Una donna nuova
di
RSG69
genere
tradimenti
L’esperienza della visita dal ginecologo mi aveva trasformata, ora vedevo gli uomini con occhi diversi, facevo attenzione a come mi guardavano ed alle loro espressioni, la sensazione era che a molti ispirassi delle grandi porcate e che le mie tette facessero da calamita per i loro occhi, ma se c’era un uomo a cui non interessavo quello era (ed è) mio marito, ansi non perdeva (e non perde) occasione per denigrarmi o per ricordarmi quanto sono grassa o poco elegante e la cosa devo dire scatenerebbe in me voglia di vendetta.
Al solito il sabato pomeriggio rimasi da sola a casa, il marito via dai suoi, Asia, mia figlia, in paese con il suo gruppetto di amici, visto che non sapevo cosa fare mi misi alla TV ma non c’era niente di interessante continuai a fare zapping, niente ancora. Nel frattempo mi ero spogliata completamente, mi piaceva (e mi piace, lo sono anche adesso che sto scrivendo) stare nuda, mi procurava una sensazione di libertà e un pizzico di esibizionismo visto che c’era la remota possibilità che qualcuno dei altri palazzi potesse vedermi ma la cosa era quasi impossibile visto che abito al secondo pano e di fronte non ho palazzoni in direzione e comunque non vicini. Andai a bere in cucina, mentre tornavo al divano cambiai idea e mi fermai al computer e di guardare cosa guardava la sera prima mio marito, manco a dirlo come tutti gli uomini (e molte donne anche se non lo confessano) vidi si era collegato a d un sito pornografico, continuando l’indagine mi resi conto che oltretutto guardava film con attrici non certo statuarie ma cicciottelle e dalle grosse tette tanto che un po’ mi ci riconoscevo, fisicamente intendo, il che mi fece pensare, mi dice sempre le peggio cose su come sono e poi ne guarda di simili. Fui attratta da un film con Lilly Carati, attrice italiana dalle forme simili alle mie, la vedevo darsi da fare con quei super cazzi e mi eccitai non poco immaginandomi al suo posto e non potevo fare a meno di stuzzicarmi la fica con la mano. Suonò il telefono e risposi, era mia sorella (Francesca, più giovane di me di un paio d’anni) che sentendomi la voce diversa mi chiese se andava tutto bene, le risposi di si, solo che mi ero assopita sul divano. La telefonata era per dirmi che sarebbe passato da casa suo marito Massimo a prendere i teli da mare che mi aveva chiesto, le dissi che li avevo già preparati e che poteva passare quando voleva che tanto ero sola. A Massimo non sta molto simpatico mio marito e spesso quando sono insieme finiscono per discutere su tutto tanto che io e mia sorella solitamente cercavamo di no farli incontrare. Francesca stava per partire per fare qualche giorno di mare a casa dei nostri genitori che avevano e hanno ancora vicino a Punta Ala località marittima verso Grosseto, misi in pausa il film su un fermo immagine si una pompa e le labbra carnose dell’attrice si appoggiavano ad una grossa cappella paonazza dal piacere, aspettai che il monitor si chiudesse e preparai la busta per Massimo, pochi minuti e suonò il campanello, era lui gli dissi di salire mentre coprivo la mia nudità con un vestitino da casa non molto lungo, appena sotto il sedere, fatto con le spalline con un po’ di scollo che faceva intravedere i seni, devo dire che in realtà avevo sottovalutato proprio il fatto che le mie tettone lo tenevano un po’ su facendolo risultare ancora più corto, la limite del culo. Mio cognato entrò in casa e subito rimase colpito da quanto poco ero vestita, vedendolo stranito mi venne di giustificarmi dicendogli che stavo dormendo e siccome ero nuda mi ero messo la prima cosa che avevo trovato. Prontamente mi rispose che se mi ero coperta per lui potevo farne a meno, che guardarmi sarebbe stato un vero piacere, gli risposi di lasciare perdere ma l’apprezzamento mi fece piacere, gli dissi di aspettarmi che andavo in camera a prendere la busta coi teli, prima però mi fermai in bagno a cassare un po’ di carta sulla fica onde evitare di far vedere i miei umori calarmi lungo le cosce, poi tronai in sala ma trovai Massimo di fronte al monitor del computer, guardandomi diretto mentre stavo arrossendo mi disse che aveva urtato il mouse e subito gli era apparsa l’immagine, che ora non era tanto sicuro che stessi dormendo, feci la superiore e senza titubanza gli dissi che anche le donne guardano i film porno e non ci vedo niente di male, lui annui ridacchiando ma dai suoi pantaloncini si intravedeva un rigonfiamento. Prima di andare ricevette una telefonata da sua moglie, le disse che era ancora da Stefania, vorrebbe anche il materassino mi disse mentre riagganciava, risposi che però dovevamo andare a prenderlo in garage, lui mi disse va bene, così presi le chiavi e scendemmo in ascensore, lui mi fece notare che ero scesa giù veramente poco vestita, risposi confessandogli che il fatto di essere stata scoperta a guardare un filmino porno mi aveva un po’ destabilizzata e non ci avevo pensato ma che comunque oramai era tardi visto che eravamo già nel tunnel, il mio garage era il secondo appena usciti dalla porta delle scale apro entro e lui dietro lasciando la porta aperta, gli dico di aspettarmi sulla porta, prendo lo scaleo dietro la macchia sportiva di mio marito (a questa si, che ci tiene) e monto sopra, prendo il materassino e mi giro per gettarlo a Massimo alla porta ma lui era subito proprio sotto di me e ridendo disse che aveva paura che cadessi non togliendo gli occhi dalla mia fica e dal culo. Buttai in terra il materassino e iniziai a scendere dando le spalle a Massimo, sentii le sue mani sulle cose, continuai a scendere. Le sue mani sui fianchi mi fermavano il vestito, ogni scalino ero sempre più nuda, sceso l’ultimo il vestito era alla testa, con un gesto mi alzò le mani e fini di togliermelo e gettarlo a terra, mi girai rimando aderente al suo corpo e domandai in modo di sfida cosa avrebbe voluto fare ora ma, ancora prima che finissi di parlare le sue mani erano già in azione, prima strizzandomi tette e capezzoli, poi sulla mi fica completamente zuppa, gli dissi che volevo godere e gli aprii i pantaloncini che subito gli caddero ai piedi lasciando libero il suo arnese pulsante incredibilmente duro, mi prese di peso e mi appoggiò sul cofano dell’auto di mio marito portandomi le gambe alte e inserendomi la verga dentro fino in fondo assestandomi forti colpi col bacino che mi provocavano gemiti di piacere, pochi colpi e raggiunsi l’orgasmo lasciandomi andare in dietro sul cofano mentre Massimo continuava a stantuffare per arrivare in fondo dissi che non volevo mi venisse dentro così al momento opportuno lo estrasse dal lago della mia fica e mi monto quasi sopra per sborrarmi sulle tette e sulla bocca. Nuda con la sborra addosso lo guardai e ridemmo scambiandoci un bacio con la lingua, ci rivestimmo così come eravamo, non c’era niente per pulirsi, prese il materassino e prima di uscire ridemmo del fatto che oltre a fare le corna a mio marito, la cosa ancor più gustosa era che avevamo scopato sulla sua adorata auto sportiva. Lui tornò via passando dai cancelli delle auto, io ritornai all’ascensore e con mia enorme sorpresa in attesa c’era il condomino che abitava ed abita sotto di me al primo piano, feci finta di niente, ma ero quasi nuda ricoperta di sperma luccicante, chissà se dalla porta aperta aveva potuto intuire qualcosa, quando scese mi salutò dicendomi che vedermi era sempre un piacere ed uscì guardandomi con sommo studio, lo salutai con un gran sorriso, arrivata in casa, prima guardai finire il film porno, per curiosità e cultura di cazzi, poi doccia e mi sistemai per attendere il ritorno di Asia.
Al solito il sabato pomeriggio rimasi da sola a casa, il marito via dai suoi, Asia, mia figlia, in paese con il suo gruppetto di amici, visto che non sapevo cosa fare mi misi alla TV ma non c’era niente di interessante continuai a fare zapping, niente ancora. Nel frattempo mi ero spogliata completamente, mi piaceva (e mi piace, lo sono anche adesso che sto scrivendo) stare nuda, mi procurava una sensazione di libertà e un pizzico di esibizionismo visto che c’era la remota possibilità che qualcuno dei altri palazzi potesse vedermi ma la cosa era quasi impossibile visto che abito al secondo pano e di fronte non ho palazzoni in direzione e comunque non vicini. Andai a bere in cucina, mentre tornavo al divano cambiai idea e mi fermai al computer e di guardare cosa guardava la sera prima mio marito, manco a dirlo come tutti gli uomini (e molte donne anche se non lo confessano) vidi si era collegato a d un sito pornografico, continuando l’indagine mi resi conto che oltretutto guardava film con attrici non certo statuarie ma cicciottelle e dalle grosse tette tanto che un po’ mi ci riconoscevo, fisicamente intendo, il che mi fece pensare, mi dice sempre le peggio cose su come sono e poi ne guarda di simili. Fui attratta da un film con Lilly Carati, attrice italiana dalle forme simili alle mie, la vedevo darsi da fare con quei super cazzi e mi eccitai non poco immaginandomi al suo posto e non potevo fare a meno di stuzzicarmi la fica con la mano. Suonò il telefono e risposi, era mia sorella (Francesca, più giovane di me di un paio d’anni) che sentendomi la voce diversa mi chiese se andava tutto bene, le risposi di si, solo che mi ero assopita sul divano. La telefonata era per dirmi che sarebbe passato da casa suo marito Massimo a prendere i teli da mare che mi aveva chiesto, le dissi che li avevo già preparati e che poteva passare quando voleva che tanto ero sola. A Massimo non sta molto simpatico mio marito e spesso quando sono insieme finiscono per discutere su tutto tanto che io e mia sorella solitamente cercavamo di no farli incontrare. Francesca stava per partire per fare qualche giorno di mare a casa dei nostri genitori che avevano e hanno ancora vicino a Punta Ala località marittima verso Grosseto, misi in pausa il film su un fermo immagine si una pompa e le labbra carnose dell’attrice si appoggiavano ad una grossa cappella paonazza dal piacere, aspettai che il monitor si chiudesse e preparai la busta per Massimo, pochi minuti e suonò il campanello, era lui gli dissi di salire mentre coprivo la mia nudità con un vestitino da casa non molto lungo, appena sotto il sedere, fatto con le spalline con un po’ di scollo che faceva intravedere i seni, devo dire che in realtà avevo sottovalutato proprio il fatto che le mie tettone lo tenevano un po’ su facendolo risultare ancora più corto, la limite del culo. Mio cognato entrò in casa e subito rimase colpito da quanto poco ero vestita, vedendolo stranito mi venne di giustificarmi dicendogli che stavo dormendo e siccome ero nuda mi ero messo la prima cosa che avevo trovato. Prontamente mi rispose che se mi ero coperta per lui potevo farne a meno, che guardarmi sarebbe stato un vero piacere, gli risposi di lasciare perdere ma l’apprezzamento mi fece piacere, gli dissi di aspettarmi che andavo in camera a prendere la busta coi teli, prima però mi fermai in bagno a cassare un po’ di carta sulla fica onde evitare di far vedere i miei umori calarmi lungo le cosce, poi tronai in sala ma trovai Massimo di fronte al monitor del computer, guardandomi diretto mentre stavo arrossendo mi disse che aveva urtato il mouse e subito gli era apparsa l’immagine, che ora non era tanto sicuro che stessi dormendo, feci la superiore e senza titubanza gli dissi che anche le donne guardano i film porno e non ci vedo niente di male, lui annui ridacchiando ma dai suoi pantaloncini si intravedeva un rigonfiamento. Prima di andare ricevette una telefonata da sua moglie, le disse che era ancora da Stefania, vorrebbe anche il materassino mi disse mentre riagganciava, risposi che però dovevamo andare a prenderlo in garage, lui mi disse va bene, così presi le chiavi e scendemmo in ascensore, lui mi fece notare che ero scesa giù veramente poco vestita, risposi confessandogli che il fatto di essere stata scoperta a guardare un filmino porno mi aveva un po’ destabilizzata e non ci avevo pensato ma che comunque oramai era tardi visto che eravamo già nel tunnel, il mio garage era il secondo appena usciti dalla porta delle scale apro entro e lui dietro lasciando la porta aperta, gli dico di aspettarmi sulla porta, prendo lo scaleo dietro la macchia sportiva di mio marito (a questa si, che ci tiene) e monto sopra, prendo il materassino e mi giro per gettarlo a Massimo alla porta ma lui era subito proprio sotto di me e ridendo disse che aveva paura che cadessi non togliendo gli occhi dalla mia fica e dal culo. Buttai in terra il materassino e iniziai a scendere dando le spalle a Massimo, sentii le sue mani sulle cose, continuai a scendere. Le sue mani sui fianchi mi fermavano il vestito, ogni scalino ero sempre più nuda, sceso l’ultimo il vestito era alla testa, con un gesto mi alzò le mani e fini di togliermelo e gettarlo a terra, mi girai rimando aderente al suo corpo e domandai in modo di sfida cosa avrebbe voluto fare ora ma, ancora prima che finissi di parlare le sue mani erano già in azione, prima strizzandomi tette e capezzoli, poi sulla mi fica completamente zuppa, gli dissi che volevo godere e gli aprii i pantaloncini che subito gli caddero ai piedi lasciando libero il suo arnese pulsante incredibilmente duro, mi prese di peso e mi appoggiò sul cofano dell’auto di mio marito portandomi le gambe alte e inserendomi la verga dentro fino in fondo assestandomi forti colpi col bacino che mi provocavano gemiti di piacere, pochi colpi e raggiunsi l’orgasmo lasciandomi andare in dietro sul cofano mentre Massimo continuava a stantuffare per arrivare in fondo dissi che non volevo mi venisse dentro così al momento opportuno lo estrasse dal lago della mia fica e mi monto quasi sopra per sborrarmi sulle tette e sulla bocca. Nuda con la sborra addosso lo guardai e ridemmo scambiandoci un bacio con la lingua, ci rivestimmo così come eravamo, non c’era niente per pulirsi, prese il materassino e prima di uscire ridemmo del fatto che oltre a fare le corna a mio marito, la cosa ancor più gustosa era che avevamo scopato sulla sua adorata auto sportiva. Lui tornò via passando dai cancelli delle auto, io ritornai all’ascensore e con mia enorme sorpresa in attesa c’era il condomino che abitava ed abita sotto di me al primo piano, feci finta di niente, ma ero quasi nuda ricoperta di sperma luccicante, chissà se dalla porta aperta aveva potuto intuire qualcosa, quando scese mi salutò dicendomi che vedermi era sempre un piacere ed uscì guardandomi con sommo studio, lo salutai con un gran sorriso, arrivata in casa, prima guardai finire il film porno, per curiosità e cultura di cazzi, poi doccia e mi sistemai per attendere il ritorno di Asia.
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