Alla scoperta della sorella
di
Marco_60
genere
incesti
(RACCONTO DI FANTASIA)
Sin da giovane la figa non mi è mai mancata, ma a 23 anni ho subito una battuta di arresto. Praticamente non trovavo una ragazza che mi potesse stimolare una certa passione erotica e quindi a dirla breve per consolarmi mi sparavo seghe. Ma arriviamo a noi. Ho una sorella di nome Cinzia che da poco aveva compiuti i 18 anni. Ragazza carina, ma un pò timida che ha sempre trovato difficoltà a relazionarsi con ragazzi un pò più grandi di lei. Le sere trascorrevano sempre con lo stesso copione, cioè mi guardavo video porno sul cellulare e contemporaneamente mi segavo, dopodichè mi sentivo più rilassato. Una sera dovevo chiedere una cosa a mia sorella Cinzia, a riguardo di una sua amica. Entrai nella sua stanza, e la trovai che si era già addormentata. Ma il mio sguardo si focalizzò sul suo sedere che si mostrava al di fuori dalle lenzuola. Era coperto da un minuscolo slip, e devo dire che era davvero un bel vedere, nonostante non l'avessi notato prima d'ora. Non la volli svegliare, ma rimasi li ad osservarla per qualche minuto, quasi a non riuscire a distogliere il mio sguardo da quelle belle natiche. Tornai in camera, avendo ancora davanti gli occhi quella visione stupenda, l'avevo guardata con occhi diversi, non più come una ragazzina, d'altronde qualche esperienza amorosa l'aveva già avuta. Mi menai il cazzo con le mani cercando di scaricare la tensione che avevo addosso, ma non potevo non pensare a quel sedere bello sodo che avevo visto poco prima. Senza pensarci due volte tornai in camera di Cinzia, era ancora in quella posizione. Cercando di non svegliarla mi tirai giù il pigiama e mi sparai una sega indimenticabile fantasticando su quelle meravigliose chiappe. Venni copiosamente nel fazzoletto per non lasciare traccia del mio passaggio, e in silenzio ritornai in camera. Nei giorni successivi riflettevo su quello che avevo visto e non riuscivo a pensare ad altro. Ritornai nella sua stanza assicurandomi che stesse dormendo, la trovai supina sul suo letto, mi avvicinai e la toccai furtivamente, prima sulle braccia e poi sulle gambe. Il cuore mi batteva forte, il timore che si svegliasse, mi rendeva in parte nervoso, ma ero così terribilmente eccitato nel farlo. Dopo il primo contatto, dove da parte sua non notai alcuna reazione, alzai l'asticella e approfittando che non indossava il reggiseno, le toccai il seno. Era morbido e soffice, il capezzolo faceva capolino su quel bel rilievo. Non so se stesse davvero dormendo, visto che mi facevo più audace, ma ad ogni carezza che facevo il capezzolo si inturgidiva sempre più. Con l'altra mano mi segavo, ti tanto in tanto mi dovevo fermare per non venire. Presi una decisione estrema, presi la sua mano e la diressi intorno sul mio cazzo duro, e facendo presa, aiutata da me, mi sono fatto segare. Venni copiosamente, sporcando anche un po' le sue dita. La pulii con delicatezza e lasciai la stanza senza far rumore. Tornai nella stanza e iniziai a meditare su ciò che era successo. Da parte sua, nessuna reazione, ma non potevo credere che non avesse avvertito la cosa, tantomeno si fosse divincolata in segno di rifiuto, e considerando anche che avrebbe potuto chiudere la porta a chiave. Riproposi la situazione qualche giorno dopo, ed anche in questo caso nessuna reazione da parte sua. Ormai il mio pensiero ruotava intorno a lei finché un giorno, trovandola sdraiata lateralmente e mostrandomi il lato B, mi accostai a lei. Le abbassai gli slip e adagiai il mio cazzo tra le sue chiappe. Mi bastò accarezzarle le gambe e strusciarmi sulle sue chiappe che venni all'istante. Capivo che avrei potuto osare di più, che non si sarebbe opposta ai miei giochetti. Così la sera successiva decisi che i tempi erano maturi per andare in "fondo". Mi munii di preservativo e mi recai nella sua stanza. Anche questa volta era posizionata lateralmente. Volevo che capisse per bene le mie intenzioni, così prendendole la mano per segarmi iniziai a sussurrargli paroline soft "Ti piace vero sorellina" "Hai un corpo splendido" "Ti piace sentire il mio cazzo duro". Con una mano iniziai a palpargli i seni in modo deciso per poi scivolare verso giù fino a raggiungere la figa. Era inzuppata, fracida di umori, le piaceva essere toccata da me, ma non mi bastava più. Indossai il preservativo, facendole presente a voce bassa "mi sto indossando il preservativo, tra poco sarai mia". Avvertivo in lei fremiti continui di eccitazione, così mi avvicinai e puntando la sua figa, feci scivolare il mio cazzo lentamente dentro di lei. Avvertii dei sussulti, era quello che volevo, cioè che godesse anche lei, così iniziai con degli affondi, prima delicati e poi più decisi. Non ebbi difficoltà a posizionarla nelle varie posizioni, ormai era succube di me, la potevo maneggiare senza riceverne opposizione. Prima con un respiro affannoso e poi con delle contrazioni della vagina la sentii venire ed io subito dopo. Mi staccai qualche istante dopo e la baciai sulle labbra. Cinzia, nonostante faceva finta di dormire, aveva goduto ma non aveva avuto il coraggio di esporsi più di tanto. Chissà forse un giorno lo farà. Vedremo....... (CONTINUA)
Sin da giovane la figa non mi è mai mancata, ma a 23 anni ho subito una battuta di arresto. Praticamente non trovavo una ragazza che mi potesse stimolare una certa passione erotica e quindi a dirla breve per consolarmi mi sparavo seghe. Ma arriviamo a noi. Ho una sorella di nome Cinzia che da poco aveva compiuti i 18 anni. Ragazza carina, ma un pò timida che ha sempre trovato difficoltà a relazionarsi con ragazzi un pò più grandi di lei. Le sere trascorrevano sempre con lo stesso copione, cioè mi guardavo video porno sul cellulare e contemporaneamente mi segavo, dopodichè mi sentivo più rilassato. Una sera dovevo chiedere una cosa a mia sorella Cinzia, a riguardo di una sua amica. Entrai nella sua stanza, e la trovai che si era già addormentata. Ma il mio sguardo si focalizzò sul suo sedere che si mostrava al di fuori dalle lenzuola. Era coperto da un minuscolo slip, e devo dire che era davvero un bel vedere, nonostante non l'avessi notato prima d'ora. Non la volli svegliare, ma rimasi li ad osservarla per qualche minuto, quasi a non riuscire a distogliere il mio sguardo da quelle belle natiche. Tornai in camera, avendo ancora davanti gli occhi quella visione stupenda, l'avevo guardata con occhi diversi, non più come una ragazzina, d'altronde qualche esperienza amorosa l'aveva già avuta. Mi menai il cazzo con le mani cercando di scaricare la tensione che avevo addosso, ma non potevo non pensare a quel sedere bello sodo che avevo visto poco prima. Senza pensarci due volte tornai in camera di Cinzia, era ancora in quella posizione. Cercando di non svegliarla mi tirai giù il pigiama e mi sparai una sega indimenticabile fantasticando su quelle meravigliose chiappe. Venni copiosamente nel fazzoletto per non lasciare traccia del mio passaggio, e in silenzio ritornai in camera. Nei giorni successivi riflettevo su quello che avevo visto e non riuscivo a pensare ad altro. Ritornai nella sua stanza assicurandomi che stesse dormendo, la trovai supina sul suo letto, mi avvicinai e la toccai furtivamente, prima sulle braccia e poi sulle gambe. Il cuore mi batteva forte, il timore che si svegliasse, mi rendeva in parte nervoso, ma ero così terribilmente eccitato nel farlo. Dopo il primo contatto, dove da parte sua non notai alcuna reazione, alzai l'asticella e approfittando che non indossava il reggiseno, le toccai il seno. Era morbido e soffice, il capezzolo faceva capolino su quel bel rilievo. Non so se stesse davvero dormendo, visto che mi facevo più audace, ma ad ogni carezza che facevo il capezzolo si inturgidiva sempre più. Con l'altra mano mi segavo, ti tanto in tanto mi dovevo fermare per non venire. Presi una decisione estrema, presi la sua mano e la diressi intorno sul mio cazzo duro, e facendo presa, aiutata da me, mi sono fatto segare. Venni copiosamente, sporcando anche un po' le sue dita. La pulii con delicatezza e lasciai la stanza senza far rumore. Tornai nella stanza e iniziai a meditare su ciò che era successo. Da parte sua, nessuna reazione, ma non potevo credere che non avesse avvertito la cosa, tantomeno si fosse divincolata in segno di rifiuto, e considerando anche che avrebbe potuto chiudere la porta a chiave. Riproposi la situazione qualche giorno dopo, ed anche in questo caso nessuna reazione da parte sua. Ormai il mio pensiero ruotava intorno a lei finché un giorno, trovandola sdraiata lateralmente e mostrandomi il lato B, mi accostai a lei. Le abbassai gli slip e adagiai il mio cazzo tra le sue chiappe. Mi bastò accarezzarle le gambe e strusciarmi sulle sue chiappe che venni all'istante. Capivo che avrei potuto osare di più, che non si sarebbe opposta ai miei giochetti. Così la sera successiva decisi che i tempi erano maturi per andare in "fondo". Mi munii di preservativo e mi recai nella sua stanza. Anche questa volta era posizionata lateralmente. Volevo che capisse per bene le mie intenzioni, così prendendole la mano per segarmi iniziai a sussurrargli paroline soft "Ti piace vero sorellina" "Hai un corpo splendido" "Ti piace sentire il mio cazzo duro". Con una mano iniziai a palpargli i seni in modo deciso per poi scivolare verso giù fino a raggiungere la figa. Era inzuppata, fracida di umori, le piaceva essere toccata da me, ma non mi bastava più. Indossai il preservativo, facendole presente a voce bassa "mi sto indossando il preservativo, tra poco sarai mia". Avvertivo in lei fremiti continui di eccitazione, così mi avvicinai e puntando la sua figa, feci scivolare il mio cazzo lentamente dentro di lei. Avvertii dei sussulti, era quello che volevo, cioè che godesse anche lei, così iniziai con degli affondi, prima delicati e poi più decisi. Non ebbi difficoltà a posizionarla nelle varie posizioni, ormai era succube di me, la potevo maneggiare senza riceverne opposizione. Prima con un respiro affannoso e poi con delle contrazioni della vagina la sentii venire ed io subito dopo. Mi staccai qualche istante dopo e la baciai sulle labbra. Cinzia, nonostante faceva finta di dormire, aveva goduto ma non aveva avuto il coraggio di esporsi più di tanto. Chissà forse un giorno lo farà. Vedremo....... (CONTINUA)
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