Il desiderio di serenità 2
di
Rikky
genere
bisex
"Ma tesoro sei NATASHA,quindi vuoi dire FORTUNATA!"
E lei, lui:
"Beh stare con te mi fa ricredere sul mio lato maschile. La tua sensualità e sinuosità nell'intimità ha ravvivato la mia virilità maschile e Francesco sta venendo fuori. Non so cosa hai provocato in me, ma stasera sono felice come Francesco e non come NATASHA"
La guardo, ehmm, lo guardo fisso negli occhi e gli dico:
"Il mio desiderio di sottomissione nei confronti di una persona che sappia amare il mio lato femminile è forte e se non fosse per le responsabilità professionali che ho forse un percorso di trasformazione totale l'avrei affrontato da tempo, ma ho sempre avuto timore di non so che. Tu ora stai riaccendendo in me questo desiderio, anche se forse un pò troppo tardi, ma non so, sono felice in questo momento come non mai. Sono felice per la sorpresa che sono riuscito a combinare e sopratutto sono sorpreso/a della tua reazione. "
Mi giro, mi metto comodo accanto a lei, ehm, lui, sono in confusione, non so come considerarla ora, se come Natasha o come Francesco e gli dico:
"Scusami, AMORE, ecco, così non sbaglio a chiamarti, ma tu avevi intrapreso un percorso di cambiamento, ricordo che eri a Bari per una visita specialistica che volevi diventare una donna esteriormente che stavi facendo una cura ormonale e poi?"
E Francesco, ecco, forse meglio considerarlo così d'ora in poi:
"Ecco appunto, ero venuta a Bari per andare da uno specialista proprio per discutere di questo, ed ero, e lo sono ancora, combattuta. Non so. SI è vero, ormai da almeno 1 anno mi vesto da donna, da Natasha, sto assumendo sempre più sembianze femminili, ma con il passare del tempo pian piano mi sto chiedendo se è la soluzione giusta o no. Non ho avuto molti rapporti fino ad oggi, solo qualche incontro per lo più con persone, uomini, che già conoscevo e che di tanto in tanto avevamo desiderio di incontrarci, e non ho mai avuto un rapporto esclusivamente da passivo, ho sempre avuto anche una parte attiva perchè gli amici che ho incontrato erano dei perfetti bisex ai quali piaceva anche avere un ruolo di passivo. E devo confessarti che anch'io mi rivedevo in loro, in un ruolo bisex. Solo che prevaleva il desiderio di vedermi come femmina. Non che sia passato dalla mente, ma in quest'ultimo periodo ho avuto rapporti solo con te, e devo confessarti che ho apprezzato molto il tuo lato passivo, mah, non saprei"
Lo guardo negli occhi afferro il viso con le mani, lo bacio appassionatamente e dopo gli dico:
"Io ho sempre soffocato il mio lato femminile. Quando riesco a stare solo per lavoro lontano da casa, ritagliandomi del tempo libero, corro ad acquistare abiti femminili, intimo sexy, e mi elettrizzo ogni volta quando li indosso e mi scatto delle foto. Il desiderio di avere un corpo liscio, una pelle vellutata e delle curve femminili è forte, ma come dievo prima, la vita professionale e la vita sociale mi IMPONE delle regole che a volte fanno a cazzotti nella mia mente. Ritorno in me, cerco di chiudere la scatola dei desideri, a volte ci riesco anche per alcuni mesi, ma sistematicamente la scatola viene fuori e il coperchio cade facendo uscire ancora una volta il desiderio femminile."
Lo guardo che è attento ad ascoltarmi e gli dico:
"Tu come hai fatto quando hai deciso di intraprendere la vita di NATASHA? Cosa hai pensato cosa hai deciso e cosa hai fatto?"
E lui:
"Beh, come te, il desiderio è stato per molti anni soffocato. Devo dirti che sono stato sposato, ho anche due figli ormai grandi, e la mia vita professionale era abbastanza soddisfacente. Realizzavo siti web, quindi coerente con il lavoro che svolgo ancora, però mi sentivo bloccato, soffocato. Mia moglie era opprimente, e come tanti matrimoni il rapporto si è logorato e ormai vivevo male. Un giorno decisi che dovevo chiudere quella parte della mia vita e chiesi il divorzio. Lei all'inizio aveva combattuto per i suoi diritti, ma con figli grandi e indipendenti non poteva pretendere più di tanto, allora acconsentì al divorzio senza opporsi."
Ed io:
"Ed ora dove si trovano tua moglie e i tuoi figli?"
"A firenze. Loro sono rimasti la, io ho deciso di cambiare città, e con l'aiuto di un amico conosciuto in chat che è di Bologna sono riuscito a trasferirmi qua ma sopratutto sono riuscito ad organizzare il mio lavoro. All'inizio lavoravo solo da casa e i lavori me li passava questo mio amico, Angelo, proprio perchè non avevo voglia di uscire allo scoperto. Angelo sa della mia, diciamo, trasformazione in NATASHA, e mi ha aiutato tantissimo nei primi mesi. Sono stato rinchiuso in casa, uscivo per la spesa e poi rientravo in casa. Angelo ogni tanti, almeno tre volte a settimana, mi veniva a trovare. Io ho passato un periodo di transizione e lui mi è stato di grande aiuto e senza nulla pretendere. Ero io che quando avevo desiderio sessuale mi avvicinavo e lui era sempre disponibile, ma mai ha avanzato lui richieste e per questo sono molto felice per averlo incontrato"
Ed io:
"Beh, si, sei stato veramente fortunato, non è facile ne trovare una persona che ti comprenda ma nemmeno trovare poi un lavoro che ti permetta di sostenerti, quindi sei stato veramente fortunato. E la tua famiglia? Non è mai venuta a trovarti?"
Lui:
"No, anche perchè io ho cambiato numero di telefono, e nessuna dei miei vecchi amici e della mia famiglia sa dove abito. A tutti ho detto che andavo all'estero, in Germania e non avendo più nessun tipo di contatto, ormai è oltre 1 anno che non sento nessuno, e devo dirti che sono contento così. Come dire, sto ricostruendomi una vita. Certo non è facile, e questo mio ripensamento su NATASHA lo dimostra"
Si alza in piedi, nudo, co delle gambe lunghe e lisce, dei pettorali che fanno intravedere dei seni appena pronunciati, e spalle comunque larghe da maschio e mi dice:
"Tu vedendomi così come mi vedi?"
Ed io:
"Beh, se ti vedessi di spalle con capelli raccolti, nudo così come sei avrei dei dubbi ad identificarti se come maschio o come donna, con i capelli sciolti il tuo corpo si avvicina più ad una donna, ma le tue spalle tradiscono questa idea."
E lui:
"Beh, il processo di trasformazione l'ho interrotto due mesi fa. Sono sicuro che se continuavo con gli ormoni, avrei avuto sicuramente un seno più pronunciato e una pelle più liscia. Ma ho cambiato idea, o meglio ci sto ripensando. E forse tu potrai essere d'aiuto".
Mi alzo l'abbraccio dalle spalle, lo giro verso di me, afferro il viso tra le mani e lo bacio sulle labbra. Le nostre lingue si intrecciano quasi a saldarsi, e dopo qualche secondo, staccandomi da lui, gli dico:
"Beh, tu hai avuto questo percorso che ora stai bloccando, chi meglio di te può aiutarmi, eventualmente, in una decisione simile? Parlare con te, ascoltare la tua storia in questi minuti mi ha fatto riaprire quella scatola che come ti dicevo prima sistematicamente e periodicamente cerco di chiudere ma lei si riapre. Ed ora sembra che la scatola abbia il coperchio rotto e che non riesce più a chiudersi e devo dirti che sono felice per questo"
Lui mi fissa negli occhi afferra il mio viso e mi dice:
"Guarda che non è facile, io ne sono la prova vivente. Ma se il tuo desiderio è forte cercherò di fare del mio meglio per aiutarti e restarti vicino e sappi che tutta l'esperienza accumulata in quest'ultimo anno la trasferirò a te, tutti i miei pensieri le mie emozioni le rivivrai tu, così potrai decidere bene cosa fare"
Ci alzammo dal letto andammo in cucina e cominciò a preparare una cenetta.
Kiss Kiss alla prossima.
E lei, lui:
"Beh stare con te mi fa ricredere sul mio lato maschile. La tua sensualità e sinuosità nell'intimità ha ravvivato la mia virilità maschile e Francesco sta venendo fuori. Non so cosa hai provocato in me, ma stasera sono felice come Francesco e non come NATASHA"
La guardo, ehmm, lo guardo fisso negli occhi e gli dico:
"Il mio desiderio di sottomissione nei confronti di una persona che sappia amare il mio lato femminile è forte e se non fosse per le responsabilità professionali che ho forse un percorso di trasformazione totale l'avrei affrontato da tempo, ma ho sempre avuto timore di non so che. Tu ora stai riaccendendo in me questo desiderio, anche se forse un pò troppo tardi, ma non so, sono felice in questo momento come non mai. Sono felice per la sorpresa che sono riuscito a combinare e sopratutto sono sorpreso/a della tua reazione. "
Mi giro, mi metto comodo accanto a lei, ehm, lui, sono in confusione, non so come considerarla ora, se come Natasha o come Francesco e gli dico:
"Scusami, AMORE, ecco, così non sbaglio a chiamarti, ma tu avevi intrapreso un percorso di cambiamento, ricordo che eri a Bari per una visita specialistica che volevi diventare una donna esteriormente che stavi facendo una cura ormonale e poi?"
E Francesco, ecco, forse meglio considerarlo così d'ora in poi:
"Ecco appunto, ero venuta a Bari per andare da uno specialista proprio per discutere di questo, ed ero, e lo sono ancora, combattuta. Non so. SI è vero, ormai da almeno 1 anno mi vesto da donna, da Natasha, sto assumendo sempre più sembianze femminili, ma con il passare del tempo pian piano mi sto chiedendo se è la soluzione giusta o no. Non ho avuto molti rapporti fino ad oggi, solo qualche incontro per lo più con persone, uomini, che già conoscevo e che di tanto in tanto avevamo desiderio di incontrarci, e non ho mai avuto un rapporto esclusivamente da passivo, ho sempre avuto anche una parte attiva perchè gli amici che ho incontrato erano dei perfetti bisex ai quali piaceva anche avere un ruolo di passivo. E devo confessarti che anch'io mi rivedevo in loro, in un ruolo bisex. Solo che prevaleva il desiderio di vedermi come femmina. Non che sia passato dalla mente, ma in quest'ultimo periodo ho avuto rapporti solo con te, e devo confessarti che ho apprezzato molto il tuo lato passivo, mah, non saprei"
Lo guardo negli occhi afferro il viso con le mani, lo bacio appassionatamente e dopo gli dico:
"Io ho sempre soffocato il mio lato femminile. Quando riesco a stare solo per lavoro lontano da casa, ritagliandomi del tempo libero, corro ad acquistare abiti femminili, intimo sexy, e mi elettrizzo ogni volta quando li indosso e mi scatto delle foto. Il desiderio di avere un corpo liscio, una pelle vellutata e delle curve femminili è forte, ma come dievo prima, la vita professionale e la vita sociale mi IMPONE delle regole che a volte fanno a cazzotti nella mia mente. Ritorno in me, cerco di chiudere la scatola dei desideri, a volte ci riesco anche per alcuni mesi, ma sistematicamente la scatola viene fuori e il coperchio cade facendo uscire ancora una volta il desiderio femminile."
Lo guardo che è attento ad ascoltarmi e gli dico:
"Tu come hai fatto quando hai deciso di intraprendere la vita di NATASHA? Cosa hai pensato cosa hai deciso e cosa hai fatto?"
E lui:
"Beh, come te, il desiderio è stato per molti anni soffocato. Devo dirti che sono stato sposato, ho anche due figli ormai grandi, e la mia vita professionale era abbastanza soddisfacente. Realizzavo siti web, quindi coerente con il lavoro che svolgo ancora, però mi sentivo bloccato, soffocato. Mia moglie era opprimente, e come tanti matrimoni il rapporto si è logorato e ormai vivevo male. Un giorno decisi che dovevo chiudere quella parte della mia vita e chiesi il divorzio. Lei all'inizio aveva combattuto per i suoi diritti, ma con figli grandi e indipendenti non poteva pretendere più di tanto, allora acconsentì al divorzio senza opporsi."
Ed io:
"Ed ora dove si trovano tua moglie e i tuoi figli?"
"A firenze. Loro sono rimasti la, io ho deciso di cambiare città, e con l'aiuto di un amico conosciuto in chat che è di Bologna sono riuscito a trasferirmi qua ma sopratutto sono riuscito ad organizzare il mio lavoro. All'inizio lavoravo solo da casa e i lavori me li passava questo mio amico, Angelo, proprio perchè non avevo voglia di uscire allo scoperto. Angelo sa della mia, diciamo, trasformazione in NATASHA, e mi ha aiutato tantissimo nei primi mesi. Sono stato rinchiuso in casa, uscivo per la spesa e poi rientravo in casa. Angelo ogni tanti, almeno tre volte a settimana, mi veniva a trovare. Io ho passato un periodo di transizione e lui mi è stato di grande aiuto e senza nulla pretendere. Ero io che quando avevo desiderio sessuale mi avvicinavo e lui era sempre disponibile, ma mai ha avanzato lui richieste e per questo sono molto felice per averlo incontrato"
Ed io:
"Beh, si, sei stato veramente fortunato, non è facile ne trovare una persona che ti comprenda ma nemmeno trovare poi un lavoro che ti permetta di sostenerti, quindi sei stato veramente fortunato. E la tua famiglia? Non è mai venuta a trovarti?"
Lui:
"No, anche perchè io ho cambiato numero di telefono, e nessuna dei miei vecchi amici e della mia famiglia sa dove abito. A tutti ho detto che andavo all'estero, in Germania e non avendo più nessun tipo di contatto, ormai è oltre 1 anno che non sento nessuno, e devo dirti che sono contento così. Come dire, sto ricostruendomi una vita. Certo non è facile, e questo mio ripensamento su NATASHA lo dimostra"
Si alza in piedi, nudo, co delle gambe lunghe e lisce, dei pettorali che fanno intravedere dei seni appena pronunciati, e spalle comunque larghe da maschio e mi dice:
"Tu vedendomi così come mi vedi?"
Ed io:
"Beh, se ti vedessi di spalle con capelli raccolti, nudo così come sei avrei dei dubbi ad identificarti se come maschio o come donna, con i capelli sciolti il tuo corpo si avvicina più ad una donna, ma le tue spalle tradiscono questa idea."
E lui:
"Beh, il processo di trasformazione l'ho interrotto due mesi fa. Sono sicuro che se continuavo con gli ormoni, avrei avuto sicuramente un seno più pronunciato e una pelle più liscia. Ma ho cambiato idea, o meglio ci sto ripensando. E forse tu potrai essere d'aiuto".
Mi alzo l'abbraccio dalle spalle, lo giro verso di me, afferro il viso tra le mani e lo bacio sulle labbra. Le nostre lingue si intrecciano quasi a saldarsi, e dopo qualche secondo, staccandomi da lui, gli dico:
"Beh, tu hai avuto questo percorso che ora stai bloccando, chi meglio di te può aiutarmi, eventualmente, in una decisione simile? Parlare con te, ascoltare la tua storia in questi minuti mi ha fatto riaprire quella scatola che come ti dicevo prima sistematicamente e periodicamente cerco di chiudere ma lei si riapre. Ed ora sembra che la scatola abbia il coperchio rotto e che non riesce più a chiudersi e devo dirti che sono felice per questo"
Lui mi fissa negli occhi afferra il mio viso e mi dice:
"Guarda che non è facile, io ne sono la prova vivente. Ma se il tuo desiderio è forte cercherò di fare del mio meglio per aiutarti e restarti vicino e sappi che tutta l'esperienza accumulata in quest'ultimo anno la trasferirò a te, tutti i miei pensieri le mie emozioni le rivivrai tu, così potrai decidere bene cosa fare"
Ci alzammo dal letto andammo in cucina e cominciò a preparare una cenetta.
Kiss Kiss alla prossima.
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