Passione carnale VII
di
Maxx 73.2
genere
incesti
Confidai il mio desiderio a Mara e lei, buttandosi le braccia al collo, mi baciò con passione e mi disse che sarebbe stata una cosa ultraeccitante e profondamente porca; la eccitava da matti pensare di vedere nostra madre attorniata da cazzi eccitati ed intenti a penetrarla in ogni buco disponibile.
Quella stessa eccitazione pervadeva anche me e mi vedevo mentre, al mio turno, sfondavo mia madre e, perché no, mia sorella senza che nessuno sapesse della nostra parentela. Era deciso: sabato sera avremmo portato la nostra mammina a divertirsi con la D maiuscola. E il sabato arrivò.
Con mia sorella organizziamo la cena ma evitammo di mettere del vino in tavola. Volevamo la nostra troietta bella lucida. Finito di cenare mettemmo al corrente Elisa su ciò che avevamo in programma ed alla sua risposta rimanemmo di stucco. Infatti ci disse che voleva la portassi o in un luogo che conosceva lei; una villa privata molto ben nascosta, di un conoscente particolare.
Docce, trucco, vestizione molto sexy per le 'donzelle; doccia, barba, giacca e cravatta per me e via, in macchina alla volta della villa "misteriosa". Mamma mi indicava di volta in volta la strada e la giungemmo con un sentimento di curiosità.
Al uomo che venne ad aprire la porta Elisa diede un bacio sulle labbra ottenendone un caldo, amichevole, sorriso in risposta. Con profondo stupore, Mara ed io fummo presentati per ciò che eravamo:i suoi figli gemelli.
Aurelio, il padrone di casa, ci introdusse all'interno, ci presentò agli altri ospiti e, poi presentò gli altri a noi. C'erano Flavio con sua madre Antonella, Luciano e Luciana cugini affiatati, Deborah con mamma Holga e papà Ugo, in fine Melissa la moglie di Aurelio. Nonostante il nostro temperamento e la nostra attitudine ci sentivamo presi fra il lieve imbarazzo e l'incredulità per ciò che si presentava in quella serata. Gli aperitivi che sorseggiavamo accompagnavano l'allegria che cresceva chiacchierando tra di noi per conoscerci e conoscere le nostre storie. Quella notte ci unimmo al più bel gruppo di porcelli che avessimo mai potuto incontrare.
... Fine....?
Quella stessa eccitazione pervadeva anche me e mi vedevo mentre, al mio turno, sfondavo mia madre e, perché no, mia sorella senza che nessuno sapesse della nostra parentela. Era deciso: sabato sera avremmo portato la nostra mammina a divertirsi con la D maiuscola. E il sabato arrivò.
Con mia sorella organizziamo la cena ma evitammo di mettere del vino in tavola. Volevamo la nostra troietta bella lucida. Finito di cenare mettemmo al corrente Elisa su ciò che avevamo in programma ed alla sua risposta rimanemmo di stucco. Infatti ci disse che voleva la portassi o in un luogo che conosceva lei; una villa privata molto ben nascosta, di un conoscente particolare.
Docce, trucco, vestizione molto sexy per le 'donzelle; doccia, barba, giacca e cravatta per me e via, in macchina alla volta della villa "misteriosa". Mamma mi indicava di volta in volta la strada e la giungemmo con un sentimento di curiosità.
Al uomo che venne ad aprire la porta Elisa diede un bacio sulle labbra ottenendone un caldo, amichevole, sorriso in risposta. Con profondo stupore, Mara ed io fummo presentati per ciò che eravamo:i suoi figli gemelli.
Aurelio, il padrone di casa, ci introdusse all'interno, ci presentò agli altri ospiti e, poi presentò gli altri a noi. C'erano Flavio con sua madre Antonella, Luciano e Luciana cugini affiatati, Deborah con mamma Holga e papà Ugo, in fine Melissa la moglie di Aurelio. Nonostante il nostro temperamento e la nostra attitudine ci sentivamo presi fra il lieve imbarazzo e l'incredulità per ciò che si presentava in quella serata. Gli aperitivi che sorseggiavamo accompagnavano l'allegria che cresceva chiacchierando tra di noi per conoscerci e conoscere le nostre storie. Quella notte ci unimmo al più bel gruppo di porcelli che avessimo mai potuto incontrare.
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