Progressione Erotica Cap. 2
di
Garage
genere
trans
E' passato un pò di tempo da quando ci siamo trovati noi tre: io Erika e Letizia. Quanto basta per farmi tornare fresco ed attuale il desiderio di sesso, che a volte non riesci proprio a togliertelo da addosso. Poi è difficile non pensare alla volta scorsa, all'appagamento ricevuto in quel misto di eccitazione, timore, senso di colpa....erotismo,appunto.
Così prendo in mano il telefono e chiamo Erika per sapere se è lontana o dalle mie parti. Alle volte la sento giusto per sapere come sta, o le chiedo di mandarmi una sua foto su whatsapp anche vestita. Quando indossa un paio di jeans e una maglia sembra proprio una donna, anzi una ragazza. I dubbi possono venire solo sulle dimensioni del suo seno: è di sicuro rifatto, ma come anche tante donne lo rifanno a volte troppo...generoso!!Il telefono mi da un tono di libero come quando sei fuori Italia, il tempo di altri due suoni ed attacca la segreteria in lingua spagnola. Mi aveva detto che voleva andare ad Ibiza, ora ricordo. Chiudo lì, e penso: beata lei, quel posto è proprio divertente ed è bello.
Non mi perdo d'animo però. Penso a Letizia e mentre le mando un messaggio penso ad un'idea che mi era venuta di recente sempre pensando a cose nuove, almeno per me.
Letizia dopo mezz'ora mi risponde e mi dice che non si trova troppo distante dalla mia zona. Le dico che appena potevo parlarle le spiegavo cosa avevo in mente.. Perfetto!
Avevo avuto confidenza da un mio amico che non lontano dalla mia città e quindi anche ora da Letizia, era da provare un locale notturno per coppie scambiste. Bello, affidabile perché ben frequentato; perché non ci vai ? Mi diceva.
Ecco l'occasione giusta. Non posso sapere se i trans sono bene accetti, e questo mi preoccupa un po', oltre al fatto di uscire in pubblico in coppia con una trans... Ma in fondo è proprio quello che voglio, una sfida all'imbarazzo. Liberarsi dai pregiudizi. Ma poi mi dico: lì saranno tutti i frequentatori col mio stesso problema o quasi, quindi..avanti dai!!
Era mercoledì, il locale era consigliato al venerdì ed al sabato. Mi metto d'accordo con Letizia per venerdì, le spiego la cosa e in un primo momento mi dice di no, ha preso anche l'atteggiamento di prima rinuncia tipico delle donne, poi però ( non avevo dubbi ) accetta. Le consiglio di vestirsi così: metti un abito in tinta unita, aderente ma non troppo appariscente, magari con un coprispalle sopra e le scarpe vanno bene con tacco sui 9 cm.
Ho tempo per organizzarmi al meglio. Affitto un appartamento lì vicino per il fine settimana, così se faccio tardi o se mi piace il posto e ci voglio tornare il sabato sono già a posto.
Arriva venerdì, prendo la macchina e vado a prendere alla stazione del posto la mia bella Letizia. Il treno è in orario e la vedo uscire dalla sua carrozza, tra gli altri è impossibile non vedere questa figura snella che con grazia appena un po' studiata si muove consapevole di attirare sguardi non solo maschili. Da dietro ai suoi occhialoni scuri può notare le sbirciate appiccicose degli uomini e l'invidia delle donne. E' bella e sexy, come sempre.
Le vado incontro, un bacio, le prendo il trolley e l'accompagno in auto aprendole la portiera. Arriviamo in appartamento che saranno state le 7 di sera, il posto è più o meno come l'avevo visto nelle foto, un po' peggio ma ok, pulito. Letizia si chiude in bagno per prepararsi, ed io mi trattengo da saltarle addosso, voglio portare più avanti il desiderio. La serata doveva essere speciale.
Il mio amico mi aveva detto che il locale aveva al suo interno un ristorante, così mi era sembrato giusto iniziare con la cena. Avrei anche visto progressivamente e con più calma la clientela del posto, e valutarla...
Usciamo alle 10 di sera, e Letizia è splendida. Vestita così seria è ancora più attraente, e sfido chiunque a pensare che è una trans. Forse solo le mani ed il leggero pomo d'Adamo la tradiscono; la voce è bassa ma femminile al punto giusto, l'accento brasiliano non vuol dire per forza di che genere lei è.
Parcheggio( custodito )ed entriamo. Alla richiesta se siamo soci rispondiamo di no, e bisogna registrarsi. Nessun problema, a parte il passaporto di Letizia...come sarà registrato il nome ? Ma chissene frega! Ho già detto che questo imbarazzo mi piace, dunque testa alta, sempre. Una volta iscritti al Club, entriamo condotti alla sala ristorante che avevo intravisto dall'ingresso. Poche luci, arredamento elegante su un locale di una dozzina di tavoli, tutti apparecchiati per due. Ci accomodiamo dove possiamo vedere sia l'ingresso, che il bar del Club. Solo altri due tavoli sono occupati da due coppie. Una delle due mi sembrano già interessanti ed...interessati! Appena siamo arrivati ho notato che la Lei ha detto qualcosa al Lui, e Lui ha annuito compiaciuto.
In effetti, io non sono niente male, e Letizia poi è uno schianto. Difficile non notarci, in un posto così poi, fatto apposta per lo scambio libero!
La cena inizia e prosegue mentre il ristorante ed il bar cominciano a riempirsi. Dal bar in particolare, un certo numero di uomini singoli(che sono ammessi con maggiorazione di prezzo) guarda con insistenza verso di noi, alcuni li vedo scambiarsi occhiate e commenti che la musica non rende certo espliciti, ma non serve. Siamo senz'altro la preda della serata.
I due del tavolo vicino devono avere notato che la concorrenza ci ha puntato, così Lui ha deciso di alzarsi e venire verso di noi. Ci sorride e chiede, in inglese, se si può sedere prendendo già una sedia da vicino rimasta libera. Io guardo Letizia, e trovo conferma che si, può accomodarsi.
Lui si chiama Herman, lei Anghela. Sono austriaci e ci spiega in un inglese meglio del mio che sono già venuti qui una volta, che gli piace l'Italia, il cibo, la moda ed i soliti luoghi comuni. Ha una buona presenza, come anche la moglie (la moglie ?), alti e chiari di capelli. Fisici normali ma discretamente eleganti nelle movenze. Mentre ancora stiamo chiaccherando, invitando al nostro tavolo anche la Lei, ci raggiunge Uno dal bar, e va dritto su Letizia, e la invita a ballare, e prendere un drink. Al mio cenno di assenso, Letizia si alza e si mescola alla gente del locale. Ora posso più liberamente dire a Lui e a Lei che la mia lei è un lui, ed aspettando la reazione che Lei non impiega più di un secondo a dire che le va benissimo...! io penso intanto che anche loro mi piacciono. Per farne cosa, non ne ho idea ancora, però è un inizio.
Letizia intanto si lascia palpeggiare al bar, compiaciuta e puttana come sa essere.
La lascio flirtare un po' mentre Lui e Lei mi spiegano dov'è la dark-room, e mi invitano ad entrarci con loro. Cazzo, non si vede niente,..ma è questione di pochi secondi, e i miei occhi incominciano a vedere, le mie orecchie a sentire, il mio naso ad odorare, le mie mani a toccare, la mia lingua a baciare. E' tutto un casino! Infatti, più o meno lo è, ma il bello è che puoi immaginare di più del reale. Ma è reale la durezza sui pantaloni di Herman appoggiata da dietro sul mio culo, è reale la sua mano sulla zip dei miei pantaloni, è reale la lingua di Anghela sulla mia bocca. Mi sento..preso di mezzo. Mi sento disinibito. ma non mi piacciono gli uomini, perlomeno non ancora. Per fortuna Letizia incuriosita dal nostro ingresso in dark-room entra e mi trova quasi subito riconoscendo il Sauvage di Dior che uso sempre, e chiede cosa deve fare visto che quello del bar le piace.
Un' altra volta, le dico. Intanto Lui ha spogliato Lei di quel tanto da farmelo indurire, ed io faccio lo stesso con Letizia: le sfilo l'abito, lasciandola solo in reggiseno e scarpe col tacco, perchè le mutandine di pizzo trasparenti gliele aveva già sfilate Lei..aprendo la bocca e iniziando a succhiare quel cazzo di donna che sembrava piacerle parecchio. Nel frattempo le luci si erano oscurate ulteriormente, al punto di sentire solamente i sospiri di Letizia ed il rumore di succhio, leccate e saliva di Lei sulla mia lei. Lui intanto mi sorride e mi fa un inizio di sega che accetto, vista anche la mia crescente eccitazione corrispondente ad una crescente erezione.
Sento Letizia sussurare: Ci sa fare, questa troia... Si, ci sa faaareee, si, dai succhiamelo bene, prendilo, in fondo dai, siii, ancoraaa ancoraaaahhhh.
E' venuta. Di sicuro le ha sborato in bocca, sento l'odore e la calma successiva, e scorgo Lei che si alza da li' sotto, e si intravede lo sperma di Letizia colare dagli angoli di Anghela! Non so se prendermela di più con Anghela o con Letizia: mi hanno scaricato il cazzo della mia trans. Dimezzato in un colpo il suo potenziale erotico.
Io sono il suo Cliente, il suo Padrone, sono io a decidere. Infatti decido.
Tutti e 4 a casa mia nell'appartamento, venite, dico.
Una volta tutti vestiti andiamo verso l'uscita, e il tipo del bar vorrebbe seguirci ma dico no grazie. Saliamo in macchina, ogni coppia la sua, ed arriviamo a casa. Prendo con me anche lo zainetto con l'"attrezzatura"...
I nostri amici austriaci sono anche mezzi bevuti e compiacenti, io devo punire Letizia della sua libera iniziativa. Una volta dentro, spiego cosa si fa adesso.
Apro lo zainetto ed prendo: corde, manette, mollette.
Dico,anche in inglese, Letizia è venuta come una principiante. Ora deve pagare.
Così lei non si oppone mentre, ormai completamente nuda, le metto le manette ai polsi, due mollette ben strette sui capezzoli morbidi e sensibili che lei ha, e girata verso la finestra le lego la corda in modo che passando tra le manette e la cerniera in alto della finestra, le sue braccia debbano per forza alzarsi, alzarsi di conseguenza anche il suo seno seviziato ed arrossato dalla stretta delle mollette come un panno di biancheria stesa, il resto della corda serve a tenerle le gambe aperte sui lati, legate a due mobili lì accanto.
Cosa mi vuoi fare ?
Letizia mi teme, ma io so che le piace tutto questo, lo vuole più di quanto lo faccia pensare, la conosco.
Dallo zaino estraggo un cazzo/dildo, di dimensioni medie. Lascio ad un eccitato Herman l'onore di dirigerlo, dopo averlo preparato bene per scivolarle dentro in un attimo. Ce l'ha in culo. Dico ad Anghela di bendare Letizia con la benda che ho in dotazione. Lei lo fa e mi chiede cosa ho in mente, e lo fa mentre la mia trans geme e gode allo stesso tempo. Vederla è sesso. Legata, bendata, seviziata ed... inculata. Ho messo dello scoth intorno alle sue belle chiappe perchè il cazzo finto le resti dentro, in fondo.
Intanto anche io, Lui e Lei siamo del tutto nudi. Ho preso dalla cucina dei bicchieri di cristallo a coppa, quelli che si usano per lo champagne, e ne ho dato uno ad Herman ed uno l'ho tenuto per me. Io e Lui in piedi, dico a Lei di usare mano destra e mano sinistra. E inizia. I cazzi reagiscono, io prima, Lui forse perchè abituato ormai da la nota cadenza, meno. Ma comunque mi raggiunge presto in grandezza, in durezza. Mentre Lei non sa resistere a quei due sessi vicini e disponibili e vorrebbe ingoiarli anch'essi, dopo quello di Letizia, ma no. Non si puo'. Continua di mano, le dico.
La sega prosegue con ritmo sensuale, mentre ho spiegato ad Herman cosa fare, Letizia impaziente non sa che ruolo avrà ancora, e se lo avrà. La punizione è soprattutto psicologica, più che fisica, si sa.Letizia sente solo rumori, sospiri, ed aspetta.
Quello che deve succedere succede. Inevitabilmente. Quasi insieme, io per primo libero, con un getto di sperma caldo riempio il mio calice, godendo anche nel pensare al bello di Herman che mi imita anch'esso con pari intensità. Anghela è soddisfatta nel vedere il suo ruolo di donna rispettato. ha fatto sborrare due uomini, bene. Si siede su una poltrona ed inizia a masturbarsi lentamente.
vado verso Letizia, la slego, via le manette, le libero i capezzoli arrossati, il cazzo dal buco del culo ormai allargato, e le tolgo la benda così può vedere posati sul tavolo i due calici riempiti di bianco.
Vai, le dico. Bevi. Tutto. Tutti e due. Esita. Non capisce.
Una volta bevuti entrambi, le dico, dovrai indovinare qual'è il mio, che già conosci di sapore. Un vantaggio che ti lascio perché sono buono con te. ma se non indovini prendo dallo zainetto il cazzo più grande che ho, XXXL, te lo sbatto nel culo, ti lego e ti frusto. Così impari.
Ha indovinato, e non so se sia stata contenta di farlo.
Così prendo in mano il telefono e chiamo Erika per sapere se è lontana o dalle mie parti. Alle volte la sento giusto per sapere come sta, o le chiedo di mandarmi una sua foto su whatsapp anche vestita. Quando indossa un paio di jeans e una maglia sembra proprio una donna, anzi una ragazza. I dubbi possono venire solo sulle dimensioni del suo seno: è di sicuro rifatto, ma come anche tante donne lo rifanno a volte troppo...generoso!!Il telefono mi da un tono di libero come quando sei fuori Italia, il tempo di altri due suoni ed attacca la segreteria in lingua spagnola. Mi aveva detto che voleva andare ad Ibiza, ora ricordo. Chiudo lì, e penso: beata lei, quel posto è proprio divertente ed è bello.
Non mi perdo d'animo però. Penso a Letizia e mentre le mando un messaggio penso ad un'idea che mi era venuta di recente sempre pensando a cose nuove, almeno per me.
Letizia dopo mezz'ora mi risponde e mi dice che non si trova troppo distante dalla mia zona. Le dico che appena potevo parlarle le spiegavo cosa avevo in mente.. Perfetto!
Avevo avuto confidenza da un mio amico che non lontano dalla mia città e quindi anche ora da Letizia, era da provare un locale notturno per coppie scambiste. Bello, affidabile perché ben frequentato; perché non ci vai ? Mi diceva.
Ecco l'occasione giusta. Non posso sapere se i trans sono bene accetti, e questo mi preoccupa un po', oltre al fatto di uscire in pubblico in coppia con una trans... Ma in fondo è proprio quello che voglio, una sfida all'imbarazzo. Liberarsi dai pregiudizi. Ma poi mi dico: lì saranno tutti i frequentatori col mio stesso problema o quasi, quindi..avanti dai!!
Era mercoledì, il locale era consigliato al venerdì ed al sabato. Mi metto d'accordo con Letizia per venerdì, le spiego la cosa e in un primo momento mi dice di no, ha preso anche l'atteggiamento di prima rinuncia tipico delle donne, poi però ( non avevo dubbi ) accetta. Le consiglio di vestirsi così: metti un abito in tinta unita, aderente ma non troppo appariscente, magari con un coprispalle sopra e le scarpe vanno bene con tacco sui 9 cm.
Ho tempo per organizzarmi al meglio. Affitto un appartamento lì vicino per il fine settimana, così se faccio tardi o se mi piace il posto e ci voglio tornare il sabato sono già a posto.
Arriva venerdì, prendo la macchina e vado a prendere alla stazione del posto la mia bella Letizia. Il treno è in orario e la vedo uscire dalla sua carrozza, tra gli altri è impossibile non vedere questa figura snella che con grazia appena un po' studiata si muove consapevole di attirare sguardi non solo maschili. Da dietro ai suoi occhialoni scuri può notare le sbirciate appiccicose degli uomini e l'invidia delle donne. E' bella e sexy, come sempre.
Le vado incontro, un bacio, le prendo il trolley e l'accompagno in auto aprendole la portiera. Arriviamo in appartamento che saranno state le 7 di sera, il posto è più o meno come l'avevo visto nelle foto, un po' peggio ma ok, pulito. Letizia si chiude in bagno per prepararsi, ed io mi trattengo da saltarle addosso, voglio portare più avanti il desiderio. La serata doveva essere speciale.
Il mio amico mi aveva detto che il locale aveva al suo interno un ristorante, così mi era sembrato giusto iniziare con la cena. Avrei anche visto progressivamente e con più calma la clientela del posto, e valutarla...
Usciamo alle 10 di sera, e Letizia è splendida. Vestita così seria è ancora più attraente, e sfido chiunque a pensare che è una trans. Forse solo le mani ed il leggero pomo d'Adamo la tradiscono; la voce è bassa ma femminile al punto giusto, l'accento brasiliano non vuol dire per forza di che genere lei è.
Parcheggio( custodito )ed entriamo. Alla richiesta se siamo soci rispondiamo di no, e bisogna registrarsi. Nessun problema, a parte il passaporto di Letizia...come sarà registrato il nome ? Ma chissene frega! Ho già detto che questo imbarazzo mi piace, dunque testa alta, sempre. Una volta iscritti al Club, entriamo condotti alla sala ristorante che avevo intravisto dall'ingresso. Poche luci, arredamento elegante su un locale di una dozzina di tavoli, tutti apparecchiati per due. Ci accomodiamo dove possiamo vedere sia l'ingresso, che il bar del Club. Solo altri due tavoli sono occupati da due coppie. Una delle due mi sembrano già interessanti ed...interessati! Appena siamo arrivati ho notato che la Lei ha detto qualcosa al Lui, e Lui ha annuito compiaciuto.
In effetti, io non sono niente male, e Letizia poi è uno schianto. Difficile non notarci, in un posto così poi, fatto apposta per lo scambio libero!
La cena inizia e prosegue mentre il ristorante ed il bar cominciano a riempirsi. Dal bar in particolare, un certo numero di uomini singoli(che sono ammessi con maggiorazione di prezzo) guarda con insistenza verso di noi, alcuni li vedo scambiarsi occhiate e commenti che la musica non rende certo espliciti, ma non serve. Siamo senz'altro la preda della serata.
I due del tavolo vicino devono avere notato che la concorrenza ci ha puntato, così Lui ha deciso di alzarsi e venire verso di noi. Ci sorride e chiede, in inglese, se si può sedere prendendo già una sedia da vicino rimasta libera. Io guardo Letizia, e trovo conferma che si, può accomodarsi.
Lui si chiama Herman, lei Anghela. Sono austriaci e ci spiega in un inglese meglio del mio che sono già venuti qui una volta, che gli piace l'Italia, il cibo, la moda ed i soliti luoghi comuni. Ha una buona presenza, come anche la moglie (la moglie ?), alti e chiari di capelli. Fisici normali ma discretamente eleganti nelle movenze. Mentre ancora stiamo chiaccherando, invitando al nostro tavolo anche la Lei, ci raggiunge Uno dal bar, e va dritto su Letizia, e la invita a ballare, e prendere un drink. Al mio cenno di assenso, Letizia si alza e si mescola alla gente del locale. Ora posso più liberamente dire a Lui e a Lei che la mia lei è un lui, ed aspettando la reazione che Lei non impiega più di un secondo a dire che le va benissimo...! io penso intanto che anche loro mi piacciono. Per farne cosa, non ne ho idea ancora, però è un inizio.
Letizia intanto si lascia palpeggiare al bar, compiaciuta e puttana come sa essere.
La lascio flirtare un po' mentre Lui e Lei mi spiegano dov'è la dark-room, e mi invitano ad entrarci con loro. Cazzo, non si vede niente,..ma è questione di pochi secondi, e i miei occhi incominciano a vedere, le mie orecchie a sentire, il mio naso ad odorare, le mie mani a toccare, la mia lingua a baciare. E' tutto un casino! Infatti, più o meno lo è, ma il bello è che puoi immaginare di più del reale. Ma è reale la durezza sui pantaloni di Herman appoggiata da dietro sul mio culo, è reale la sua mano sulla zip dei miei pantaloni, è reale la lingua di Anghela sulla mia bocca. Mi sento..preso di mezzo. Mi sento disinibito. ma non mi piacciono gli uomini, perlomeno non ancora. Per fortuna Letizia incuriosita dal nostro ingresso in dark-room entra e mi trova quasi subito riconoscendo il Sauvage di Dior che uso sempre, e chiede cosa deve fare visto che quello del bar le piace.
Un' altra volta, le dico. Intanto Lui ha spogliato Lei di quel tanto da farmelo indurire, ed io faccio lo stesso con Letizia: le sfilo l'abito, lasciandola solo in reggiseno e scarpe col tacco, perchè le mutandine di pizzo trasparenti gliele aveva già sfilate Lei..aprendo la bocca e iniziando a succhiare quel cazzo di donna che sembrava piacerle parecchio. Nel frattempo le luci si erano oscurate ulteriormente, al punto di sentire solamente i sospiri di Letizia ed il rumore di succhio, leccate e saliva di Lei sulla mia lei. Lui intanto mi sorride e mi fa un inizio di sega che accetto, vista anche la mia crescente eccitazione corrispondente ad una crescente erezione.
Sento Letizia sussurare: Ci sa fare, questa troia... Si, ci sa faaareee, si, dai succhiamelo bene, prendilo, in fondo dai, siii, ancoraaa ancoraaaahhhh.
E' venuta. Di sicuro le ha sborato in bocca, sento l'odore e la calma successiva, e scorgo Lei che si alza da li' sotto, e si intravede lo sperma di Letizia colare dagli angoli di Anghela! Non so se prendermela di più con Anghela o con Letizia: mi hanno scaricato il cazzo della mia trans. Dimezzato in un colpo il suo potenziale erotico.
Io sono il suo Cliente, il suo Padrone, sono io a decidere. Infatti decido.
Tutti e 4 a casa mia nell'appartamento, venite, dico.
Una volta tutti vestiti andiamo verso l'uscita, e il tipo del bar vorrebbe seguirci ma dico no grazie. Saliamo in macchina, ogni coppia la sua, ed arriviamo a casa. Prendo con me anche lo zainetto con l'"attrezzatura"...
I nostri amici austriaci sono anche mezzi bevuti e compiacenti, io devo punire Letizia della sua libera iniziativa. Una volta dentro, spiego cosa si fa adesso.
Apro lo zainetto ed prendo: corde, manette, mollette.
Dico,anche in inglese, Letizia è venuta come una principiante. Ora deve pagare.
Così lei non si oppone mentre, ormai completamente nuda, le metto le manette ai polsi, due mollette ben strette sui capezzoli morbidi e sensibili che lei ha, e girata verso la finestra le lego la corda in modo che passando tra le manette e la cerniera in alto della finestra, le sue braccia debbano per forza alzarsi, alzarsi di conseguenza anche il suo seno seviziato ed arrossato dalla stretta delle mollette come un panno di biancheria stesa, il resto della corda serve a tenerle le gambe aperte sui lati, legate a due mobili lì accanto.
Cosa mi vuoi fare ?
Letizia mi teme, ma io so che le piace tutto questo, lo vuole più di quanto lo faccia pensare, la conosco.
Dallo zaino estraggo un cazzo/dildo, di dimensioni medie. Lascio ad un eccitato Herman l'onore di dirigerlo, dopo averlo preparato bene per scivolarle dentro in un attimo. Ce l'ha in culo. Dico ad Anghela di bendare Letizia con la benda che ho in dotazione. Lei lo fa e mi chiede cosa ho in mente, e lo fa mentre la mia trans geme e gode allo stesso tempo. Vederla è sesso. Legata, bendata, seviziata ed... inculata. Ho messo dello scoth intorno alle sue belle chiappe perchè il cazzo finto le resti dentro, in fondo.
Intanto anche io, Lui e Lei siamo del tutto nudi. Ho preso dalla cucina dei bicchieri di cristallo a coppa, quelli che si usano per lo champagne, e ne ho dato uno ad Herman ed uno l'ho tenuto per me. Io e Lui in piedi, dico a Lei di usare mano destra e mano sinistra. E inizia. I cazzi reagiscono, io prima, Lui forse perchè abituato ormai da la nota cadenza, meno. Ma comunque mi raggiunge presto in grandezza, in durezza. Mentre Lei non sa resistere a quei due sessi vicini e disponibili e vorrebbe ingoiarli anch'essi, dopo quello di Letizia, ma no. Non si puo'. Continua di mano, le dico.
La sega prosegue con ritmo sensuale, mentre ho spiegato ad Herman cosa fare, Letizia impaziente non sa che ruolo avrà ancora, e se lo avrà. La punizione è soprattutto psicologica, più che fisica, si sa.Letizia sente solo rumori, sospiri, ed aspetta.
Quello che deve succedere succede. Inevitabilmente. Quasi insieme, io per primo libero, con un getto di sperma caldo riempio il mio calice, godendo anche nel pensare al bello di Herman che mi imita anch'esso con pari intensità. Anghela è soddisfatta nel vedere il suo ruolo di donna rispettato. ha fatto sborrare due uomini, bene. Si siede su una poltrona ed inizia a masturbarsi lentamente.
vado verso Letizia, la slego, via le manette, le libero i capezzoli arrossati, il cazzo dal buco del culo ormai allargato, e le tolgo la benda così può vedere posati sul tavolo i due calici riempiti di bianco.
Vai, le dico. Bevi. Tutto. Tutti e due. Esita. Non capisce.
Una volta bevuti entrambi, le dico, dovrai indovinare qual'è il mio, che già conosci di sapore. Un vantaggio che ti lascio perché sono buono con te. ma se non indovini prendo dallo zainetto il cazzo più grande che ho, XXXL, te lo sbatto nel culo, ti lego e ti frusto. Così impari.
Ha indovinato, e non so se sia stata contenta di farlo.
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