Ferie

di
genere
tradimenti

Ritorno a casa dopo due settimane di mare, mi sono riposata e divertita, non come avrei voluto ma almeno non è stata la solita routine. Ringrazio colore che hanno letto e commentato i miei racconti ansi, i miei resoconti, che a parte i nomi e le località corrispondono al vero, probabilmente il fatto di raccontare queste cose così una dopo l’altra fa perdere un po’ la cognizione del tempo in cui le cose sono avvenute, e poi, per rispondere ad un commento, si mi sono fatta scopare da diversi uomini e mi sono divertita, mi spiace (per lui/lei) che a qualcuno non siano mai accadute cose del genere e quindi stenti a credere ma non vedo perché dovrei mentire. Detto questo, le due settimane sono volate via senza darmi la possibilità di poter cornificare nuovamente mio marito anche se con la mente lo avrei fatto molte volte, l’unica cosa che ho potuto fare di “nuovo” è stata quella di mostrarmi in ogni occasione quanto più nuda possibile mettendo in mostra il mio lato esibizionista. In ogni occasione che mio marito mi lasciava sola, cosa che è accaduta spesso ma mai abbastanza per potermi dare da fare concretamente, ne ho approfittato per mostrare le mie forme ai suoi “amici” il mio corpo, ora facendomi inavvertitamente uscire i capezzoli dal bikini che difficilmente contiene le mie tettone (terza abbondante) o lasciandomi entrare il pezzo di sotto nel solco dei glutei mostrando loro il culo e provocando le loro battute a chiaro sfondo sessuale; “che culo che hai Stefania”, “hai due tette meravigliose, chissà che spagnola!”. Devo ammettere che la cosa mi provoca un gran piacere e con la voglia arretrata che ho me li sarei scopati seduta stante ma non potendo, la cosa finiva con il ricongiungimento dei familiari dovendomi così accontentare di sfogare la mia eccitazione con la fantasia ed i ricordi. Sdraiata sul lettino vicino all’ombrellone in posizione fra il supino e l’essere stesa su un fianco, vedo in lontananza il bagnino, ricordo come fosse successo ieri quando la mattina successiva a quanto raccontato nel precedente racconto, arrivai presso il lido da sola, marito a fare un giro in bici, figlia ancora a letto, ad un’ora dove ancora molte persone ancora non c’erano, mi siedo sulla mia sdraio e pochi attimi dopo passa lui, il bagnino, munito di retino per raccogliere eventuale sporcizia, al suo buon giorno gli rispondo allungando le mani sopra la testa appoggiandole alle estremità superiori della sdraio aprendo i gomiti mostrandogli le tette contenute da un piccolo bikini bianco.

“cazzo! Che gran fisico che hai Stefania!” mi dice senza mezze misure “ho visto che ieri in pedalò ti sei data da fare, non c’è niente per me?”. “e dove potremmo andare?” gli dissi acconsentendo tacitamente alla richiesta. Lui mi disse di andare alle docce dietro il casottino del bar che mi avrebbe raggiunto e così feci. Arrivò ma invece di entrare nelle docce mi portò in un ripostiglio ancora più nascosto, entrai prima io e lui dietro tirandosi dietro la porta, appena dentro da dietro mi prese le tette in mano strizzandole e scoprendole baciandomi sul collo, le mie mani gli afferrarono subito il cazzo stringendolo forte valutandone le grandi dimensioni soprattutto sulla larghezza. Nuda con le sue mani che passavano dalle tette alla fica fradicia dei miei umori, mi giro verso di lui, lo voglio vedere; gli prendo il costume dai fianchi e glielo sfilai piegandomi in ginocchio di fronte. Il suo cazzo nerboruto ricoperto di vene svettava di fronte al mio viso, lo presi in bocca per sentirne il sapore, forse è stato il cazzo più largo che mai abbia spompinato, nero abbronzato anche quello (probabilmente spesso prendeva il sole nudo) con la cappella violacela lo mangiai come se lo avessi dovuto divorare; lo volevo dentro così gli comandai di scoparmi, lui mi fece sedere poggiandomi il culo su delle cavallette usate per dipingere le sdraio fuori stagione e poggiare le braccia a sostenermi su una mensola dietro, mi allargò le cosce e con veemenza poggio il glande all’ingresso della figa spingendolo subito dentro e nonostante la larghezza entrò senza frizioni a causa della mia eccitazione, già con le prime palpatine avevo raggiunto un primo orgasmo. Si poggio le mie caviglie sulle sue spalle scopandomi con forza, lo sentivo riempirmi tutta, sensazione bellissima … altro orgasmo!! Venne anche lui, lo feci sborrare in bocca, lo ingollai tutto fino all’ultima goccia, ci ripulimmo e tornammo alle nostre rispettive attività. Sono talmente eccitata che devo andare in acqua per nascondere il colare della fica, vorrei infilarci almeno un paio di dita ma proprio non è possibile, a breve arriveranno tutti. (RSG69)
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2019-07-15
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