Come una vita può cambiare 14
di
Harael12
genere
esibizionismo
UN POMERIGGIO ALLE TERME
Ci svegliammo e scendemmo, trovammo i due coniugi intenti a fare colazione, ci salutarono e ci chiesero cosa volessimo tra caffè e the.
Era prima mattina quindi non parlavamo molto, gli unici rumori proveniva dalle fette biscottate e dalla macchinetta del caffè.
Federico era già salito per rispondere ad una telefonata di lavoro, anche Sofia si allontanò per andare in bagno:
o Allora ieri sera ti sei data da fare?
o Ci ha sentito….
o Oramai ti posso riconoscere attraverso i muri.
o Quando sono entrata in camera non ne aveva voglia. Ovviamente..
Allora mi sono spogliata completamente, sono entrata sotto le coperte e gli ho calato i pantaloni, nel giro di pochi minuti ce lo aveva già bello duro, gli ho detto “per fortuna non avevi voglia” e lui mi ha risposto “ci sono ospiti di là”. Ho preso in mano la situazione, gli sono salita sopra e ho cominciato a scoparmelo, mi sono goduta il mio bel orgasmo e poi ho accelerato il ritmo fino a farlo venire.
o Sei tremenda… me lo hai fatto già venire barzotto.
o Uhm… il tuo mi avrebbe fatto godere molto di più.
Dai adesso saliamo, che dobbiamo andare a farci una bella sciata, ci sarà tempo per divertirci noi due.
La mattinata sulla neve fu stupenda, passai tutta la giornata principalmente con Sofia, i coniugi trovarono dei loro amici e si fermarono dopo aver pranzato in baita a chiacchierare, ci ritrovammo direttamente a casa per recuperare gli indumenti per recarci alle terme.
Salimmo tutti sulla macchina di Federico, in una ventina di minuti fummo all’hotel, era un complesso veramente fenomenale, piscina interna ed esterna, saune, bagno turco e zona relax tutta in vetrata con vista sulla vallata.
Ci immergemmo nelle calde acque della piscina, rimanemmo per molto tempo vicini, ma in silenzio quasi come fossimo degli sconosciuti, probabilmente ci stavamo riprendendo dalla giornata sulla neve poi Federico mi chiese se mi piacesse il calcio, Daniela strabuzzò gli occhi ed invitò Sofia ad allontanarsi da quella tragedia che si stava consumando e se le fosse andato di provare una bella sauna.
Le vedemmo allontanarsi ed io rimasi con lui a parlare di calcio, era molto preparato, un vero appassionato preferiva guardare la Premier League e mi raccontò che quando saliva a Londra cercava di andare a vedersi tutte le partite del Chelsea.
Un po’ stanchi di rimanere in ammollo gli chiesi se gli andasse di venire con me nel bagno turco, mi rispose che si sarebbe rilassato sopra ad uno sdraio, mentre mi accingevo ad arrivare nella zona, vidi Sofia, sudatissima pure lei verso la zona relax, mi diede un bacio e proseguimmo su strade diverse.
Entrai nel bagno turco, era deserto, non deve essere molto apprezzato, quando da dietro la nuvola mi si presentò dinnanzi Daniela:
o Cosa fai tutto solo?
o Nessuno apprezza il Bagno Turco…
o Hai visto… sono venuta io a farti compagnia.
(Sedendosi e mettendomi una mano sul pacco).
o Dani… non provocarmi.
o Perché?
o Perché ho voglia di scoparti…
Le scostai la mano, mi abbassai, presi i lembi del costume e i prodigai in un lavoro di lingua, non ci misi molto tempo a farmi capire che stava apprezzando, il mio organo del gusto si muoveva velocemente e poi lentamente, ogni tanto variavo anche la modalità con dei colpetti sul clitoride come se fosse un piccolo cazzo, mi spinse ancor di più la testa tra le sue mani ed uscirono dei gridolini orgasmici..
o Scopami ti prego…
o Dobbiamo fare veloci..
o Appena me lo infili vengo, sono super eccitata.
Mi alzai, la feci girare contro la parete in mosaico, lo estrassi e in un sol colpo fui dentro, l’essere in un posto pubblico mi eccitava ancora di più; però dovevo accelerare i tempi, sarebbe potuto entrare qualcuno:
o Lo senti?
o Certo.. senti che bello duro.. quanto mi fa godere questo cazzo..
o Sei una maiala.. non posso stare senza scoparti.
o Uhmmm… così mi ecciti..
Dai spingi forte che sto venendo.. uh.. uhmmmmm..
o Sei già venuta? Ti scoperei per tutta la sera…
o Dai.. vieni.. ero super eccitata.
o Toccami le palle…. Brava così… Dani veng….. cazzo…
(Lo estrassi venendole sulle natiche).
Ci ricomponemmo ancora un po’ eccitati, prima di uscire dal bagno turco ci limonammo, mi disse che sarebbe andata in bagno a ricomporsi. Fu un amplesso veloce, ma estremamente erotico.
Rimanemmo un altro paio d’ore, quando fummo tutti stanchi decidemmo di tornare a casa, nessuno aveva voglia di mangiare e ci ritirammo nelle proprie camere.
Sofia aveva un occhietto strano, prima di venire a letto si recò in bagno, il mio appetito sessuale non era stato colmato da Daniela, così decisi di farmi trovare nudo nel letto.
Tornata, fece il giro del letto e quando alzò le coperte per entrare, vide già il mio pene eretto:
o Amore… il tuo amico mi sembra sull’attenti.
o Sembra anche a me… cosa ne pensi?
o Mi toccherà aiutarlo, altrimenti poverino farà brutti sogni.
(Scoppiando a ridere).
Anche lei era molto eccitata, non tardò a scendere sotto le coperte ed a prendermelo in bocca, cominciò leccandomi la cappella, per poi passare ai testicoli ed a masturbarmi sempre con maggior insistenza, quando fece capolino dalle lenzuola per baciarmi, le misi una mano dentro al pigiama ed indirizzai un dito dentro la sua fessura, emise un gridolino di piacere:
o Avevi voglia, stronzetta…
o Uhmmm.. non sarei riuscita ad aspettare domani sera.
Dai ora scendi tu a mangiarmela…. Voglio che mi fai venire..
Non doveva di certo ripetermelo, che mi tuffai sotto le coperte, liberandola dei pantaloni; dopo un leggero lavoro di lingua, mi ritrovai senza coperta sulla testa, ci aveva liberati e con le mani mi spostava dove provava più libidine.
o Scopami… vieni qua cazzone, voglio che mi trombi…
Portai il mio membro all’imboccatura e lo spinsi dentro e cominciammo un andirivieni molto ritmato, sottolineato dai sui apprezzamenti verbali.
o Sofia girati.. voglio scoparti a pecorina..
o Sì amore…
La girai e scesi dal letto per infilarmi nuovamente dentro e riprendere il ritmo, lo sentivo bello turgido e lontano dall’orgasmo:
o Amore così.. toccami un seno, sto per venire…
Dai.. più forte… che bello… così..
o Sì… dai…. Amore mio… dimmi che stai per venire…
o Amore.. Amore..
(Appoggiò la testa al materasso, emanando un sibilo.
Ma non sei ancora venuto??
o Eh.. no..
o Io sono stanchissima…
Ci rimettemmo nella posizione del missionario e ripresi un ritmo più lento, quando la sua mano mi avvolse le palle, ed iniziò a massaggiarmele:
o Sei una stronza..
o Ti piace… vero?
o Lo sai che mi fa impazzire..
o Dai.. allora vieni… voglio che sborri…
o Vuoi vedermi sborrare…
o Voglio che mi vieni dentro…
La sua mano mi stava portando verso l’orgasmo ed allora aumentai il ritmo, stavo pompandola con ardore e dai suoi mugolii anche lei era di nuovo eccitata…
o Eccomi…
o Dai… sbora…
o Eccomi Sofy..
(Eruttai quanto rimastomi).
Come una vita può cambiare, può essere letto dall’inizio o nei vari capitoli, apprezzo molto i vostri commenti, le vostre critiche ed i consigli, spero continuiate ad esprimere il vostro parere alla mia e-mail harael12@gmail.com, cercherò di rispondervi il più presto possibile.
Se avete qualche idea, avete piacere di condividerla sono a vostra disposizione, see ya.
Ci svegliammo e scendemmo, trovammo i due coniugi intenti a fare colazione, ci salutarono e ci chiesero cosa volessimo tra caffè e the.
Era prima mattina quindi non parlavamo molto, gli unici rumori proveniva dalle fette biscottate e dalla macchinetta del caffè.
Federico era già salito per rispondere ad una telefonata di lavoro, anche Sofia si allontanò per andare in bagno:
o Allora ieri sera ti sei data da fare?
o Ci ha sentito….
o Oramai ti posso riconoscere attraverso i muri.
o Quando sono entrata in camera non ne aveva voglia. Ovviamente..
Allora mi sono spogliata completamente, sono entrata sotto le coperte e gli ho calato i pantaloni, nel giro di pochi minuti ce lo aveva già bello duro, gli ho detto “per fortuna non avevi voglia” e lui mi ha risposto “ci sono ospiti di là”. Ho preso in mano la situazione, gli sono salita sopra e ho cominciato a scoparmelo, mi sono goduta il mio bel orgasmo e poi ho accelerato il ritmo fino a farlo venire.
o Sei tremenda… me lo hai fatto già venire barzotto.
o Uhm… il tuo mi avrebbe fatto godere molto di più.
Dai adesso saliamo, che dobbiamo andare a farci una bella sciata, ci sarà tempo per divertirci noi due.
La mattinata sulla neve fu stupenda, passai tutta la giornata principalmente con Sofia, i coniugi trovarono dei loro amici e si fermarono dopo aver pranzato in baita a chiacchierare, ci ritrovammo direttamente a casa per recuperare gli indumenti per recarci alle terme.
Salimmo tutti sulla macchina di Federico, in una ventina di minuti fummo all’hotel, era un complesso veramente fenomenale, piscina interna ed esterna, saune, bagno turco e zona relax tutta in vetrata con vista sulla vallata.
Ci immergemmo nelle calde acque della piscina, rimanemmo per molto tempo vicini, ma in silenzio quasi come fossimo degli sconosciuti, probabilmente ci stavamo riprendendo dalla giornata sulla neve poi Federico mi chiese se mi piacesse il calcio, Daniela strabuzzò gli occhi ed invitò Sofia ad allontanarsi da quella tragedia che si stava consumando e se le fosse andato di provare una bella sauna.
Le vedemmo allontanarsi ed io rimasi con lui a parlare di calcio, era molto preparato, un vero appassionato preferiva guardare la Premier League e mi raccontò che quando saliva a Londra cercava di andare a vedersi tutte le partite del Chelsea.
Un po’ stanchi di rimanere in ammollo gli chiesi se gli andasse di venire con me nel bagno turco, mi rispose che si sarebbe rilassato sopra ad uno sdraio, mentre mi accingevo ad arrivare nella zona, vidi Sofia, sudatissima pure lei verso la zona relax, mi diede un bacio e proseguimmo su strade diverse.
Entrai nel bagno turco, era deserto, non deve essere molto apprezzato, quando da dietro la nuvola mi si presentò dinnanzi Daniela:
o Cosa fai tutto solo?
o Nessuno apprezza il Bagno Turco…
o Hai visto… sono venuta io a farti compagnia.
(Sedendosi e mettendomi una mano sul pacco).
o Dani… non provocarmi.
o Perché?
o Perché ho voglia di scoparti…
Le scostai la mano, mi abbassai, presi i lembi del costume e i prodigai in un lavoro di lingua, non ci misi molto tempo a farmi capire che stava apprezzando, il mio organo del gusto si muoveva velocemente e poi lentamente, ogni tanto variavo anche la modalità con dei colpetti sul clitoride come se fosse un piccolo cazzo, mi spinse ancor di più la testa tra le sue mani ed uscirono dei gridolini orgasmici..
o Scopami ti prego…
o Dobbiamo fare veloci..
o Appena me lo infili vengo, sono super eccitata.
Mi alzai, la feci girare contro la parete in mosaico, lo estrassi e in un sol colpo fui dentro, l’essere in un posto pubblico mi eccitava ancora di più; però dovevo accelerare i tempi, sarebbe potuto entrare qualcuno:
o Lo senti?
o Certo.. senti che bello duro.. quanto mi fa godere questo cazzo..
o Sei una maiala.. non posso stare senza scoparti.
o Uhmmm… così mi ecciti..
Dai spingi forte che sto venendo.. uh.. uhmmmmm..
o Sei già venuta? Ti scoperei per tutta la sera…
o Dai.. vieni.. ero super eccitata.
o Toccami le palle…. Brava così… Dani veng….. cazzo…
(Lo estrassi venendole sulle natiche).
Ci ricomponemmo ancora un po’ eccitati, prima di uscire dal bagno turco ci limonammo, mi disse che sarebbe andata in bagno a ricomporsi. Fu un amplesso veloce, ma estremamente erotico.
Rimanemmo un altro paio d’ore, quando fummo tutti stanchi decidemmo di tornare a casa, nessuno aveva voglia di mangiare e ci ritirammo nelle proprie camere.
Sofia aveva un occhietto strano, prima di venire a letto si recò in bagno, il mio appetito sessuale non era stato colmato da Daniela, così decisi di farmi trovare nudo nel letto.
Tornata, fece il giro del letto e quando alzò le coperte per entrare, vide già il mio pene eretto:
o Amore… il tuo amico mi sembra sull’attenti.
o Sembra anche a me… cosa ne pensi?
o Mi toccherà aiutarlo, altrimenti poverino farà brutti sogni.
(Scoppiando a ridere).
Anche lei era molto eccitata, non tardò a scendere sotto le coperte ed a prendermelo in bocca, cominciò leccandomi la cappella, per poi passare ai testicoli ed a masturbarmi sempre con maggior insistenza, quando fece capolino dalle lenzuola per baciarmi, le misi una mano dentro al pigiama ed indirizzai un dito dentro la sua fessura, emise un gridolino di piacere:
o Avevi voglia, stronzetta…
o Uhmmm.. non sarei riuscita ad aspettare domani sera.
Dai ora scendi tu a mangiarmela…. Voglio che mi fai venire..
Non doveva di certo ripetermelo, che mi tuffai sotto le coperte, liberandola dei pantaloni; dopo un leggero lavoro di lingua, mi ritrovai senza coperta sulla testa, ci aveva liberati e con le mani mi spostava dove provava più libidine.
o Scopami… vieni qua cazzone, voglio che mi trombi…
Portai il mio membro all’imboccatura e lo spinsi dentro e cominciammo un andirivieni molto ritmato, sottolineato dai sui apprezzamenti verbali.
o Sofia girati.. voglio scoparti a pecorina..
o Sì amore…
La girai e scesi dal letto per infilarmi nuovamente dentro e riprendere il ritmo, lo sentivo bello turgido e lontano dall’orgasmo:
o Amore così.. toccami un seno, sto per venire…
Dai.. più forte… che bello… così..
o Sì… dai…. Amore mio… dimmi che stai per venire…
o Amore.. Amore..
(Appoggiò la testa al materasso, emanando un sibilo.
Ma non sei ancora venuto??
o Eh.. no..
o Io sono stanchissima…
Ci rimettemmo nella posizione del missionario e ripresi un ritmo più lento, quando la sua mano mi avvolse le palle, ed iniziò a massaggiarmele:
o Sei una stronza..
o Ti piace… vero?
o Lo sai che mi fa impazzire..
o Dai.. allora vieni… voglio che sborri…
o Vuoi vedermi sborrare…
o Voglio che mi vieni dentro…
La sua mano mi stava portando verso l’orgasmo ed allora aumentai il ritmo, stavo pompandola con ardore e dai suoi mugolii anche lei era di nuovo eccitata…
o Eccomi…
o Dai… sbora…
o Eccomi Sofy..
(Eruttai quanto rimastomi).
Come una vita può cambiare, può essere letto dall’inizio o nei vari capitoli, apprezzo molto i vostri commenti, le vostre critiche ed i consigli, spero continuiate ad esprimere il vostro parere alla mia e-mail harael12@gmail.com, cercherò di rispondervi il più presto possibile.
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