Di quando mio figlio mi aveva sorpresa a lesbicare con la sua promessa sposa - 12
di
Una madre
genere
incesti
La futura sposa di mio figlio si era dimostrata davvero una donna totalmente libera e capace di coinvolgermi senza freni nei suoi giochi erotici.
Nel nostro ultimo incontro,mi aveva fatta godere infilandomi con un doppio dildo davanti e didietro e solo per mancanza di tempo,non mi aveva montata come fosse un maschio,col cazzo di silicone legato in vita.
Oramai,ero totalmente soggiogata dalla situazione nella quale mi ero cacciata con le mie stesse mani e,rinunciando definitivamente ad ogni remora o pregiudizio di tipo morale,mi ero abbandonata completamente ai piaceri cerebrali e lubrici che mi derivavano dal rapporto incestuoso con mio figlio e la mia futura nuora ed il rinvigorito rapporto con mio marito che non si sottraeva ed anzi,aveva incrementato le sue performances sessuali nel talamo coniugale.
Mancava oramai meno di un mese al giorno del matrimonio e,benché vedessi abbastanza spesso la futura sposa,erano davvero rare le occasioni in cui potevo restare sola con lei.
Finalmente un pomeriggio ad una settimana dalla data delle nozze,dopo l'ultima prova dell'abito da sposa in cui ai miei occhi era apparsa davvero bella e desiderabile come una venere,approfittando dell'assenza di mio figlio e mio marito,eravamo andate a casa mia per portare a termine certi appetitosi progetti rimasti in sospeso.
Prima di uscire dall'atelier,lei si era fatta accompagnare in bagno e li mi aveva baciata appassionatamente e mi aveva fatto togliere il perizoma e il reggiseno che aveva conservato nella sua borsetta.
-Questi non ti serviranno."
Mi aveva detto guardandomi con occhi lubrici.
Per tutto il tragitto sino a casa,non aveva fatto altro che parlarmi di me e della voglia che aveva di fare l'amore con me con promesse di "prestazioni" esaltanti ed al tempo stesso,con le mani tra le mie cosce,mi stimolava la clitoride sino a costringermi ad accostare per lasciarmi andare in un orgasmo senza correre il rischio di un incidente:
-Mara....sei pazza...così rischiamo di andarci a schiantare.-
Le avevo gridato ansimando quando gli effetti dell'orgasmo si erano placati dandomi la possibilità di parlare.
-Giovanna...lo sai,quando ti sono accanto non resisto soprattutto,se come è successo oggi,per tutto il tempo in cui mi sei stata vicina,abbiamo avuto intorno tanta gente.
Francamente,non so neanch'io come ho potuto resistere alla tentazione di saltarti addosso ed amarti davanti a tutti.-
Non appena giunti in casa lei si era subito spogliata ed in soggiorno,essendo io senza mutande e già bagnata,mi aveva spinta sul divano sollevandomi la gonna,e portandosi le mie cosce sulle spalle,aveva subito cominciato a leccarmi la fica.
Poi,infoiata come se fosse la continuazione dell'ultima volta in cui eravamo state costrette ad interrompere per via del tempo,dopo avermi precipitata nell'ennesimo orgasmo,senza neanche chiedermi di ricambiarle il "favore",aveva indossato lo strap-on e con un colpo secco mi aveva infilata ed aveva cominciato a chiavarmi con la foga e l'urgenza di un vero maschio arrapato.
Il godimento in cui ci aveva trascinato quella situazione era tale che entrambi avevamo perso ogni nozione di tempo e di spazio.
Io godevo e mi dibattevo come una cagna in calore mentre lei,totalmente immersa nel suo ruolo di maschio,mi tormentava i capezzoli con le dita e mi torturava coi suoi affondi accompagnando ogni spinta ed ogni mio singulto con oscenità che non aveva mai sentito sortire dalla sua bella bocca.
Poi,sfilandosi repentinamente dal mio sesso,mi aveva puntato l'ano e con un affondo secco e grugnendo "Ti inculo" mi aveva impalata le visceri.
Ed è stato proprio nel momento in cui lei era completamente dentro il mio sfintere anale,mentre io sbavando la imploravo "Inculami...Mara.....siiii...inculami cosiiiiiii" si era aperta la porta di casa ed era entrato mio figlio.
Segue
Nel nostro ultimo incontro,mi aveva fatta godere infilandomi con un doppio dildo davanti e didietro e solo per mancanza di tempo,non mi aveva montata come fosse un maschio,col cazzo di silicone legato in vita.
Oramai,ero totalmente soggiogata dalla situazione nella quale mi ero cacciata con le mie stesse mani e,rinunciando definitivamente ad ogni remora o pregiudizio di tipo morale,mi ero abbandonata completamente ai piaceri cerebrali e lubrici che mi derivavano dal rapporto incestuoso con mio figlio e la mia futura nuora ed il rinvigorito rapporto con mio marito che non si sottraeva ed anzi,aveva incrementato le sue performances sessuali nel talamo coniugale.
Mancava oramai meno di un mese al giorno del matrimonio e,benché vedessi abbastanza spesso la futura sposa,erano davvero rare le occasioni in cui potevo restare sola con lei.
Finalmente un pomeriggio ad una settimana dalla data delle nozze,dopo l'ultima prova dell'abito da sposa in cui ai miei occhi era apparsa davvero bella e desiderabile come una venere,approfittando dell'assenza di mio figlio e mio marito,eravamo andate a casa mia per portare a termine certi appetitosi progetti rimasti in sospeso.
Prima di uscire dall'atelier,lei si era fatta accompagnare in bagno e li mi aveva baciata appassionatamente e mi aveva fatto togliere il perizoma e il reggiseno che aveva conservato nella sua borsetta.
-Questi non ti serviranno."
Mi aveva detto guardandomi con occhi lubrici.
Per tutto il tragitto sino a casa,non aveva fatto altro che parlarmi di me e della voglia che aveva di fare l'amore con me con promesse di "prestazioni" esaltanti ed al tempo stesso,con le mani tra le mie cosce,mi stimolava la clitoride sino a costringermi ad accostare per lasciarmi andare in un orgasmo senza correre il rischio di un incidente:
-Mara....sei pazza...così rischiamo di andarci a schiantare.-
Le avevo gridato ansimando quando gli effetti dell'orgasmo si erano placati dandomi la possibilità di parlare.
-Giovanna...lo sai,quando ti sono accanto non resisto soprattutto,se come è successo oggi,per tutto il tempo in cui mi sei stata vicina,abbiamo avuto intorno tanta gente.
Francamente,non so neanch'io come ho potuto resistere alla tentazione di saltarti addosso ed amarti davanti a tutti.-
Non appena giunti in casa lei si era subito spogliata ed in soggiorno,essendo io senza mutande e già bagnata,mi aveva spinta sul divano sollevandomi la gonna,e portandosi le mie cosce sulle spalle,aveva subito cominciato a leccarmi la fica.
Poi,infoiata come se fosse la continuazione dell'ultima volta in cui eravamo state costrette ad interrompere per via del tempo,dopo avermi precipitata nell'ennesimo orgasmo,senza neanche chiedermi di ricambiarle il "favore",aveva indossato lo strap-on e con un colpo secco mi aveva infilata ed aveva cominciato a chiavarmi con la foga e l'urgenza di un vero maschio arrapato.
Il godimento in cui ci aveva trascinato quella situazione era tale che entrambi avevamo perso ogni nozione di tempo e di spazio.
Io godevo e mi dibattevo come una cagna in calore mentre lei,totalmente immersa nel suo ruolo di maschio,mi tormentava i capezzoli con le dita e mi torturava coi suoi affondi accompagnando ogni spinta ed ogni mio singulto con oscenità che non aveva mai sentito sortire dalla sua bella bocca.
Poi,sfilandosi repentinamente dal mio sesso,mi aveva puntato l'ano e con un affondo secco e grugnendo "Ti inculo" mi aveva impalata le visceri.
Ed è stato proprio nel momento in cui lei era completamente dentro il mio sfintere anale,mentre io sbavando la imploravo "Inculami...Mara.....siiii...inculami cosiiiiiii" si era aperta la porta di casa ed era entrato mio figlio.
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