L'isola del peccato- confessione

di
genere
etero

Ripubblico a puntate un mio vecchio racconto buona lettura

Antefatto

“I peccatori sono come le foglie nel vento d’ autunno” queste sono le parole che mi disse il vescovo quando mi inviò in missione ad Ibiza, insieme a Padre Paul avrei dovuto riportare le pecorelle smarrite sulla retta via quella del signore; purtroppo fui io ad avvicinarmi in modo pericoloso alla via del peccato senza farne ritorno.

Mi chiamo suor Angelina sono nata in brasile 25 anni fa in una disgraziata favelas di Londrina nello stato del Parà non ho mai conosciuto mia madre in quanto mi abbandonò appena nata al convento delle suore della Redension.
Crescendo in quel ambiente fin da piccina nei fui influenzata a tal punto che fu semplice per me prima diventare novizia e poi suora all’età di 22 anni.

Diciamo che ero la più giovane nel convento è fino a poco tempo fa ero convinta della ma scelta e della mia devozione a nostro signore, la mia fede era forte e temprata più di tante consorelle che avevano preso i voti prima di me.
Proprio per questo motivo il Vescovo di Valencia città dove mi trovavo prima di essere inviata ad Ibiza pensò che ero la persona più adatta per coadiuvare Padre Paul nella sua missione di redenzione delle anime.

Come ben sapete Ibiza e conosciuta per esser l’isola del peccato moltitudini di giovani vi si recano d’estate per dare sfogo alle loro pulsioni più profonde trasformando l’isola il luogo di peccato e perdizione; per questo il vescovo la cui diocesi comprendeva Ibiza era interessato a recuperare queste anime riportandole alla luce della fede.
di
scritto il
2019-10-28
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