Di quando,finalmente avevo fatto l'amore con mio figlio - 7
di
Una madre
genere
incesti
Dopo aver apparecchiato la tavola ed aver fatto una doccia,mi ero preparata per accoglierlo come lui meritava e come certamente sognava di trovarmi.
Mi ero pettinata raccogliendo i capelli come quando uscivo con suo padre per andare a teatro o in qualche altro impegno importante.
Mi ero truccata come piaceva a lui e,mentre lo facevo mi tornavano alle mente quei momenti in cui lui,ancora piccolo,seguiva tutte la fasi della mia preparazione guardandomi con occhi dolci e pieni di ammirazione.
A quei tempi,quando mi preparavo lo facevo restando nuda davanti a lui che,spesso,mi suggeriva l'intimo da indossare per l'occasione ed infine,chiedevo il suo parere sulla mia mise e sul mio aspetto ricevendone sempre una totale,entusiastica approvazione.
Nella mia mente scorrevano come in un film quelle immagini.
Quando poi era cresciuto,avevo smesso di farmi vedere nuda nondimeno però,lui aveva continuato a seguire i miei preparativi e mi aveva consigliata sino all'età adolescenziale in cui,altri interessi cominciavano a turbarlo.
Comunque,nel periodo del suo sviluppo,si era fatto più audace e non mi faceva mai mancare i suoi commenti e la sua ammirazione per il mio corpo,le mie gambe ed il mio seno e non si stancava mai di aggiungere che,ero la più bella mamma del mondo.
Spesso mi capitava in quegli anni di trovare i miei capi intimi fuori posto nei cassetti o sporchi delle sue polluzioni nel cesto dei capi da lavare.
Io non gli avevo mai detto niente considerando la cosa del tutto naturale alla sua età.
Quella lettera comunque,mi aveva fatto scorrere nella mente molti anni della mia vita ponendo in una luce diversa certe sue manifestazioni d'affetto,certi suoi abbracci e baci da bambino e poi da adolescente.
I suoi vigorosi ed affettuosi abbracci sino al giorno in cui si era fatto male,avrebbero dovuto farmi capire prima ancora che mi scrivesse quella lettera,quali fossero i suoi reali sentimenti nei miei confronti.
E chissà,forse nel mio subconscio lo avevo già capito se quel giorno,mentre era immobilizzato nel letto,avevo sentito il bisogno di dargli piacere masturbandolo come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Era sempre il mio bambino anche se un po cresciutello ed anche se era costretto a stare a letto,certe sue necessità fisiche le aveva lo stesso"
Avevo pensato dopo averlo fatto godere con la mano.
Certo,in quel momento non sapevo ancora che per soddisfarlo facevano a gara le sue amiche.
"Quegli scatti di gelosia quando l'avevo saputo,avrebbero dovuto farmi capire che vi era qualcosa di molto importante a legarmi a lui.....qualcosa di diverso dal naturale amore materno".
Pensavo mentre mi stavo preparando.
Mio figlio aveva una vera passione per le mie gambe e per il mio seno ed avevo dunque deciso,di accoglierlo vestita in modo da valorizzare quelle parti del mio corpo che lui amava.
Dunque,avevo messo una minigonna nera con scarpe dal tacco altissimo che dava slancio alle mie gambe.
Poi una camicetta di seta che mi fasciava in vita e con un generoso decolleté.
Avevo poi,indossato l'intimo di pizzo nero che lui conosceva bene avendovi riversato spesso a suo tempo,il frutto del suo piacere.
Tutto il resto del tempo nell'attesa del suo arrivo,l'avevo trascorso davanti alle specchio per gli ultimi ritocchi e per essere certe di avere l'aspetto che lui si aspettava.
Quando era entrato in casa,aveva in mano un fascio di 12 meravigliose rose rosse che io avevo preso e nervosamente avevo appoggiato sul tavolino del salotto per gettarmi senza esitazione tra le sue braccia.
Ci siamo stretti in un abbraccio fortissimo unendo le nostre labbra in un bacio lungo e passionale.
Poi,con movimenti che tradivano una incontenibile urgenza,abbiamo cominciato a spogliarci.
Lui ha lasciato cadere a terra la giacca e mentre io gli slacciavo la camicia ed i pantaloni,lui mi aveva sfilato la camicetta e la gonna lasciandomi sola con lo slip ed il reggiseno.
Quando mi ero abbassata per togliergli le scarpe e sfilargli i pantaloni,mi ero trovata davanti agli occhi le sue mutande che parevano scoppiare alla pressione della sua verga già dura.
Gli avevo calato subito anche lo slip e mentre con le mani armeggiavo colle stringhe delle scarpe,con la lingua gli pennellavo il sesso eretto come un palo.
Dopo avergli sfilato le ultime inutili barriere che mi separavano dal suo corpo,me l'ero trovato magnificamente nudo ed invitante nella sua immensa carica erotica.
Mi ero alzata e coi tacchi che mi ponevano alla sua altezza,aderivo perfettamente al suo corpo di cui percepivo il turgore del cazzo sulla pancia ed il battito del cuore sul mio petto.
Mentre aderivo stretta come in un sol corpo tempestandolo di baci,lui mi aveva sfilato il reggiseno ed aveva cominciato a succhiarmi i capezzoli.
Poi siamo scivolati a terra sul tappeto ed abbiamo cominciato a leccarci reciprocamente in ogni parte del corpo sino a che lui,soffermandosi sul mio sesso mi aveva regalato un devastante orgasmo.
-Mamma...ti voglio...ti voglio adesso....-
Mi aveva detto con voce roca e col viso impastato dai miei umori.
-Prendimi amore...prendimi....ti voglio...ti voglio subito.....-
Lo avevo implorato ansimando mentre tutto il mio corpo era in preda ad un incontrollabile tremore.
Dopo essersi posizionato tra le mie cosce,mi aveva allargato le gambe e sollevandomi il bacino,mi aveva tirata a se e mi aveva infilata senza neanche bisogno di guidarlo con la mano.
Poi aveva cominciato a cavalcarmi aumentando il ritmo dopo ogni affondo.
Lui spingeva ed ansimava mentre io gridavo e mi contorcevo in preda ad un nuovo orgasmo.
Instancabile nei suoi movimenti,aveva trovato un ritmo regolare e solo il suo crescente ansimare mi lasciava capire che anche lui era vicino al momento dell'acne.
D'un tratto si era irrigidito e mi aveva gridato:
-O dio...odio...mamma...sto per venire....coooosaaa faccio.....-
-Vai vai amore...godi...godi..anche tu...vieni...vieni....sborrami dentro.....siiiii....siiiiii....-
Mai più nella mia vita potrò dimenticare la magia di quel momento.
Avevo goduto insieme a mio figlio ed il suo seme era stato versato per farmi godere e riscaldare il nido dal quale aveva preso il volo.
Siamo rimasti abbracciati così per un tempo infinito in cui mi godevo il calore che avvampava la mia pancia,le sue carezze ed i profumi di sesso,di sudore e delle magnifiche rose appoggiate a pochi centimetri dai nostri visi
Mi ero pettinata raccogliendo i capelli come quando uscivo con suo padre per andare a teatro o in qualche altro impegno importante.
Mi ero truccata come piaceva a lui e,mentre lo facevo mi tornavano alle mente quei momenti in cui lui,ancora piccolo,seguiva tutte la fasi della mia preparazione guardandomi con occhi dolci e pieni di ammirazione.
A quei tempi,quando mi preparavo lo facevo restando nuda davanti a lui che,spesso,mi suggeriva l'intimo da indossare per l'occasione ed infine,chiedevo il suo parere sulla mia mise e sul mio aspetto ricevendone sempre una totale,entusiastica approvazione.
Nella mia mente scorrevano come in un film quelle immagini.
Quando poi era cresciuto,avevo smesso di farmi vedere nuda nondimeno però,lui aveva continuato a seguire i miei preparativi e mi aveva consigliata sino all'età adolescenziale in cui,altri interessi cominciavano a turbarlo.
Comunque,nel periodo del suo sviluppo,si era fatto più audace e non mi faceva mai mancare i suoi commenti e la sua ammirazione per il mio corpo,le mie gambe ed il mio seno e non si stancava mai di aggiungere che,ero la più bella mamma del mondo.
Spesso mi capitava in quegli anni di trovare i miei capi intimi fuori posto nei cassetti o sporchi delle sue polluzioni nel cesto dei capi da lavare.
Io non gli avevo mai detto niente considerando la cosa del tutto naturale alla sua età.
Quella lettera comunque,mi aveva fatto scorrere nella mente molti anni della mia vita ponendo in una luce diversa certe sue manifestazioni d'affetto,certi suoi abbracci e baci da bambino e poi da adolescente.
I suoi vigorosi ed affettuosi abbracci sino al giorno in cui si era fatto male,avrebbero dovuto farmi capire prima ancora che mi scrivesse quella lettera,quali fossero i suoi reali sentimenti nei miei confronti.
E chissà,forse nel mio subconscio lo avevo già capito se quel giorno,mentre era immobilizzato nel letto,avevo sentito il bisogno di dargli piacere masturbandolo come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Era sempre il mio bambino anche se un po cresciutello ed anche se era costretto a stare a letto,certe sue necessità fisiche le aveva lo stesso"
Avevo pensato dopo averlo fatto godere con la mano.
Certo,in quel momento non sapevo ancora che per soddisfarlo facevano a gara le sue amiche.
"Quegli scatti di gelosia quando l'avevo saputo,avrebbero dovuto farmi capire che vi era qualcosa di molto importante a legarmi a lui.....qualcosa di diverso dal naturale amore materno".
Pensavo mentre mi stavo preparando.
Mio figlio aveva una vera passione per le mie gambe e per il mio seno ed avevo dunque deciso,di accoglierlo vestita in modo da valorizzare quelle parti del mio corpo che lui amava.
Dunque,avevo messo una minigonna nera con scarpe dal tacco altissimo che dava slancio alle mie gambe.
Poi una camicetta di seta che mi fasciava in vita e con un generoso decolleté.
Avevo poi,indossato l'intimo di pizzo nero che lui conosceva bene avendovi riversato spesso a suo tempo,il frutto del suo piacere.
Tutto il resto del tempo nell'attesa del suo arrivo,l'avevo trascorso davanti alle specchio per gli ultimi ritocchi e per essere certe di avere l'aspetto che lui si aspettava.
Quando era entrato in casa,aveva in mano un fascio di 12 meravigliose rose rosse che io avevo preso e nervosamente avevo appoggiato sul tavolino del salotto per gettarmi senza esitazione tra le sue braccia.
Ci siamo stretti in un abbraccio fortissimo unendo le nostre labbra in un bacio lungo e passionale.
Poi,con movimenti che tradivano una incontenibile urgenza,abbiamo cominciato a spogliarci.
Lui ha lasciato cadere a terra la giacca e mentre io gli slacciavo la camicia ed i pantaloni,lui mi aveva sfilato la camicetta e la gonna lasciandomi sola con lo slip ed il reggiseno.
Quando mi ero abbassata per togliergli le scarpe e sfilargli i pantaloni,mi ero trovata davanti agli occhi le sue mutande che parevano scoppiare alla pressione della sua verga già dura.
Gli avevo calato subito anche lo slip e mentre con le mani armeggiavo colle stringhe delle scarpe,con la lingua gli pennellavo il sesso eretto come un palo.
Dopo avergli sfilato le ultime inutili barriere che mi separavano dal suo corpo,me l'ero trovato magnificamente nudo ed invitante nella sua immensa carica erotica.
Mi ero alzata e coi tacchi che mi ponevano alla sua altezza,aderivo perfettamente al suo corpo di cui percepivo il turgore del cazzo sulla pancia ed il battito del cuore sul mio petto.
Mentre aderivo stretta come in un sol corpo tempestandolo di baci,lui mi aveva sfilato il reggiseno ed aveva cominciato a succhiarmi i capezzoli.
Poi siamo scivolati a terra sul tappeto ed abbiamo cominciato a leccarci reciprocamente in ogni parte del corpo sino a che lui,soffermandosi sul mio sesso mi aveva regalato un devastante orgasmo.
-Mamma...ti voglio...ti voglio adesso....-
Mi aveva detto con voce roca e col viso impastato dai miei umori.
-Prendimi amore...prendimi....ti voglio...ti voglio subito.....-
Lo avevo implorato ansimando mentre tutto il mio corpo era in preda ad un incontrollabile tremore.
Dopo essersi posizionato tra le mie cosce,mi aveva allargato le gambe e sollevandomi il bacino,mi aveva tirata a se e mi aveva infilata senza neanche bisogno di guidarlo con la mano.
Poi aveva cominciato a cavalcarmi aumentando il ritmo dopo ogni affondo.
Lui spingeva ed ansimava mentre io gridavo e mi contorcevo in preda ad un nuovo orgasmo.
Instancabile nei suoi movimenti,aveva trovato un ritmo regolare e solo il suo crescente ansimare mi lasciava capire che anche lui era vicino al momento dell'acne.
D'un tratto si era irrigidito e mi aveva gridato:
-O dio...odio...mamma...sto per venire....coooosaaa faccio.....-
-Vai vai amore...godi...godi..anche tu...vieni...vieni....sborrami dentro.....siiiii....siiiiii....-
Mai più nella mia vita potrò dimenticare la magia di quel momento.
Avevo goduto insieme a mio figlio ed il suo seme era stato versato per farmi godere e riscaldare il nido dal quale aveva preso il volo.
Siamo rimasti abbracciati così per un tempo infinito in cui mi godevo il calore che avvampava la mia pancia,le sue carezze ed i profumi di sesso,di sudore e delle magnifiche rose appoggiate a pochi centimetri dai nostri visi
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