Gae, usiamo l'acqua?
di
Tony20
genere
incesti
In un caldo pomeriggio primaverile, Gae era seduto con le spalle a muro sul suo letto, entro nella sua stanza e lo trovo con una mano dentro i pantaloncini, appena entro mi guarda ed
esclama"ehi"
Io "ma che stai facendo"
Gae "mi stavo facendo una sega, vieni qua"
mi avvicino, lo tira fuori e mi prende la mano e la mette sul suo enorme cazzo, non mi faccio pregare e lo faccio godere di mano mentre lui mi palpava il culo e mi sfiorava il buco da sopra la tuta
Io "vuoi fare qualcos'altro?
Gae" si, togliti i pantaloni e vieni su di me di spalle e per farlo scivolare meglio sai che facciamo gli mettiamo l'acqua che scivola meglio"
Io "ma secondo me è peggio con l'acqua"
lui mi ha detto di fidarmi, ma il porco lo sapeva che non scivolava, ha voluto solo giocare col mio culo forzandolo di più e cosi da rompermelo meglio. Mi tolgo i pantaloni vado su di lui, se lo bagna, mi allarga il culo con le mani, io mi appoggio sul cazzo e provo a farlo entrare, che dolore, non voleva entrare, mi sentivo strappare il buco, lui forzava, mi sono fermata con qualche lacrimuccia di dolore, scendo dal letto e gli dico che ci avrei pensato io a bagnarlo meglio per farlo scivolare, ho cominciato a fargli un pompino moltooooo umido, dopo un po mi sono staccata, ho preso della saliva con le dita per passarmela nel buco, lui cercava di capire che intenzioni avessi, mi giro di spalle, mi appoggio sul lettino a fianco, con le mani allargo il mio culo e gli dico "prova ora se scivola" si alza si mette dietro di me e sento spingere dentro con più facilità, mi faceva un po male, ma godevo ugualmente, lui si era ingrifato di più, l'ho sentito sprofondare dentro fino in fondo, mi ha chiesto se poteva sbattermi con forza, certo ho detto io, ha cominciato a dare colpi assestati e continui, un godimento continuo, più mi sbatteva e più lo volevo, lui ansimava affannosamente, io non potevo soffocare i gemiti, ad un tratto mi sono sentita riempire di un calore forte, era la sua sborra calda, si è staccato e si è buttato sul letto e io a faccia in giù pure sul letto col culo sfondato e inondato, sono rimasta ferma per qualche minuto, poi lui è andato in bagno a prendermi della carta per pulirmi, e mi ha detto "pulisciti e vai via che ho un impegno" ed io silenziosa e distrutta cosi ho fatto, avevo ancora voglia però...
esclama"ehi"
Io "ma che stai facendo"
Gae "mi stavo facendo una sega, vieni qua"
mi avvicino, lo tira fuori e mi prende la mano e la mette sul suo enorme cazzo, non mi faccio pregare e lo faccio godere di mano mentre lui mi palpava il culo e mi sfiorava il buco da sopra la tuta
Io "vuoi fare qualcos'altro?
Gae" si, togliti i pantaloni e vieni su di me di spalle e per farlo scivolare meglio sai che facciamo gli mettiamo l'acqua che scivola meglio"
Io "ma secondo me è peggio con l'acqua"
lui mi ha detto di fidarmi, ma il porco lo sapeva che non scivolava, ha voluto solo giocare col mio culo forzandolo di più e cosi da rompermelo meglio. Mi tolgo i pantaloni vado su di lui, se lo bagna, mi allarga il culo con le mani, io mi appoggio sul cazzo e provo a farlo entrare, che dolore, non voleva entrare, mi sentivo strappare il buco, lui forzava, mi sono fermata con qualche lacrimuccia di dolore, scendo dal letto e gli dico che ci avrei pensato io a bagnarlo meglio per farlo scivolare, ho cominciato a fargli un pompino moltooooo umido, dopo un po mi sono staccata, ho preso della saliva con le dita per passarmela nel buco, lui cercava di capire che intenzioni avessi, mi giro di spalle, mi appoggio sul lettino a fianco, con le mani allargo il mio culo e gli dico "prova ora se scivola" si alza si mette dietro di me e sento spingere dentro con più facilità, mi faceva un po male, ma godevo ugualmente, lui si era ingrifato di più, l'ho sentito sprofondare dentro fino in fondo, mi ha chiesto se poteva sbattermi con forza, certo ho detto io, ha cominciato a dare colpi assestati e continui, un godimento continuo, più mi sbatteva e più lo volevo, lui ansimava affannosamente, io non potevo soffocare i gemiti, ad un tratto mi sono sentita riempire di un calore forte, era la sua sborra calda, si è staccato e si è buttato sul letto e io a faccia in giù pure sul letto col culo sfondato e inondato, sono rimasta ferma per qualche minuto, poi lui è andato in bagno a prendermi della carta per pulirmi, e mi ha detto "pulisciti e vai via che ho un impegno" ed io silenziosa e distrutta cosi ho fatto, avevo ancora voglia però...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Gae, dopo la doccia...racconto sucessivo
Gae, la porta si chiude
Commenti dei lettori al racconto erotico