L'isola del peccato- confessioni di una suora II parte

di
genere
prime esperienze

Arrivai ad Ibiza a metà febbraio l’isola era immersa in un torpore ben lontano dai ritmi adrenalinici che la caratterizzavano d’estate.

Conobbi subito Padre Paul era un uomo sulla quarantina colto e affascinante rimasi subito colpita dal suo carisma e pensai che era l’uomo giusto per portare avanti la missione che ci era stata affidata dal vescovo.
Lui era sul posto da un paio di anni e mi disse subito di non farmi ingannare dall’apparente calma che presto sarebbe arrivata l’estate e lui aveva assistito a scene di pura perdizione umana dove aveva potuto toccare con mano come l’uomo possa cadere in basso quando cede ai suoi istinti primordiali.

L’estate non tardò ad arrivare e dalla mia stanzetta al piano di sopra della piccola chiesa situata al centro di Ibiza, potevo osservare come le parole di padre Paul fossero profetiche di notte l’isola si popolava di giovani ragazzi di indubbia “immoralità”, la prostituzione, l’alcol, la draga di ogni genere la facevano da padrone.
Naturalmente rimasi turbata da tutto ciò condannavo questi comportamenti e mi chiedevo come avremmo potuto armati solo di un vangelo e una croce convertire questi ragazzi che sembravano non avere altra prerogativa che sballarsi.

In queste righe voglio essere onesta caro diario, devo ammettere che ero entrata in crisi con me stessa io che avevo vissuto sempre dentro ad un monastero avevo solo sentito parlare del peccato,ora che mi trovavo faccia a faccia con esso non sapevo come affrontarlo in un certo senso né ero affascinata, avevo voglia anche io di divertirmi come i miei coetanei, di far baccano fino all’alba e di lasciarmi trasportare dai miei sensi.
Pensando a tutto questo chiusa nella mia stanza di notte capitava di accarezzarmi le parti più intime subito me ne pentivo e mi inginocchiavo davanti al crocefisso in fondo al letto chiedendo in lacrime perdono a nostro signore per essere caduta in tentazione; era la prima volta che mi capitava in venticinque anni mai avevo ceduto ad atti impuri.

Trovai il coraggio di confessare i miei turbamenti a padre Paul lui mi rassicurò la fornicazione era peccato ma poteva succedere soprattutto ad una giovane suora e mi confido che anche lui quando era molto giovane aveva rischiato di cadere in tentazione; mi diede l’assoluzione e mi consigliò di pregare molto ogni volta che rischiavo di cedere al peccato la fede avrebbe all’allontanato da me il maligno.
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2019-10-29
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