La dottoressa 3
di
TATO
genere
gay
Una volta rincasata mi faccio una doccia e ci rimango a lungo, osservo il mio corpo bagnato, e senza peli, non sono più giovane ma sona ancora carina, ho un bel culo, le tettine appena accennate, e i capezzoli duri, mi fanno sembrare una ragazzina, poi esco e mi asciugo.
Mi tocco il buchetto, e per precauzione ci metto una crema emoliente, la dottoressa mi ha allargata per bene, e così, mi ritrovo a guardare il bigliettino datomi dal ragazzo marocchino.
Ma mi rammentole parole della dottoressa, per due giorni assoluto riposo, poi potrai fare quello che desideri, e così, controvoglia, rimango a riposo come indicatomi.
Passo due giorni a passeggiare, fare acquisti, vado nel mio negozio di fiducia, dove posso provare l'intimo senza problemi, e così, tra uno slip e un reggiseno, chiacchiero con la commessa, che incurante del mio piccolo pene penzolante, continua ad aiutarmi a indossare il tutto, e parlando, scopro che lei, fuori dal matrimonio, frequenta un ragazzo di colore, lei ha circa la mia età, e mi racconta che la soddisfa in maniera pazzesca, ma che a causa delle dimensioni, col marito, non raggiunge più l'orgasmo, sai mi dice, mi ha sfondata davanti e dietro, e il cornuto ci balla dentro, e così io a mia volta le racconto la mia avventura dal medico e quella dopo, e quello che mi aspetterà domani.
Poi alla cassa, con il resto, mi dà il suo numero di cellulare, tesoro, se ti và, sabato pomeriggio vieni in negozio, verso le sette, mi raggiungerà Pier, te lo presento, le sorrido e dico di sì, poi mi incammino a casa, dove trascorro la serata davanti la tele, e poi nanna.
Il giorno è arrivato, e verso le cinque chiamo il ragazzo marocchino, mi risponde, ciao signora, allora ti aspettiamo questa sera?, dico di sì, e mi fornisce l'indirizzo, ti aspettiamo alle otto.
Eccomi pronta, salgo in auto e raggiungo la meta, un quartiere fuori Milano, di quelli trasandati pieni di extracomunitari, e una volta parcheggiato, raggiungo il palazzo, all'entrata una decina di ragazzini che fanno chiasso, passo e chiamo l'ascensore, e mi sento dire, signora non funziona deve salire a piedi, e chiedo a che piano trovo una certa persona, al quinto e ridono.
Salgo sculettando, e il tichettio dei tacchi si sente, forte e chiaro, giunta a destinazione, sistemo la gonna, e busso, ad aprirmi arriva un uomo sulla settantina, barbuto, mi fa accomodare in salotto, e mi ritrovo con 5 uomini, e il ragazzo delgarage, o meglio visto che era en femme la ragazza, era intenta a succhiare il cazzo ad un maschio sulla quarantina, e vistami, mi raggiunge , e mi dice, eccoti signora, era ora.
Scoprirò poi, che Mussi, è il suo nome, è la donna di casa, di giorno maschio, di sera donna, cucina pulisce e soddisfa i 5 uomini di casa, il padre i fratelli e lo zio, ora mi dice finalmnte non sono più sola, e così mi presenta alla famiglia, e dopo i convenevoli, il padre mi si avvicina, e presami per mano, mi accompagna in camera, mi sistemo sul letto, e poco dopo inizia a spogliarmi, e una volta in reggicalze e tacchi inizio a spogliarlo, e mi ritrovo davanti al viso un cazzo pazzesco, grosso e lungo, una delizia, che prontamente prendo nella mia bocca, e inizio a pompare, è stupendo, un po' salato, ma ha un buon sapore e così, mentre lo pompo, rimanendo a pecora, sento delle mani che mi accarezzano, è una dei figli, e poco dopo ,sento un bel cazzo farsi strada nel mio culetto, mi stacco dal padre, e mi giro, no tesoro il preservativo mettilo, ti prego, lui ride, scherzi, sarai la nostra donna, e le nostre donne non usano preservativi, scopano e rimangono gravide, e mi infila di colpo il cazzo, gemo.
Il padre mi dà un ceffone, forte, rimango stupita,mi brucia la guancia, succhi roia e bevi, lo capisci o nò che sei nostra, muoiviti, e io riprendo il pompino, intanto l'altro mi pompa, è stupendo, mi sento il piacere crescere, e poi esplodere, lo incito sii scopami sfondami, e lui ubbidisce, mi pompa come una cagna, e così, ad un certo punto il padre sborra, il getto quasi mi soffoca, bevi troia bianca, frocio Italiano bevi lo sperma e così ingoio e sento l'altro che stà per venire, i suoi getti di sperma mi innondano l'intestino, e io godo.
Raggiungiamo gli altri in sala, che nel frattempo si sono goduti il fratello, io mi metto vicino Mussi, in ginocchio, e lo zio mi presenta il suo stupendo cazzo, che immediatamente prendo nella mia bocca per farlo, dopo una decina di minuti esplodere nella mia bocca.
Poi verso le 11 tutti stanchi, e noi ragazze, appiccicate di sperma, ci riposiamo un poco, mangiamo n boccone, e beviamo un pochino, siamo sfatte, dal buco, esce lo sperma he abbondante ci è stato donato, e poi, gli uomini vanno a letto, domattina mi dice Mussi, si alzano presto, e così io e lei, andiamo a dormire, insieme, abbracciate, domani ti spiego tutto mi dice, e ci addormentiamo.
L'indomani, prestissimo Mussi mi sveglia, forza dobbiamo preparare la colazione ai nostri uomini, e così lo aiuto e verso le 6 li vedo arrivare in cucina, e iniziano a mangiare e noi donne a servirli, come schiave, poi il padre mi prende, scosta la sedia, alza la veste che porta, e mi mostra il cazzo svettante e duro, siediti, eseguo, e mi faccio scivolare dentro il suo cazzone, tutti mi guardano, e ridono, parlano in marocchino, non capisco, ma mi muovo su e giù, è bello sentirlo dentro, poi mi tira verso di sé, inarco la schiena, e mi bacia, siii mi dice più veloce, che godo, e poi aggiunge, da oggi sei mia moglie, la terza, e vivrai con noi, sarai la puttana di casa com mio figlio, e la notte dormirai con mè, stò venendo, il mio cazzetto è durissimo, e ad un tratto sborro, schizzo spruzzetti di sperma sulla tovaglia tutti ridono, e poi lui viene, si alza con mè impalata, mi solleva da terra con la forza del suo solo cazzo, mi appoggia al tavolo e inizia a sbattermi, urlo, mi sfonda, e viene mi innonda di sperma, e poi mi lascia lì, ansimante e se ne và.
Rimaniamo sole, e Mussi si avvicina, e mi dice, sono fiera di averti come madre, e mi bacia, un attimo dopo siamo avvinghiate, l'una all'altra, e poi mi giro e dico, Mussi amore scopami, e così, passiamo il resto della mattinata a fare sesso.
Poi al pomeriggio ci prepariamo, en femme tutte e due, e andiamo a casa mia a prenderre della roba per i prossimi giorni, e una volta a casa mi sistemo in camera del mio nuovo marito, e prepariamo la cena, per i nostri uomini, che presto ci raggiungeranno, e vorranno altro al cibo.
Mi tocco il buchetto, e per precauzione ci metto una crema emoliente, la dottoressa mi ha allargata per bene, e così, mi ritrovo a guardare il bigliettino datomi dal ragazzo marocchino.
Ma mi rammentole parole della dottoressa, per due giorni assoluto riposo, poi potrai fare quello che desideri, e così, controvoglia, rimango a riposo come indicatomi.
Passo due giorni a passeggiare, fare acquisti, vado nel mio negozio di fiducia, dove posso provare l'intimo senza problemi, e così, tra uno slip e un reggiseno, chiacchiero con la commessa, che incurante del mio piccolo pene penzolante, continua ad aiutarmi a indossare il tutto, e parlando, scopro che lei, fuori dal matrimonio, frequenta un ragazzo di colore, lei ha circa la mia età, e mi racconta che la soddisfa in maniera pazzesca, ma che a causa delle dimensioni, col marito, non raggiunge più l'orgasmo, sai mi dice, mi ha sfondata davanti e dietro, e il cornuto ci balla dentro, e così io a mia volta le racconto la mia avventura dal medico e quella dopo, e quello che mi aspetterà domani.
Poi alla cassa, con il resto, mi dà il suo numero di cellulare, tesoro, se ti và, sabato pomeriggio vieni in negozio, verso le sette, mi raggiungerà Pier, te lo presento, le sorrido e dico di sì, poi mi incammino a casa, dove trascorro la serata davanti la tele, e poi nanna.
Il giorno è arrivato, e verso le cinque chiamo il ragazzo marocchino, mi risponde, ciao signora, allora ti aspettiamo questa sera?, dico di sì, e mi fornisce l'indirizzo, ti aspettiamo alle otto.
Eccomi pronta, salgo in auto e raggiungo la meta, un quartiere fuori Milano, di quelli trasandati pieni di extracomunitari, e una volta parcheggiato, raggiungo il palazzo, all'entrata una decina di ragazzini che fanno chiasso, passo e chiamo l'ascensore, e mi sento dire, signora non funziona deve salire a piedi, e chiedo a che piano trovo una certa persona, al quinto e ridono.
Salgo sculettando, e il tichettio dei tacchi si sente, forte e chiaro, giunta a destinazione, sistemo la gonna, e busso, ad aprirmi arriva un uomo sulla settantina, barbuto, mi fa accomodare in salotto, e mi ritrovo con 5 uomini, e il ragazzo delgarage, o meglio visto che era en femme la ragazza, era intenta a succhiare il cazzo ad un maschio sulla quarantina, e vistami, mi raggiunge , e mi dice, eccoti signora, era ora.
Scoprirò poi, che Mussi, è il suo nome, è la donna di casa, di giorno maschio, di sera donna, cucina pulisce e soddisfa i 5 uomini di casa, il padre i fratelli e lo zio, ora mi dice finalmnte non sono più sola, e così mi presenta alla famiglia, e dopo i convenevoli, il padre mi si avvicina, e presami per mano, mi accompagna in camera, mi sistemo sul letto, e poco dopo inizia a spogliarmi, e una volta in reggicalze e tacchi inizio a spogliarlo, e mi ritrovo davanti al viso un cazzo pazzesco, grosso e lungo, una delizia, che prontamente prendo nella mia bocca, e inizio a pompare, è stupendo, un po' salato, ma ha un buon sapore e così, mentre lo pompo, rimanendo a pecora, sento delle mani che mi accarezzano, è una dei figli, e poco dopo ,sento un bel cazzo farsi strada nel mio culetto, mi stacco dal padre, e mi giro, no tesoro il preservativo mettilo, ti prego, lui ride, scherzi, sarai la nostra donna, e le nostre donne non usano preservativi, scopano e rimangono gravide, e mi infila di colpo il cazzo, gemo.
Il padre mi dà un ceffone, forte, rimango stupita,mi brucia la guancia, succhi roia e bevi, lo capisci o nò che sei nostra, muoiviti, e io riprendo il pompino, intanto l'altro mi pompa, è stupendo, mi sento il piacere crescere, e poi esplodere, lo incito sii scopami sfondami, e lui ubbidisce, mi pompa come una cagna, e così, ad un certo punto il padre sborra, il getto quasi mi soffoca, bevi troia bianca, frocio Italiano bevi lo sperma e così ingoio e sento l'altro che stà per venire, i suoi getti di sperma mi innondano l'intestino, e io godo.
Raggiungiamo gli altri in sala, che nel frattempo si sono goduti il fratello, io mi metto vicino Mussi, in ginocchio, e lo zio mi presenta il suo stupendo cazzo, che immediatamente prendo nella mia bocca per farlo, dopo una decina di minuti esplodere nella mia bocca.
Poi verso le 11 tutti stanchi, e noi ragazze, appiccicate di sperma, ci riposiamo un poco, mangiamo n boccone, e beviamo un pochino, siamo sfatte, dal buco, esce lo sperma he abbondante ci è stato donato, e poi, gli uomini vanno a letto, domattina mi dice Mussi, si alzano presto, e così io e lei, andiamo a dormire, insieme, abbracciate, domani ti spiego tutto mi dice, e ci addormentiamo.
L'indomani, prestissimo Mussi mi sveglia, forza dobbiamo preparare la colazione ai nostri uomini, e così lo aiuto e verso le 6 li vedo arrivare in cucina, e iniziano a mangiare e noi donne a servirli, come schiave, poi il padre mi prende, scosta la sedia, alza la veste che porta, e mi mostra il cazzo svettante e duro, siediti, eseguo, e mi faccio scivolare dentro il suo cazzone, tutti mi guardano, e ridono, parlano in marocchino, non capisco, ma mi muovo su e giù, è bello sentirlo dentro, poi mi tira verso di sé, inarco la schiena, e mi bacia, siii mi dice più veloce, che godo, e poi aggiunge, da oggi sei mia moglie, la terza, e vivrai con noi, sarai la puttana di casa com mio figlio, e la notte dormirai con mè, stò venendo, il mio cazzetto è durissimo, e ad un tratto sborro, schizzo spruzzetti di sperma sulla tovaglia tutti ridono, e poi lui viene, si alza con mè impalata, mi solleva da terra con la forza del suo solo cazzo, mi appoggia al tavolo e inizia a sbattermi, urlo, mi sfonda, e viene mi innonda di sperma, e poi mi lascia lì, ansimante e se ne và.
Rimaniamo sole, e Mussi si avvicina, e mi dice, sono fiera di averti come madre, e mi bacia, un attimo dopo siamo avvinghiate, l'una all'altra, e poi mi giro e dico, Mussi amore scopami, e così, passiamo il resto della mattinata a fare sesso.
Poi al pomeriggio ci prepariamo, en femme tutte e due, e andiamo a casa mia a prenderre della roba per i prossimi giorni, e una volta a casa mi sistemo in camera del mio nuovo marito, e prepariamo la cena, per i nostri uomini, che presto ci raggiungeranno, e vorranno altro al cibo.
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