Un amante appassionato 10 - La famiglia si allarga con figli incestuosi

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genere
incesti

Quella sera stessa,gli amanti già nudi sul talamo nuziale,avevano chiamato il marito di lei e dopo averlo fatto spogliare e salire sul letto,avevano ripetuto i preparativi al coito così come avevano fatto la sera precedente.

Per l'occasione,la moglie aveva voluto premiarlo per la disponibilità mostrata nel volerla aiutare ad essere ingravidata dall'amante e per questo,usando la chiavetta che sempre portava nella catenita legata al collo,lo aveva liberato dalla gabbietta di castità.

Naturalmente,per evitare scherzi o che sporcasse con una improvvisa polluzione spontanea,gli aveva fatto indossare un preservativo prima di offrire il sesso dischiuso e umido come un invitante frutto di mare,alle sue bramose labbra.

Lei conosceva bene l'abilità del marito con la bocca e con la lingua e dunque,riusciva a dosare i movimenti del bacino mentre con le mani poggiate sulla testa,indirizzava la bocca verso le zone più sensibili della sua fica.

Mentre il marito la leccava,l'amante la baciava voluttuosamente sulla bocca,le stimolava con la lingua e le dita le orecchie ed i seni succhiando con bramosia i capezzoli sensibili,dolci e duri come ciliege.

Dopo il secondo orgasmo in cui la donna pareva volerlo soffocare con le sue contrazione vaginali,i suoi abbondanti fluidi e la stretta sul suo capo,ansimante e sudata,mollava la presa e lasciava che il marito andasse a dedicare le stesse attenzioni sul cazzo dell'amante che di li a poco l'avrebbe montata per ingravidarla.

Quando la verga completamente intrisa della saliva del marito e gli umori della moglie,svettava fremente tra le sue dita e davanti al suo viso in tutta la sua potente virilità,l'aveva accompagnato tra le cosce della moglie guidandone la vermiglia cappella tra le labbra della sua fica.

La donna era pronta ed aperta in posizione supina e mentre l'amante la cavalcava alla missionaria sbuffando rumorosamente,il marito da dietro accompagnava cone le mani i movimenti alterni delle sue natiche mentre con le dita gli strizzava i testicoli come a volerne spremere anzitempo il seme.

Stimolato forse dal fatto che non si trattasse di una monta normale ma che si era in cerca di un bambino,i due amanti parevano particolarmente focosi e gli sbuffi del maschio si sovrapponevano agli ansimi della donna mentre i loro corpi accoppiati si contorcevano in una danza affascinante e bestiale al tempo stesso.

Il rantolo soffocato del maschio aveva appena coperto le grida della donna nel momento in cui,al culmine del reciproco piacere,lui era esploso in una sborrata che pareva interminabile nel fecondo ventre della donna.

Erano rimasti così attaccati per diversi minuti mentre il marito smaniava nel tentativo di sfiorare con le dita e con la bocca ogni lembo di pelle dei due prolifici amanti.

Quando finalmente l'uomo uscendo dal corpo della donna le si era adagiato accanto nella medesima postura,il marito gli si era portato col viso sul bacino ed aveva preso a succhiargli il cazzo bagnato e gocciolante sino a ripulirlo completamente.

Poi,mentre si accingeva a fare la stessa operazione tra le cosce della donna,lei lo aveva fermato e con vove languida e ansimante gli aveva detto:

-Non così amore....voglio che mi prenda anche tu mentre sono ancora piena del suo seme.-

Così dicendo,gli aveva allungato le braccia e accompagnandolo sul suo corpo,aveva accolto in se il suo minuscolo membro incappucciato.

Lei per non farselo sfuggire,gli aveva stretto le gambe intorno alla vita ed aveva cominciato a muoversi con spinte vigorose dal basso verso l'alto sino a che,con un suono simile al miagolio di un micio,anche lui non se ne era venuto nel preservativo.

L'uomo pareva radioso del fatto che anche lui aveva partecipato all'inseminazione della moglie e dopo che la donna lo aveva ringraziato coprendolo di coccole e teneri bacini l'aveva mandato nella sua cameretta per continuare col suo amante per tutta la notte.

Questo rito si era ripetuto per 5 giorni sino a quando Stefano non era dovuto pertire per impegni di lavoro.

Secondo i suoi programmi,la donna avrebbe dovuto avere il suo ciclo dopo una settimana circa ma sfortunatamente dopo soli tre giorni sarebbe arrivato Pasquale il quale anche lui desiderava un figlio da lei.

Non era stato facile per lei gestire quel lasso di tempo ed aveva dovuto dare fondo a tutte le sue risorse di fantasia e di "puttana" per evitare che in quei giorni lui le venisse dentro togliogliendole la certezza della paternità dell'eventuale creatura che sperava di avere già in grembo.

Aveva iniziato col raccontagli di una fantomatica infiammazione uterina aiutata in questo dal marito che ne confermava la storia.

Per tre giorni gli aveva dato la bocca e il culo e nei momenti di massimo arrapamento,gli aveva persino fatto inculare il marito.

Il quarto giorno,si era concessa con cautela facendogli indossare il preservativo ed evitando che andarre a sfiorarle la cervice uterina.

"Che fatica!"

Era davvero una fatica enorme per lei soprattutto perché Pasquale aveva un cazzo enorme ed a letto era un porco come pochi ne aveva incontrati prima.

Il quinto giorno,con la scusa che doveva andare dal ginecologo,si era fatta accompagnare dal marito ed aveva comperato in farmacia un test di gravidanza che aveva subito provato nei bagni di un bar.

Quando era uscita dal cesso,era corsa verso il marito e con il volto sbiancato ma radioso,lo aveva abbracciato gridando davanti a tutti:

-Ce l'abbiamo...è fatta...è fatta....è positivo...amore è positivo...sono gravida!-

Da quel momento e per i tre giorni successivi,con Pasquale era successo di tutto e di più coinvolgendo persino il cane e il marito nelle loro oscene e goduriose orge.

Quando alcuni giorni dopo,anche Pasquale aveva saputo che era incinta,credendo che fosse lui il padre,le aveva mandato un fascio di 24 rose rosse.

Tutto quello narrato in questa storia risale a più di 25 anni fa circa.

Da allora era nato un bellissimo ragazzo seguito a un anno di distanza da una splendida bambina avuta da non si sa bene da chi giacché lei,all'insaputa del marito aveva smesso definitivamente la pillola dedicandosi con disinvoltura alle sue abitudini libertine senza che mai il marito avesse avuto la possibiltà di accoppiarsi con lei.

L'anno successivo era nata un'altra bambina.

Nel momento in cui scrivo,i primi nati (lui e lei) sono diventati amanti.

Lui si è laureato in ingegneria e lei in medicina ed entrambi si sono trasferiti per lavoro e per vivere la loro vita come marito e moglie in Angola.

Lei lavora in un ospedale mentre lui,impegnato in diversi cantieri,trascorre molto tempo in viaggio.

Dopo circa un anno di permanenza in quel paese,lei era rimasta incinta ed aveva partorito un bambino nero avuto dal suo primario.

Adesso è ancora gravida ma è stata attenta a che il padre fosse davvero suo fratello.

Naturalmente la situazione che si è venuta a creare è alquanto delicata e anche se i loro genitori ne sono perfettamente al corrente,devono escogitare una scusa plausibile e risolutiva per mettersi in ordine con le leggi e le convenzioni alquanto conservatrici.

Questa però,è un'altra storia.


fine



scritto il
2020-04-14
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