Voglio adorarlo il tuo Cazzo
di
Malena N
genere
etero
Voglio adorarlo il tuo cazzo, non solo succhiarlo.
Le luci accese mi servono proprio a questo.
A guardarlo svettante, turgido e fiero, davanti alla mie labbra schiuse pronte ad accoglierlo.
A guardarti con audacia negli occhi, fissi nei miei, mentre mi scopi la bocca.
Perché non c’è storia se non posso ammirarti. Non c’è nessuna fottuta storia se non posso godere di ogni espressione del tuo volto, da quando avida ti ingoio, a quando mi schizzi addosso il tuo orgasmo.
La trepidante attesa e la fremente corsa mi hanno portata qui, in questa stanza che nemmeno ho guardato, perché mi serve solo a fare quello che voglio fare. E puoi anche dirmi che sono più squallida di queste quattro mura.
Puoi dirmi quello che vuoi sai?
Te lo lascerò dire.
Nudo. Ti voglio nudo. Ti guardo assorta mentre tiri via i pantaloni e ti fermo in tempo perché le mutande devo necessariamente abbassartele io, ne ho l’esigenza. Ti sfioro, ti tocco. Tu mi afferri il collo.
Puoi farmi quello che vuoi sai?
Me lo lascerò fare.
Ho così voglia di te che passerò il tempo a dirtelo!
Il tuo cazzo che ora è nella mia bocca, diventa più grande. Voglio gustarmelo, saggiarne il sapore.
La lingua si muove lenta sulla cappella, poi lo lecca tutto fino alle palle.
Quando mi masturbo mi basta pensare a scene come questa per venire sguaiatamente. Alla tua mano sulla nuca che accompagna i miei movimenti, al tuo bacino che spinge sicuro, per farmelo arrivare in gola.
E puntualmente quelle dita che mi ficco dentro e che hanno il sapore della mia fica eccitata, finiscono nella mia bocca che succhia, succhia come se ogni volta stesse succhiando il tuo bel cazzo.
Perché il tuo è proprio un bel cazzo, te l’ho detto, no?
Sempre grande, sempre duro. Sempre pronto a riempirmi ogni buco anche quello più stretto, quello del culo.
Lo caccio fuori per sputarci su, lo passo sulle labbra, lo annuso e con la mano lo sego. Mi fa impazzire il tuo odore. Mi piace sentirne la consistenza, accarezzarne la pelle, le vene in rilievo. La saliva abbondante cola sulle mie cosce aperte, sono preda di un irrequietezza che mi rende nervosa, il desiderio è bruciante, la voglia di averti dentro incessante. La volgarità delle parole è diventata indecenza dei fatti e sei così bello e così osceno mentre entri ed esci dalla mia bocca, che la fica sbatte e pulsa al solo pensiero di prenderti tutto.
“Succhiami il cazzo, così, ma che brava.”
Ti rispondo con gemiti soffocati, con respiri spezzati. La tua voce calda mi rimbomba in testa.
“Succhiami il cazzo, ancora, così..”
E continuo a succhiartelo con devozione perché farti un bucchino a mestiere è tutto quello che voglio per ora. Tutto quello che mi serve per mettere a tacere i pensieri, per placare la sete senza saziare la fame. E vieni copiosamente nella mia bocca, riempiendola di sborra calda che ingoio, tutta, fino all’ultima goccia.
Voglio adorarlo il tuo cazzo, non solo succhiarlo.
I miei viaggi di testa e gli estenuanti tira e molla mi riportano sempre qui, da te, fra le tue cosce, nelle tue mutande, fra le tue mani.
Ti siedi sul letto e accendi la solita sigaretta.
Ti piombo davanti e avvicino la tette alla tua faccia.
Ho così voglia di te che passerò il tempo a dirtelo!
Nell’orecchio, prima piano poi più forte.
Leccami la fica, fammi una minetta. Mettimelo nel culo, nella fica e poi di nuovo in bocca.
Voglio adorarlo il tuo cazzo, non solo succhiarlo.
Voglio adorarlo
IL
TUO
CAZZO.
Le luci accese mi servono proprio a questo.
A guardarlo svettante, turgido e fiero, davanti alla mie labbra schiuse pronte ad accoglierlo.
A guardarti con audacia negli occhi, fissi nei miei, mentre mi scopi la bocca.
Perché non c’è storia se non posso ammirarti. Non c’è nessuna fottuta storia se non posso godere di ogni espressione del tuo volto, da quando avida ti ingoio, a quando mi schizzi addosso il tuo orgasmo.
La trepidante attesa e la fremente corsa mi hanno portata qui, in questa stanza che nemmeno ho guardato, perché mi serve solo a fare quello che voglio fare. E puoi anche dirmi che sono più squallida di queste quattro mura.
Puoi dirmi quello che vuoi sai?
Te lo lascerò dire.
Nudo. Ti voglio nudo. Ti guardo assorta mentre tiri via i pantaloni e ti fermo in tempo perché le mutande devo necessariamente abbassartele io, ne ho l’esigenza. Ti sfioro, ti tocco. Tu mi afferri il collo.
Puoi farmi quello che vuoi sai?
Me lo lascerò fare.
Ho così voglia di te che passerò il tempo a dirtelo!
Il tuo cazzo che ora è nella mia bocca, diventa più grande. Voglio gustarmelo, saggiarne il sapore.
La lingua si muove lenta sulla cappella, poi lo lecca tutto fino alle palle.
Quando mi masturbo mi basta pensare a scene come questa per venire sguaiatamente. Alla tua mano sulla nuca che accompagna i miei movimenti, al tuo bacino che spinge sicuro, per farmelo arrivare in gola.
E puntualmente quelle dita che mi ficco dentro e che hanno il sapore della mia fica eccitata, finiscono nella mia bocca che succhia, succhia come se ogni volta stesse succhiando il tuo bel cazzo.
Perché il tuo è proprio un bel cazzo, te l’ho detto, no?
Sempre grande, sempre duro. Sempre pronto a riempirmi ogni buco anche quello più stretto, quello del culo.
Lo caccio fuori per sputarci su, lo passo sulle labbra, lo annuso e con la mano lo sego. Mi fa impazzire il tuo odore. Mi piace sentirne la consistenza, accarezzarne la pelle, le vene in rilievo. La saliva abbondante cola sulle mie cosce aperte, sono preda di un irrequietezza che mi rende nervosa, il desiderio è bruciante, la voglia di averti dentro incessante. La volgarità delle parole è diventata indecenza dei fatti e sei così bello e così osceno mentre entri ed esci dalla mia bocca, che la fica sbatte e pulsa al solo pensiero di prenderti tutto.
“Succhiami il cazzo, così, ma che brava.”
Ti rispondo con gemiti soffocati, con respiri spezzati. La tua voce calda mi rimbomba in testa.
“Succhiami il cazzo, ancora, così..”
E continuo a succhiartelo con devozione perché farti un bucchino a mestiere è tutto quello che voglio per ora. Tutto quello che mi serve per mettere a tacere i pensieri, per placare la sete senza saziare la fame. E vieni copiosamente nella mia bocca, riempiendola di sborra calda che ingoio, tutta, fino all’ultima goccia.
Voglio adorarlo il tuo cazzo, non solo succhiarlo.
I miei viaggi di testa e gli estenuanti tira e molla mi riportano sempre qui, da te, fra le tue cosce, nelle tue mutande, fra le tue mani.
Ti siedi sul letto e accendi la solita sigaretta.
Ti piombo davanti e avvicino la tette alla tua faccia.
Ho così voglia di te che passerò il tempo a dirtelo!
Nell’orecchio, prima piano poi più forte.
Leccami la fica, fammi una minetta. Mettimelo nel culo, nella fica e poi di nuovo in bocca.
Voglio adorarlo il tuo cazzo, non solo succhiarlo.
Voglio adorarlo
IL
TUO
CAZZO.
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