Una mamma speciale 3
di
InchiostroEMente
genere
incesti
(Fatti e persone di ogni mio racconto sono puramente di fantasia. I personaggi sono tutti maggiorenni)
Nella piazzetta accanto al molo la gente passeggiava, entrava e usciva dai negozietti. I turisti, americani, inglesi, russi e tedeschi maggiormente affollavano le stradine per fotografare alcuni panoramici scorgi del paese. La splendida luce del sole irradiava tutta la piazzetta, ed anche l'entrata della frutteria di Lucio ed Ines.
Il furgone era appena giunto per rifornire il negozio, quando Lucio vide suo figlio Louis
“ah Louis bravo, capiti a fagiolo, aiutaci dai”
“sì papà, subito”
Louis appena può corre sempre in frutteria per aiutare i genitori. Quel giorno il ragazzo non doveva lavorare e la sua futura moglie invece era dovuta andare dai genitori per due giorni, ma ugualmente si era svegliato , anche se non presto, in un orario consono per poter anticipare lo scarico. Il padre e l'autista del furgone passavano le casse a Louis che le portava dentro la frutteria
“buongiorno tesoro”
“ehi mamma buongiorno, non ti avevo vista scusa”
“niente figurati. Com'è andata ieri al lavoro?”
Ines era al suo posto, ovvero in cassa. La cassa era piccina, a due posti, situata vicino l'entrata ma coperta dalla stessa da uno scaffale dove vi erano caramelle e gomme da masticare. Alla sinistra una piccola porticina d'entrata ed uscita dalla cassa e subito dopo una parete verde con il calendario
“solito strazio mamma, ma almeno lavoro dai”
“e Martina è andata poi dai genitori?”
“sì mamma, fra due giorni torna. Doveva firmare alcune cose della casa al mare in Toscana!
“sì, me lo aveva accennato lei”
Lucio intanto chiamò suo figlio che ritardava
“sì papà eccomi...vado mamma”
“vai vai tesoro, aiutalo che è vecchio papà” disse Ines ridendo.
La donna era come sempre molto bella ed appariscente: un vestito bianco, una generosa scollatura e quel gloss rosso che sempre faceva risaltare il suo viso
“per tutto?” chiese Louis facendo per uscire. Ines sorrise
“hai tutte le risposte di già, e lo sai”.
La mattinata procedeva a meraviglia. Avanti e dietro dei clienti, anche dei turisti, ed il trafficare su e già per il negozio di padre e figlio. Si facevano più Km lì che sulla spiaggia, viste le scale che portavano al piano di sotto ove vi era un piccolo magazzino dove erano poggiate scope, stracci e tutto l'occorrente per le pulizie della frutteria.
Ines era intenta a scrivere tutto ciò che quella mattina avevano scaricato, mentre Louis le se avvicinò in un momento di calma, quando suo padre uscì per fumarsi una sigaretta
“conti la merce mamma?”
“sì tesoro...”
“no mamma, hai sbagliato lì: i meloni sono 15”
Ines guardò stranita il figlio
“bhè no: sono 13 tesoro, li ho contati un attimo fa”
“sì, nella cesta, poi però devi contare i tuoi mamma” disse Louis abbassando la voce e ridendo
“ahahh scemo ! E io che ti do anche retta”. Dai su fammi finire”
“sai mamma mi...mancano un poco”
“cosa?” chiese la madre intenta a proseguire il conteggio
“i tuoi...meloni eheh”
“bhè tesoro di mamma, Martina non ne ha forse?”
“sì ma sai benissimo che non è proprio come te, no? Ne abbiamo parlato tante volte. E poi in generale mi manchi tu mamma”
“ti ho proprio viziato...”
“ed anche bene eheh”
“direi proprio di sì”. Louis uscì dopo un po' a fumarsi una sigaretta.
Dopo dieci minuti rientrò in frutteria mentre il padre era rimasto fuori a conversare con il barista accanto al suo negozio
“papà?”
“sta parlando con Giovanni”
il ragazzo si avvicinò alla cassa
“che ne dici se...bhè, mentre papà è fuori noi...”
“ma dai Louis, papà appunto è fuori, non a casa”
“sì ma magari andiamo di sotto”
“dai su Louis”
“mamma dai, io non sto più a casa, e togliendo qualcosa in macchina, solo qua abbiamo l'opportunità di...far qualcosa”
Ines sospirò
“aspetta”
così la donna uscì per consegnare al marito la lista della roba scaricata la mattina; fatta per vedere se il tutto combaciasse con l'ordine. Dopo una decina di minuti rientrò, non appena Lucio aveva oramai preso posto accanto al barista che gli aveva offerto un bicchiere di vino bianco
“dai, andiamo tesoro”
“e papà?”
“me lo chiedi tu ora? Si è seduto con Giovanni”
Louis sorrise visibilmente e prese per mano la madre
“dai andiamo”.
Le scale che portavano di sotto erano una ventina, e nello scendere sulla sinistra una appoggiamano scuro. Louis aprì la porta bianca e fece entrare sua madre, dopodiché, entrato lui, la richiuse. La stanza non era molto spaziosa, ma oltre alle scope, strofinacci e secchi, un poco di spazio liberò c'era.
Madre e figlio si sorrisero guardandosi negli occhi
“hai il rossetto appresso sì?”
“l'ho lasciato sopra”
“ah...e se dopo risaliamo non pensi che papà potrebbe accorgersi di qualcosa?”
“bhè...magari non faccio nulla con la bocca, no?”
intanto il ragazzo aveva preso a palpeggiare dolcemente il seno di sua madre
“allora questa volta posso optare per...” diceva Louis mentre ciondolava un poco con il corpo con un sorriso beffardo
“per...?”
“per il tuo sedere mamma?”
“immaginavo” rise Ines
“e dai mamma...non sto mai a casa”
“va bene dai, ma fai piano lo sai”
“certo mamma, certamente”
Ines allora diede le spalle a suo figlio, che per un altro minuto continuò a palpeggiare i seni di sua madre in modo ora più passionale. Dopo un poco, alzò la gonna della mamma che intanto si era piegata poggiando le mani alla cassa chiara che aveva fronte a sé. Louis si sbottonò i pantaloni, Ines si girò a guardare
“bene, già pronto vedo”
“per te sì mamma, sempre”
“ne sono lusingata” disse la madre ridendo
Louis sorrise e lubrificò l'orifizio anale della madre con la sua saliva e con la stessa bagnò il suo pene: largo, un poco scuro e largo. Lo puntò nel buco e iniziò a spingere
“pi...ano”
“sì mamma...”
il ragazzo afferrò sua madre per i fianchi spingendo ancora fino a che il pene non entrò tutto fino alla fine nel sedere, esperto , di sua madre
“mmmhhh aaaahhh tesoro”
Ines aprì gli occhi a più non posso sentendo tutto il pene di suo figlio tutto dentro
“oh mamma !”
“Oh Signore mio !”
appena tutto dentro, Louis iniziò a muoversi scopando sua madre a pecorina. La schiena di Ines non era del tutto piegata, ma solo le mani erano poggiate, lei era semi eretta. Il sedere di Ines iniziò a ballare ad ogni vigoroso colpo di suo figlio che intanto aveva iniziato a sudare
“oh mamma che chiappe che hai !! Oddio come sei bella mamma, sei perfetta”
“oh Louis tesoro...spingi diamine...a mamma spingi... spingiiii !!
“oh sì mamma sì”
Il ragazzo stava completamente inculando sua madre ora spingendo molto forte. Louis agguantò i seni materni facendoli fuoriuscire dalla scollatura per palparli con foga. Ora il ragazzo si reggeva non più sui fianchi materni, ma ora sui suoi grandi e generosi seni.
I colpi erano poderosi, tanto che Ines dovette tapparsi la bocca per non urlare di piacere, ed anche così forte era il suo ansimare da non riuscire a contenere il godimento che analmente le stava dando suo figlio
“girati mamma girati” disse Louis estraendo il pene dal sedere di sua madre. Ines si girò visibilmente ansimante. Suo figlio si chinò non appena sua madre si girò e iniziò a succhiarle i seni. Poggiata alla cassa bianca, Ines carezzava il capo di suo figlio mentre questi le leccava e succhiava le tette. Da buona madre Ines si prendeva intanto cura del pene di Louis masturbandolo furiosamente
“oh mamma...mmmhh o mamma mia bella”
“tesoro di mamma dai vieni...vieni a mamma vieni !!”
“sì...sì mamma sì continua continua...”
“mettiti di fianco tesoro”
così Louis si mise fianco a sua madre, ora leccandole solo il seno sinistro, mentre la stessa con la mano destra e girata un po' verso il figlio, lo masturbava in modo a dir poco furioso. Il pene bagnato di Louis facilitava l'andatura della sega e lo scivolare della mano di Ines
“mamma ecco mamma sto per venire !”
“sì tesoro vieni...vieni tesoro di mamma vieni!”
altri cinque colpi e Louis venne, seppur non copiosamente e molto liquido, sulla mano di sua madre
“mmmm....aaahhh mammaaa....mmmmmmhh”
“oh tesoro...bravo ! Così bravo tesoro, bravo a mamma così”
il corpo di Louis si mosse colto dagli spasmi dell'orgasmo. Dopo un poco si placò appoggiandosi di fianco alla cassa bianca
“tesoro” sorrise Ines guardando suo figlio
“oh mamma grazie, sei divina come sempre”
la donna si avvicinò e diede un dolce bacio a timbro sulla bocca di suo figlio. Dopo prese alcuni fazzoletti che aveva portati con sé per pulirsi la mano. Louis era esausto dall'orgasmo, seppur non copioso
“me lo pulisce tu mamma?”
“certo tesoro, poi andiamo però”
“sì mamma”
prendendo altri fazzoletti Ines si prese a premura asciugando il pene ed il glande di suo figlio, per poi abbassarsi per dargli un bacio sulla punta. Louis sorrise. Ines si ricompose mettendosi i seni dentro la maglia
“dobbiamo farlo a casa mamma”
“prima o poi succederà di nuovo tesoro”.
Così madre e figlio ritornarono sopra dopo aver un poco pulito per terra. Ines ritornò in cassa e Louis uscì fuori dalla frutteria vedendo suo padre al tavolino con il suo amico barista
“che hai fatto? Sei tutto sudato”
chiese Lucio a suo figlio
“è l'estate papà, mi stravolge lo sai”.
Nella piazzetta accanto al molo la gente passeggiava, entrava e usciva dai negozietti. I turisti, americani, inglesi, russi e tedeschi maggiormente affollavano le stradine per fotografare alcuni panoramici scorgi del paese. La splendida luce del sole irradiava tutta la piazzetta, ed anche l'entrata della frutteria di Lucio ed Ines.
Il furgone era appena giunto per rifornire il negozio, quando Lucio vide suo figlio Louis
“ah Louis bravo, capiti a fagiolo, aiutaci dai”
“sì papà, subito”
Louis appena può corre sempre in frutteria per aiutare i genitori. Quel giorno il ragazzo non doveva lavorare e la sua futura moglie invece era dovuta andare dai genitori per due giorni, ma ugualmente si era svegliato , anche se non presto, in un orario consono per poter anticipare lo scarico. Il padre e l'autista del furgone passavano le casse a Louis che le portava dentro la frutteria
“buongiorno tesoro”
“ehi mamma buongiorno, non ti avevo vista scusa”
“niente figurati. Com'è andata ieri al lavoro?”
Ines era al suo posto, ovvero in cassa. La cassa era piccina, a due posti, situata vicino l'entrata ma coperta dalla stessa da uno scaffale dove vi erano caramelle e gomme da masticare. Alla sinistra una piccola porticina d'entrata ed uscita dalla cassa e subito dopo una parete verde con il calendario
“solito strazio mamma, ma almeno lavoro dai”
“e Martina è andata poi dai genitori?”
“sì mamma, fra due giorni torna. Doveva firmare alcune cose della casa al mare in Toscana!
“sì, me lo aveva accennato lei”
Lucio intanto chiamò suo figlio che ritardava
“sì papà eccomi...vado mamma”
“vai vai tesoro, aiutalo che è vecchio papà” disse Ines ridendo.
La donna era come sempre molto bella ed appariscente: un vestito bianco, una generosa scollatura e quel gloss rosso che sempre faceva risaltare il suo viso
“per tutto?” chiese Louis facendo per uscire. Ines sorrise
“hai tutte le risposte di già, e lo sai”.
La mattinata procedeva a meraviglia. Avanti e dietro dei clienti, anche dei turisti, ed il trafficare su e già per il negozio di padre e figlio. Si facevano più Km lì che sulla spiaggia, viste le scale che portavano al piano di sotto ove vi era un piccolo magazzino dove erano poggiate scope, stracci e tutto l'occorrente per le pulizie della frutteria.
Ines era intenta a scrivere tutto ciò che quella mattina avevano scaricato, mentre Louis le se avvicinò in un momento di calma, quando suo padre uscì per fumarsi una sigaretta
“conti la merce mamma?”
“sì tesoro...”
“no mamma, hai sbagliato lì: i meloni sono 15”
Ines guardò stranita il figlio
“bhè no: sono 13 tesoro, li ho contati un attimo fa”
“sì, nella cesta, poi però devi contare i tuoi mamma” disse Louis abbassando la voce e ridendo
“ahahh scemo ! E io che ti do anche retta”. Dai su fammi finire”
“sai mamma mi...mancano un poco”
“cosa?” chiese la madre intenta a proseguire il conteggio
“i tuoi...meloni eheh”
“bhè tesoro di mamma, Martina non ne ha forse?”
“sì ma sai benissimo che non è proprio come te, no? Ne abbiamo parlato tante volte. E poi in generale mi manchi tu mamma”
“ti ho proprio viziato...”
“ed anche bene eheh”
“direi proprio di sì”. Louis uscì dopo un po' a fumarsi una sigaretta.
Dopo dieci minuti rientrò in frutteria mentre il padre era rimasto fuori a conversare con il barista accanto al suo negozio
“papà?”
“sta parlando con Giovanni”
il ragazzo si avvicinò alla cassa
“che ne dici se...bhè, mentre papà è fuori noi...”
“ma dai Louis, papà appunto è fuori, non a casa”
“sì ma magari andiamo di sotto”
“dai su Louis”
“mamma dai, io non sto più a casa, e togliendo qualcosa in macchina, solo qua abbiamo l'opportunità di...far qualcosa”
Ines sospirò
“aspetta”
così la donna uscì per consegnare al marito la lista della roba scaricata la mattina; fatta per vedere se il tutto combaciasse con l'ordine. Dopo una decina di minuti rientrò, non appena Lucio aveva oramai preso posto accanto al barista che gli aveva offerto un bicchiere di vino bianco
“dai, andiamo tesoro”
“e papà?”
“me lo chiedi tu ora? Si è seduto con Giovanni”
Louis sorrise visibilmente e prese per mano la madre
“dai andiamo”.
Le scale che portavano di sotto erano una ventina, e nello scendere sulla sinistra una appoggiamano scuro. Louis aprì la porta bianca e fece entrare sua madre, dopodiché, entrato lui, la richiuse. La stanza non era molto spaziosa, ma oltre alle scope, strofinacci e secchi, un poco di spazio liberò c'era.
Madre e figlio si sorrisero guardandosi negli occhi
“hai il rossetto appresso sì?”
“l'ho lasciato sopra”
“ah...e se dopo risaliamo non pensi che papà potrebbe accorgersi di qualcosa?”
“bhè...magari non faccio nulla con la bocca, no?”
intanto il ragazzo aveva preso a palpeggiare dolcemente il seno di sua madre
“allora questa volta posso optare per...” diceva Louis mentre ciondolava un poco con il corpo con un sorriso beffardo
“per...?”
“per il tuo sedere mamma?”
“immaginavo” rise Ines
“e dai mamma...non sto mai a casa”
“va bene dai, ma fai piano lo sai”
“certo mamma, certamente”
Ines allora diede le spalle a suo figlio, che per un altro minuto continuò a palpeggiare i seni di sua madre in modo ora più passionale. Dopo un poco, alzò la gonna della mamma che intanto si era piegata poggiando le mani alla cassa chiara che aveva fronte a sé. Louis si sbottonò i pantaloni, Ines si girò a guardare
“bene, già pronto vedo”
“per te sì mamma, sempre”
“ne sono lusingata” disse la madre ridendo
Louis sorrise e lubrificò l'orifizio anale della madre con la sua saliva e con la stessa bagnò il suo pene: largo, un poco scuro e largo. Lo puntò nel buco e iniziò a spingere
“pi...ano”
“sì mamma...”
il ragazzo afferrò sua madre per i fianchi spingendo ancora fino a che il pene non entrò tutto fino alla fine nel sedere, esperto , di sua madre
“mmmhhh aaaahhh tesoro”
Ines aprì gli occhi a più non posso sentendo tutto il pene di suo figlio tutto dentro
“oh mamma !”
“Oh Signore mio !”
appena tutto dentro, Louis iniziò a muoversi scopando sua madre a pecorina. La schiena di Ines non era del tutto piegata, ma solo le mani erano poggiate, lei era semi eretta. Il sedere di Ines iniziò a ballare ad ogni vigoroso colpo di suo figlio che intanto aveva iniziato a sudare
“oh mamma che chiappe che hai !! Oddio come sei bella mamma, sei perfetta”
“oh Louis tesoro...spingi diamine...a mamma spingi... spingiiii !!
“oh sì mamma sì”
Il ragazzo stava completamente inculando sua madre ora spingendo molto forte. Louis agguantò i seni materni facendoli fuoriuscire dalla scollatura per palparli con foga. Ora il ragazzo si reggeva non più sui fianchi materni, ma ora sui suoi grandi e generosi seni.
I colpi erano poderosi, tanto che Ines dovette tapparsi la bocca per non urlare di piacere, ed anche così forte era il suo ansimare da non riuscire a contenere il godimento che analmente le stava dando suo figlio
“girati mamma girati” disse Louis estraendo il pene dal sedere di sua madre. Ines si girò visibilmente ansimante. Suo figlio si chinò non appena sua madre si girò e iniziò a succhiarle i seni. Poggiata alla cassa bianca, Ines carezzava il capo di suo figlio mentre questi le leccava e succhiava le tette. Da buona madre Ines si prendeva intanto cura del pene di Louis masturbandolo furiosamente
“oh mamma...mmmhh o mamma mia bella”
“tesoro di mamma dai vieni...vieni a mamma vieni !!”
“sì...sì mamma sì continua continua...”
“mettiti di fianco tesoro”
così Louis si mise fianco a sua madre, ora leccandole solo il seno sinistro, mentre la stessa con la mano destra e girata un po' verso il figlio, lo masturbava in modo a dir poco furioso. Il pene bagnato di Louis facilitava l'andatura della sega e lo scivolare della mano di Ines
“mamma ecco mamma sto per venire !”
“sì tesoro vieni...vieni tesoro di mamma vieni!”
altri cinque colpi e Louis venne, seppur non copiosamente e molto liquido, sulla mano di sua madre
“mmmm....aaahhh mammaaa....mmmmmmhh”
“oh tesoro...bravo ! Così bravo tesoro, bravo a mamma così”
il corpo di Louis si mosse colto dagli spasmi dell'orgasmo. Dopo un poco si placò appoggiandosi di fianco alla cassa bianca
“tesoro” sorrise Ines guardando suo figlio
“oh mamma grazie, sei divina come sempre”
la donna si avvicinò e diede un dolce bacio a timbro sulla bocca di suo figlio. Dopo prese alcuni fazzoletti che aveva portati con sé per pulirsi la mano. Louis era esausto dall'orgasmo, seppur non copioso
“me lo pulisce tu mamma?”
“certo tesoro, poi andiamo però”
“sì mamma”
prendendo altri fazzoletti Ines si prese a premura asciugando il pene ed il glande di suo figlio, per poi abbassarsi per dargli un bacio sulla punta. Louis sorrise. Ines si ricompose mettendosi i seni dentro la maglia
“dobbiamo farlo a casa mamma”
“prima o poi succederà di nuovo tesoro”.
Così madre e figlio ritornarono sopra dopo aver un poco pulito per terra. Ines ritornò in cassa e Louis uscì fuori dalla frutteria vedendo suo padre al tavolino con il suo amico barista
“che hai fatto? Sei tutto sudato”
chiese Lucio a suo figlio
“è l'estate papà, mi stravolge lo sai”.
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