Mia sorella Sonia
di
Marco_60
genere
incesti
Chi nelle proprie fantasie non ha pensato di trasgredire almeno una sola volta, cercando nell'ambito familiare una situazione di forte attrazione fisica, tale da stimolare i propri sensi. Premetto che questo è un RACCONTO DI FANTASIA.
Mi chiamo Luigi e abito in una villa insieme ai miei familiari, i miei genitori, mia sorella Sonia e mio fratello Gianmarco. Sono il più piccolo, mia sorella 29 anni, mio fratello 28 ed io con 4 anni di meno 24. Già da quando avevo 15 anni cercavo morbosamente di avere le prime esperienze sessuali, ma mi era così difficile visto la mia timidezza, cosicché per appagarmi mi masturbavo spesso. Mia sorella, all'ora ventenne, già fisicamente era ben messa, cambiava spesso fidanzato, insomma non si faceva mancare nulla, è il pensiero di immaginarla mentre consumava sesso con il proprio ragazzo, mi ispirava durante le mie seghe giornaliere. Torniamo a qualche anno fa. Un sabato sera ero uscito con i miei amici per una serata spensierata, dovevamo andare in discoteca per ballare, ma durante il tragitto, con l'auto del mio amico, facemmo un incidente, niente di grave. La serata andò a buca e non ci resto altro che tornarcene a malincuore ognuno a casa propria. Sapevo che a casa mia non avrei trovato nessuno, in quanto il sabato sera è la giornata di liberi tutti. Arrivato a casa, e inseriti le chiavi nella serratura, entrai nel suo interno. Improvvisamente sentii dei rumori provenire dalle stanze di sopra, ma non erano rumori, ma gemiti. Pensai fosse o mio fratello o mia sorella, che approfittando della casa libera, avesse approfittato dell'occasione per trascorrere delle ore liete. Salii su per le scale cercando di non far rumore, la stanza da cui provenivano i gemiti era quella di mia sorella, quindi pensai che era lei in compagnia del suo ragazzo. La porta era chiusa, dalla serratura non si intravvedeva niente, così decisi di uscire nel balcone e spiare dalle fessure delle tapparelle. Vidi mia sorella, di spalle, in posizione smorzacandela, che si dimenava forsennatamente, impalata su un cazzo notevole dimensioni di un uomo di cui non intravvedevo il volto perché coperto dalla sua schiena. Rimasi li ad osservarli mentre già mi menavo il membro in cerca di piacere, fino a quando decisero di cambiare posizione. Rimasi scioccato quando presi visione della cruda realtà. Non si trattava del suo ragazzo, bensì di mio fratello, o per meglio dire di nostro fratello Gianmarco. La loro complicità nelle azioni quotidiane era già nota, ma pensavo che si trattasse solo di semplice affetto, appunto come quello tra fratelli. Dopo quest'attimo di sbandamento continuai ad osservarli, non mostravano alcun senso del pudore, sembravano essere dei veri fidanzati che si frequentavano da tanto tempo, visto la loro intesa sessuale. Dopo qualche minuto venni copiosamente, cercando di non essere scoperto. Silenziosamente uscì di casa e mi misi a girovagare per il paese cercando di metabolizzare ciò che avevo visto. Quando decisi di rientrare, un paio di ore dopo, già non c'erano più. Feci un giro di ispezione nella sua stanza, il letto era stato già sistemato. Controllai nel cestino porta carte e li trovai tanti fazzoletti bagnati di umori e sperma. Avevano goduto copiosamente. Tornai nella mia stanza, mi misi a letto e iniziai a riflettere. Scorrevano davanti ai miei occhi quelle visioni incestuose, di mio fratello e di mia sorella che scopavano, uno dentro l'altro, incurante del loro legame di sangue. Allo stupore mi accompagnava un senso di forte l'eccitazione, tanto è che il mio pene era di nuovo eretto. Mi chiedevo come si era potuto arrivare a questo, e riflettendo affiorarono ricordi in cui Sonia, quando era più piccola, spesso per paura di dormire da sola si infilava nel letto di mio fratello, dove si abbracciavano e parlavano a lungo delle proprie esperienze personali. Evidentemente mio fratello sarà stato un buon maestro su come ci si approccia alla vita sessuale. Passavano giorni e il mio pensiero era sempre lì. Non so come dirlo ma iniziavo a pensare che mi sarebbe piaciuto essere lì al posto di Gianmarco, ma il passo da fare era troppo grande per me. Dovevo escogitare un valido motivo per convincerla. Dopo qualche mese fu lei stessa a darmi lo spunto. Eravamo soli in casa e parlando del più e del meno, mi confidò che erano mesi che si era lasciato col ragazzo e questo la rendeva nervosa. Di tutta risposta le dissi che se il problema era l'astinenza sessuale gliene avrei procurato uno io. Lei sorrise e mi rispose che la soluzione si trova sempre. Pensai che nella sua mente si riferisse al suo rapporto incestuoso. Durante un fine settimana mio fratello Gianmarco si assentò per un weekend, lasciandomi così libero nelle mie azioni. Così durante una notte entrai furtivamente nella stanza di Sonia e mi coricai di fianco a lei. Si svegliò di soprassalto, spaventata di non sapere chi c'era accanto a lei e accese la luce. Appena mi vide mi disse di botto:
Sonia: "Cosa ci fai qui?"
Io: "Mi sentivo solo"
Sonia: "Se eri più piccolo ti avrei stretto nelle braccia, e ti avrei tenuto accanto a me, ma hai 24 anni e sei un adulto"
Io: "E chi ti proibisce di farlo, con Gianmarco che ha 4 anni più di me lo fai!"
Sonia: "Ma cosa stai dicendo?"
Io: "Non dire bugie, so tutto della vostra relazione incestuosa. Una sera vi ho spiato e ho visto tutto quello che avete fatto su questo letto, ho fatto la più bella sega che mi sia capitato. Ora mi sono stancato di segarmi, voglio di più, non sono di meno di mio fratello, sono anch'io in grado di procurare piacere".
Sonia mi guarda allibita, non sa come rispondermi, è in grande difficoltà, poi prende coraggio e mi fa:
Sonia: "Avvicinati"
E mi abbraccia. Sento il calore del suo corpo, ma anche l'agitazione che la perseguita. Non sa come comportarsi o cosa dire. Ad un tratto sento la sua mano che si insinua all'interno del pigiama trovando il mio membro eretto. Mi sfilo il pigiama e gli slip mentre lei continua a menarmelo. Prende coraggio e si avvicina con il volto ad esso e comincia a baciarlo e a prenderlo in bocca. Sono al settimo cielo, che bella sensazione stavo provando, su e giù e lo vedevo scomparire. Mi feci più audace e cercai la sua figa, era lì, bagnata di umori, mi intrufolo con le dita nella vagina, cercando e stimolando quella parete rugosa piena di terminazioni che si trova al suo interno. Lei inizia ad essere collaborativa e mostra una certa predisposizione alla pratica orale. Le chiedo di spogliarsi completamente insieme a me. Il suo corpo senza veli è uno splendore, dei bei seni sodi e un stupendo sedere. Mi chiede di mettermi il preservativo che aveva custodito nel cassetto, era il preludio di ciò che doveva avvenire. Una volta indossato mi adagiai sul suo corpo nella posizione del missionario. Lei con le gambe aperte allungò la mano, prese il mio membro e lo diresse sulla sua figa, mi lasciai andare, lo spinsi fino a riempirla tutta. Che sensazione meravigliosa sentire il calore e la stretta della sua vagina, mentre lei iniziava ad ansimare. Andai con un movimento ondulatorio e poi avanti e indietro, e ad ogni affondo il suo volto si contraeva ed assumeva un aspetto compiaciuto. Poi la presi di lato è tante altre posizioni. Decisi di prenderla alla pecorina e rimasi scioccato nel vedere davanti ai miei occhi il suo poderoso sedere e i suoi fianchi modellati. Un affondo, due, tre, mentre i glutei ondulavano, ed ad ogni spinta un gemito di piacere. Non riesco a resistere al piacere, accelero con le spinte, aiutato anche da Sonia che spinge indietro. Non ci rimane che gemere dal piacere per l'orgasmo che sta per sopravvenire.
Sonia: "oooohhhhh"
Io: "oooohhhhh"
Ci distendiamo supini sul letto, l'uno di fianco all'altro, guardandoci negl'occhi un sorriso scorre languidamente.
Sonia: "Non ti facevo così virile e intraprendente come tuo fratello.
Io: " Ci sarà un posto anche per me nella tua vita?
Sonia: "Certo siamo fratelli".
Mi chiamo Luigi e abito in una villa insieme ai miei familiari, i miei genitori, mia sorella Sonia e mio fratello Gianmarco. Sono il più piccolo, mia sorella 29 anni, mio fratello 28 ed io con 4 anni di meno 24. Già da quando avevo 15 anni cercavo morbosamente di avere le prime esperienze sessuali, ma mi era così difficile visto la mia timidezza, cosicché per appagarmi mi masturbavo spesso. Mia sorella, all'ora ventenne, già fisicamente era ben messa, cambiava spesso fidanzato, insomma non si faceva mancare nulla, è il pensiero di immaginarla mentre consumava sesso con il proprio ragazzo, mi ispirava durante le mie seghe giornaliere. Torniamo a qualche anno fa. Un sabato sera ero uscito con i miei amici per una serata spensierata, dovevamo andare in discoteca per ballare, ma durante il tragitto, con l'auto del mio amico, facemmo un incidente, niente di grave. La serata andò a buca e non ci resto altro che tornarcene a malincuore ognuno a casa propria. Sapevo che a casa mia non avrei trovato nessuno, in quanto il sabato sera è la giornata di liberi tutti. Arrivato a casa, e inseriti le chiavi nella serratura, entrai nel suo interno. Improvvisamente sentii dei rumori provenire dalle stanze di sopra, ma non erano rumori, ma gemiti. Pensai fosse o mio fratello o mia sorella, che approfittando della casa libera, avesse approfittato dell'occasione per trascorrere delle ore liete. Salii su per le scale cercando di non far rumore, la stanza da cui provenivano i gemiti era quella di mia sorella, quindi pensai che era lei in compagnia del suo ragazzo. La porta era chiusa, dalla serratura non si intravvedeva niente, così decisi di uscire nel balcone e spiare dalle fessure delle tapparelle. Vidi mia sorella, di spalle, in posizione smorzacandela, che si dimenava forsennatamente, impalata su un cazzo notevole dimensioni di un uomo di cui non intravvedevo il volto perché coperto dalla sua schiena. Rimasi li ad osservarli mentre già mi menavo il membro in cerca di piacere, fino a quando decisero di cambiare posizione. Rimasi scioccato quando presi visione della cruda realtà. Non si trattava del suo ragazzo, bensì di mio fratello, o per meglio dire di nostro fratello Gianmarco. La loro complicità nelle azioni quotidiane era già nota, ma pensavo che si trattasse solo di semplice affetto, appunto come quello tra fratelli. Dopo quest'attimo di sbandamento continuai ad osservarli, non mostravano alcun senso del pudore, sembravano essere dei veri fidanzati che si frequentavano da tanto tempo, visto la loro intesa sessuale. Dopo qualche minuto venni copiosamente, cercando di non essere scoperto. Silenziosamente uscì di casa e mi misi a girovagare per il paese cercando di metabolizzare ciò che avevo visto. Quando decisi di rientrare, un paio di ore dopo, già non c'erano più. Feci un giro di ispezione nella sua stanza, il letto era stato già sistemato. Controllai nel cestino porta carte e li trovai tanti fazzoletti bagnati di umori e sperma. Avevano goduto copiosamente. Tornai nella mia stanza, mi misi a letto e iniziai a riflettere. Scorrevano davanti ai miei occhi quelle visioni incestuose, di mio fratello e di mia sorella che scopavano, uno dentro l'altro, incurante del loro legame di sangue. Allo stupore mi accompagnava un senso di forte l'eccitazione, tanto è che il mio pene era di nuovo eretto. Mi chiedevo come si era potuto arrivare a questo, e riflettendo affiorarono ricordi in cui Sonia, quando era più piccola, spesso per paura di dormire da sola si infilava nel letto di mio fratello, dove si abbracciavano e parlavano a lungo delle proprie esperienze personali. Evidentemente mio fratello sarà stato un buon maestro su come ci si approccia alla vita sessuale. Passavano giorni e il mio pensiero era sempre lì. Non so come dirlo ma iniziavo a pensare che mi sarebbe piaciuto essere lì al posto di Gianmarco, ma il passo da fare era troppo grande per me. Dovevo escogitare un valido motivo per convincerla. Dopo qualche mese fu lei stessa a darmi lo spunto. Eravamo soli in casa e parlando del più e del meno, mi confidò che erano mesi che si era lasciato col ragazzo e questo la rendeva nervosa. Di tutta risposta le dissi che se il problema era l'astinenza sessuale gliene avrei procurato uno io. Lei sorrise e mi rispose che la soluzione si trova sempre. Pensai che nella sua mente si riferisse al suo rapporto incestuoso. Durante un fine settimana mio fratello Gianmarco si assentò per un weekend, lasciandomi così libero nelle mie azioni. Così durante una notte entrai furtivamente nella stanza di Sonia e mi coricai di fianco a lei. Si svegliò di soprassalto, spaventata di non sapere chi c'era accanto a lei e accese la luce. Appena mi vide mi disse di botto:
Sonia: "Cosa ci fai qui?"
Io: "Mi sentivo solo"
Sonia: "Se eri più piccolo ti avrei stretto nelle braccia, e ti avrei tenuto accanto a me, ma hai 24 anni e sei un adulto"
Io: "E chi ti proibisce di farlo, con Gianmarco che ha 4 anni più di me lo fai!"
Sonia: "Ma cosa stai dicendo?"
Io: "Non dire bugie, so tutto della vostra relazione incestuosa. Una sera vi ho spiato e ho visto tutto quello che avete fatto su questo letto, ho fatto la più bella sega che mi sia capitato. Ora mi sono stancato di segarmi, voglio di più, non sono di meno di mio fratello, sono anch'io in grado di procurare piacere".
Sonia mi guarda allibita, non sa come rispondermi, è in grande difficoltà, poi prende coraggio e mi fa:
Sonia: "Avvicinati"
E mi abbraccia. Sento il calore del suo corpo, ma anche l'agitazione che la perseguita. Non sa come comportarsi o cosa dire. Ad un tratto sento la sua mano che si insinua all'interno del pigiama trovando il mio membro eretto. Mi sfilo il pigiama e gli slip mentre lei continua a menarmelo. Prende coraggio e si avvicina con il volto ad esso e comincia a baciarlo e a prenderlo in bocca. Sono al settimo cielo, che bella sensazione stavo provando, su e giù e lo vedevo scomparire. Mi feci più audace e cercai la sua figa, era lì, bagnata di umori, mi intrufolo con le dita nella vagina, cercando e stimolando quella parete rugosa piena di terminazioni che si trova al suo interno. Lei inizia ad essere collaborativa e mostra una certa predisposizione alla pratica orale. Le chiedo di spogliarsi completamente insieme a me. Il suo corpo senza veli è uno splendore, dei bei seni sodi e un stupendo sedere. Mi chiede di mettermi il preservativo che aveva custodito nel cassetto, era il preludio di ciò che doveva avvenire. Una volta indossato mi adagiai sul suo corpo nella posizione del missionario. Lei con le gambe aperte allungò la mano, prese il mio membro e lo diresse sulla sua figa, mi lasciai andare, lo spinsi fino a riempirla tutta. Che sensazione meravigliosa sentire il calore e la stretta della sua vagina, mentre lei iniziava ad ansimare. Andai con un movimento ondulatorio e poi avanti e indietro, e ad ogni affondo il suo volto si contraeva ed assumeva un aspetto compiaciuto. Poi la presi di lato è tante altre posizioni. Decisi di prenderla alla pecorina e rimasi scioccato nel vedere davanti ai miei occhi il suo poderoso sedere e i suoi fianchi modellati. Un affondo, due, tre, mentre i glutei ondulavano, ed ad ogni spinta un gemito di piacere. Non riesco a resistere al piacere, accelero con le spinte, aiutato anche da Sonia che spinge indietro. Non ci rimane che gemere dal piacere per l'orgasmo che sta per sopravvenire.
Sonia: "oooohhhhh"
Io: "oooohhhhh"
Ci distendiamo supini sul letto, l'uno di fianco all'altro, guardandoci negl'occhi un sorriso scorre languidamente.
Sonia: "Non ti facevo così virile e intraprendente come tuo fratello.
Io: " Ci sarà un posto anche per me nella tua vita?
Sonia: "Certo siamo fratelli".
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