Mia sorella Sonia parte 2

di
genere
incesti

Proseguo di "MIA SORELLA SONIA" (Racconto di fantasia).
"Siamo fratelli", così terminava la prima parte del racconto MIA SORELLA SONIA.
Trascorsero alcuni mesi nell'indifferenza di lei, mia sorella Sonia non sembrava cercarmi, talvolta ero io che mi proponevo ma lei rifiutava dicendomi che quello che era successo tra noi era stato solo una piccola parentesi. Nel frattempo mio fratello Gianmarco si era fidanzato e decise di andare a convivere con la compagna, lasciando Sonia nel totale sconforto. Sonia è sempre stata una persona molto attiva sessualmente  e colmava quei momenti di vuoto con l'affetto di mio fratello. Mi accorsi che Sonia negli ultimi periodi era un po' nervosa, era diventata quasi intrattabile. Una sera entrai furtivamente nella sua camera da letto e la beccai che si stava masturbando con molta foga. Gli dissi: "Ti manca Gianmarco? Hai bisogno di aiuto? "
Guardandomi con occhi lucidi mi rispose:
Sonia: "sdraiati vicino a me, ti devo parlare". Mi raccontò che con l'assenza di Gianmarco si era creato un vuoto nella sua vita che non riusciva a colmare, specialmente la sera prima di dormire. Nonostante avesse il ragazzo che la soddisfava, ciò non era sufficiente, non si sentiva appagata in quanto era in parte schiava del sesso e Gianmarco era il suo rifugio per quei momenti di astinenza. Allora, rivolgendosi a me disse:
Sonia: "Ho deciso, prenderai tu il posto di tuo fratello. Sarai tu a consolarmi nei miei momenti di bisogno".
Iniziò ad accarezzarmi nelle parti intime e gli feci presente che in casa non eravamo soli, c'erano anche i nostri genitori che dormivano al piano di sotto. Di tutta risposta mi rispose :
Sonia: "tranquillo faremo tutto in silenzio"
Finalmente si era decisa, l'ho baciata sulle labbra, mi ha guardato negli occhi, mi ha fatto distendere supino accanto a lei, mi dava bacini sulla bocca, sulla fronte. Ho sentito un calore invadere su tutto il mio corpo, ho sentito il mio membro muoversi sotto gli slip. Lei se ne accorse, aveva percepito il duro he pulsava sotto il pigiama, sfiorando il suo bacino sul mio, facendo aumentare le dimensioni del pene. Ora non vedevo più mia sorella , vedevo una donna, non potevo e non volevo deluderla. Sentii la sua mano infilarsi negli slip, prenderlo dolcemente e menarmelo. Mi tolsi il pigiama ed anche lei, quei dolci seni che mi apparivano erano un richiamo irresistibile, le chiesi se poteva utilizzarli per una spagnola. Che sensazione stupenda, con quale dolcezza accudiva il mio membro nel mezzo del suoi seni. Chi l'avrebbe mai immaginato di avere una sorella così predisposta nelle relazioni intime, che gioa averla tra le proprie mura domestiche, pronta ad esaudire ogni tua richiesta amorosa. Lasciai che prendesse lei ulteriore iniziativa, io l'avrei assecondata. Senza alcun preavviso, si mise sopra di me, a smorzacandela, sentii un calore incredibile che avvolgeva il mio pene, e il liquido dei suoi umori caldissimo colare fin sulle mie gambe.
Sentii chiaramente un profondo respiro, poi mia sorella cominciò un estenuante movimento di sali-scendi sull’asta, scoprendo e ricoprendo la cappella che via via andava ingrossandosi. Eravamo entrambi troppo eccitati. nel frattempo, io le presi le tette e iniziai a giocarci massaggiandole e strizzandole con delicatezza, provocando in lei un’eccitazione ancora più forte.
Si mise a fare un pompino, con quella maestria che solo una persona vissuta è in grado di fare, davvero brava.
Se lo sfregò sul viso, lo leccò come un gelato e lo ciucciò come una indemoniata. Con l’altra mano accarezzava le palle, che apparivano già gonfie e dure. L'eccitazione era ai massimi livelli, non volevo venire subito. Mi staccai un attimo, indossati il preservativo, e la misi a pecora e con un affondo deciso fui nuovamente dentro di lei. Colpi decisi, tenendola dai fianchi, gemiti sommersi per non farci scoprire, e in un attimo venni dentro di lei con una sborrata che la fece tremare…
Mi accasciai su di lei, lasciandola impalata sul mio membro ancora perfettamente eretto. Percepivo ancora le sue contrazioni e poi, lentamente, mi sollevai e ci guardammo senza dir nulla, restando abbracciati l'un l'altro.
Per la seconda volta ero venuto dentro mia sorella (ma non sarebbe di certo stata l’ultima…) ed io sono orgoglioso di avuto una sorella come lei.
scritto il
2024-03-23
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