La prima volta V

di
genere
incesti

Lentamente apro gli occhi. Non è il mio letto ne la mia camera; le persiane con le gelosie tirate su a metà mi dicono che è un giorno di sole e che sarà una fantastica Domenica. Si, è Domenica e l'orologio dice che sono le 11 ed il pranzo non si prepara da solo. Mi tiro su, sono nudo e, al pensiero di ciò che ho vissuto, barzotto. Non sento rumori che mi rivelino la presenza delle due ninfette ma non me ne preoccupo e trovo un biglietto di Cri dove mi informa che si sono recate alla spiaggia di Luca. Bene, ho un po' di tempo per la doccia, la barba, una "seduta" e, poi, preparare il pranzo. Per me solo dato che non torneranno prima di sera. Quasi, solo quasi, mi dispiace dover aspettare di vederle fino a sera però è un bene visto che i due giorni passati mi hanno provato;non ho vent'anni ed un po'di recupero me lo devo.
Suona il cell che sono le 14.
-C- ciao pa, ascolta, alla fine non siamo andate alla spiaggia, siamo qui da mamma che Ele voleva vedere i raazzi; stamane ho provato a svegliarti ma dormivi troppo bene... Mi spiace che ti ho lasciato senza macchina ma torniamo stasera se ne hai bisogno.
-I- no, tranquilla tata, ho la moto ma oggi mi riposo a più non posso. Ehi, mi raccomando... Acqua in bocca con chiunque, siamo intesi?
-C- certo, neanche a dirlo...
Stravaccato sul divano penso e ripenso al accaduto e mi eccito ma non mi sfioro neanche per un secondo. A mezzanotte passata, finito il film, me ne vado a dormire ma il cazzo è le palle mi dolgono assai; "resisti, resisti che domani..."
Lunedì. Le solite faccende da evadere, rispondere alle chiamate dei committenti, contattare i capi cantiere ecc. ecc.
-E- ciao zio, sono tornata; ho portato Cri allo stage e ti ho riportato l'auto. Faccio un caffè, lo prendiamo e poi vado a casa.
Sai, l'altra sera sei stato fantastico. Non godevo così da tanto tempo, grazie.
Devo essere arrossito un po' visto la risata di Elena.
-I- mmmm, non so cosa dire. Anche a me è piaciuto molto ma ora non so se devo scusarmi o cosa.
-E- o cosa. Adesso che so "chi sei" spero che l'altra sera non sia stata la prima ed unica volta che ho potuto divertirmi e godere così bene. Hai capito che io e Cri ci 'amiamo' tra noi e, poi, ti racconteremo come è iniziata ma sappi che un po' e anche colpa tua. Bene, io vado a casa che sbrigo due cose e poi ci vediamo nel pomeriggio.
Era più una domanda che un'asserzione. Mi avvicino a lei, le prendo e sollevo il mento e le poso un soffice bacio sulle labbra.
-I- certo che si. Cristina ed io ti aspetteremo e ci conto.
Alle 14:30 il pranzo è finito; sul divano mia figlia mi parla della sua mattinata, io le parlo della mia e continuiamo a guardarci negli occhi tenendoci per mano. Quando suona il campanello di casa fremo; gli occhi di mia figlia scintillano ancora di più ed è lei che si precipita ad aprire la porta. Elena si presenta fasciata in un tubino elasticizzato che pare le sia stato dipinto sulla pelle; chiusa la porta alle loro spalle si lanciano in un bacio saffico bollente; CRI mi tenbe la mano senza staccare le labbra da quelle di sua cugina ed io, stra eccitato, mi avvicino a loro con passo lento. Mi appoggio alle spalle di Elena e le bacio il collo posando le mani sul suo ventre teso. Mi sposto lievemente verso la sua sinistra e, protendendo il capo, bacio le labbra di Cri; torno al collo di mia nipote e ancora alle labbra di mia figlia. L'eburnea erezione preme sul culo di Ele che porta una sua mano tra i nostri corpi e palpa il mio pacco. Volta tutto il suo corpo verso di me, mi bacia con passione e lascia che, da dietro, CRI le palpi le tette. Il vestito di entrambe le troiette è salito in vita ed io posso vedere nello specchio accanto a noi che nessuna delle due indossa intimo. Come posso resistere? Mi inginocchio davanti ad Ele, le poso le mani sul culo e presso il mio viso sul suo monte di venere. Cazzo, l'altra sera aveva un bel ciuffetto di peli curati ed oggi è completamente liscia e profuma di rosa. Cri si affianca alla cugina ed io le faccio lo stesso omaggio che ho fatto a Ele; anche mia figlia ha la fica completamente glabra ed il profumo è lo stesso. Mi gira la testa. Le prendo sotto braccio con le mani sui lisci fianchi, le porto in camera mia e le faccio sedere sul matrimoniale. Si tirano giù la parte alta dei vestiti mostrandomi quei seni perfetti con i capezzoli eccitati.
Passo parecchi secondi ad osservarle mentre mi libero degli indumenti che indosso. Vedo le labbra vaginali di Ele che luccicano degli umori che le imperlano la pelle circostante; la fica di mia figlia mi mostra la sua eccitazione lasciando scoperto il clitoride duro e tesso anch'esso umido di succhi.
Si alzano dal letto, mi prendono per le braccia e mi tirano su di loro abbracciando e baciandomi sul viso, sul torace, sulle spalle.
E dinuovo graffi morsi e succhiotti. Sono steso al centro del materasso quando CRI mi mette la sua fica sulle labbra cominciando, poi, a strusciarmela sulla bocca e ricavandone una bella leccata passionale; Elena passa subito al dunque: mi spompina per pochi secondi e si impalla sul cazzo godendoselo da subito. Le'birichine' si baciavano e si toccavano i sensi vicendevolmente senza smettere di muovere i loro corpi sul mio. Raggiunto l'orgasmo quasi simultaneamente cambiano posizione usandomi a loro piacere. Essere 'passivo' in questo momento non è spiacevole. Quando la mia CRI si impalla sul mio cazzo decide di farsi inculcare dimostrando così il suo amore per me e che è molto bello a Elena. È ancora ben stretta la troietta ma con decisione, lentamente, lo prende tutto nel culo cominciando subito ad ansimare incitandomi a sbatterla. Io sono sotto ed alzo i fianchi per andarle incontro quando scende ed allontanarmi, ma non troppo, quando sale. La bollente cuginetta nel frattempo le lecca la fica completamente aperta e grondante accanendosi sul clitoride. Quasi sviene, Cristina, per il doppio e multiplo orgasmo che le facciamo raggiungere; si butta sul materasso affianco a noi per riprendere fiato e non riesce a controllare i tremori del suo corpo appagato. Elena ed io ci gettiamo addosso l'una al altro con foga. Mi vorrebbe cavalcare ancora ma io ho altre idee e, quindi, la faccio girare a pecorina e la infilo da dietro aggrappandomi alle sue tette. Nel andirivieni di questa posizione mi appoggio alla sua schiena mordendole il collo poi le bisbiglio:-I- e adesso il resto.
China la testa in avanti e mi dice:
-E- si, zio, lo voglio tutto nel culo ma ho paura. Farai piano? Mi farai godere come ha goduto tua figlia?

Continua... Verso il finale.
scritto il
2020-03-29
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