Collant 2 Il seguito

di
genere
incesti

Mi scuso, ma il racconto si è bloccato, dunque, stavo aspettando Andrea, ma nel mio appartamento entra una persona sui 55 anni, brizzolato, un bell'uomo, rimango basita, ma lui, subito mi spiega che è stato mandato per accompagnarmi da Andrea, lui non poteva era impegnato, lo seguo, e una volta in auto,mi dice di togliermi il vestito, lo guardo dico di nò, e lui mi mostra una telecamera, lui ti stà guardando, muoviti, e poco dopo mi squilla il cellulare, è lui, esegui gli ordini di mio padre troia e muoviti, tuo padre?, e lo osservo meglio, la somiglianza c'è, ok eseguo, peccato che siamo ancora nel centro città, e una ragazza in reggiseno, calze e tacchi non passa inosservata, il padre riceve un'altra telefonata, annuisce, e una volta riattaccato mi dice, bene, vuole che che scenda dall'auto e vada sul sedile posteriore, ora dico io, ma siamo fermi al semaforo, esegui, e io scendo dall'auto e faccio per salire dietro, ma il padre non mi apre la sicura e per degli attimi lunghissimi rimango lì, nuda alla vista di tutti, accidenti il mio cazzetto si vede, poi mi apre mi infilo dentro, riparte, e poco dopo mi porge un cazzo a doppia punta, lungo e mi dice,mettiti a pecora, culo al finestrino e infilatelo , m vergogno, ma eseguo, inizio ad eccitarmi, ne infilo una buona parte, quando si ferma e chiede l'ubicazione di un indirizzo fittizzio, le due ragazze si avvicinano al finestrino e iniziano a parlare quando si accorgono di mè, rimangono mute, si guardano, ma non distolgono lo sguardo da mè, e lui mi dice, infilane di più, lui vuole che lo prenda tutto, e io continuo a infilarlo, loro rimangono a guardare,mute, poi una dice, ma è un frocio ha il cazzo, e ridono, signorine, dice il padre, è la schiava di mio figlio è una sgualdrina, omosessuale convinto e dichiarato, se volete vi dico chi è e vi do indirizzo e telefono, così potete sputtanarla, vi interessa?, ridono e dicono di sì, lui porge due bigliettini dove leggo poi c'è scritto il mio nome e cognome, da uomo dove lavoro dove abito che sono sposata e il numero di telefono e cellulare, mi raccomando, e se vi interessa come giocattolo, dopo che sarà passata sotto mio figlio, potrete farle di tutto, poi porge un pacchetto di bigliettini, datene in giro se volete, e noto che sul retro ci sono due mie foto, una al naturale da uomo, e una da donna, mentre mi infilano un cazzone di gomma, era stata scattata dal mio amico amante, ora penso, sono fottuta, e lui riparte.
godo, sono eccitata e spaventata, ma godo, arriviamo a casa e scendo dall'auto, abitano fortunatamente in una villa con un piccolo parco, mi incammino alla porta e suono.
Ad aprirmi, arriva una donna, stupenda, alta, una quinta sesta di seno, in vestaglia nera, indossa un reggicalze calze e tacchi 12, mi apre, e mi accenna di entrare, mi squadra, e mi dice, certo che mio figlio ha gusti strani, con le belle donne e i trans stupendi che conosce, scopare tè, deve essere fuori e ride, poi mi guarda bene e e prosegue, ho capito, sarai il suo nuovo gioco, mi guarda il culetto, il tuo buco è destinato male, e ride, e mi accompagna in salotto.
Andrea è lì, seduto nudo, ha il cazzo durissimo, la madre si inginocchia, apre le gambe del figlio e continua a farli il pompino che aveva interrotto per venire ad aprirmi, vieni puttana mi dice, mettiti lì, e guardo la madre infilarsi tutto il cazzo in gola, e leccare le palle al figlio, poi dopo un attimo, entrano due persone, una ragazza giovanissima, avrà avuto 15 anni, con solo un paio di tacchi e un babydoll corto, che copre appena il pancione, è gravida, è al settimo mese, e al suo fianco, una donna, no, guardo meglio, è un trav, ma nò guardo ancora meglio, è il padre.
Tiene per mano la ragazzina, che tiene la testa bassa, vieni Carla, siediti vicino alla mamma, cacchio, è la sorella, gravida, ma di chi'? Andrea sembra leggermi nella testa, ti piace? l'ho ingravidata io, bella vero?, la madre solleva la testa, e sorride, ricordati Andrea che ora tocca a mè, me lo hai promesso, non prendo la pillola da trè mesi, e il frocio di tuo padre non mi scopa da anni, lui ride, tranqilla mamma, ma ora devo pensare a Paola, e si stacca dalla madre, mi prende per il braccio, e mi gira, vedete brutte troie, e parlando mi mette a pecora, mi allarga le gambe e continua, questo buco, diventerà una caverna, e mi aiuterete voi, fa un cenno alla sorella, che si alza e prende un vassoio, lo porta vicino a mè, è pieno di collant usate, alcune appiccicate dallo sperma vecchi, altre rotte, ottimo, vedi, sono collant usate da prostitute, che battono per strada, ora, mia sorella te le infilerà tutte dentro una per una, mi stò per girare, il padre trans, mi afferra per i polsi, e mi mette supina, Andrea contrariato si avvicina, volevo non farti male vacca ma ora mi hai rotto, appoggia il cazzo e mi sfonda con un colpo solo, mi manca il fiato, mi brucia, entra inesorabile fino in fondo, poi si ferma, un attimo dopo mi sento gonfiare, mi stà pisciando dentro, finito esce, e si siede, un attimo dopo inizio con le prime gocce, la sorella allora inizia a infilarmi il primo paio, arrotolato per impedire la totale fuoriuscita del piscio, e continua, noncurante di quello che perdo, dopo le prime trè paia, inizia a infilarle normali e spinge dentro paio dopo paio, io sento risalire l'intestino, fino alla bocca dello stomaco, sento che premono con quello che ho all'interno, e inoziano a mescolarsi, non ho idea di quante paia mi abbia infilato, il vassoio è vuoto, e io sembro gravida, ho una pancetta pronunciata, ottimo dice Andrea. vestiti che ti porto a casa.
Per tutto il viaggio ho avuto dolori, stavo mollando ma lui mi guarda e mi dice, se la fai qui, mi fermo e torni a casa a pied, mentre caghi fuori collant, sai che figura di merda, mi trattengo lui ride, prende tutte le buche, stò male, una volta arrivati, a fatica tengo chiuse le coscie, salgo a piedi i trè piani, lui sale in ascensore, davanti alla porta, apro, stò entrando, ma lui mi ferma, fammi un pompino, piango mi inginocchio, no mi dice come se ti siedi sulla turca, infilo in bocca il suo cazzo, e non resisto paio dopo paio, con un forte dolore iniziano ad uscire, mescolati ad altro, allora, mi solleva il vestito, e mi fa entrare, continuo a perdere tutto dal mio ano, lui ride e mi filma, mentre cammino dissemino collante, arrivo in bagno, nò mi dice togli il vestito, lo faccio, allarga le gambe e appoggiati al lavandino, eseguo, e poi basta, chiudo gli occhi e mi sento rompere il buco, fuoriesce una pala enorme mescolata a sangue pipì e il resto, e il tutto si ammucchia ai miei piedi, colando sulle cosce, Andrea appoggia il cellulare, si avvicina, e mi scopa, con catticerie, non sento più nulla solo dolre, poi viene, lui viene sempre molto, al secondo schizzo lo toglie mi gira e mi mette in ginocchio e me lo infila in bocca, è sporco di mè, dei miei umori del mio sangue e altro, e continua a sborrare, io bevo, poi esausta mi siedo sui collant sporchi, ottimo, si ritrae, mi prende per mano, mi porta a letto sono sporca, mi butta sul letto, poi prende tutti i collant, me li mette tra le coscie, mi rimette le coperte, e mi dice, riposati, tieni il frutto del tuo parto tra le coscie, poi ti porto a cena, mi addormento, sporca e dolorante, tra i miei escrementi nel mio candido letto, il tutto filmato, e poi postato in rete.
di
scritto il
2020-03-24
4 . 7 K
visite
1
voti
valutazione
9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Collant 2

racconto sucessivo

Ragazzina 2
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.