Cornuto: -- storia di una vacanza 9
di
Armando70
genere
tradimenti
CAPITOLO NONO
Divertito Valerio mi lasciò massaggiare ancora il suo cazzo protetto dall'asciugamano, poi disse. " ora basta...", mentre mi spostava la mano, aggiungendo. "tua moglie potrebbe essere gelosa." Mia moglie scoppiò a ridere.
"Ha ragione caro, mollalo, piace anche a te questo giocatolo vero??"
Si! Effettivamente mi piaceva vederlo sempre così duro, mi piaceva toccarlo anche se lo sentivo solo attraverso l'asciugamano, sentivo gratitudine verso quell'organo che faceva impazzire mia moglie ed ero contento per lei.
Non pensavo però di sottrarlo a lei, era lei che se lo doveva godere, che ci doveva giocare, e lui non crede che me lo avrebbe concesso, anche se ad essere sincero un pensierino, (anche solo di sentirlo in bocca(, lo feci.
Così dicendo mi allontanò da lui, tolse l'asciugamani e il suo cazzo tornò a svettare in aria, (veramente inesauribile Valerio). Guardando me lei tornò ad inginocchiarsi ai suoi piedi, con la sua lingua verace leccava e succhiava quelle palle che non accennavano a vuotarsi. Lo lambiva fino alla punta, succhiava a lungo la grossa cappella. Valerio in piedi mugolava dal piacere ma non veniva. Si rivolgeva a me per umiliarmi. "Che bocca tua moglie, mai trovato una succhia cazzi del genere...", è continuava, "scommetto che a tè non l'ha mai succhiato così??" A me lei l'ha sempre succhiato, ma forse aveva ragione Valerio. Con tanta passione non me lo aveva mai fatto. Valerio sempre in estasi continuava a infierire su di me. "Non può averti succhiato così, tu sei un cornuto e i cornuti più che altro sono destinati a farsi delle seghe. Dai consumati il cazzo a menarti mentre io mi godo questa splendida bocca di tua moglie. Mi umiliava e mi piaceva e continuavo a segarmi. Sborrai ancora debolmente, era la quinta volta quel giorno, ormai avevo svuotato le palle.
Le palle di Valerio erano invece ancora da vuotare è ha fare quello ci doveva pensare mia moglie nel resto di quella lunga notte infuocata.
Valerio staccò la bocca di mia moglie dal suo cazzo. "Andiamo a letto cara, ora voglio scoparti in modo che non lo scorderai mai. Domani lo racconterai a tuo marito." -- "Lo racconterai a tuo marito, perché lo racconterai...??", mi domandai! Io ero li ad assistere, non me lo doveva raccontare. Così dicendo prese lei per mano è la porta in camera da letto, io li seguo, lui mi blocca.
"No fermo...", mi dice, quando decido di scopare una moglie come si deve non voglio il cornuto in mezzo alle palle..." -- "Mah...", provai a rispondere, lui non mi fece aprire bocca. "Tua moglie...", disse, "ha un potenziale da troia del mille per mille. Questo potenziale lo può esprimere solo se tu non sei presente." Leggermente innervosito risposi. "Non mi sembra che fino ad ora sia stata imbarazzata!" -- "Hai ragione! E' molto disinvolta, ma il suo potenziale da troia riuscirà ad esprimerlo tutto solo se tu non ci sei, deve stare sola con me. Buonanotte caro!" Disse sorridendo sarcastico. "Li a fianco c'è la camera degli ospiti, la sentirai godere attraverso la parete. Io farò in modo di fartela sentire...", e aggiunse guardando il mio cazzo molle. "Poi mi sembra che hai scaricato le pile, forse è meglio che ti riposi. Buonanotte!"
Così dicendo entrò in camera chiudendomi la porta in faccia.
Continua.
Divertito Valerio mi lasciò massaggiare ancora il suo cazzo protetto dall'asciugamano, poi disse. " ora basta...", mentre mi spostava la mano, aggiungendo. "tua moglie potrebbe essere gelosa." Mia moglie scoppiò a ridere.
"Ha ragione caro, mollalo, piace anche a te questo giocatolo vero??"
Si! Effettivamente mi piaceva vederlo sempre così duro, mi piaceva toccarlo anche se lo sentivo solo attraverso l'asciugamano, sentivo gratitudine verso quell'organo che faceva impazzire mia moglie ed ero contento per lei.
Non pensavo però di sottrarlo a lei, era lei che se lo doveva godere, che ci doveva giocare, e lui non crede che me lo avrebbe concesso, anche se ad essere sincero un pensierino, (anche solo di sentirlo in bocca(, lo feci.
Così dicendo mi allontanò da lui, tolse l'asciugamani e il suo cazzo tornò a svettare in aria, (veramente inesauribile Valerio). Guardando me lei tornò ad inginocchiarsi ai suoi piedi, con la sua lingua verace leccava e succhiava quelle palle che non accennavano a vuotarsi. Lo lambiva fino alla punta, succhiava a lungo la grossa cappella. Valerio in piedi mugolava dal piacere ma non veniva. Si rivolgeva a me per umiliarmi. "Che bocca tua moglie, mai trovato una succhia cazzi del genere...", è continuava, "scommetto che a tè non l'ha mai succhiato così??" A me lei l'ha sempre succhiato, ma forse aveva ragione Valerio. Con tanta passione non me lo aveva mai fatto. Valerio sempre in estasi continuava a infierire su di me. "Non può averti succhiato così, tu sei un cornuto e i cornuti più che altro sono destinati a farsi delle seghe. Dai consumati il cazzo a menarti mentre io mi godo questa splendida bocca di tua moglie. Mi umiliava e mi piaceva e continuavo a segarmi. Sborrai ancora debolmente, era la quinta volta quel giorno, ormai avevo svuotato le palle.
Le palle di Valerio erano invece ancora da vuotare è ha fare quello ci doveva pensare mia moglie nel resto di quella lunga notte infuocata.
Valerio staccò la bocca di mia moglie dal suo cazzo. "Andiamo a letto cara, ora voglio scoparti in modo che non lo scorderai mai. Domani lo racconterai a tuo marito." -- "Lo racconterai a tuo marito, perché lo racconterai...??", mi domandai! Io ero li ad assistere, non me lo doveva raccontare. Così dicendo prese lei per mano è la porta in camera da letto, io li seguo, lui mi blocca.
"No fermo...", mi dice, quando decido di scopare una moglie come si deve non voglio il cornuto in mezzo alle palle..." -- "Mah...", provai a rispondere, lui non mi fece aprire bocca. "Tua moglie...", disse, "ha un potenziale da troia del mille per mille. Questo potenziale lo può esprimere solo se tu non sei presente." Leggermente innervosito risposi. "Non mi sembra che fino ad ora sia stata imbarazzata!" -- "Hai ragione! E' molto disinvolta, ma il suo potenziale da troia riuscirà ad esprimerlo tutto solo se tu non ci sei, deve stare sola con me. Buonanotte caro!" Disse sorridendo sarcastico. "Li a fianco c'è la camera degli ospiti, la sentirai godere attraverso la parete. Io farò in modo di fartela sentire...", e aggiunse guardando il mio cazzo molle. "Poi mi sembra che hai scaricato le pile, forse è meglio che ti riposi. Buonanotte!"
Così dicendo entrò in camera chiudendomi la porta in faccia.
Continua.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Cornuto: -- storia di una vacanza 8racconto sucessivo
Cornuto: -- storia di una vacanza 10
Commenti dei lettori al racconto erotico