Mia sorella Sonia parte 9
di
Marco_60
genere
incesti
(Non trovando adesioni nell'annuncio fatto su "Mia sorella Sonia parte 8", ho pensato di cambiare trama.)
-Racconto di fantasia -
IN FAMIGLIA - Sonia, la sorellina che sembrava casta, si è rivelata nel tempo una ottima compagna affamata di sesso e di trasgressione.
Una domenica ci ritrovammo a tavola con i nostri genitori. Eravamo in cinque, nostro fratello Gianmarco sarebbe arrivato in ritardo. Dopo aver consumato il pranzo, mia madre ci pone una domanda:
"Spiegatemi cosa sono quei rumori e lamenti che provengono la sera dalle vostre camere!"
"No mamma, sarà che di tanto in tanto scherziamo, e quindi facciamo rumori"
Si inserisce mio padre nel discorso
"sono rumori inconfondibili, dateci una spiegazione plausibile, qualunque essa sia".
L'avevano capito, inutile girargli intorno, quindi mi feci coraggio e parlai chiaramente.
"Io e Sonia ci vogliamo bene e condividiamo esperienze amorose, non riusciamo a stare un attimo separati, si è creata una certa alchimia tra noi e non intendiamo rinunciarci.
Mamma: "Capisco, in fondo è sempre un atto d'amore"
Io: " Esatto"
Mi feci più audace e chiesi a Sonia di avvicinarsi, gli tolsi la maglietta e il reggiseno, e rivolgendomi a mio padre gli dissi:
" Vedi papà, questi due seni morbidi e eretti, come si fa a non accarezzarli e a baciarli!"
Lo sguardo di mio padre si era focalizzato sui seni di Sonia e sembrava attratto. Gli chiesi che poteva avvicinarsi e toccarle, cosa che timidamente fece.
Mi avvicinai a mamma e gli dissi:
"Lo so mamma che anche tu hai dei bei seni, li ho già notati qualche volta furtivamente, fammeli toccare"
Infilai le mani sotto i vestiti ed erano davvero morbidi e soffici come quelli di Sonia. Le nostre lingue si incrociano, e nel mentre le scopro i seni dal suo vestito rosso, inizio a leccarne i capezzoli, lei geme rumorosamente ed il gemito aumenta quando mi insinuo negli suoi slip, accarezzandole prima il clitoride e poi le gradi labbra.
Nel frattempo notavo che mio padre ci stava prendendo gusto, abbracciato a Sonia le sue mani scorrevano lungo il suo corpo. Sonia da parte sua mormorava piccole frasi che scatenavano la libidine di lui " Papà non sai quante volte ho immaginato di essere al posto di mamma quando sentivo i gemiti suoi"
Papà: " Figlia mia, sei il peccato ed voglio assaporare il frutto del peccato"
Sonia: " Sì papà, spogliati, mostrami i tuoi attributi"
E mentre si spogliava, mia madre li osservava con interesse, i suoi ormoni ribollivano e dovevo andare oltre.
Mi spogliai anch'io mostrando il mio membro eretto, duro come il marmo, e senza esitazione fu preda della sue mani e della sua bocca.
Decidemmo per comodità di rifugiarci sul lettone per stare più comodi. Mia madre dopo aver lavorato bene di bocca mi chiese di scoparla. L'emozione era tanta, avrei assaporata anche questa esperienza unica, dimostrargli quanto ero abile a fare sesso.
Sonia fece distendere mio padre supino sul letto e lei sopra a cavalcioni si fece impalare. Sembrava gradire molto la nerchia di papà, era un continuo sentire di gemiti.
Ad un certo punto sentimmo la porta aprirsi, era mio fratello Gianmarco, ci aveva preannunciato che sarebbe arrivato in ritardo.
Gianmarco: "Ma cosa succede qui, cos'è questo casino?"
Io: " Tranquillo fratellone da oggi in poi possiamo fare tutto quello che vogliamo senza nasconderci"
Mamma gli disse; "Vieni avanti figliuolo, non ti scandalizzare, siamo a conoscenza di tutto, spogliati ed unisciti a noi".
Si spoglia, mostra il suo cazzo duro, che pulsa e brama la carne di mamma. Lei spalanca le sue labbra rosse e lo fa entrare, lo accoglie in abbondanza facendolo scomparire e riapparire come una maga del sesso, alternandolo a dei movimenti di lingua sulla sua cappella che vorrebbe esplodere fin da subito.
Fece sdraiare Gianmarco supino sul letto e si impalò sulla sua nerchia. Da dietro vedevo la nerchia di mio fratello che prepotentemente entrava e usciva dalla figa di mamma e poco sopra notavo il buco del culo pulsare, dilatato, come un invito ad essere violato.
Non ci pensai due volte, lo puntai e in un attimo il mio cazzo aveva oltrepassato il suo sfintere. Avevamo realizzato una doppia e mamma sembrava gradire.
Sussurrava "Sì, figliuoli miei, scopatemi con più forza, che bella sensazione ricevere due cazzi contemporaneamente"
Io e Gianmarco non ci facciamo pregare ed iniziamo a spingere dentro di lei, sentendo a vicenda i nostri cazzi dalle pareti interne di mamma che gode con noi sotto i nostri colpi.
Papà invece, sbloccato dai pregiudizi, era molto concentrato a trombare Sonia con decisione in tutte le posizioni. Entrambi gemevano e urlavano il loro piacere. Il primo a venire fu proprio papà che attraverso un forte gemito di piacere preannunciava il raggiungimento dell'orgasmo, riversando tutta la sua sborra dentro la vagina di Sonia, e un attimo dopo venni anche io e mio fratello nei due canali di mamma per la sua gioia.
Mamma: “Non sono mai venuta così... Mi avete fatta morire... Ho avuto orgasmi continui... E' stato indescrivibile...
(Fine della storia di mia sorella Sonia)
-Racconto di fantasia -
IN FAMIGLIA - Sonia, la sorellina che sembrava casta, si è rivelata nel tempo una ottima compagna affamata di sesso e di trasgressione.
Una domenica ci ritrovammo a tavola con i nostri genitori. Eravamo in cinque, nostro fratello Gianmarco sarebbe arrivato in ritardo. Dopo aver consumato il pranzo, mia madre ci pone una domanda:
"Spiegatemi cosa sono quei rumori e lamenti che provengono la sera dalle vostre camere!"
"No mamma, sarà che di tanto in tanto scherziamo, e quindi facciamo rumori"
Si inserisce mio padre nel discorso
"sono rumori inconfondibili, dateci una spiegazione plausibile, qualunque essa sia".
L'avevano capito, inutile girargli intorno, quindi mi feci coraggio e parlai chiaramente.
"Io e Sonia ci vogliamo bene e condividiamo esperienze amorose, non riusciamo a stare un attimo separati, si è creata una certa alchimia tra noi e non intendiamo rinunciarci.
Mamma: "Capisco, in fondo è sempre un atto d'amore"
Io: " Esatto"
Mi feci più audace e chiesi a Sonia di avvicinarsi, gli tolsi la maglietta e il reggiseno, e rivolgendomi a mio padre gli dissi:
" Vedi papà, questi due seni morbidi e eretti, come si fa a non accarezzarli e a baciarli!"
Lo sguardo di mio padre si era focalizzato sui seni di Sonia e sembrava attratto. Gli chiesi che poteva avvicinarsi e toccarle, cosa che timidamente fece.
Mi avvicinai a mamma e gli dissi:
"Lo so mamma che anche tu hai dei bei seni, li ho già notati qualche volta furtivamente, fammeli toccare"
Infilai le mani sotto i vestiti ed erano davvero morbidi e soffici come quelli di Sonia. Le nostre lingue si incrociano, e nel mentre le scopro i seni dal suo vestito rosso, inizio a leccarne i capezzoli, lei geme rumorosamente ed il gemito aumenta quando mi insinuo negli suoi slip, accarezzandole prima il clitoride e poi le gradi labbra.
Nel frattempo notavo che mio padre ci stava prendendo gusto, abbracciato a Sonia le sue mani scorrevano lungo il suo corpo. Sonia da parte sua mormorava piccole frasi che scatenavano la libidine di lui " Papà non sai quante volte ho immaginato di essere al posto di mamma quando sentivo i gemiti suoi"
Papà: " Figlia mia, sei il peccato ed voglio assaporare il frutto del peccato"
Sonia: " Sì papà, spogliati, mostrami i tuoi attributi"
E mentre si spogliava, mia madre li osservava con interesse, i suoi ormoni ribollivano e dovevo andare oltre.
Mi spogliai anch'io mostrando il mio membro eretto, duro come il marmo, e senza esitazione fu preda della sue mani e della sua bocca.
Decidemmo per comodità di rifugiarci sul lettone per stare più comodi. Mia madre dopo aver lavorato bene di bocca mi chiese di scoparla. L'emozione era tanta, avrei assaporata anche questa esperienza unica, dimostrargli quanto ero abile a fare sesso.
Sonia fece distendere mio padre supino sul letto e lei sopra a cavalcioni si fece impalare. Sembrava gradire molto la nerchia di papà, era un continuo sentire di gemiti.
Ad un certo punto sentimmo la porta aprirsi, era mio fratello Gianmarco, ci aveva preannunciato che sarebbe arrivato in ritardo.
Gianmarco: "Ma cosa succede qui, cos'è questo casino?"
Io: " Tranquillo fratellone da oggi in poi possiamo fare tutto quello che vogliamo senza nasconderci"
Mamma gli disse; "Vieni avanti figliuolo, non ti scandalizzare, siamo a conoscenza di tutto, spogliati ed unisciti a noi".
Si spoglia, mostra il suo cazzo duro, che pulsa e brama la carne di mamma. Lei spalanca le sue labbra rosse e lo fa entrare, lo accoglie in abbondanza facendolo scomparire e riapparire come una maga del sesso, alternandolo a dei movimenti di lingua sulla sua cappella che vorrebbe esplodere fin da subito.
Fece sdraiare Gianmarco supino sul letto e si impalò sulla sua nerchia. Da dietro vedevo la nerchia di mio fratello che prepotentemente entrava e usciva dalla figa di mamma e poco sopra notavo il buco del culo pulsare, dilatato, come un invito ad essere violato.
Non ci pensai due volte, lo puntai e in un attimo il mio cazzo aveva oltrepassato il suo sfintere. Avevamo realizzato una doppia e mamma sembrava gradire.
Sussurrava "Sì, figliuoli miei, scopatemi con più forza, che bella sensazione ricevere due cazzi contemporaneamente"
Io e Gianmarco non ci facciamo pregare ed iniziamo a spingere dentro di lei, sentendo a vicenda i nostri cazzi dalle pareti interne di mamma che gode con noi sotto i nostri colpi.
Papà invece, sbloccato dai pregiudizi, era molto concentrato a trombare Sonia con decisione in tutte le posizioni. Entrambi gemevano e urlavano il loro piacere. Il primo a venire fu proprio papà che attraverso un forte gemito di piacere preannunciava il raggiungimento dell'orgasmo, riversando tutta la sua sborra dentro la vagina di Sonia, e un attimo dopo venni anche io e mio fratello nei due canali di mamma per la sua gioia.
Mamma: “Non sono mai venuta così... Mi avete fatta morire... Ho avuto orgasmi continui... E' stato indescrivibile...
(Fine della storia di mia sorella Sonia)
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