Fisioterapista Cap.2
di
mora1963
genere
tradimenti
Mi presentai da Giorgio, appena entrai lui mi ordinò di inginocchiarmi, restai in ginocchio davanti a lui e mi disse, ora ascolta attentamente quello che ho da dirti:
ogni volta che entrerai in casa mia sarai a mia disposizione, non ti costringerò a tornare, ma sarai tu a decidere se venire oppure no da me, fuori da qui potrai fare ciò che vuoi, quindi, quando sarai qui potrò fare di te tutto ciò che mi passa per la mente, sarai la mia schiava, sottomessa, puttana e troia, raggiungerai l’orgasmo solo al mio ordine; se disubbidisci agli ordini, sarai punita, potrai parlare sono quando lo dirò io, sono stato chiaro? Feci di si con la testa e si allontanò.
Restai in ginocchio non so quanto tempo e nel mentre pensavo se avevo fatto la cosa giusta, ero nuovamente con un uomo che voleva sottomettermi.
Iniziavano a farmi male le ginocchia, tornò Giorgio ed era in pantaloncini ed a petto nudo, aveva un petto villoso, con un pelo molto curato, si avvicinò e tirò fuori dai pantaloncini un bel cazzo, ed iniziò a passarmelo sulle labbra, poi mi fece aprire la bocca e me lo fece ingoiare, ancora non era del tutto dritto…
Volevo toccarlo con le mani, ma me lo vietò, iniziò a fare su e giù con il cazzo, spingeva fino a farlo arrivare alle tonsille, squillò il telefono e io rimasi ferma in quella posizione fino a quando non terminò la telefonata.
Tornò e riprese a fare ciò che aveva interrotto….il suo cazzo riprese a scoparmi la bocca, poi lo tolse, se lo prese in mano e iniziò a darmi dei colpi sulle guance con il suo pisello, aveva la cappella lucida, mi fece tirare fuori la lingua e mi passò la sua cappella sopra, mi sentivo eccitata, sentirmi sottomessa mi piaceva, pensai che la sottomissione con uomini forti era una volontà mia e di nessun altro.
Mi fece alzare, mi disse di alzarmi il vestitino che avevo messo per l’occasione e me lo fece tirare su fino alla vita, mi diede due forti schiaffi sulle chiappe, poi mise le mutandine in mezzo alle chiappe, venne davani a me e fece la stessa cosa, mandandole in mezzo alle labbra tirandole su con forza, mi fece sedere su una poltrona in legno e mi disse riprendi a ciucciare, iniziai nuovamente a prenderlo in bocca, poi mi spinse la testa verso la base del suo cazzo, disse lo devi prendere tutto, mi teneva ferma la testa, mi sembrava di soffocare, mi strattonava la testa, lo fece 4/5 volte.
Squillò di nuovo il telefono e finalmente potetti respirare, la telefonata durò poco, tornò, si mise di spalle e mi fece leccare il suo culo e con le mani mi ordinò di massaggiargli le palle…..poi mi fece alzare, tirò su il vestito e mi ordinò di rimettere le mutandine in mezzo alla fica e tirarle….ero eccitatissima…..era di spalle e mentre avevo le mie mani sulle mutandine lui iniziò a schiaffeggiarmi e a dirmi di fare in modo che le mutandine toccassero il clitoride, era fantastico, stavo godendo, avrei urlato di piacere…per quanto volevo raggiungere l’orgasmo.
Mi fece smettere e mi ordinò di inginocchiarmi di nuovo, il suo cazzo riprese lentamente a scoparmi in bocca fino a farlo arrivare in fondo alla gola, poi iniziò ad accelerare i movimenti, fino a quando non spinse fino in fondo e mi scaricò una quantità di sborra in gola, stavo soffocando….lo tirò fuori e disse ingoia troia e ripulisci per bene il cazzo, finito di ripulire mi disse ora vai via, se vuoi ci vediamo mercoledi.
Usci da casa che ero frastornata, eccitata ma anche pensierosa e dubbiosa, quell’uomo mi piaceva, sapeva trattare le donne come oggetto.
Ero indecisa se tornare in quella cosa, ma anche eccitata….essere sottomessa da Giorgio mi intrigava.
Tornai da lui, mi portò in cucina e mi chiese se volevo qualcosa da bere, chiesi un bicchiere di acqua, aveva modi gentili…non fù brusco…
Mi ordinò di togliere vestito e reggiseno, si mise alle mie spalle e come l’altra volta tirò su le mutandine….
Poi iniziò a torturarmi i capezzoli e disse vedo che sono già belli duri, sei eccitata? Con il capo feci segno di si.
Venne davanti a me, continuò a giocare con i capezzoli, mi faceva male, erano duri…poi con le mani prese una tetta e iniziò come a mungerla e mi disse, ti piace come ti strizzo queste belle tettone guarda come le facciamo diventare rosse ora, iniziò a dare dei piccoli schiaffetti, prima piano poi forte, mi piegai dal dolore e gli dissi che mi stava facendo male, allora mi fece mettere a pecorina sul tavolino, si mise dietro di me e iniziò a mungere come diceva lui le mie tette, mi faceva malissimo, poi smise e mi sculacciò le chiappe.
Mi fece sedere sulla sedia e avevo dolore alle chiappe, tette e capezzoli.
Vai a sederti sulla poltrona io arrivo tra un attimo.
Tornò, mi allargò le gambe e le legò alla poltrona e cosi fece anche con le mani.
Mise una benda nera sugli occhi, dai passi sentii che si allontanava, resti legata e bendata non sentivo nessun rumore attorno a me, ad un certo punto sentii le sue mani sulla mia fica e una cosa fredda, mi disse stati ferma altrimenti rischio di farti male, ero impaurita….sentii una punta fredda sul mio clitoride….mi stava masturbando, non capivo e non ho mai capito che cosa era, qualsiasi cosa fosse, so solo che era fantastico, avevo il clitoride durissimo e mi disse lo sai che è molto sensibile (non era la prima persona che me lo diceva), iniziò a leccarmi solo il clitoride, mi bagnavo, la mia fica colava di umori, mi stava facendo godere, quando mi disse che ancora non era il momento…..prima il dolore ora il piacere immenso che provavo, ero dubbiosa se tornare invece questo trattamento cominciava ad andarmi a genio, mi piaceva come mi usava, mi godevo questo momento.
Mi slegò con mio dispiacere…mi fece alzare in piedi, mi tolse le mutandine, la sensazione di essere bendata e non sapere cosa succede intorno a te è stupenda…..
Ero completamente nuda in piedi davanti a lui, mi fece allargare leggermente le gambe e iniziò a toccarmi la fica, contemporaneamente dava dei piccoli morsi sui capezzoli…..poi mi fece girare e piegare, mi disse di tenere le gambe serrate e con le mani di tenermi alla poltrona, sentii il suo cazzo premere sulle labbra della fica, che non aspettava altro, invece iniziò solo a far scorrere la sua cappella tra fica e culo, disse con i tuoi umori mi stai lavando il cazzo….ero un lago….volevo godere, disse ti piace vero essere trattata da vacca? Con il capo annui….mi fece tirare su…dovette sorreggermi perché stavo perdendo l’equilibrio…mi disse cammina, lui era dietro di me e sentivo il suo cazzo premere contro il mio culo…ad un certo punto mi fece mettere in ginocchio, mi disse tieni la testa verso il pavimento e il culo al’insù….iniziò a leccarmi il culo, la sua lingua sembrava un piccolo cazzo, quando ad un certo punto sentii la sua cappella spingere con il mio buchetto…non ero molto avvezza a prenderlo li….con le mani cercai di divincolarmi e mi arrivarono due ceffoni sulle chiappe che mi fecero totalmente andare a terra, mi ordinò di allargare le chiappe con le mie mani e ripuntò il suo cazzo sul mio buchetto, vedrai che ti piacerà…..piano piano fece entrare la cappella e sentii dolore, poi un altro pezzo e poi tutto, era un dolore lancinante….devi abituarti troia…era completamente sopra di me con il suo cazzo piantato dentro al mio culo e mi disse, inizia a muoverti su e giù vedrai che ti piacerà.
Facevo fatica, iniziai a muovere il culo, il suo cazzo sembrava un mattarello piantato nel mio culo, nel mentre lui era fermi e mise due dita nella mia bocca e l’altra la mise su una mia tetta che iniziò a strizzarla, iniziavo a sentire piacere, la mia fica stava grondando, iniziai a muovermi velocemente, Giorgio mi ordinò che ora potevo parlare e mi disse, vacca ora ti piace nel culo? Si mi piace ti prego mettimelo in fica…faccio tutto quello che vuoi, no troia verrai solo di culo e vedrai sarà stupendo per una vacca come te, anzi da oggi in poi ti chiamerò vacca; ora muoviti più velocemente….iniziai a muovermi con fatica, avevo la tetta martoriata dalla sua mano….poi mi disse ora fermati che ti sbatto io vacca, si tirò su mise le mani sui miei fianchi e iniziò a scoparmi il culo, ad un certo punto spinse fino in fondo e mi disse, ora vacca puoi venire, iniziai a muovermi in maniera incontrollata, raggiunsi un primo orgasmo, poi sentti Giorgio afofndare il suo cazzo e riempirmi l’intestino della sua sborra, raggiunsi un altro orgasmo, dovette mettermi una mano sulla bocca perché urlavo…..sentivo il suo cazzo perdere consistenza nel mio culo e ne raggiunsi un altro…
Tolse quel ben di dio dal mio culo dolorante e venne davanti a me, mi tolse la benda e io sempre sdraiata a terra a pancia in sotto dovetti ripulirgli il cazzo…..
Mi fece alzare, gli chiesi se potevo andare in bagno e disse che le vacche come te ora si vestono e tornano dal maritino; con il culo pieno di sborra, tette e capezzoli doloranti uscii di casa.
In macchina sentivo la sborra colare dal mio culo, dovevo assolutamente andare in bagno….mi fermai ad un bar e con la scusa di un caffè chiesi del bagno, mi vergognavo….il vestito era bagnato e gli avventori del bar probabilmente da come mi guardarono mentre prendevo il caffè videro macchie sul vestito.
La settimana dopo mi ripresentai di nuovo, era come una droga, mio marito che era a casa solo il fine settimana perché era sempre fuori per lavoro, nel letto mi chiedeva se avevo incontrato il fisioterapista Giorgio, fantasticando sull’incontro, evitai di farmi toccare il culetto, anzi se non ricordo male ma non ci giurerei gli facevo solo toccare il cazzetto, cosa a lui molto gradita mentre io mi masturbavo; gli dissi in modo angelico e sorridente risposi, amore no se deciderò di andarci sarai il primo a saperlo.
Potevo tranquillamente raccontargli tutto, sapevo che mi avrebbe spinto ancora di più per la mia e soprattutto la sua eccitazione e sentirsi ancora cornuto, però volevo ancora aspettare.
Tornai da Giorgio e mi fece subito spogliare nuda, mise una mano in fica e appurò che era già bella umida, mi sorrise, la prossima volta che tornerai sempre che tu decida di farlo, ti farò un video, ti prometto che lo terrò per me e non lo utilizzerò mai contro di te….rimasi impietrita e iniziai a preoccuparmi, Giorgio mi rassicurò mi diede un bacio con la lingua, era la prima volta…fù bello e intenso, anche se quella frase un po' di pensieri in testa me li aveva messi; mi fidai e pensai, chi me lo dice che quando ero bendata non mi ha fatto dei video?
Ero nuda davanti a lui, si assentò un attimo e tornò con un grande asciugamano bianco, lo mise vicino al divano, mise la solita benda nera sugli occhi e ne mise un'altra sulla bocca, lasciando libero il naso per respirare, iniziai a pensare cosa gli passasse per la mente, essendo a casa di Giorgio dovevo accettare tutto, pensai anche che fino ad ora la cosa mi era piaciuta.
Mi fece inginocchiare sull’asciugamano, mi legò le caviglie, poi mi legò anche i fianchi con una corda molto spessa, cosi non avrei potuto muovermi e per finire legò anche le mani dietro la schiena.
In pratica non potevo muovermi, la mia fichetta iniziava a pulsare al solo pensiero di quello che poteva farmi, iniziò a sculacciarmi con una mano e con l’altra mi teneva per non farmi perdere l’equilibrio, poi passò davanti e oltre a mungermi come una vacca mi stringeva i capezzoli facendoli inturgidire….ero legata, imbavagliata e bendata…Giorgio si allontanò, io rimasi in quella posizione, ero indolenzita, sentivo le corde stringermi soprattutto i fianchi….immaginai che mi stava riprendendo….poco dopo si riavvicinò e sentii qualcosa di ghiacciato sui capezzoli, pensai che fosse del ghiaccio, la cosa era piacevole e mi dava sollievo ed eccitazione…poi si mise alle mie spalle e mi fece sdraiare, sentii quella sensazione di ghiacciato sulla schiena e sul culo, capii che era un gelato anzi un ghiacciolo dalla forma quando lo passò sul buchetto e lo spinse tra le mie gambe chiuse, il ghiacciolo era praticamente a contatto con le mie labbra e clitoride…..avevo la fica in fiamme e un ghiacciolo che la raffreddava….era eccitante….Giorgiò si allontanò e mi lasciò cosi, cercavo di muovermi, il ghiacciolo si stava sciogliendo tra le gambe e la fica, iniziai a godere, era una sensazione diversa, volevo toccarmi per godere, ma non potevo, ero un lago, tra i miei umori e il ghiacciolo che si squagliava tra le mie gambe.
Giorgiò tornò e disse e brava la mia vacca, iniziò a muovere la stecca del ghiacciolo fino a farlo squagliare del tutto, muovevo la testa, cercavo di dimenarmi, lui mi diede due ceffoni sulle natiche e disse ti lascio cosi e ti vengo a slegare stasera se non la smetti, impaurita smisi di muovermi….
Mi slegò rimanendo solo bendata, con la mano mi toccò la fica e disse sorridendo che ero molto bagnata, non sapeva però era stato il ghiacciolo oppure era la mia fica che grondava, mi portò sul divano e mi fece leccare e spompinare il suo bel cazzo, poi mi fece salire sul suo cazzo e disse scopami e di fare su e giù senza raggiungere l’orgasmo, pensai finalmente assaporo per bene questo pisellone, iniziai lentamente a far entrare la cappella, poi leggermente più giù fino a prenderlo tutto, rimasi impalata e iniziai a cavalcarlo mentre lui mi martoriava le tette, poi mi fece smettere e mi triò verso di lui e iniziò a scoparmi, con forza, mi sculacciava mise un dito in culo e disse dovrei farti inculare mentre sei in questa posizione….rispondi vacca, è vero che vorresti ora un cazzo nel culo e uno in bocca….risposi si, Giorgio fammi scopare da tutti i cazzi che vuoi, sono la tua vacca….brava la prossima volta ti farò una sorpresa, inizialmente non diedi importanza a quella frase, poi ragionandoci sopra forse parlava seriamente.
Mi ordinò che visto che desideravo più cazzi, mi ordinò che potevo iniziare a raggiungere l’orgasmo, iniziai a dimenarmi, la mia fica grondava, raggiunsi molteplici orgasmi, iniziai nuovamente ad urlare e mi rimese il bavaglio, l’ultimo orgasmo fù il più violento perché lo raggiungemmo insieme e mi inondò la fica, sentii la sua sborra fino all’utero, tolse il cazzo, mi fece scendere, mi inginocchiai davanti a lui e iniziai a pulirlo per bene, Giorgio mi disse vedo che la vacca inizia a capire quale è il suo ruolo… nel mentre mi ordinò di tenere una mano sulla fica per non sporcare….
Finito di pulire il cazzo, come al solito mi fece vestire e mi mandò via….quella cosa era molto umiliante, immagino che lo faceva apposta………
continua
ogni volta che entrerai in casa mia sarai a mia disposizione, non ti costringerò a tornare, ma sarai tu a decidere se venire oppure no da me, fuori da qui potrai fare ciò che vuoi, quindi, quando sarai qui potrò fare di te tutto ciò che mi passa per la mente, sarai la mia schiava, sottomessa, puttana e troia, raggiungerai l’orgasmo solo al mio ordine; se disubbidisci agli ordini, sarai punita, potrai parlare sono quando lo dirò io, sono stato chiaro? Feci di si con la testa e si allontanò.
Restai in ginocchio non so quanto tempo e nel mentre pensavo se avevo fatto la cosa giusta, ero nuovamente con un uomo che voleva sottomettermi.
Iniziavano a farmi male le ginocchia, tornò Giorgio ed era in pantaloncini ed a petto nudo, aveva un petto villoso, con un pelo molto curato, si avvicinò e tirò fuori dai pantaloncini un bel cazzo, ed iniziò a passarmelo sulle labbra, poi mi fece aprire la bocca e me lo fece ingoiare, ancora non era del tutto dritto…
Volevo toccarlo con le mani, ma me lo vietò, iniziò a fare su e giù con il cazzo, spingeva fino a farlo arrivare alle tonsille, squillò il telefono e io rimasi ferma in quella posizione fino a quando non terminò la telefonata.
Tornò e riprese a fare ciò che aveva interrotto….il suo cazzo riprese a scoparmi la bocca, poi lo tolse, se lo prese in mano e iniziò a darmi dei colpi sulle guance con il suo pisello, aveva la cappella lucida, mi fece tirare fuori la lingua e mi passò la sua cappella sopra, mi sentivo eccitata, sentirmi sottomessa mi piaceva, pensai che la sottomissione con uomini forti era una volontà mia e di nessun altro.
Mi fece alzare, mi disse di alzarmi il vestitino che avevo messo per l’occasione e me lo fece tirare su fino alla vita, mi diede due forti schiaffi sulle chiappe, poi mise le mutandine in mezzo alle chiappe, venne davani a me e fece la stessa cosa, mandandole in mezzo alle labbra tirandole su con forza, mi fece sedere su una poltrona in legno e mi disse riprendi a ciucciare, iniziai nuovamente a prenderlo in bocca, poi mi spinse la testa verso la base del suo cazzo, disse lo devi prendere tutto, mi teneva ferma la testa, mi sembrava di soffocare, mi strattonava la testa, lo fece 4/5 volte.
Squillò di nuovo il telefono e finalmente potetti respirare, la telefonata durò poco, tornò, si mise di spalle e mi fece leccare il suo culo e con le mani mi ordinò di massaggiargli le palle…..poi mi fece alzare, tirò su il vestito e mi ordinò di rimettere le mutandine in mezzo alla fica e tirarle….ero eccitatissima…..era di spalle e mentre avevo le mie mani sulle mutandine lui iniziò a schiaffeggiarmi e a dirmi di fare in modo che le mutandine toccassero il clitoride, era fantastico, stavo godendo, avrei urlato di piacere…per quanto volevo raggiungere l’orgasmo.
Mi fece smettere e mi ordinò di inginocchiarmi di nuovo, il suo cazzo riprese lentamente a scoparmi in bocca fino a farlo arrivare in fondo alla gola, poi iniziò ad accelerare i movimenti, fino a quando non spinse fino in fondo e mi scaricò una quantità di sborra in gola, stavo soffocando….lo tirò fuori e disse ingoia troia e ripulisci per bene il cazzo, finito di ripulire mi disse ora vai via, se vuoi ci vediamo mercoledi.
Usci da casa che ero frastornata, eccitata ma anche pensierosa e dubbiosa, quell’uomo mi piaceva, sapeva trattare le donne come oggetto.
Ero indecisa se tornare in quella cosa, ma anche eccitata….essere sottomessa da Giorgio mi intrigava.
Tornai da lui, mi portò in cucina e mi chiese se volevo qualcosa da bere, chiesi un bicchiere di acqua, aveva modi gentili…non fù brusco…
Mi ordinò di togliere vestito e reggiseno, si mise alle mie spalle e come l’altra volta tirò su le mutandine….
Poi iniziò a torturarmi i capezzoli e disse vedo che sono già belli duri, sei eccitata? Con il capo feci segno di si.
Venne davanti a me, continuò a giocare con i capezzoli, mi faceva male, erano duri…poi con le mani prese una tetta e iniziò come a mungerla e mi disse, ti piace come ti strizzo queste belle tettone guarda come le facciamo diventare rosse ora, iniziò a dare dei piccoli schiaffetti, prima piano poi forte, mi piegai dal dolore e gli dissi che mi stava facendo male, allora mi fece mettere a pecorina sul tavolino, si mise dietro di me e iniziò a mungere come diceva lui le mie tette, mi faceva malissimo, poi smise e mi sculacciò le chiappe.
Mi fece sedere sulla sedia e avevo dolore alle chiappe, tette e capezzoli.
Vai a sederti sulla poltrona io arrivo tra un attimo.
Tornò, mi allargò le gambe e le legò alla poltrona e cosi fece anche con le mani.
Mise una benda nera sugli occhi, dai passi sentii che si allontanava, resti legata e bendata non sentivo nessun rumore attorno a me, ad un certo punto sentii le sue mani sulla mia fica e una cosa fredda, mi disse stati ferma altrimenti rischio di farti male, ero impaurita….sentii una punta fredda sul mio clitoride….mi stava masturbando, non capivo e non ho mai capito che cosa era, qualsiasi cosa fosse, so solo che era fantastico, avevo il clitoride durissimo e mi disse lo sai che è molto sensibile (non era la prima persona che me lo diceva), iniziò a leccarmi solo il clitoride, mi bagnavo, la mia fica colava di umori, mi stava facendo godere, quando mi disse che ancora non era il momento…..prima il dolore ora il piacere immenso che provavo, ero dubbiosa se tornare invece questo trattamento cominciava ad andarmi a genio, mi piaceva come mi usava, mi godevo questo momento.
Mi slegò con mio dispiacere…mi fece alzare in piedi, mi tolse le mutandine, la sensazione di essere bendata e non sapere cosa succede intorno a te è stupenda…..
Ero completamente nuda in piedi davanti a lui, mi fece allargare leggermente le gambe e iniziò a toccarmi la fica, contemporaneamente dava dei piccoli morsi sui capezzoli…..poi mi fece girare e piegare, mi disse di tenere le gambe serrate e con le mani di tenermi alla poltrona, sentii il suo cazzo premere sulle labbra della fica, che non aspettava altro, invece iniziò solo a far scorrere la sua cappella tra fica e culo, disse con i tuoi umori mi stai lavando il cazzo….ero un lago….volevo godere, disse ti piace vero essere trattata da vacca? Con il capo annui….mi fece tirare su…dovette sorreggermi perché stavo perdendo l’equilibrio…mi disse cammina, lui era dietro di me e sentivo il suo cazzo premere contro il mio culo…ad un certo punto mi fece mettere in ginocchio, mi disse tieni la testa verso il pavimento e il culo al’insù….iniziò a leccarmi il culo, la sua lingua sembrava un piccolo cazzo, quando ad un certo punto sentii la sua cappella spingere con il mio buchetto…non ero molto avvezza a prenderlo li….con le mani cercai di divincolarmi e mi arrivarono due ceffoni sulle chiappe che mi fecero totalmente andare a terra, mi ordinò di allargare le chiappe con le mie mani e ripuntò il suo cazzo sul mio buchetto, vedrai che ti piacerà…..piano piano fece entrare la cappella e sentii dolore, poi un altro pezzo e poi tutto, era un dolore lancinante….devi abituarti troia…era completamente sopra di me con il suo cazzo piantato dentro al mio culo e mi disse, inizia a muoverti su e giù vedrai che ti piacerà.
Facevo fatica, iniziai a muovere il culo, il suo cazzo sembrava un mattarello piantato nel mio culo, nel mentre lui era fermi e mise due dita nella mia bocca e l’altra la mise su una mia tetta che iniziò a strizzarla, iniziavo a sentire piacere, la mia fica stava grondando, iniziai a muovermi velocemente, Giorgio mi ordinò che ora potevo parlare e mi disse, vacca ora ti piace nel culo? Si mi piace ti prego mettimelo in fica…faccio tutto quello che vuoi, no troia verrai solo di culo e vedrai sarà stupendo per una vacca come te, anzi da oggi in poi ti chiamerò vacca; ora muoviti più velocemente….iniziai a muovermi con fatica, avevo la tetta martoriata dalla sua mano….poi mi disse ora fermati che ti sbatto io vacca, si tirò su mise le mani sui miei fianchi e iniziò a scoparmi il culo, ad un certo punto spinse fino in fondo e mi disse, ora vacca puoi venire, iniziai a muovermi in maniera incontrollata, raggiunsi un primo orgasmo, poi sentti Giorgio afofndare il suo cazzo e riempirmi l’intestino della sua sborra, raggiunsi un altro orgasmo, dovette mettermi una mano sulla bocca perché urlavo…..sentivo il suo cazzo perdere consistenza nel mio culo e ne raggiunsi un altro…
Tolse quel ben di dio dal mio culo dolorante e venne davanti a me, mi tolse la benda e io sempre sdraiata a terra a pancia in sotto dovetti ripulirgli il cazzo…..
Mi fece alzare, gli chiesi se potevo andare in bagno e disse che le vacche come te ora si vestono e tornano dal maritino; con il culo pieno di sborra, tette e capezzoli doloranti uscii di casa.
In macchina sentivo la sborra colare dal mio culo, dovevo assolutamente andare in bagno….mi fermai ad un bar e con la scusa di un caffè chiesi del bagno, mi vergognavo….il vestito era bagnato e gli avventori del bar probabilmente da come mi guardarono mentre prendevo il caffè videro macchie sul vestito.
La settimana dopo mi ripresentai di nuovo, era come una droga, mio marito che era a casa solo il fine settimana perché era sempre fuori per lavoro, nel letto mi chiedeva se avevo incontrato il fisioterapista Giorgio, fantasticando sull’incontro, evitai di farmi toccare il culetto, anzi se non ricordo male ma non ci giurerei gli facevo solo toccare il cazzetto, cosa a lui molto gradita mentre io mi masturbavo; gli dissi in modo angelico e sorridente risposi, amore no se deciderò di andarci sarai il primo a saperlo.
Potevo tranquillamente raccontargli tutto, sapevo che mi avrebbe spinto ancora di più per la mia e soprattutto la sua eccitazione e sentirsi ancora cornuto, però volevo ancora aspettare.
Tornai da Giorgio e mi fece subito spogliare nuda, mise una mano in fica e appurò che era già bella umida, mi sorrise, la prossima volta che tornerai sempre che tu decida di farlo, ti farò un video, ti prometto che lo terrò per me e non lo utilizzerò mai contro di te….rimasi impietrita e iniziai a preoccuparmi, Giorgio mi rassicurò mi diede un bacio con la lingua, era la prima volta…fù bello e intenso, anche se quella frase un po' di pensieri in testa me li aveva messi; mi fidai e pensai, chi me lo dice che quando ero bendata non mi ha fatto dei video?
Ero nuda davanti a lui, si assentò un attimo e tornò con un grande asciugamano bianco, lo mise vicino al divano, mise la solita benda nera sugli occhi e ne mise un'altra sulla bocca, lasciando libero il naso per respirare, iniziai a pensare cosa gli passasse per la mente, essendo a casa di Giorgio dovevo accettare tutto, pensai anche che fino ad ora la cosa mi era piaciuta.
Mi fece inginocchiare sull’asciugamano, mi legò le caviglie, poi mi legò anche i fianchi con una corda molto spessa, cosi non avrei potuto muovermi e per finire legò anche le mani dietro la schiena.
In pratica non potevo muovermi, la mia fichetta iniziava a pulsare al solo pensiero di quello che poteva farmi, iniziò a sculacciarmi con una mano e con l’altra mi teneva per non farmi perdere l’equilibrio, poi passò davanti e oltre a mungermi come una vacca mi stringeva i capezzoli facendoli inturgidire….ero legata, imbavagliata e bendata…Giorgio si allontanò, io rimasi in quella posizione, ero indolenzita, sentivo le corde stringermi soprattutto i fianchi….immaginai che mi stava riprendendo….poco dopo si riavvicinò e sentii qualcosa di ghiacciato sui capezzoli, pensai che fosse del ghiaccio, la cosa era piacevole e mi dava sollievo ed eccitazione…poi si mise alle mie spalle e mi fece sdraiare, sentii quella sensazione di ghiacciato sulla schiena e sul culo, capii che era un gelato anzi un ghiacciolo dalla forma quando lo passò sul buchetto e lo spinse tra le mie gambe chiuse, il ghiacciolo era praticamente a contatto con le mie labbra e clitoride…..avevo la fica in fiamme e un ghiacciolo che la raffreddava….era eccitante….Giorgiò si allontanò e mi lasciò cosi, cercavo di muovermi, il ghiacciolo si stava sciogliendo tra le gambe e la fica, iniziai a godere, era una sensazione diversa, volevo toccarmi per godere, ma non potevo, ero un lago, tra i miei umori e il ghiacciolo che si squagliava tra le mie gambe.
Giorgiò tornò e disse e brava la mia vacca, iniziò a muovere la stecca del ghiacciolo fino a farlo squagliare del tutto, muovevo la testa, cercavo di dimenarmi, lui mi diede due ceffoni sulle natiche e disse ti lascio cosi e ti vengo a slegare stasera se non la smetti, impaurita smisi di muovermi….
Mi slegò rimanendo solo bendata, con la mano mi toccò la fica e disse sorridendo che ero molto bagnata, non sapeva però era stato il ghiacciolo oppure era la mia fica che grondava, mi portò sul divano e mi fece leccare e spompinare il suo bel cazzo, poi mi fece salire sul suo cazzo e disse scopami e di fare su e giù senza raggiungere l’orgasmo, pensai finalmente assaporo per bene questo pisellone, iniziai lentamente a far entrare la cappella, poi leggermente più giù fino a prenderlo tutto, rimasi impalata e iniziai a cavalcarlo mentre lui mi martoriava le tette, poi mi fece smettere e mi triò verso di lui e iniziò a scoparmi, con forza, mi sculacciava mise un dito in culo e disse dovrei farti inculare mentre sei in questa posizione….rispondi vacca, è vero che vorresti ora un cazzo nel culo e uno in bocca….risposi si, Giorgio fammi scopare da tutti i cazzi che vuoi, sono la tua vacca….brava la prossima volta ti farò una sorpresa, inizialmente non diedi importanza a quella frase, poi ragionandoci sopra forse parlava seriamente.
Mi ordinò che visto che desideravo più cazzi, mi ordinò che potevo iniziare a raggiungere l’orgasmo, iniziai a dimenarmi, la mia fica grondava, raggiunsi molteplici orgasmi, iniziai nuovamente ad urlare e mi rimese il bavaglio, l’ultimo orgasmo fù il più violento perché lo raggiungemmo insieme e mi inondò la fica, sentii la sua sborra fino all’utero, tolse il cazzo, mi fece scendere, mi inginocchiai davanti a lui e iniziai a pulirlo per bene, Giorgio mi disse vedo che la vacca inizia a capire quale è il suo ruolo… nel mentre mi ordinò di tenere una mano sulla fica per non sporcare….
Finito di pulire il cazzo, come al solito mi fece vestire e mi mandò via….quella cosa era molto umiliante, immagino che lo faceva apposta………
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