù e di tutti gli insegnamenti ricevuti dalla madre,si era alzata e con la bocca piena aveva baciato il ragazzo travasandogli in bocca parte del suo stesso seme.

Li aspettava una lunga notte di sesso e dunque,il fatto che fossero già venuti entrambi,non precludeva altre scoperte ed altri piaceri.

La loro giovane età ed il fatto che avessero atteso tanto tempo per mettere in atto i loro desideri,li teneva carichi di erotismo e voglia di godere insieme.

Anche sotto la doccia col pretesto di insaponarsi reciprocamente,non mancavano di scambiarsi,baci e carezze dolci e piccanti nelle zone più sensibili del loro corpo.

Alice,anche mentre si lavavano,aveva ancora indosso il perizoma che avrebbe dovuto essere sfilato in una specie di ritualità di iniziazione.

Lei era persino riuscita ad avere un nuovo orgasmo quando lui insaponandole la fica da sotto l'indumento,le aveva lasciato scivolare dentro la saponetta.

Ridevano,si abbracciavano,si baciavano sotto lo scroscio della doccia ed esprimevano con la loro gioiosa danza d'acqua tutta la carica erotica che avevano accumulato negli anni.

Mentre l'uno asciugava l'altra Alice aveva lasciato cadere il telo di spugna e con un guizzo,si era seduta sul piano di marmo del lavabo e guardando Andrea negli occhi gli aveva detto con la voce alterata dal respiro pesante mentre sentiva il cuore batterle forte nel petto:

Questa è l'ora,questo è il nostro momento magico!
Ora...Andrea...sfilami il perizoma con la bocca e prendimi qui adesso!

A quella richiesta,il cazzo del ragazzo si era risvegliato e come una molla era schizzato su.

Lentamente si era chinato sul viso di Alice e l'aveva baciata in bocca prima di scendere a strapparle coi denti il perizoma bagnato di acqua e di umori.

Poi le aveva infilato le braccia sotto le cosce e dopo averla sollevata lievemente,l'aveva infilata con cazzo duro e vigoroso come un'ariete.

Benché quel bramato sentiero nel corpo della ragazza non avesse avuto molte frequentazioni,la pulsante verga vi era scivolata dentro come fosse burro.

La dolcezza di un burro zuccherato aveva accompagnato quella stupenda,prima cavalcata dentro lo scrigno morbido e accogliente come un guanto setoso.

Il ragazze le teneva le mani sotto i glutei mentre lei gli avvolgeva la vita con le gambe per accompagnarlo nei suoi alterni movimenti.

Lei gli teneva le braccia sule spalle e di tanto in tanto lo tirava a se per completare l'amplesso con fugaci,dolci baci o infuocati risucchi di lingua.

Lei si contorceva,ansimava e lo incitava a dargliene di più e abbandonata alla potenza degli affondi era già venuta gridando una prima volta.

Felice del lavoro ben fatto,il ragazzo continuava a pistonarla con affondi sempre più ravvicinati e potenti sino a che:

-Sto per venire.....che faccio Alice..che faccio..-:

-Godi...godi...scaldami col tuo seme ...sborrami dentro oddioooo...oddioooo...godo...godo......-

Quella concitata richiesta e la sua risposta,le avevano riportato alla mente il momento in cui anche suo padre aveva posto la stessa domanda alla mamma che lo aveva spronato a sborrare nella fica della figlia in quanto non vi erano rischi.

I due ragazzi miracolosamente avevano raggiunto l'orgasmo insieme ed in quel momento i loro corpi erano madidi di sudore come se non si fossero asciugati dopo la doccia.

La notte era trascorsa senza un attimo di tregua e senza che le loro bocche,le loro mani,le loro lingue ed i loro sessi avessero la possibilità di una pausa se non dopo l'ennesima eiaculazione del maschio mentre lei,dopo ogni orgasmo,era smaniosamente in cerca di un nuovo devastante piacere.

Al mattino quando la mamma era andata a chiamarli per la colazione,li aveva trovati ancora addormentati.

-Sveglia porcellini!-

Aveva sussurrato e sollevando il lenzuolo,aveva piacevolmente scoperto che erano abbracciati a cucchiaio con lui ancora dentro sua sorella.

Segue

scritto il
2019-01-27
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