La famiglia che non ti aspetti

di
genere
incesti

Ciao a tutti, voglio raccontarvi la mia ultima estate bollente con mia sorella.
Mi chiamo Andrea, ho una sorella gemella di nome Simona. Da circa quatro mesi ci siamo trasferiti con in nostri genitori in un nuova casa; un piccolo rustico rimesso a nuova da nostro padre. La nostra casa è un po isolata. (Dista infatti circa due km dal centro abitato). Ma per noi questo non e assolutamente un problema.

La scelta di venire a vivere in questo posto è scaturita dall'opportunità di diventare grandi in mezzo alla natura.
Sono stanco di dover tornare a casa e dovermi chiudere dentro a queste quattro mura di cemento senza neanche poter uscire all'aperto in mutande.
Questo era il pensiero ricorrente di nostro padre prima che venissimo ad abitare qui.

Io e mia sorella Simona siamo molto legati. Il nostro è un legame speciale, difficile da spiegare in poche parole. Questo nostro legame è diventato ancora più forte da quando siamo diventati adolescenti. Simona ed io ci diciamo tutto. Riusciamo a confessarci, con estrema naturalezza, anche i nostri pensieri più intimi. Il motivo di questo nostro speciale legame molto probabilmente è anche dovuto al bellissmo rapporto che io e mia sorella abbiamo con i nostri genitori e, soprattutto, con norstra madre.

E' proprio con nostra madre che un bel giorno io e Simona abbiamo parlato per la prima volta di sesso.

Lo ricordo ancora molto bene quel giorno. Simona ed io eravamo in casa da soli con nostra madre. Simona ad un tratto decide di confessare a mamma i suoi particolari pensieri e sogni ricorrenti sull'altro sesso. Mamma sorridendo a mia sorella, e al sottoscritto, ci spiegò con molta tranquillità che la cosa era del tutto normale. Quelle sue parole rassicuranti misero talmente a proprio agio mia sorella che la indussero a fare una domanda ben precisa a nostra madre:
Mamma quando mi sveglio dopo questi sogni ho voglia di toccarmi la patatina.
E' normale amore mio. Lo fanno tutte le ragazze e i ragazzi della vostra età. Non dovete vergognarti di questo. Ogni qual volta ne avvertite il bisogno potete, e dovete, liberamente masturbarvi.
Subito dopo aver ascoltato quelle parole Simona si voltò verso di me e mi domandò se anche io ero solito fare certi sogni e avere certi pensieri ricorrenti; alla fine Simona volle sapere anche se ero solito masturbarmi. Con estrema naturalezza quel giorno confessai a mia sorella e a mia madre che ero solito masturbarmi ogni qualvolta ne avevo voglia.

Ma veniamo ai giorni nostri, e a quello che è successo quest'estate. Questanno l'estate è cominciata molto presto. Per lo meno, il caldo estivo, quello che ti fa letteralmente boccheggiare da noi è cominciato all'inizio di luglio.

E' un giovedì sera, i nostroi genitori sono rientrati a casa da poco. In cucina il tavolo è gia stato apparecchiato per quattro. Entrare in cucina però con questo caldo per cercare di consumare la cena diventa un'impresa. Tutti e quattro grondiamo letteralmente di sudore. La cucina assomiglia più ad una sauna che ad una cucina vera e propria. Purtroppo l'impianto di condizionamento non è ancora stato messo in funzione.

Per cercare di sopportare al meglio questo fastidioso caldo africano, nostro padre ad un tratto decide di spogliarsi di tutti gli indumenti che indossa. Tranne delle proprie mutande. Poco dopo, a ruota, seguono il suo esempio mia madre e mia sorella. Anche loro si spogliano dei loro vestiti rimanendo praticamente in topless. Per me, come per mia sorella e i nostri genitori e del tutto normale mostrarci nudi.

Con i soli slip addosso decidiamo di comune accordo di uscire in giardino per cercare di prendere un po di fresco. Il sole ormai è al tramonto, ma nonostate questo l'aria è ancora tremendamente calda. Soffro questo caldo africano. Più di mia sorella, mia madre e mio padre.
Se servisse a qualcosa mi toglierei la pelle di dosso !
Escalmo. Anche mia sorella ribadisce il mio pensiero, così nostra madre ci invita a spogliarci anche dei nostri slip.
Se pensiate possa servire, togletevi pure anche le mutande, tanto qui in giardino non vi vedrà nessuno.
Adesso non mi va. Risponde mia sorella, che subito dopo aggiunge:
Più tardi magari. Prima di andare a dormire. Prima volgio fare la doccia.

Sono le ventitre. I nostri genitori decidono di andare a dormire. La mattina dopo devono alzarsi presto per andare a lavorare. Una volta rientrati in casa, ed aver chiuso la porta di ingresso e le ante al piano terra, nostra madre inserisce l'allarme. Dopo aver augurato loro la buona notte Simona ed io saliamo al piano di sopra per andare in camera nostra.

La nostra casa si sviluppa su due piani, al piano terra si trovano la cucina, il soggiorno, un bagno e la camera dei nostri genitori. Al primo piano, sotto tetto, c'è la nostra camera, mia e di mia sorella, il nostro bagno, e un piccolo stanzino usato come ripostiglio.

Rientrati in camera io e mia sorella veniamo letteralmente assaliti dal caldo africano. La nostra camera sottotetto è letteralmente un forno. Simona ed io entriamo in bagno insieme per rinfrescarci e per fare pipì.
Vado a fare la doccia !
Mi dice mia sorella dopo aver fatto pipì.
Vai pure, poi la faccio anche io. Le rispondo aggiungendo subito dopo
Che ne dici se dormiamo in terrazzo ?
Sul materasso gonfiabile ?
Si.
Ci sto ! Però senza pigiama.
Perfetto. Vado a gonfiarlo.
Ok
Mentre mia sorella è in doccia il sottoscritto va sul balcone a gonfiare il materasso.

Per me e mia sorella Simona è ormai divenuto del tutto normale dormire insieme nella nostra camera da letto senza nulla addosso. E lo è diventato ancora di più in questi ultimi giorni a causa di questo caldo isopportabile. In realtà questa nostra abitudine ha origini lontane. Nostra madre sin da piccoli ci ha abituati a fare il bagno insieme per cercare di aumentare in noi la consapevolezza delle nostre caratteristiche sessuali. Ancora oggi, in piena adolescenza, nostra made concede noi il permesso di fare il bagno insieme. Probabilmente è anche per questo motivo che il nostro rapporto è così speciale, diverso rispetto ad un tradizionale rapporto che ci può essere tra un fratello e una sorella.

Una volta gonfiato il materasso sul nostro terrazzo, che utilizzeremo a breve per (cercare) dormire, sto per rientrare in camera a prendere i cuscini quando mi ritrovo davnti mia sorella Simona (nuda) ancora tutta bagnata. Il mio sguardo ricade (come attirato magneticamente) sulla sua patatina completamente depilata.
Simo ma ti sei depilata la patatina ?
Le domando.
Si ! Ti piace ?
Che figa !
Esclamo con estrema naturalezza. Simona scoppia a ridere ed io con lei. Qualche attimo dopo Simona prende con se i cuscini dei nostri letti e mi invita ad andare a fare la doccia. Dopo la doccia, ancora bagnato (come lo era mia sorella) raggiungo Simona sul terrazzo. Simona si è gia sdraiata sul nostro materasso da campeggio. Appena mi vede mi invita a coricarsi accanto a lei.

Completamente nudi ci avviciniamo l'uno all'altra (dormendo nello stesso letto a volte ci capita di sentire la necessita di un contatto fisico) e ci auguriamo la buona notte. Ma a causa di quel caldo africano quella sera ne io ne mia sorella Simona riusciamo a prendere sonno. Di comune accordo decidimao di rimanere sdraiati nel nostro giaciglio all'aperto per guardare le stelle.

Trascorrono i minuti, poi le ore, ma il sonno, a causa del caldo insopportabile sembra essere svanito nel nulla. Ad un certo punto girandomi a guardare mia sorella avverto dentro di me il desiderio di accarezzarle il seno.

Nonostante fossi abituato a vedere mia sorella nuda, e a mastrurbarmi quasi sempre pensando a lei, mai prima di quella sera mi ero permesso di sfiorare il suo copro con un dito. Ed altrettanto fino a prima di quella notte aveva fatto Simona con me.

Quella notte però c'è una strana atmosfera tra di noi. Senza pensarci un solo istante, prima mi infilo in bocca il dito indice della mano destra, poi ne appoggio il polpastrello sul capezzolo destro di mia sortella e mi metto a stuzzicarlo.
Ma che fai !
Mi dice Simona ridendo. Non le rispondo subito, lo faccio qualche secondo dopo dicendo:
Guarda !
Sposto il polpastrello dal suo capezzolo e lo osservo da vicino. E divenuto turgido come una punta di pastello. Mentre guardo Simona (che a sua volta mi guarda sorridendomi), indirizzo lo stesso polpastrello sull'altro capezzolo e lo stuzzico come avevo fatto con il precedente. Simona mi guarda divertita. Ad un tratto mia sorella afferra la mia mano destra, la stringe forte nella sua, quindi avvicina le dita della mia mano alla sua bocca si mette a bacarele una ad una, quindi infila il mio dito indice nella sua bocca e comincia a succhiarlo. Nonostante il caldo insopportabile, quel suo gesto provocò im me un brivido di freddo che mi attraversò tutta la schiena.

Ad un certo punto Simona sfila il mio dito medio dalla sua bocca, appogia delicatamente il palmo della mia mano aperto in mezzo ai suoi seni e appoggia la sua mano sopra la mia. Grazie al fatto di avere il palmo della mia mano appoggito sul suo cuore ne avverto immediatamente il ritmo accellerato. Simona mi guarda negli occhi ed io avverto dentro di me una strana sensazione. Due secondi dopo anche il mio cuore comincia a battere forte. Ad un tratto Simona mantenendo la sua mano sulla mia, la fa scivolare sul suo addome indirizzandola sulla propria intimità. Una manciata di secondi dopo le mie dita sono sopra le sue grandi labbra. Trattengo il fiato. Due secondi dopo le mie dita, in maneira del tutto automatica, cominciano a scivolare dentro quelle pieghe di pelle completamente depilate. La patatina di mia sorella è già completamente fradicia. Simona si lascia toccare, poi improvvisamente la sua mano indirizza le mie dita sulla sua clitoride. Quando sfioro con il mio dito medio la sua clitorie già turgida mia sorella Simona chiudendo gli occhi emette un gemito di piacere.

Ad un tratto Simona riapre gli occhi, avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia. Faccio scivolare delicatamente la mia lingua nella sua bocca e mi metto a limonare con mia sorella. Simona preme forte la sua mano sulle mie dita facendomi capire che gradisce che io la tocchi proprio li. All'improvviso però mia sorella allontana la sua bocca dalla mia, torna a guardarmi negli occhi ed esclama.
Facciamo l'amore !
Cosa ?
Esclamo, stupito dalla sua richiesta. Simona contiunando a guardarmi negli occhi sembra entrata in trans. Una manciata di secondi dopo mia sorella sposta la mia mano dalla sua patatina quindi, mantenendola ben stretta nella sua, indirizza le mie stesse dita con la quale le stavo toccando le parti intime sulla mia bocca obbligandomi poco dopo a succhiarle. Sembra tutto un sogno ma all'improvviso Simona si copre il viso con entrambe le mani ed esclama:
Scusami, scusami. Non so cosa mi è preso. Scusami. Dimentica tutto quello che ti ho detto. Susami. Continua a ripetermi.
Afferro entrambe le sue mani ancora sul suo viso e le dico.
Smettila ! Quali scuse. Ho sentito benissimo. Tu vuoi fare l'amore con me !
No scusami, scusami non so che mi è preso. Non volevo dire quello che ho detto.
Non è vero ! E tu lo sai. Come lo so io.
Simona si rigira verso di me incrociando il mio sguardo. A quel punto decido di baciarla nuovamente sulla bocca.
Perchè ?
Mi domanda.
Il perchè dovresti saperlo.
Simona mi guarda ma non mi risponde. Le domando di nuovo.
E il tuo Stefano ?
Ci siamo lasciati.
Perchè ?
Perchè alla fine non ho fatto l'amore con lui. ….. Pensavo fosse quello giusto. Quello con cui avrei perso la mia verginità ma …ma mi sbagliavo. Quel giorno a casa sua quando siamo rimasti da soli, ….io mi sono coricata nel suo letto. Lui si è seduto accanto a me e ha cominciato a toccarmi e a baciarmi. Improvvisamente mentre mi toccava e mi baciava ho avvertito dentro di me una strana sensazione. Era una sensazione brutta. Nonostante questo però in quel momento decisi di lasciarlo fare. Quando però dopo un po lui si spogliato nudo e si è coricato sopra di me ho capito che non era lui il ragazzo giusto per me; non era lui quello con cui volevo perdere la mia verginità. Così mi sono alzata dal suo letto, e me ne sono andata.
Ci fu un attimo di silenzio tra noi. Quindi poco dopo decisi di rompere quel silenzio con una semplice domanda. L'unica domanda che avrei dovuto farle già molto tempo prima quella magica notte. L'unica domanda che fino a quel momento però non avevo ancora trovato il coraggio di farle.
Questo ragazzo con cui vuoi perdere la tua verginità, posso sapere chi è ?…...
Simona si voltò di scatto ed io la guardai negli occhi. Quella notte per la prima volta in vita mia vidi mia sorella arrossire e non riuscire a mantenere il proprio sguardo sul mio volto.

Simona vistosamente imbarazzata poco dopo afferrò nuovmante la mia mano, quindi rivolgendo lo sguardo sulla mia erezione riuscì a concludere la sua confessione dicendomi.
Sei tu quel ragazzo !
Io ? Veramente ?
Si. Tu.

Dopo aver ascoltato la sua confessione, avvicino nuovamente la mia bocca a la sua e la baciò. Mentre ci baciamo con le mani ci accarezziamo a vicenda il sesso. Mentre mia sorella Simona mi sega io le faccio un ditalino. Andiamo avanti così per un po di tempo e fino a quando il sottoscritto decide di allontanare la mia bocca dalle sue labbra. Nel preciso istante in cui allontaniamo le nostre bocche i nostri sguardi si perdono in quello dell'altro.

Attirato dal suo corpo come una calamita scivolo sopra di lei. Una volta sopra di lei comincio a strusciare la mia erezione su i genitali di mia sorella.
Ooooo siiii, siii.
Mi sussura in un orecchio gemendo. Poi ad un tratto avverto la mano di mia sorella Simona infilarsi tra le nostre pance, afferrare la mia erezione e guidarla dentro la sua intimià.
Che fai ?
Le domando.
Fammi diventare una vera donna !
Mi dice Simona.
Sei sicura ?
Si.
Detto questo spingoo delitatamente il mio pene dentro la vagina di mia sorella.
Ahhhhh !
Esclama Simona ad occhi chiusi degrignando i denti.
Ti ho fatto male ?
Le doamando. Simona non mi risponde. Si limta a farmi un cenno negativo col capo. A quel punto con un colpo deciso la penetro fino in fondo.
Aaaaa !

Ho sverginato la mia bellissima gemella.

Rimango immobile con il mio pene dentro la sua vagina ed attendo che mia sorella riapra gli occhi. Appena vedo mia sorella riaprire gli occhi le domando di nuovo.
Ti ho fatto male ?
Simona mi sorride, quindi torna a baciarmi sulla bocca.

Riprendo a muovermi dentro di lei facendo avanti e indietro lentamente. Simona comincia a gemere di piacere ed io con lei.
Ti prego stai attento !
Mi dice ad un tratto mia sorella.
Non preoccuparti !

Continuo a scopare mia sorella fino a quando ad un tratto gemendo mi dice che sta per venire. A quel punto faccio scivolare fuori dalla sua vagina il mio pene, lo appoggio sopra la sua vulva e riprendo a strusciamici sopra.

Lorgasmo sopragiunge violento, per entrambi, una decina di secondi dopo.

Pienamente appagati da questa nostro primo rapporto “quasi” completo, Simona ed io pochi minuti dopo ci addormentiamo tenendoci abbracciati stretti.

Venerdì mattina il sole alto ci sorprende entrambi ancora completamente nudi ed abbracciati. Io sono il primo a risvegliarsi. Simona dorme ancora abbracciata a me. Cerco di rimanere immobile il più possibile, me mi basta spostare il braccio per far risvegliare mia sorella. Fa ancora tremendamente caldo. Ci scambiamo così un veloce bacio sulla bocca e rientriamo in casa insieme. Una veloce doccia insieme, ci si riveste insieme, e poi giù a preparare il pranzo per mamma e papà.

Una volta in cucina Simona ed io guardando l'orologio appeso alla parete rimaniamo entrambi stupiti. E già mezzogiorno in punto. Tra poco mamma e papà saranno qui con noi. Simona ed io ci affrettiamo a preparare la tavola e qualocosa da mangiare.

Dieci minuti dopo arrivano a casa puntualissimi i nostri genitori.

Ci sediamo tutti insieme a tavola e consumiamo ciò che avevamo preparato io e mia sorella. Ad un tratto mamma rivolgendosi a mia sorella e gli dice:
Questa mattina prima di andare al lavoro sono salita in camera vostra. Ho visto che tu e tuo fratello avete dormito sul materassino gonfiabile in balcone.
Mamma, dire che abbiamo dormmito è un eufenismo.
Io però vi ho travato addormentati quando sono arrivata sul vostro balcone.
Si sicuramente stavamo dormendo mamma. Ma dire che abbiamo dormito tutta notte …
Faceva tanto caldo in camera vostra ?
Si moriva.
La mamma fa un sorriso a mia sorella, poi si gira a guardare nostro padre e gli dice:
Dovevi proprio vederli. Li ho trovati che dormivano tutti e due abbracciati sul materassino completamente nudi come due teneri fidanzatini.
A quelle parole della mamma intervengo dicendo
Avevamo tutti e due tantissimo caldo. Poi scusa che male c'è se cisiamo addormentati abbracciati.
Ma nulla amore. Stavo scherzando !

Circa mezzora dopo Simona ed io siamo dinuovo soli in casa.
Come stai Simo ?
Le domando cingendola da dietro.
Bene e tu ?
Anche io. Ma, ….. volevo sapere cosa ne pensi ora su quello che abbiamo fatto questa notte io e te.
Cosa penso ?
Si !
Penso che sono felice. Sono tanto felice. Perchè ho fatto l'amore per la prima volta con il ragazzo di cui sono sempre stata innamorata.
Ma … ti ricordo che quel ragazzo è tuo fratello.
E all'ora ? Io ti amo.
Anche io ti amo !
A questo punto mia sorella si gira verso di me, mi prende la testa tra le sue mani e mi bacia sulla bocca. All'inizio in modo delicato. Poi ad un tratto sento le sue labbra aprirsi in maniera decisa obbligando le mie labbra a seguire i suoi movimenti quindi avverto la sua lingua scivolare decisa nella mia bocca. Simona ed io ci mettiamo a limonare lì, in piedi, davanti alla porta di ingresso aperta della nostra casa.

Ad un tratto avverto le mani di mia sorela su i miei fianchi. Ho giò capito dove vuole andare a parare. Conosco troppo bene mia sorella Simona. Infatti pochi attimi dopo, come avevo immaginato, mia sorella mi abbassa lentamente i pantaloncini accompagnandoli sulle mie cosce fino a quando questi non scivolano a terra da soli. Mi ritrovo così all'improvviso completamente nudo dalla cintola in giù davanti alla porta di casa spalancata e con mia sorella davanti a me che mi sta limonando.

Una manciata di secondi dopo avverto la sua mano sul mio pene. Simona non perde tempo, stringe forte il suo pugno attorno al mio sesso e comincia a farmi una sega.
Andiamo in camera le dico.
Andiamo nel lettone
Mi risponde lei. Simona da una calcio alla porta che si chiude sbattendo forte.

Tenendoci per mano andiamo verso la camera dei nostri genitori. Simona si ferma ai piedi del letto, si sfila la maglietta, sfila i pantaloncini e si corica nel lettone a gambe aperte.
Dai vieni !
Simona mi invita a coricarmi su di lei. Mentre la guardo con ancora indosso la maglietta vedo mia sorella appoggiare due dita della mano destra all'altezza della clitoride e iniziare un velocissimo ditalino. Mi tolgo la maglietta velocemente e mi sdraio sul letto accanto a lei.

Rimango li fermo ad osservare divertio la mia gemella a gambe divaricate sgrillettarsi con una foga pazzesca.
Ti eccita guardarmi mentre mi tocco ?
Mi domando ad un tratto.
Tantissimo !
E allora cosa asspetti ? Fammi vedere come fai a farti una sega.
Senza attendere un solo istante mi corico accanto a mia sorella, afferro la mia erezione con la mano destra e comincio a segarmi. Mentre eravamo intenti entrambi a procurarci piacere ad un tratto mia sorella mi afferra con la mano libera la mia mano libera e stringendola forte mi dice:
Vuoi vedere una cosa divertente ?
Cosa ?
Aspetta un attimo.
Due secondi dopo Simona si rimette in piedi, fa il giro del letto e si avvicina al comodino della mamma. Smetto di segarmi e mi siedo nel letto a gambe incrociate. Ad un tratto vedo la mia gemella aprire l'ultimo cassetto del comodino, spostare fazzoletti, calze e altre cianfrusaglie e tirare fuori una scatola di forma rettangolare di plastica rosa.
Che cosè ?
Simona gira la scatola sottosopra, preme forte con tutte le dita delle mani su i due lati più lunghi della scatola e ne tira fuori il contenuto.
Cazzo ma è un vibratore !
Esclamo divertito.
Si è il vibratore della mamma.
E tu come facevi a saperlo.
E' stata la mamma a mostrarmelo. O meglio, un giorno ho scoperto la in bagno mentre lo usava.
Non ci credo !
Giuro.
E che ti ha detto quando ti ha visto.
Niente. Lei era nella vasca da bagno che si stava rilassando. Io sono entrata per andare a fare la pipì e l'ho vista con questo coso infilato nella patatina. Glio ho chiesto cosa fosse e lei mi ha spiegato che era una specie di giocattolo che serve per masturbarsi.
E poi ?
Poi le ho chiesto se le andava di farmi vedere come funzionava.
E lei ?
Me lo ha fatto vedere
Veramente ?
Si giuro.
Che forte.
Vuoi dirmi che la mamma si è masturbata davanti a te con quel coso ?
Si.
Fino all'orgasmo.
Si giuro !
E poi ?
Poi le ho chiesto se potevo usarlo anche io.
Vermante ?
Veramente. Mamma lo ha sfilato dalla sua patitina, lo ha sciaquato sotto l'acqua e mi ha detto togliti i vestiti e vieni nella vasca da bagno con me che ti faccio vedere come funziona.
E poi ?
Mi sono tolta i vestiti e mi sono infilata nella vasca da bagno con la mamma. La mamma mi ha fatto mettere con la schiena appoggiata sulle sue tettone, poi mi ha detto di allargare le gambe.
E poi cosa è successo ?
Ha acceso questo coso e me l'ha appoggiato sulla patatina. E' stato divertentissimo. Vibra talmente forte che senti tutti i tuoi organi interno che si muovono.
Ma ti ha fatto arrivare all'orgsmo ?
Si.
Cavolo.
Se vuoi ti mostro come funziona.
Ci stò
Simona capovolge il vibratore, sposta una levetta e questo parte.
Senti ?
Mia sorella mi porge nelle mani il vibratore. E' silenzioso ma al tempo stesso vibra in una maniera pazzesca. Tenendolo con una mano ne avvicino la punta all'altezza della clitoride di mia sorela.
fffff !
Esclama Simona mordedosi il labbro inferiore. Guardandola gemere di piacere la cosa eccita anche me. Decido così di utilizzare il vibratore di nostra madre con mia sorella. A Simona piace moltissimo quel vibratore a forma di pene. Così glielo struscio sulla patatina fino a quando ad un tratto mia sorella mi dice che sta per venire. A quel punto appoggio due dita della mano sinistra sulle sottilissime pieghe di pelle che vanno a formare le piccole labbra, le dilato delicatamente, appoggio la punta del vibratore di gomma all'imbocco della sua vagina e lo spingo dentro con un sol colpo.

Nonostante la dimensione generosa la vagina di mia sorella inghiotte in un sol boccone quasi metà vibratore.
Aaaaaaaa !
Appena le vibrazioni giungono sulla clitoride della mia gemella lei si lascia andare sul letto e viene letteralmente investita da un'orgasmo spaventoso. Gli effetti dell'orgasmo non sono ancorra svaniti dentro di lei quando la sento supplicarmi di spegnere quel coso.

Sfilato il vibratore dalla vagina di mia sorella lo spengo e lo riconsegno a lei.
Ti è piaciuto ?
Tantissimo !
Mi risponde Simona con un filo di voce. Sdraiato accanto a lei attendo che riprenda fiato.

Quando finalmente mia sorella a ripreso le forze le dico:
Ed io ?
Simona si gira verso di me, mi sorride e mi da un bacio sulla vocca.
Aspetta ancora un attimino. Fammi riprendere fiato.
A quel punto prendo la sua mano, la stringo forte nella mia poi la avvicino al mio pene e la appoggio sopra. Simona Afferra la mia erezione nel suo pugno e inizia a farmi una sega. La lascio fare per un po, poi ad un tratto le dico.
Hai voglia di farmi un pompino ?
Un pompino ?
Si un pompino.
Non l'ho mai fatto, Non so se ne sono capace.
Sono sicurissimo che ne sei capace.
E se poi ti faccio male ?
Sono sicuro di no.
Simona lascia la presa sul mio pene, si mette seduta a gambe incrociate al centro del lettone e mi domanda cosa voglio debba fare.
Basta che tu lo prenda in bocca. Poi vedrai che il resto ti verrà del tutto naturale.

La mia bellissima gemella piega la testa leggermente in avanti, avvicina delicatamente la sua bocca al mio glande, quindi due secondi dopo apre piano la bocca e infila dentro la metà erezione.
Bravissima !
Le escalamo avvertendo brividi di piecere in tutto il corpo.
Adesso comincia a succhiarlo piano e a leccarlo con la lingua.
Una manciata di secondi dopo avverto la bocca di Simona cominciare a succhiare forte come una ventosa il mio pene mentre la sua lingua scorrere lungo tutta lerezione dentro la sua bocca.

Questo è il suo primo pompino, il primo che ricevo dalla mia gemella. Nonostante quello fosse il suo primo pompino mia sorella mi porta a all'orgasmo in una manciata di secondi.

Eiaculo dentro la sua bocca tutto il mio immenso piacere. Simona trattiene nella propria bocca il mio pene fino a quando non avverte più nessun mio spasmo.

Sfilo il mio pene ancora duro dalla bocca di mia sorella e mi complimento con lei. Simona si rimette seduta, apre piano la bocca e mi mostra il mio liquido seminale.
Sei stata bravissima amore !
Le dico stringendole forte la mano, poi aggiungo
Adesso mandalo giù !
Simona chiude piano la bocca, chiude gli occhi e deglutisce tutto il mio seme.

To be continued

scritto il
2019-09-28
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