Alla scoperta della sorella parte 2

di
genere
incesti

(RACCONTO DI FANTASIA - Consiglio di leggere l'episodio precedente per una continuità del discorso)
Avevo la certezza che Cinzia era consenziente, altrimenti non mi avrebbe dato la possibilità di scoparla e non avrebbe raggiunto l'orgasmo. Il suo non dichiararsi esplicitamente era solo un modo per difendere la sua morale e il suo imbarazzo, ma questo mio agire la intrigava molto. Quando, durante il giorno, mi incrociavo con lei, cercava di evitarmi, e quando i nostri occhi si incrociavano, diventava rossa. Insomma non c'era verso di discutere con lei, mi evitava sempre. Mi venne quindi l'idea instaurare un dialogo su Whatsapp e quindi di stuzzicarla per farla uscire allo scoperto. Inizialmente ho cercato di adularla scrivendogli parole carine ed affettuose, soprattutto riferendomi al suo aspetto fisico:
Io: "sai, sei diventata una bella donna", "quando tocco la tua pelle vellutata, mi vengono i brividi", "hai due seni meravigliosi" "e un sedere da urlo"
e lei rispondeva con qualche faccina compiaciuta. Poi continuando:
Io: "l'altra sera ho provato sensazioni uniche" "ho goduto da matto, ed anche tu, ne sono certo", "come vorrei essere di nuovo in questo momento tra le tue braccia".
Dopo qualche attimo mi risponde e mi dice:
Cinzia: "siamo fratello e sorella, questa storia deve finire, non può continuare". 
Io: "Ti ho sempre trattato con rispetto e dolcezza, il nostro è un legame affettivo indissolubile".
Cinzia: "Lo so, ma credo che stiamo sbagliando".
Io: "Non c'è errore quando due persone si desiderano, ed io ti desidero" "Sei l'unica persona con cui ho provato davvero tanto amore e coinvolgimento mentale".
Si capiva che cercava una via d'uscita da questo discorso, ma in realtà non era convinta. Quindi gli chiesi:
Io: "Questa sera vengo nella tua stanza e ne parliamo a viso aperto"
Mi rispose:
Cinzia:" preferirei di no! "
Io:" A stasera! "
Cinzia: "No, ti prego". 
La sera, dopo essermi docciato e profumato, mi reco nella sua stanza. La porta era aperta, per me era già un segnale importante. Era ancora vestita con gli abiti della giornata. Quando mi vide cercò di non guardarmi, voleva fuggire da quei discorsi, non sapeva se era in grado di affrontarli con serenità, combattuta tra la morale e il piacere.
Io: "Allora hai riflettuto, di cosa ti preoccupi, sei una donna, sei maggiorenne, hai già avuto delle esperienze sessuali"
Cinzia: "Si certo, ma non con un familiare"
Io: "L'ultima volta che abbiamo fatto sesso ho avvertito il tuo piacere, ti è piaciuto, lo sentivo, sentivo il tuo respiro affannoso, le tue contrazioni"
Cinzia : "Ho sbagliato, mi sono lasciata andare per non espormi al tuo cospetto"
Io: "Guarda il tuo corpo, sei splendida, sei la donna desiderosa che tutti vorrebbero avere"
Cinzia: "Non lo so, sono confusa!"
Io :"Sei confusa perché non ti lasci andare! Segui il tuo istinto"
Mi avvicinai e la abbracciai. Oppose resistenza, una resistenza debole, la strinsi a me, le accarezzavo la schiena, la tiravo a me per fargli sentire il calore del mio corpo, la mia eccitazione. Mi misi a baciarla sul collo, poi sul viso e successivamente portando le mani sul suo capo la accostai alle mie labbra in un profondo bacio passionale. Qualche tentennamento, ma poi le lingue si cercarono, il suo corpo era pervaso da sussulti, fremeva, le mie mani scivolavano lungo il suo corpo, scrutando i lati più sensibili, più nascosti. Con molta delicatezza gli sfilai la maglietta e il reggiseno, istintivamente si copri il petto con le mani. Le feci abbassare liberando dalla morsa quei due splendidi seni che meritavano tanto essere guardati. Qualche bacio su  quella morbida pelle, e le labbra a catturare quei due capezzoli inturgiditi. Caddero anche i pantaloni, e con esso gli slip, facendo intravedere quella leggera peluria che nascondeva la sua intimità più profonda. Mi spogliai anch'io, rimasi in slip e chiesi di guardarlo bene, perchè da ora in poi diventerà familiare. La feci sedere ai bordi del letto, mi avvicinai, e mi abbassai gli slip mostrando l'oggetto del desiderio. Aveva gli occhi lucidi, aveva visto per la prima volta il mio cazzo nelle sue reali dimensioni. Era imbarazzata, indecisa su cosa fare.
Io: "Hai visto sorellina, questo è l'oggetto del desiderio, non rimarrai delusa, è notevole e ti darà soddisfazione"
Gli chiedo quindi:
Io: " Fammi vedere come sai fare i pompini. Ai tuoi fidanzatini l'avrai fatto, immagino qualche volta!""
Senza farmi aspettare troppo lo prese tra le mani e lo mise in bocca. Stava procedendo proprio come desideravo, ero riuscito a coinvolgerla, si era decisa a collaborare. Evidentemente aveva confidenza con il cazzo, me lo succhiava a dovere, davvero molto brava. Dopo avermelo lavorato per bene, la faccio stendere sul letto, e tra un bacio e una carezza, gli allargo le gambe e con la lingua mi insinuo su quella dolce fessura inumidita. Ogni slinguata sul clitoride gli procurava un sussulto, gemiti e contrazioni. Ora era libera da ogni tabù, iniziò a rendersi partecipe delle azioni, mi teneva per il capo e mi sussurrava "Sì, così ti voglio" " Sei molto bravo" "Continua così". Avevo tutto il viso unto dei suoi umori abbondanti che sbrodolava dalla figa, ciò a dimostrazione che stava godendo.
La misi di lato, gli alzai la gamba destra e fui dentro di lei in un attimo, in quella dolce figa inumidita notevolmente. Ora aveva gli occhi aperti, mi guardava e li richiudeva, per poi guardarmi di nuovo compiaciuta negl'occhi. Mentre la pompavo scrutavo il suo corpo, le mani accarezzavano dappertutto, si insinuavano la dove le procurava piacere. La misi a pecorina, tenendola ancorata per i fianchi, ad ogni colpo, i suo glutei ondeggiavano, era un bel vedere. Lei gemeva :
Cinzia: "Ohhhhh...." "Si ancora, più forte". 
Poi volle mettersi a Smorzacandela, impalandosi su di me, vedere i suoi seni sobbalzare, durante il suo andare su e giù, era un piacere immenso.
Cinzia: "Ohhh...... fratellino!!!" " Mi sento piena del tuo cazzo" "Come godo!" "Voglio che vieni dentro di me, ora!"
A quel punto, mentre cercavo di prendere il preservativo dai pantaloni, Cinzia mi bloccò dicendomi
Cinzia: "non c'è ne bisogno, prendo la pillola".
Rimasi meravigliato, questa notizia mi caricò  enormemente, potevo venire dentro di lei, nella sua calda fighetta, vedere il mio sperma colare tra le sue gambe. Quindi la misi supina, è io sopra di lei nella posizione del missionario. I nostri corpi e i nostri volti l'uno a contatto dell'altro, agli affondi si alternavano, baci appassionati come due fidanzatini. Venimmo entrambi:
Cinzia: "Ohhhhhh...... godoooo!!!"
Io: "Vengo anch'ioooo..... ohhhhh....."
Sentii riversare tutto la mia sborra dentro la sua vagina, e sentire le sue continue contrazioni, davvero consistenti. Dopo un minuto, tirando fuori il mio cazzo, ammirai con piacere il mio seme gocciolare dalla sua dolce fighetta. Dopo quest'ultima scopata rimanemmo distesi supini sul letto con il mio membro che ormai si era sgonfiato e cadeva giù di lato, mentre Cinzia con le tette schiacciate sul petto e con i capezzoli all'insù. Poco dopo ci abbracciammo, con le gambe incrociate, e prendemmo sonno quasi all'istante. Continua.........
scritto il
2024-06-04
4 . 1 K
visite
6
voti
valutazione
5.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.