Alain ed Alina. Baratto su baratto.
di
Tibet
genere
bisex
e tutti in piena corsa verso la follia sessuale.
Ormai la cosa ha preso tutti, ha coinvolto ognuno pesantemente.
Alain che ha messo in moto il meccanismo dei rapporti sessuali incrociati ed è preso, infatuato dall'innocenza e inesperienza di Alina, dal dover soddisfare sessualmente Akhmed e dalla torbida sessualità di Sara che lo attira come in un gorgo.
Ha coinvolto Alina che ha iniziato a conoscere il piacere sessuale e che ne sta diventando attratta in una maniera assurda, subisce il fascino della trasgressione, del tradire il marito, della adrenalina della paura di essere scoperta, dei rapporti con Alain e quello ancora per lei più misterioso e attraente con Sara. Mai ha pensato di poter godere così, no... assolutamente, dato che nei suoi trentacinque anni non ha mai goduto, non si è mai masturbata e ora vuole, desidera tutto e anche di più, anche se non è pienamente consapevole di dove vuole arrivare.
Nel suo mondo, le donne non hanno diritto al piacere sessuale, vero che nel Libano l'infibulazione non ha mai preso piede, ma è comunque inimmaginabile che una donna possa provare piacere.
E mai e poi mai ha pensato di provare un torbido piacere nel vedere Alain e il proprio figlio far sesso, è un qualcosa che le corrompe la mente questa cosa.
Ne è coinvolto Akhmed innamorato di Alain e che lo desidera.
E infine Sara... Sara la puttana, la dea del sesso che nulla si fa mancare, nessuna esperienza, che ora desidera Alina.
E sempre Alain sopra tutti che sta tessendo come un ragno la tela per imprigionare tutti.
Nei primi due giorni infrasettimanali la cosa si ripete senza molte differenze.
Akhmed che dopo il pranzo leggero che consumano, per un ora o due si ritira nella sua stanza preso dalle sue ricerche, poi scende e fa sesso con Alain nello spogliatoio.
In quel tempo, mentre Akhmed non c'è, Alina e Alain parlano, lui chiede e lei racconta la sua adolescenza e poi la sua vita matrimoniale, dorata si ma costretta come in una prigione, a sua volta chiede di Sara, del rapporto fra loro, fa capire che vuole rincontrarla, vuole ancora godere con lei.
Gli chiede...
-Fammi incontrare con lei, lì alla SPA... io e lei, tu dovrai tenere occupato Akhmed... domani o dopodomani... è possibile? Lo farai?-
-Cosa mi dai se lo faccio?-
-Cosa vuoi?-
-Scoparti, adesso...-
-Non posso! Sei pazzo? Mi controllano!-
-Una cosa veloce. Io vado in doccia, tu rientri, vai in camera tua e scendi dalla scala interna. Mi raggiungi... e torni su, non più di dieci minuti...-
-Mi rovinerai... tu! -
-Dai... lo so che sei un lago! Hai voglia quanto me... fatti scopare e ti organizzo per dopodomani...-
-Vai in spogliatoio... dammi un quarto d'ora e ti raggiungo...-
L'aspetta. Si sta masturbando il cazzo assurdamente duro, appena lei entra trafelata, ansante dall'eccitazione la tira nel gabinetto, chiude la porta... la costringe a chinarsi in avanti poggiando le mani sul sedile del water, la scopre. Ammira e palpa il meraviglioso culo, fra le cosce vede la fica gonfia, dalle labbra scurissime e che appaiono lucide di umori, passa veloce la cappella fra le natiche, lungo il solco e la prende forte. Un colpo per entrarle dentro tutto! E inizia a sbatterla forte. I colpi contro le natiche piene, lo tira fuori per un attimo per rimetterlo con violenza. Vuole che lei goda, vuole portarla veloce all'orgasmo e mentre continua a penetrarla porta una mano davanti e le strofina forte il clitoride che sente sotto le dita turgido e grosso.
Godono, lei una prima volta e poi ancora, lui svuotandosi dentro di lei con un urlo trattenuto.
Alina torna in camera. Lui fuori sullo sdraio. Lo raggiungono qualche minuto dopo Alina e Akhmed.
Poco più tardi è lui che porta Akhmed nello spogliatoio, ha in mente qualcosa che lo eccita particolarmente. Si stende sulla panchetta e chiama il ragazzo presso di se.
-Fammi un pompino... Akhmed.-
Il cazzo è a riposo su una coscia, appare bagnato di sborra e di umori, ma Akhmed non lo sa di cosa è bagnato.
-Succhiami... fallo diventare duro, voglio che me lo lecchi, leccami anche il pelo...-
Lo guarda mentre lo lavora di lingua, è diventato bravo a succhiare, ma non è questo che fa diventare duro il cazzo ad Alain, quanto il sapere che il ragazzo sta leccando la sua sborra e anche l'umore della fica della madre.
Lo eccita questa cosa, è porca... trasgressiva.
In un attimo diventa di ferro. Gli prende la testa e la tira a forza sul ventre, glielo spinge in gola. Lo scopa freneticamente.
-Non farmi venire, ti voglio sborrare nel culo!-
Poco prima di godere lo fa levare, vuole che gli si sieda sopra, viso a viso, che prenda il cazzo a spegnimoccolo.
Sa che gli farà male. Che entrerà a fatica. Ma a forza, il cazzo completamente bagnato e coperto di saliva, sparisce completamente, mentre Akhmed si abbassa.
Ora hanno ventre e cosce a contatto, il cazzo duro di Akhmed poggia sul ventre di Alain, lui glielo tocca, lo mena. Non ha un cazzo piccolo il ragazzo, no... affatto, ha un bel cazzo scuro, coperto.
-Dai... alzati e abbassati...-
-Hai un bel cazzo, soddisferesti pienamente una donna, ci sei mai stato?-
Akhmed si alza e abbassa, ha messo le mani sul petto di Alain.
-No... no, non mi piacciono le donne...-
-Uhm... sei diventata la mia puttana. Se te lo ordinassi io di andarci per il mio piacere, di andarci con una, con me...?-
-Non lo so... non lo so, Alain, non mi piace...-
-Se te lo dico io di farlo, devi! Lo sai, altrimenti non ti scopo più, non hai scelta.-
-Con chi? Quando? Con te... però...-
-La settimana prossima, ora dai muoviti, voglio sborrarti nel culo... sei una troietta... Akhmed. Fammi venire, no aspetta! Levati! Subito!-
Lo porta nel gabinetto e gli fa assumere la stessa posiizione della madre, le mani appoggiate e la testa quasi nel water, gli sborra nel culo.
E' ormai sera tardi quando rientra Sara e che sul letto, nudi, ne possono parlare.
-Davvero ha chiesto di incontrarmi? Non mi spiace affatto! Mi piace quella sua fica gonfia e scura, le tette, il suo corpo, oh... si che voglio! Dai organizza per dopodomani... ma c'è dell'altro vero? Lo so che sei un demonio, mi ricordi tuo padre, sei esattamente come lui...-
-Per dopodomani allora, organizza tu, si c'è dell'altro... ora ti racconto, le ho detto che te l'avrei chiesto ma solo se si faceva scopare lì, in casa e sai? L'abbiamo fatto, l'ho scopata nel cesso dello spogliatoio, lei chinata e con la testa quasi dentro e io che la sbattevo. Non era più la delicata Alina ma in quel momento era una donna sotto orgasmo! Bello è stato! La troverai calda e pronta a tutto, potrai farle tutto.-
-Dio... mi stai eccitando! Hai meno di vent'anni ma sei un diavolo. E poi?-
-Poi ho aspettato che scendesse Akhmed, l'ho portato anche lui in spogliatoio e gli ho fatto leccare il cazzo pieno di sborra e degli umori della madre...-
-Cazzo... tu hai qualcosa che non ha nessuno che conosco, sei pazzo, no no... e poi?-
-Poi l'ho inculato nella stessa posizione che ho scopato la madre.-
-Dio... ora tu mi devi scopare e mi fai passare questa cazzo di voglia che mi hai fatto venire, mi scopi e mi scopi e mi lecchi... e mi metti la mano in fica! E mi inculi...-
-Aspetta... c'è altro, vuoi saperlo o no?-
-C'è ancora altro? Non è possibile! Dimmi e poi scopami!-
-La settimana prossima ti porto Akhmed e tu lo svergini, lo scopi, voglio che vada con una donna... e sarai tu.-
-Cazzo... nessuno è depravato e pazzo quanto te! Va bene, lo farò. Ma domenica farai tu una cosa per me...-
-Cosa?-
-Una festa, a casa di... lei...-
-Lo sapevo... cazzo! Lo sapevo! No... lo sai che la odio! Non me lo puoi chiedere!-
-Oh si che posso! Hai promesso, qualsiasi cosa hai detto. Tu vieni e io farò tutto quello che mi chiedi, non vieni e tutto va all'aria...-
-Ma che cazzo avete in testa voi due? Cosa? Va bene verrò con te.-
-Bravo ragazzo! Ora soddisfami, trattami come la peggior troia del mondo, capito? Senza limiti, senza nessun cazzo di limite... dai!!!
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