Io, Luca e la mia sorellina Sara
di
Marco_60
genere
incesti
Mi chiamo Marco, come ogni anno vado in vacanze in cerca di avventure con il mio amico Luca. Ci divertiamo tanto, conosciamo molte ragazze, ed alcune di queste ce le scopiamo. Solitamente prenotiamo un appartamento mesi prima per poi organizzarci. Intanto i miei genitori, in occasione del loro 25 anniversario di matrimonio, prenotano anche loro una vacanza nello stesso periodo. Mi impone mi portare con me mia sorella Sara, per non lasciarla sola. Questo è un grande problema la quale implica una forte limitazione a me e a Luca nelle nostre relazioni con eventuali ragazze conosciute . Sarà è una ragazza bella,appena compiuti 18 anni,formata fisicamente con le giuste misure, ma molto timida, non riesce a relazionarsi con disinvoltura con i ragazzi della sua età. Tuttora è ancora vergine nell'attesa del principe azzurro.
Arriva il giorno della partenza, con le valige e l'augurio di una buona riuscita delle vacanze. L'appartamento è composto con tre letti matrimoniali. Ci sistemiamo riponendo i nostri abiti negli armadi e ci ritroviamo in salone per chiarire alcuni dettagli con Sara. Gli elenchiamo le regole che dovrà rispettare:
-Sei libera di muoverti all'esterno per conto tuo;
-Non vogliamo che intralci il nostro cammino;
-tutto quello che vedi o senti in questa casa dovrà rimanere in segretezza;
-se rientriamo con eventuali ragazze non devi essere di intralcio;
Ci risponde :
E cosa dovrei fare quando non ci siete?
-potrai trascorrere delle giornate tranquille, a visitare il luogo, un giro ai negozi, e poi c'è sempre la spiaggia dove puoi recarti a farti un bagno e prendere un po' di sole.
Stabilite le regole, io e Luca ci mettiamo in movimento, cercando di abbordare le ragazze sole. Facciamo amicizie con un po' di ragazze, ma bisogna lavorarci sopra per riuscire a portarle a letto. Le cose non vanno per il verso giusto, la notte ci ritiriamo a mani vuote. Sarà sembra divertita, sembra tifare contro, come se fosse una giusta punizione per averla esclusa dalle nostre uscite. Ci ritiriamo dalla discoteca a mani vuote e facciamo ritorno a casa nostra. Sarà è già da un bel pezzo a letto.
Durante la notte sento alcuni rumori per casa, penso sia Luca o Sara che magari si sta dirigendo in bagno o in cucina a bere qualcosa. Ma non vedo nessuna luce accendersi, come fanno di solito. Mi sporgo dalla porta e non noto niente di particolare, poi li sento di nuovo e una luce soffusa illuminare il corridoio. Mi assale la paura, penso siamo i ladri. Mi faccio coraggio ed esco dalla stanza, intravedo la porta della stanza dove dorme Sara socchiusa, e mi avvicinò cercando di non far rumore. Dallo spiraglio, scorgo Luca di spalle, coricato affianco a Sara, anche lei di spalle, con la luce del cellulare accesa per far luce, mentre tiene la mano di mia sorella Sara sul suo pisello e muovendola per farsi fare una sega. Sara non reagisce, è impietrita, per come è fatta lei, timida, si vergognerebbe se reagisse. Non credo abbia mai toccato un cazzo nella sua vita, visto che non si è mai fidanzata e si dichiara vergine.
Decido di non intervenire, sarebbe ora che scopra il mondo del sesso, dei piaceri e degli orgasmi, a partire dalle piccole cose. Lo vedo venire, imbrattandole la mano. Lascio la mia postazione e mi ritiro in camera. La mattina seguente osservo mia sorella Sara con il capo chino e quando incrocia lo sguardo a Luca, arrossisce. In realtà a lei è sempre piaciuto Luca, avrebbe dato qualsiasi cosa per diventare la sua ragazza, e sarà anche per questo che avrà deciso di lasciarlo fare. La notte seguente il rito si ripete, stesso film del giorno precedente. La cosa mi diverte, mi piace vedere Sara come reagisce a queste tentazioni, in fondo sono ragazzi che esplorano i loro corpi. Una sera rientro da solo. Luca ha rimorchiato una ragazza che sembra starci, infatti un po' più tardi mi telefona e mi dice che per questa notte non rientrerà. Vado a letto sconsolato, ancora non sono riuscito a rimorchiare nessuno. Non riesco a prendere sonno, mille pensieri mi affollato la mente, riesco solo a focalizzare su uno e sono quei raid notturni di Luca in camera di Sara. Penso e ripenso e dico:
-"Perché non sostituirmi a Luca, mi basterebbe solo una sega per rilassarmi."
Mi reco nella stanza di Sara, non accendo nessuna luce, mi muovo nella penombra. Davanti a me c'è Sara a letto, mi sdraio e faccio le stesse cose che faceva Luca. Le prendo la mano di Sara e la adagio sul mio pene e la muovo per farmi una sega. È una strana sensazione farsi segare dalla sorella, piacevole e eccitante con quelle mani così delicate. Sento, però, che non mi basta, voglio andare un po' oltre. Con l'altra mano, delicatamente le accarezzo i fianchi, per poi risalire e scoprire che non indossa il reggiseno. Magari l'ha fatto apposta perché si aspettava che Luca lo facesse. Lei sempre in silenzio, ma avverto una certa tensione sul suo corpo. Due seni morbidi con due capezxoli inturgiditi, accarezzarli è una vera occasione da non perdere.
Mi chiedo, sarà bagnata la fichetta? Chi lo sa! Perché non verificare!
Tolgo la mano dai seni e scendo giù, la insinuo negli slip e appena tocco il clitoride la sento sussultare. Vado più giù, mi faccio spazio tra le grandi labbra e scopro con piacere che è tutta bagnata. Con gli umori della fica masturbo il clitoride. Le gambe si allargano lentamente, crede che sia Luca a sditalinare e mi lascia fare. Lei sempre coricata sul fianco, gli abbasso gli slip, e piazzo il mio cazzo tra le sue chiappe morbide, simulando una scopata. Lei ci sta al gioco erotico, i suoi piccoli movimenti col bacino mi fanno pensare che le piace gustare questa sensazione. Il mio cazzo è duro come il marmo, vorrebbe ancora di più, magari una scopata, ma purtroppo è mia sorella, come faccio!
Vinco tutte le mie resistenze e provo ad osare, un grado per volta. Sollevo un po' la sua gamba sinistra e gli piazzo in mezzo alle grandi labbra il mio cazzo. Grazie ai suoi umori, che erano diventati abbondanti, mi viene facile strusciare. Avverto il suo respiro affannoso, le vibrazioni del suo corpo è come se parlasse da sola, sono sicuro che gli sta piacendo. Mi ritraggo un po' e soffermo il glande sulla sua vulva, mi inchino verso il basso in modo di puntare il cazzo in entrata sulla fica. Scivola dentro fino ad incontrare un ostacolo. È vero, è vergine, faccio pressione dolcemente e centimetro dopo centimetro, la verginità cede, accompagnata da un grido di dolore sommesso. Ora tutto il mio cazzo è dentro di lei, avvolto dal calore della sua fica. Inizio a muovermi avanti e indietro, avverto i suoi movimenti leggeri nell'accompagnarmi nella mia azione. Nel mentre gli accarezzo i seni per poi scendere e stimolare il clitoride. Vorrebbe gridare di gioia e piacere, ma il suo carattere vergognoso le proibisce. La sento tremare, poi le prime contrazioni annunciano l'arrivo del suo orgasmo. Anch'io sono prossimo, ma non posso certo venire nel pancino di mia sorella, non avendo neanche il preservativo. Quindi resisto, appena Sara raggiunge il piacere massimo dell'orgasmo, lo avverto quando dalla più forte contrazione e irrigidimento del corpo, mi tiro fuori e le vengo tra le chiappe, svuotandomi completamente. Dopo una sommaria pulizia mi allontano per raggiungere la mia camera.
Il mattino seguente vedo rientrare Luca, un po' amareggiato. Gli chiedo come è andata:
-beh come è andata la nottata con la tizia?
-malissimo, credevo di averla in pugno, e invece all'ultimo momento si è defilata.
-Non preoccuparti Luca, la prossima volta andrà meglio.
-Speriamo, altrimenti queste vacanze saranno un fallimento.
Gli risposi:
-Abbiamo sempre una donna in casa, in mancanza di niente!
Alludevo ai fuori programmi che Luca faceva di notte.
Mi guarda dicendomi:
-A cosa illudi?
-Illudo che ti ho visto più volte andare in camera di Sara per farti segare.
Con affare imbarazzato:
-Ma io.....
-Tranquillo, per me te la puoi anche scopare, sono certo che lei non avrebbe nulla in contrario, le piaci, me lo ha confessato, anzi mi faresti un favore, così si sveglia un po'.
-Ma dici davvero, o mi prendi per il culo?
-Ti sembra che stia scherzando? Provaci questa sera e vedrai, non mi sbaglio.
La sera rimasi sveglio nell'attesa che si verificasse l'evento. Intravidi Luca entrare nella sua stanza. Un lungo silenzio, poi i primi gemiti. Inconfondibili, erano quelli di Sara che stava rivivendo le emozioni della sera prima. Poi a seguire un chiacchiericcio che sapeva di dolci parole, come per dire che erano usciti allo scoperto. Mi affacciai per un istante alla loro camera e in quella luce soffusa si intravedeva Luca sopra di Sara che scopavano appassionatamente e Sara che lo teneva stretto tra le sue braccia e partecipava, finalmente, in modo attivo.
Al mattino trovai in cucina Sara euforica e alla vista di Luca lo rincorse per abbracciarlo.
Chiesi a loro:
-Cosa sta succedendo?
E Luca:
-Io e Sara stiamo insieme. Abbiamo trascorso una notte d'amore molto intensa.
-Oh che bella notizia, sono contento per voi due.
In quel momento pensai su quello che ero riuscito a fare, ancora incredulo di tutto, grazie a me.
Inutile dire che da quella sera decisero di dormire insieme, condividendo momenti intimi.
Arrivammo alla fine delle vacanze, tutto sommato le emozioni non erano mancate, e anche la soddisfazione di essermi scopata mia sorella, aveva dato un sapore diverso a quei giorni. Almeno così credevo!
In un momento in cui Luca era impegnato in altre faccende, mi avvicinai a Sara rivolgendogli parole di soddisfazione per la sua scelta e per aver abbandonato la scelta della castità. Di risposta mi sussurrò queste testuali parole:
-Sai quella notte avevo capito che eri tu, e non Luca. È stato piacevole, la delicatezza di come mi hai trattata e di come ti sei preso la mia verginità. Solo ora mi rendo conto di quanto tempo ho perso, e ho intenzione di recuperare, per cui tieniti pronto.
-Oh certo Sara, quando vuoi!
Che fortuna avere una sorellina che ti vuole bene. Un bacetto sulla bocca e carichiamo i bagagli nell'auto. E via si ritorna a casa.
Arriva il giorno della partenza, con le valige e l'augurio di una buona riuscita delle vacanze. L'appartamento è composto con tre letti matrimoniali. Ci sistemiamo riponendo i nostri abiti negli armadi e ci ritroviamo in salone per chiarire alcuni dettagli con Sara. Gli elenchiamo le regole che dovrà rispettare:
-Sei libera di muoverti all'esterno per conto tuo;
-Non vogliamo che intralci il nostro cammino;
-tutto quello che vedi o senti in questa casa dovrà rimanere in segretezza;
-se rientriamo con eventuali ragazze non devi essere di intralcio;
Ci risponde :
E cosa dovrei fare quando non ci siete?
-potrai trascorrere delle giornate tranquille, a visitare il luogo, un giro ai negozi, e poi c'è sempre la spiaggia dove puoi recarti a farti un bagno e prendere un po' di sole.
Stabilite le regole, io e Luca ci mettiamo in movimento, cercando di abbordare le ragazze sole. Facciamo amicizie con un po' di ragazze, ma bisogna lavorarci sopra per riuscire a portarle a letto. Le cose non vanno per il verso giusto, la notte ci ritiriamo a mani vuote. Sarà sembra divertita, sembra tifare contro, come se fosse una giusta punizione per averla esclusa dalle nostre uscite. Ci ritiriamo dalla discoteca a mani vuote e facciamo ritorno a casa nostra. Sarà è già da un bel pezzo a letto.
Durante la notte sento alcuni rumori per casa, penso sia Luca o Sara che magari si sta dirigendo in bagno o in cucina a bere qualcosa. Ma non vedo nessuna luce accendersi, come fanno di solito. Mi sporgo dalla porta e non noto niente di particolare, poi li sento di nuovo e una luce soffusa illuminare il corridoio. Mi assale la paura, penso siamo i ladri. Mi faccio coraggio ed esco dalla stanza, intravedo la porta della stanza dove dorme Sara socchiusa, e mi avvicinò cercando di non far rumore. Dallo spiraglio, scorgo Luca di spalle, coricato affianco a Sara, anche lei di spalle, con la luce del cellulare accesa per far luce, mentre tiene la mano di mia sorella Sara sul suo pisello e muovendola per farsi fare una sega. Sara non reagisce, è impietrita, per come è fatta lei, timida, si vergognerebbe se reagisse. Non credo abbia mai toccato un cazzo nella sua vita, visto che non si è mai fidanzata e si dichiara vergine.
Decido di non intervenire, sarebbe ora che scopra il mondo del sesso, dei piaceri e degli orgasmi, a partire dalle piccole cose. Lo vedo venire, imbrattandole la mano. Lascio la mia postazione e mi ritiro in camera. La mattina seguente osservo mia sorella Sara con il capo chino e quando incrocia lo sguardo a Luca, arrossisce. In realtà a lei è sempre piaciuto Luca, avrebbe dato qualsiasi cosa per diventare la sua ragazza, e sarà anche per questo che avrà deciso di lasciarlo fare. La notte seguente il rito si ripete, stesso film del giorno precedente. La cosa mi diverte, mi piace vedere Sara come reagisce a queste tentazioni, in fondo sono ragazzi che esplorano i loro corpi. Una sera rientro da solo. Luca ha rimorchiato una ragazza che sembra starci, infatti un po' più tardi mi telefona e mi dice che per questa notte non rientrerà. Vado a letto sconsolato, ancora non sono riuscito a rimorchiare nessuno. Non riesco a prendere sonno, mille pensieri mi affollato la mente, riesco solo a focalizzare su uno e sono quei raid notturni di Luca in camera di Sara. Penso e ripenso e dico:
-"Perché non sostituirmi a Luca, mi basterebbe solo una sega per rilassarmi."
Mi reco nella stanza di Sara, non accendo nessuna luce, mi muovo nella penombra. Davanti a me c'è Sara a letto, mi sdraio e faccio le stesse cose che faceva Luca. Le prendo la mano di Sara e la adagio sul mio pene e la muovo per farmi una sega. È una strana sensazione farsi segare dalla sorella, piacevole e eccitante con quelle mani così delicate. Sento, però, che non mi basta, voglio andare un po' oltre. Con l'altra mano, delicatamente le accarezzo i fianchi, per poi risalire e scoprire che non indossa il reggiseno. Magari l'ha fatto apposta perché si aspettava che Luca lo facesse. Lei sempre in silenzio, ma avverto una certa tensione sul suo corpo. Due seni morbidi con due capezxoli inturgiditi, accarezzarli è una vera occasione da non perdere.
Mi chiedo, sarà bagnata la fichetta? Chi lo sa! Perché non verificare!
Tolgo la mano dai seni e scendo giù, la insinuo negli slip e appena tocco il clitoride la sento sussultare. Vado più giù, mi faccio spazio tra le grandi labbra e scopro con piacere che è tutta bagnata. Con gli umori della fica masturbo il clitoride. Le gambe si allargano lentamente, crede che sia Luca a sditalinare e mi lascia fare. Lei sempre coricata sul fianco, gli abbasso gli slip, e piazzo il mio cazzo tra le sue chiappe morbide, simulando una scopata. Lei ci sta al gioco erotico, i suoi piccoli movimenti col bacino mi fanno pensare che le piace gustare questa sensazione. Il mio cazzo è duro come il marmo, vorrebbe ancora di più, magari una scopata, ma purtroppo è mia sorella, come faccio!
Vinco tutte le mie resistenze e provo ad osare, un grado per volta. Sollevo un po' la sua gamba sinistra e gli piazzo in mezzo alle grandi labbra il mio cazzo. Grazie ai suoi umori, che erano diventati abbondanti, mi viene facile strusciare. Avverto il suo respiro affannoso, le vibrazioni del suo corpo è come se parlasse da sola, sono sicuro che gli sta piacendo. Mi ritraggo un po' e soffermo il glande sulla sua vulva, mi inchino verso il basso in modo di puntare il cazzo in entrata sulla fica. Scivola dentro fino ad incontrare un ostacolo. È vero, è vergine, faccio pressione dolcemente e centimetro dopo centimetro, la verginità cede, accompagnata da un grido di dolore sommesso. Ora tutto il mio cazzo è dentro di lei, avvolto dal calore della sua fica. Inizio a muovermi avanti e indietro, avverto i suoi movimenti leggeri nell'accompagnarmi nella mia azione. Nel mentre gli accarezzo i seni per poi scendere e stimolare il clitoride. Vorrebbe gridare di gioia e piacere, ma il suo carattere vergognoso le proibisce. La sento tremare, poi le prime contrazioni annunciano l'arrivo del suo orgasmo. Anch'io sono prossimo, ma non posso certo venire nel pancino di mia sorella, non avendo neanche il preservativo. Quindi resisto, appena Sara raggiunge il piacere massimo dell'orgasmo, lo avverto quando dalla più forte contrazione e irrigidimento del corpo, mi tiro fuori e le vengo tra le chiappe, svuotandomi completamente. Dopo una sommaria pulizia mi allontano per raggiungere la mia camera.
Il mattino seguente vedo rientrare Luca, un po' amareggiato. Gli chiedo come è andata:
-beh come è andata la nottata con la tizia?
-malissimo, credevo di averla in pugno, e invece all'ultimo momento si è defilata.
-Non preoccuparti Luca, la prossima volta andrà meglio.
-Speriamo, altrimenti queste vacanze saranno un fallimento.
Gli risposi:
-Abbiamo sempre una donna in casa, in mancanza di niente!
Alludevo ai fuori programmi che Luca faceva di notte.
Mi guarda dicendomi:
-A cosa illudi?
-Illudo che ti ho visto più volte andare in camera di Sara per farti segare.
Con affare imbarazzato:
-Ma io.....
-Tranquillo, per me te la puoi anche scopare, sono certo che lei non avrebbe nulla in contrario, le piaci, me lo ha confessato, anzi mi faresti un favore, così si sveglia un po'.
-Ma dici davvero, o mi prendi per il culo?
-Ti sembra che stia scherzando? Provaci questa sera e vedrai, non mi sbaglio.
La sera rimasi sveglio nell'attesa che si verificasse l'evento. Intravidi Luca entrare nella sua stanza. Un lungo silenzio, poi i primi gemiti. Inconfondibili, erano quelli di Sara che stava rivivendo le emozioni della sera prima. Poi a seguire un chiacchiericcio che sapeva di dolci parole, come per dire che erano usciti allo scoperto. Mi affacciai per un istante alla loro camera e in quella luce soffusa si intravedeva Luca sopra di Sara che scopavano appassionatamente e Sara che lo teneva stretto tra le sue braccia e partecipava, finalmente, in modo attivo.
Al mattino trovai in cucina Sara euforica e alla vista di Luca lo rincorse per abbracciarlo.
Chiesi a loro:
-Cosa sta succedendo?
E Luca:
-Io e Sara stiamo insieme. Abbiamo trascorso una notte d'amore molto intensa.
-Oh che bella notizia, sono contento per voi due.
In quel momento pensai su quello che ero riuscito a fare, ancora incredulo di tutto, grazie a me.
Inutile dire che da quella sera decisero di dormire insieme, condividendo momenti intimi.
Arrivammo alla fine delle vacanze, tutto sommato le emozioni non erano mancate, e anche la soddisfazione di essermi scopata mia sorella, aveva dato un sapore diverso a quei giorni. Almeno così credevo!
In un momento in cui Luca era impegnato in altre faccende, mi avvicinai a Sara rivolgendogli parole di soddisfazione per la sua scelta e per aver abbandonato la scelta della castità. Di risposta mi sussurrò queste testuali parole:
-Sai quella notte avevo capito che eri tu, e non Luca. È stato piacevole, la delicatezza di come mi hai trattata e di come ti sei preso la mia verginità. Solo ora mi rendo conto di quanto tempo ho perso, e ho intenzione di recuperare, per cui tieniti pronto.
-Oh certo Sara, quando vuoi!
Che fortuna avere una sorellina che ti vuole bene. Un bacetto sulla bocca e carichiamo i bagagli nell'auto. E via si ritorna a casa.
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