Victor Mature. Mister ventiquattro centimetri. Autobiografia. 7.Parte ed Epilogo.-
di
Tibet
genere
pulp
Heather.
Ora è il momento, inutile indugiare, lo voglio fare.
E non voglio neanche giocare troppo, non ho bisogno di essere sedotta, lo sono pienamente da lui, dalla mia necessità. Lui? E' interessato, mi vuole, lo so!
Cosa mi metto?
Nuda no, non è da me, tornerò da lui con questa lunga t-shirt, con questa ampia scollatura che mi lascia libera una spalla e fa vedere il seno e sotto nulla.
Oh... mi tocco! La mia lava mi brucia le dita! Sono eccitata, sono un fremito. E il mio odore? Lo sentirà? Lo spero... lo desidero troppo.
Ora torno da lui.
Torno nel salone, lui è in piedi, si gira a guardarmi.
-Victor, sono una donna razionale... adulta, non voglio girare intorno alla cosa, ti desidero... voglio far sesso con te da quando ti ho visto... adesso poi... che so che non lo fai da sei mesi? Mi sembra di poter essere la tua “prima”.-
-Potresti... si, Heather, essere finalmente tu quella che aspetto...-
-Lasciami essere spudorata... voglio sentire il tuo cazzo crescere ed esplodermi in bocca...-
-Ti devi sbrigare allora... e farlo adesso o lo troverai già duro.-
Mi metto in ginocchio davanti a lui, apro la cerniera dei pantaloni, lo estraggo... finalmente!
Ora ti adoro, splendido cazzo... dai cresci ed esplodimi in bocca! Sei quello che aspettavo.
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Il gruppo che incontrano è numeroso, ma il numero varia a seconda della serata. Va da otto a dodici e ci sono a volte delle donne. Erica si dice disponibile per il prossimo sabato, prendono accordi per quel giorno, il posto è a circa 40 km. E' una casa di campagna, isolata, tranquilla, discreta. L'ideale per questi incontri.
I pochi giorni che mancano al sabato passano febbrili e l'ansia che provano le due donne è davvero palpabile, sono nervose, irritabili.
Vic cerca di defilarsi ma lo chiamano frequentemente per dar loro sollievo o per rassicurarle.
Si! Dice loro che sono proprio adatte per questa cosa. Non sa davvero quanto riesce a tranquillizzarle.
Finalmente, anche per Vic, arriva la sera di sabato.
Raggiungono il posto dell'incontro. Le due donne fremono dall'eccitazione e sono contente della presenza di Vic che dà loro sicurezza.
Sono attesi, entrano.
Sono ricevuti da un folto gruppo, Vic conta una decina di uomini e due donne e nel centro della grande sala sta il... TORO!
Una figura più piccola di un animale vero ma molto verosimile.
E sotto il suo membro!
Di lattice!
Pari al vero e di almeno una trentina di centimetri.
Pochi convenevoli per rompere il ghiaccio e passano all'azione, gli uomini si gettano famelici su Rita ed Erica, le spogliano, si spogliano e con loro formano intrecci di corpi frementi!
Le due donne invece guardano Vic, gli si avvicinano, gli dicono che sono presenti solo per lui!
Lo hanno visto, ammirato e desiderato nelle foto viste e ora lo vogliono!
Subito!
Si inginocchiano davanti a lui, glielo tirano fuori e prendono ad adorare la sua grossa verga e da quel momento non gli danno tregua, vogliono, chiedono di essere prese dappertutto e con continuità!
Vic si fa prendere dalla sua lussuria e diventa violento, non solo le penetra con forza in ogni loro orifizio ma percuote loro il grosso culo a mano aperta, schiaffeggia loro il seno, strofina forte la mano sulle loro vagine e poi le prende ancora!
Nella grande sala ci sono due gruppi distinti, uno numeroso con Rita ed Erica protagoniste e uno che comprende Vic e le due donne. Il gioco prosegue per lungo tempo, alcuni uomini dopo aver lasciato il primo gruppo circondano Vic e le due donne e li incitano!
Ora gli uomini sono sfatti, sfiniti, hanno dato fine alle loro risorse fisiche, mentre le donne sono ancora vogliose e pretendono di più!
E' l'ora del toro!
Viene messo in funzione, la sua grossa verga si muove in un coito bestiale, su e giù e con un movimento in avanti.
Le donne premono, si accalcano per essere la prima a mettersi sotto il toro, si rende necessario far stabilire alla casualità l'ordine di monta.
La prima è una delle due donne che hanno scopato con Vic.
Poi sarà il turno di Erica, Rita, l'altra donna.
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Heather.
Ora ho finalmente a disposizione l'oggetto del mio desiderio, è la fine della lunga attesa.
Il suo meraviglioso cazzo, giusta la lunghezza, giusta la larghezza... perfetto, quello che volevo.
Sono presa dal mio lavoro di bocca, inghiotto completamente la lunga verga per poi tornare a leccarlo, a far scivolare la mia lingua in una lunga leccata che parte dal grosso scroto prosegue sul nervo e termina sulla lucida cappella bagnata dalla mia saliva, gioco con la punta della lingua con il piccolo orifizio dell'uretra, poi torno a riprenderlo in bocca e lo meno, tiro forte la pelle del prepuzio sul tronco pieno di vene in rilievo...
Alzo la testa.
-Scopami Victor, con tutta la tua forza, con tutta la tua voglia, prendimi, prendimi come prendevi Erica e Margherita... fammi provare la sensazione di essere sfondata... portami sul tuo letto... niente delicatezze, scopami e basta! Ti voglio... prendimi!-
Lui l'alza, la prende fra le braccia e la porta nella sua camera.
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Vic assiste, si siede su in divano.
Immagina che sarà un lungo spettacolo.
Non si accorge di avere accanto una ragazza.
-Come ti chiami?-
Si volta per vedere chi lo sta interpellando.
-Victor e tu? E chi sei?-
Intanto tutto il gruppo è intorno alla mastodontica figura del finto toro, una delle due donne del gruppo si è disposta sotto il finto animale in funzione.
Gli uomini urlano e incitano. Rita e Erica aspettano fremendo il loro turno.
-Susy. Io abito qui...-
-Qui? E cosa fai?-
-Quella che sta facendosi montare è mia madre. l'hai scopata prima, ti ho guardato... e mio padre è quello grosso e biondo che è vicino ai comandi...-
Vic è stupito, vorrebbe dire qualcosa ma non riesce, il suo sguardo comunque è calamitato su quanto succede sotto il toro e lei continua.
-Quanti anni hai?-
-Ho diciotto anni e tu?-
-Meno di te ma queste cose ti eccitano?-
-Beh... si...-
-Vieni con me. In camera mia... devo parlarti, chiederti una cosa...-
Lo prende per mano e Vic, sempre nudo, si fa condurre.
La guarda, ha un viso innocente, un corpo che sembra ancora acerbo, ma sente una strana e complessa sensualità in lei.
-Non partecipi mai? Alle feste dico...-
-Non mi lasciano... ma non è che mi piacciono, ho passione per altro...-
Vic è incuriosito.
Entrano in camera, lo fa sedere sul letto.
-Quelle donne? Ti pagano?-
-Beh... più o meno... vivo in casa loro...-
-L'avevo immaginato! Victor... vuoi fare un po' di grana? Mi serve un ragazzo giovane, bello e fornito come te...-
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Victor.
Come ha detto Heather? Niente delicatezze. E io farò in modo che non le abbia! La butto sul letto, le levo quello straccetto che indossa e le apro le gambe.
Mi mancava la fica?
Oh... forse si e quella di lei è bella, una fica anatomicamente perfetta, un lungo taglio gonfio fra le cosce, depilata, curata alla perfezione. Voglio tornare a conoscere quell'afrore, quell'odore, quel sapore, quello genuino... di una vera donna, non quelle fiche lubrificate e inodori che scopavo sul set. Ora mi accorgo cosa mi è mancato e il mio rifiuto a scopare, a godere, era un riflesso della nausea per me stesso.
Pianto la bocca su quello splendore! Apro quelle labbra gonfie e ci ficco il naso!
Annuso... e mi drogo!
La lecco... lunghe leccate dal buco del suo bel culo fino al pube e mi soffermo sulla meraviglia del suo clitoride.
Mi ci metto d'impegno, sento la sua reazione, come si inarca e geme. Ci passo la punta della lingua in un lungo gioco impegnando la punta della lingua, poi le metto dentro due dita e strofino fortemente. Sbatto con il pollice contro il clitoride, la sento godere!
Ora è il momento di possederla, io fra le sue gambe, lo prendo, lo punto... apro le sue labbra con la punta e spingo! La penetro di colpo! Tutta! E si inarca emettendo un lungo forte gemito! La tengo con le mani sotto di lei, stringendo fortemente le sue natiche! Ora i colpi sono forti, violenti a fondo, mi fermo solo per muovere il bacino e spingere ancora di più!
Deve sentirmi dentro! Deve sentirsi piena di me!
Deve sentirsi scopata! Deve godere! Darmi tutti i suoi orgasmi.
Li voglio!
Lo faccio uscire, l'alzo di peso.
-Dai girati... ginocchia sul bordo del letto!-
Lei si mette in ginocchio... prontamente, poi...
-Aspetta... fammelo leccare il tuo splendido cazzo! Poi... me lo metterai nel culo, vero? Come a Erica...-
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Victor.
Niente delicatezze?
Cazzo! Abbiamo scopato come invasati!
Se avevo fame? Beh... posso dire che mi è venuta mangiando! Di lei, di Heather, ho usato tutto! Bocca che ho scopato tenendole la testa, le tette, belle, consistenti, morbide fra le quali ci ho strusciato il cazzo a lungo, la fica che ora mostra tutti i segni della battaglia, aperta, gonfia, rossa, slabbrata. E infine il bel culo, il suo meraviglioso buco del culo che ho preso e gustato. Dio... se mi stringeva! A fatica la penetravo e ad ogni colpo erano gemiti e alla fine di ogni scopata? Il mio urlo liberatorio. Un ruggito!
Oh si... si! Il leone sa ruggire ancora!
Ora siamo sul letto, sfiniti ed è lei a chiedermi...
-Qualcosa da bere, Victor? Dio, se sei forte... un vero stallone!-
-Si grazie Heather... e tu splendida. Mi hai riportato al sesso e me l'hai fatto piacere...-
La guardo, è molto bella... uno splendido culo che muove con grazia seducente mentre esce.
Bella!
Torna... mi da un bicchiere, bevo.
Crollo.
Mi addormento.
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Victor è incuriosito.
Entrano in camera, lo fa sedere sul letto.
-Quelle donne? Ti pagano?-
-Beh... più o meno... vivo in casa loro...-
-L'avevo immaginato! Victor... vuoi fare un po' di grana? Mi serve un ragazzo giovane, bello e fornito come te...-
Ecco!
Riemerge pienamente la sua natura.
Si che vuole!
Ma vuole anche sapere di cosa si tratta.
-Potrebbe interessarmi, se mi dici di cosa si tratta...-
-Una riunione, con altra gente, un altro gruppo, hanno grana e pagano bene, ci troviamo in un vecchio convento sconsacrato, tu sarai vestito da fraticello e io da giovane novizia... e poi ci sarà un seguito, sesso, molto sesso-
.Quanto?.
-Mille che dividiamo fra noi, ma tu dovrai anche inchiappettare uomini... lo fai vero?-
-Si... basta che ci sia da guadagnare...-
-Poi... ho ricevuto una proposta, girare un filmino di una scopata fra me e un ragazzo e ora ho pensato a te, ma c'è una cosa... lo metteranno in visione... ma pagano! Mille a testa... una cosa fra noi due soli.-
-Perché no? I soldi... subito?-
-Subito... ma Vic! Ma ti sei eccitato! L'hai duro...! Oh cazzo! E hai appena scopato! Dai fammelo provare!-
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Victor.
Mi sveglio!
Dove sono? Ho un cerchio alla testa. Ho male. Ci metto un po' a connettere, ma che ci faccio ammanettato alla testiera del letto? E le gambe? Tiro, sforzo ma... non riesco a liberarmi! Cerco di urlare ma cosa ho sulla bocca! Non riesco a parlare.
Ma cosa è successo?
Heather.
E' mio!
Una dose doppia di Ambien ed è mio! E' crollato ed è stato facile immobilizzarlo. Ora? Questo splendido maschio è a mia disposizione, il suo cazzo è mio.
Ma prima gli spiegherò il perché di questo, ho bisogno che sappia perché è giusto il suo sacrificio. Perché mi deve la sua vita. La sua vita in cambio della mia che ho perso mille anni fa.
E' sveglio, lo guardo divincolarsi, tirare le manette, cercare di urlare, non può liberarsi, non può urlare.
E' mio.
Aspetto di essere vista, vedo il suo sguardo stupito, addolorato, la richiesta di essere liberato, non capisce. Non sa ancora.
Monto sul letto, mi metto fra le sue gambe larghe, inizio a succhiare il suo cazzo a riposo. Riuscirò a farlo diventare duro! Uhm... difficile ma mi piace succhiarlo anche così. Mollo e bagnato, grosso comunque, me lo infilo in bocca mentre con una mano lo tengo alla base.
Poi inizio a parlargli, mentre gioco con il cazzo e contemporaneamente mi tocco, mi metto le dita in fica.
-Victor... è stato tutta coincidenza. Davvero. Nulla di premeditato, ti ho letto e da lì è nata questa necessità. Avere il tuo cazzo e la mia vendetta verso gli uomini e infine il mio interesse.
Ho una personalità bipolare, sai? Ma lo sappiamo solo io, il mio psicoanalista e ora tu. Da cosa è nata? Oh... da un uomo. Da un cazzo... come il tuo, sai? Eguale. Lungo eguale. Immagina... una adolescente tenuta prigioniera per cinque giorni e stuprata di continuo! Non ti sembra abbastanza come motivo per essere schizoide?
Tu sei l'oggetto sul quale vendicarmi.
Ma pensa Victor!
Alla tua fortuna!
Ti troveranno morto, legato, dissanguato ed evirato!
Immagini il battage pubblicitario?
Il tuo libro andrà a ruba!
Pensa!!
Venderai milioni di copie. Mi farai ricca, ancora di più! Non è piacevole? E sarai famoso! Leggeranno tutti le tue gesta! La tua vita! Posso immaginare che ci faranno un film e noi venderemo i diritti!
Non è una magnifica prospettiva?
Oh... peccato che non potrai assistere al tuo trionfo, ma lo farò io e sai? Ti prometto che ti racconterò tutto in privato e lo farò... parlando al tuo cazzo che ora ti taglierò e me lo porterò via, stai sicuro che lo tratterrò bene, ti taglierò anche le vene dei polsi, così non soffrirai troppo a lungo.
Su... non divincolarti così, rendimi le cose facili.
E' stato bello sai? Una splendida cosa.
Pensa! Avremmo potuto innamorarci... noi due.
Addio... Victor.
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