Trasgressione al privé

di
genere
prime esperienze

Mi chiamo Marco e la mia compagna Lucia. Siamo una coppia aperta, non siamo gelosi, viviamo la sessualità in modo discreto, senza farci giudicare dalle persone. Ci piace sperimentare e cambiare situazioni per rendere il nostro rapporto sempre più vivo. Abbiamo sperimentato esperienze naturiste e anche il Dogging sex, ma abbiamo convenuto che forse era più pratico e più pulito frequentare un privé. Mentre prima erano rapporti occasionali con sconosciuti, qui abbiamo legato in amicizia con i frequentatori. Non sono mancati i scambi di coppia, threesome e a volte qualche ammucchiata. Abbiamo provato emozioni forti e soddisfacenti, ma mai mi sarei immaginato di trovarmi in una determinata situazione. Qui inizia il racconto:
Come di consueto appena arrivati ci salutiamo con i frequentatori abituali con cui avevamo già legato. Qualche chiacchiera, qualcosa da bere e iniziamo a guardarci intorno. Quella sera c'era gente nuova, come da abitudine tentiamo qualche approccio, e con uno in particolare approfondiamo la conoscenza. Marcello, un bell'uomo sulla quarantina che raccoglie subito l'interesse della mia compagna, lo si vede dal suo sguardo. Dopo un po lo invitiamo a seguirci in una delle stanze del privé. Lucia si mostra molto interessata a lui, lo invita ad essere più propositivo, nel mentre che lei gli accarezza le gambe e il petto. Quindi ci spogliamo e ci ad agiamo sul lettone. Lucia, affamata di cazzo, se ne impadronisce e inizia a praticargli un bel pompino. Nel mentre io la accarezzo nelle parti intime, e già abbondantemente bagnata. Inizio a scoparla a pecorina mentre Marcello si gode del lavoro di bocca. Sembra soddisfatto, ed anche Lucia dal modo con cui si dedica al cazzo di Marcello sembra gradire. È affascinante e seducente vederla impegnata in queste attività, con le mani di lui appoggiate sul suo capo, come per dire "non fermarti". È giunto il momento di fare spazio all'ospite. Lucia con le gambe spalancate gli fa cenno di accomodarsi, può finalmente godersi in pieno quel bel cazzo eretto che sventola . Inizia un martellamento incessante a cui Lucia non può non emettere gemiti di piacere ad ogni affondo nella sua figa. Lo vuole provare in tutte le posizioni, se lo gode alla grande, è una cagna in calore, ne vuole sempre di più. Io resto a guardarli mentre con una mano mi meno il cazzo. Fad un certo punto faccio cenno a Marcello di farmi spazio e lui prontamente si libera di lei. Sono di nuovo dentro la sua figa e mi godo delle mie sensazioni e del suo corpo. Come spesso faccio, sussurro a Lucia di farci raggiungere da Marcello e provare qualcosa a tre, o ancora meglio una doppia penetrazione. Non è la prima volta che la sperimentiamo. Mi fa cenno di sì. Mi rivolgo a Marcello e gli chiedo se gradisce la penetrazione anale, di tutta risposta risponde di sì. Gli dico di prendere il lubrificante che sta sul mobiletto e di ungere per bene l'ano. Mentre continuo nella mia sana scopata, sobbalzo, vengo colto di sorpresa sentendo un dito che cerca di farsi strada nel mio ano. Mi giro con sguardo un po' disturbato e rivolgendomi a Marcello gli dico "Che cazzo fai?" Lucia immediatamente mi prende il volto con le mani e guardandomi negl'occhi mi dice "Avevi sempre detto come sarebbe stato bello nascere donna e provare i piaceri che provano le donne, ed ora hai la possibilità di provarle per davvero". Rimango allibito da questo discorso mentre sento ancora questo dito, anzi due che si fanno spazio nel mio ano nell'opera di lubrificato per bene. Sono in panne, ma sento dentro di me una forte palpitazione ed una eccitazione immensa. Sento il suo corpo adagiarsi sulla mia schiena e il suo cazzo puntare dritto il mio ano. Sono contratto, ma poco alla volta mi lascio andare. Chiudo gli occhi e ascolto le sensazioni, sento spingere con una certa decisione, la sua cappella farsi spazio, superare poco alla volta lo sfintere e poi una volta superato scivolare dentro. Sento il cuore battere a mille, sono stretto in mezzo a loro due, avvolto dai loro corpi. Marcello inizia a scoparmi, mentre io contemporaneamente scopo la mia compagna. Lucia mi chiede se mi sta piacendo. Non gli rispondo, ma la verità è che mi sta davvero piacendo sentire quel cazzo muoversi nel mio retto. I ritmi diventano forsennati, i gemiti si fanno sempre più intensi e dopo un buon quarto d'ora stretto in questa morsa vengo. Le mie contrazioni hanno effetto a catena, Lucia è in preda all'orgasmo e Marcello, anche lui al culmine viene dentro di me riversandomi un fiume di sperma caldo. Non credevo che si potesse arrivare a questo è provare emozioni così forti, ma ora so che niente è impossibile.
scritto il
2025-02-10
3 . 3 K
visite
2 5
voti
valutazione
6.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Trio anomalo
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.