Alessia la mia musa ispiratrice

di
genere
bisex

Siamo sedute entrambi sul divano rilassate dopo l'atto sessuale appena consumato.
Sono attratta da Alessia per i suoi modi, i suoi atteggiamenti e i suoi desideri.

Rivedo le immagini del rapporto appena avuto e ripenso al mio cazzo moscio durante tutto il rapporto e chiedo ad Alessia:
"Come ti dicevo prima sono rimasta meravigliata perchè durante tutto il rapporto ho avuto il mio cazzo moscio, eppure ho goduto da matti e mi sento sessualmente e mentalmente appagata. Credi sia normale questo o sono io anormale?"

"Cara LUANA" riprende Alessia "E' sintomo che la tua indole intima e la tua eccitazione massima la raggiungi quando sei LUANA e non Riky. Vuol dire che le tue attenzioni sono rivolte altrove e che il tuo cervello è concentrato a provare piacere con il contatto della bocca e dell'ano, tralasciando la parte maschile di te. E tu abbandonata al partner che ti sta scopando, da vera donna, dimentichi il potere di dominazione maschile e il tuo cazzo non va in erezione."

Ed io:
"Beh, hai proprio ragione, perchè quando mi possedevi ero attenta a soddisfare i tuoi desideri e pensavo solo a donare il mio culo e la mia bocca ai tuoi desideri e mi preoccupavo di essere all'altezza di donarti il piacere che desideravi, ubbidendo ad ogni tuo ordine e desiderio. Ho provato una sensazione piacevole di dedizione totale, come una schiava che è al servizio del proprio padrone, inibendo ogni altro mio pensiero. Ma devo dirti che sono MOLTO contenta che il mio cazzo è rimasto moscio, perchè ero concentrata sul piacere del mio culo e quando mi scopavi la bocca ero concentrata sul piacere mentale e poi credo anche nel tuo rispetto il mio cazzo è rimasto moscio. Non lo so. Ma a me piace così"

"Ahahahaha" una bella risata di Alessia echeggia nella stanza silenziosa.
Riprenso:
"Sei la mia musa ispiratrice, sei come una divinità per me. Questo un pò mi fa paura perchè ci siamo appena conosciuti e non so nulla di te. L'abbiamo fatto senza nessuna precauzione e senza nessuna inibizione. Forse il mio desiderio sessuale era così forte che ho inibito tutte le normali attenzioni che bisogna porre davanti ad un incontro, diciamo, occasionale, ma spero con tutta me stessa di non aver fatto nessun errore"

Alessia si gira verso di me, si mette di fronte a me e dice:
"LUANA, hai ragione ad avere tutti questi dubbi, anzi guai se non li avevi, e come dire hai fatto male a non esporli prima, ma voglio tranquillizzarti e posso anche dimostrartelo. Periodicamente mi sottopongo ad analisi complete, e l'ultima volta è stato proprio 10 giorni fa, e la prossima volta che ci vediamo ti porterò gli esiti. Stai tranquilla, sono a posto, non ho nessun tipo di problema di salute. Questo però non deve essere per te la normalità. Non devi farlo così com'è successo con me senza precauzioni, specie la prima volta. Perchè non sempre puoi incontrare persone sicure come me. Anch'io dovevo accertarmi prima di fare l'AMORE con te, ma per esperienza ho capito che non eri esperta, non eri in chissà quale giro trasgressivo e con un sesto senso sono andata tranquilla. Ma devo dirti che ho sbagliato. Quindi riteniamoci entrambe fortunate."

In effetti, ripensandoci, con tutte le storie accadute nelle ultime settimane, il pensiero non mi è mai passato per la mente. Ha prevalso sempre l'eccitazione che mi ha spinto ad essere libera e disponibile a qualsiasi cosa, senza pensare alle conseguenze.
Faccio una promessa a me stessa. O d'ora in poi incontrerò solo le persone a me più care e persone che conosco o se deve capitare un incontro occasionale deve essere in piena sicurezza.

Abbraccio Alessia, che accarezza la mia testa e i miei capelli, sfiora la mia pelle con le mani delicatamente che mi fa salire un brivido dalla schiena. CI guardiamo e ci baciamo appassionatamente.

Subito dopo gli chiedo:
"Ti va qualcosa da mangiare o da bere?"
E lei:
"Beh qualcosa da bere, fresco si."
Ed io:
"Una birra, una coca cola, una aranciata, dimmi tu?"
E Alessia:
"Va bene una coca cola"
Prendo una lattina di cocacola e due bicchieri, verso metà in un bicchiere e metà nell'altro porgo uno a lei e beviamo.
Gli chiedo:
"Vivi da sola o hai un partner, non so, non voglio fare domande indiscrete"
E Alessia:
"Vivevo con mia madre che era venuta a Bologna per starmi vicino all'inizio, perchè il mio aspetto femminile l'ho cominciato a desiderare dall'età di 30 anni. Ora che ne ho 48 ormai sono a tutti gli effetti, esteriormente, ALESSIA. Poi dopo due anni, vedendomi tranquilla e rilassata, è tornata a casa sua, Napoli, e devo dire che sono stata fortunata perchè sono riuscita ad inserirmi bene nel lavoro e di conseguenza vivo la mia vita come l'avevo sempre desiderato. "
Ed io:
"Scusa se faccio questa domanda, ma se è indiscreta e non vuoi rispondermi, tranquilla, fai tu."
E lei:
"Dimmi?"
Ed io:
"In tutti questi anni non hai sentito l'esigenza di avere una persona accanto, una donna, un uomo, una persona da amare e che ti ami a sua volta per come sei?"
Alessia:
"Si certo, specialmente all'inizio quando sono venuta qua a Bologna. Ero, diciamo, più Alessandro che Alessia, ed ho avuto due storie con due donne. Le amavo come persona in generale, le ho rispettate come persona amica, compagna di una eventuale vita. Sessualmente c'era una buona intesa con entrambe, ma il loro modo di amare e i miei desideri non andavano d'accordo. Mi piaceva fare sesso con loro, ma il mio desiderio di possederle non andava d'accordo con le loro idee e quindi dopo la seconda storia ho deciso che non potevo avere una donna come partner della mia vita. E con le due storie son passati circa 10 anni. La prima specialmente è durata quasi 7 anni"
Ed io:
"E poi, dopo le due donne cos'è successo?"
Alessia:
"Dopo è successo che ho conosciuto un uomo sposato, un uomo fantastico nei modi di fare e di pensare. Dolce, affettuoso e attento. Mi sono innamorata di lui. Con lui è stato una delle due persone con le quali ho avuto anche un ruolo da passiva. Mi vedeva come un suo ideale, mi vedeva come una doppia persona con la quale poteva completare la sua vita. Quando mi desiderava mi scopava divinamente e quando ciò accadeva io avevo un ruolo solo passivo, ma a volte, complice forse le giornate lavorative stressanti, non so, desiderava fare solo lui il passivo, ed io per rispetto mi limitavo ad un normale rapporto sessuale anale, senza nessun altro limite da superare. E' durato quasi 5 anni questo nostro rapporto. Io lo dividevo con la famiglia, e ci vedevamo 1 o 2 volte a settimana, solitamente il martedì e il giovedì pomeriggio"
Ed io:
"E poi cos'è successo?"
Alessia:
"E' successo che poi un giorno, per non so quale motivo preciso, mi chiamò e disse che non potevamo più vederci. CI son rimasta male perchè adoravo il suo modo di fare, ma non capivo il perchè. Poi un giorno incontro un'altro uomo, anch'egli sposato. Venne in negozio per acquistare degli abiti maschili. Come se venne principalmente per incontrarmi, perchè chiese di me quando entrò. All'inizio non capii il motivo, ma dopo fu chiaro tutto."
Ed io:
"Perchè cosa è successo?"
Alessia:
"Dopo aver scelto degli abiti, provati ed acquistati, mi lasciò il suo numero di cellulare. Venivo dalla storia chiusa con il precedente uomo, e la cosa mi sorprese piacevolmente, non so. Sta di fatto che non resistetti più di un'ora da quell'incontro che lo chiamai. Gli chiesi come mai avesse lasciato il suo cellulare così facilmente! E lui disse, mi ha parlato di te un mio carissimo amico e volevo conoscerti per capire meglio. Allora chiesi chi fosse questo amico e indico la persona con cui sono stata 5 anni. Allora dissi che ci dovevamo vedere a tutti i costi e che volevo sapere di più"
Ed io:
"Beh, strano vero?"
E Alessia:
"Si in effetti molto strano. Il pomeriggio tardi, dopo la chiusura del negozio, prendiamo un appuntamento in un bar per un aperitivo. Cominciamo a parlare dell'uomo con il quale avevo avuto la relazione precedente e gli chiesi cosa aveva detto di me. Lui mi disse che era profondamente amareggiato e dispiaciuto perchè la storia era finita con me, ma si trovava in una situazione delicata. Si trovava in un momento della vita professionale nel quale doveva prendere delle decisioni importanti, e questo io lo sapevo già. Mi disse che il suo amico l'aveva pregato di contattarmi e che voleva che io sapessi il perchè aveva troncato la relazione con me e che lui non aveva il coraggio di farlo perchè stava troppo male."
Ed io:
"Beh, troppo facile far fare agli altri ciò che non vuoi fare tu"
E Alessia:
"Beh, si è vero quello che dici, ma in fondo lo capisco e lo comprendo, e non c'è l'ho con lui."
Ed io:
"E quindi perchè ti ha lasciato allora?"
Alessia:
"Perchè doveva fare un aumento di capitale nella sua azienda e doveva investire più tempo e dedicarsi ai rapporti con l'estero. Per fare questo aveva coinvolto la moglie all'interno della società e doveva, come dire, convivere più a stretto contatto con lei e non avrebbe avuto il tempo per stare con me, quelle poche volte che capitava. E per evitare che la moglie si insospettisse e rischiare di mandare all'aria il progetto di una vita decise di troncare, così come successe, freddamente, telefonicamente, e il suo amico mi disse che i giorni successivi sono stati un inferno per lui, per il rimorso, ma sapeva che se solo m'avesse incontrata per strada e se solo si fosse avvicinato a me non si sarebbe più staccato. Quindi anche se soffrendo maledettamente, ha accettato questo male. Mi disse anche l'amico che voleva sapere come stavo"
Ed io:
"Beh, cosa gli hai detto tu?"
Alessia:
"Gli dissi all'amico di dire che stavo bene, che sono stata malissimo all'inizio, ma dopo questa spiegazione alla fine ho capito, e credo sia stato un bene per entrambi se è finita così."
Ed io:
"Ok, e poi com'è che alla fine sei stata con l'amico del tuo primo uomo?"
Alessia:
"Beh, dopo questa spiegazione, lui mi dice che il suo amico aveva parlato molto bene di me, diceva che ero speciale, sensuale, che facevo stare bene le persone. La cosa all'inizio mi diede un pò fastidio, perchè le faccende personali non devono essere sventolate ai 4 venti e mi arrabbiai un pò con lui. Lui vide la mia reazione e mi tranquillizzò dicendomi che i due erano amici da 30 anni, in pratica si conoscevano dall'età di 10 anni, ed hanno condiviso insieme tutto, passioni e all'età adolescenziale e giovanili anche donne, quindi era normale che si fosse confidato e che aveva anche parlato di cose intime."
Ed io:
"SI però stronzo a parlare di tutto con lui"
Alessia:
"Si in effetti è stata questa la mia risposta, ma come dire compresi il gesto e come dire lo perdonai. Allora mi propose una cena una sera successiva. Non avendo impegni accettai e dopo due giorni mi venne a prendere all'uscita del negozio ed andammo a cena fuori. Durante la cena i discorsi caddero inevitabilmente sull'intimo personale, e mi diede una grande eccitazione quando parlava di alcune sue fantasie e dopo cena gli proposi di prendere un amaro a casa mia. Lui accettò e appena entrati a casa non diede il tempo nemmeno di posare le cose sul tavolo che mi prese e mi baciò. Mi spinse contro il muro, mi spogliò, feci lo stesso con lui, denudandolo. Era eccitatissimo, aveva un cazzo normale, mi invitò a prenderlo in bocca e cominciai con un orale. Bagnavo la cappella con la saliva e ingoiavo il cazzo andando su e giù su quell'asta. Lui si avvicinò al tavolo della cucina, si distese spalle sul tavolo e mi invitò ancora a succhiare il suo cazzo che svettava dal tavolo."
Ed io:
"Wow, non perdesti tempo!!!"
E Alessia girandosi e incrociando i miei occhi disse:
"Si proprio come come te"
Ahahaha, partì un'altra grande risata.
E riprese:
"Quindi ripresi a succhiare il cazzo dell'amico disteso sul tavolo, il quale accompagnava con le mani la mia testa. Dopo qualche minuto si ferma si solleva dal tavolo mi fa girare, mani appoggiate al muro e punta il suo cazzo al mio culo. Mi fermo, gli porgo un preservativo e lui mi dice di stare tranquilla che era sano, ma io gli dissi che se mi voleva lo poteva fare solo con il preservativo. Accetto e prima di penetrarmi infilò il preservativo. Devo dire che in quel momento quasi non lo volevo, ma mi lascia prendere dall'eccitazione e mi penetrò. Mi fece allontanare dal muro per farmi piegare maggiormente, quasi a 90 gradi e con le mani mi sorreggevo al muro mentre lui mi scopava. Ad un certo punto prese la mia mano destra e la porto dietro al suo culo. Toccandolo sentii qualcosa dentro il culo. Mi fermai e mentre mi scopava gli chiesi cosa fosse, e lui rispose che godeva da impazzire mentre scopava se aveva un plugin nel suo culo. Mi sorprese la cosa. A differenza tua che quando hai il culo penetrato il cazzo si mette a riposo, lui con il culo penetrato il cazzo si indurisce di più"
Ed io:
"Beh, per me il massimo piacere è quando il mio cazzo è moscio e mi scopano, sono passiva senza nessuna resistenza"
Alessia riprese:
"Non capivo cosa voleva dalla mia mano dietro al suo culo, ma chiese di sfilargli il plugin. Afferrai l'estremità del plugin e lo sfilai con un gesto deciso. Proprio in quel momento ebbe una contrazione più forte e una penetrazione maggiore dentro di me che mi sospinse contro il muro e subito dopo ebbe una eiaculazione lunga, quasi non terminava mai. Gli dissi di sfilarsi dal mio culo per evitare che qualche goccia di sperma potesse venire a contatto per via della quantità. Si allontano lentamente e si appoggiò al tavolo. Mi disse che il gesto di sfilare il plugin gli da una scarica di eccitazione che subito dopo lo fa eiaculare. mmmm, gli dissi, allora vediamo se ti inculano che succede? Lui era un pò timoroso, ma accettò e piegandosi con il petto sul tavolo, indossando a mia volta un preservativo, puntai il mio cazzo verso il suo culo e lo penetrai con un colpo deciso. Lui ebbe un gemito iniziale di dolore, perchè il plugin era molto piccolo, ed anche se lo sfintere era allargato, davanti al mio cazzo che era più grosso del plugin dovette cedere con un pò di dolore. Ma dopo l'iniziale lamento doloroso, cominciò un gemito di piacere. Ad ogni penetrazione il tavolo si spostava lentamente, e lui sotto i miei colpi gemeva.Alla fine l'impeto della mia scopata aveva fatto avvicinare il tavolo al muro e si fermò. Continuai finchè con tre colpi decisi ebbi una eiaculazione. Lui era sul tavolo con le braccia allargate e diede un lungo sospiro e si rilasso."
Io:
"Beh, come dire era venuto per fottere e poi fu fottuto "
Alessia:
"Ahahaha, si forse aveva questa idea, ma non ho mai saputo se a lui piaceva essere scopato o no"
Ed io:
"Perchè cosa è successo dopo?"
Alessia:
"Nulla di che. Dopo esserci ripuliti, lui si sistemò gli abiti ebbe una telefonata e dovette andare via. Da allora non l'ho più ne rivisto e ne risentito, ma devo dirti che la cosa non mi ha dato fastidio. Non mi fece una buona impressione il tipo, e di conseguenza io non l'ho mai ricercato."
Ed io:
" E questo quanto tempo fa accadeva?"
Alessia:
"1 anno fa"
Ed io:
"E da allora poi non hai avuto nessun'altra storia o incontro con qualcuno?"
Alessia:
"E' capitato altre due volte, uomini conosciuti in negozio, ma nulla di che, ho fatto il ruolo attivo, in entrambi i casi, ma non c'è stato nulla che mi ha colpito come questa sera con te. Era da tempo che non avevo un incontro d'AMORE vero come con te e così intenso"
Mi guarda e mi bacia appassionatamente. Un bacio lungo con le lingue che si attorcigliano e che non vogliono lasciarsi.
Ormai si son fatte le 22,30, Alessia dice che deve andare via, che l'indomani avrebbe dovuto svegliarsi presto perchè doveva sistemare la nuova vetrina del negozio. Si alzò e mi chiese di dargli una mano ad abbottonare il vestito con cui era arrivata. L'aiutai. Mi girai per prendere la borsa dal tavolino, chinandomi e lei mi diede una sculacciata al culetto che mostrai volutamente chinandomi e mi disse:
"Se fai così mi costringi a restare ed io devo andare altrimenti domani non mi sveglio all'orario giusto"
Ed io:
"Vai tranquilla e sopratutto grazie di tutto e per prima cosa grazie della fiducia, grazie delle attenzioni, grazie delle emozioni, anche se non dovrei ringraziarti per come mi hai trattato e usata, ma è stata una serata fantastica con emozioni fantastiche quindi grazie di tutto. Spero che non sia solo la storia di una serata e basta"
Alessia si avvicina e con le scarpe ai piedi con tacco sarà stato 6-7 cm ed io scalza senza nulla ai piedi mi sovrastava almeno di 15 cm. Mi abbraccio e il mio viso affondava nei suoi seni e mi disse:
"Sei una persona veramente speciale, sensibile e devo dire anche un pò troietta "
e mentre me lo diceva mi guardava maliziosamente "e questo tuo modo di fare mi prende veramente, incredibile. Se per te non è un problema io sono sempre qua, e quando vuoi ci possiamo sentire. E poi vediamo il tempo cosa farà e come ci costringerà a comportarci. "
Ed io:
"Si hai ragione, Io devo capire un pò di cose della mia vita, ma è bello sapere che ci sono persone amiche su cui puoi contare"
Mi baciò ancora una volta e andò via. Attesi che la porta dell'ascensore si richiudesse per poi chiudere la porta di casa. Appoggia le spalle alla porta e pensai ai momenti trascorsi in quella serata. Dopo un lungo sospiro mi avvio verso il divano e mi rilasso sopra accendendo la TV.
Dopo circa 30 minuti arriva un sms. Prendo il telefono, è Francesco.
"Ehila, tutto bene?"
Ed io:
"Si amore sono sola Alessia è andata via da un pò"
"OK" risponde "tra un pò rientro".

Rimango assorta nei miei pensieri e ripercorro i momenti trascorsi con Alessia. Incredibili sensazioni, imprevedibili forti e con una carica erotica incredibile. Una musa ispiratrice.


Kiss alla prossima.
di
scritto il
2020-07-21
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