Ritorno a casa da una giornata uggiosa 4

di
genere
bisex

E Natasha:
"Beh, credo che sia normale da adolescenti provare curiosità per un mondo molto particolare"
Ed io:
"Beh, come ti dicevo, ho dovuto imparare pian piano tutto da solo e scoprire tutto da solo. Quindi cominciavo a solleticare il mio culetto e questo mi provocava belle sensazioni. E pian piano osavo sempre di più, finchè un giorno, deciso, provai a penetrarmi una piccola bottiglietta di plastica, una delle tante che contengono profumi o sapone. La appoggiavo pian piano al mio ano, e spingevo pian piano. Ricordo che le prime volte non riuscivo a penetrarmi, anche perchè non avevo lubrificanti. Dopo alcuni tentativi riuscii a penetrarmi. Ricordo benissimo la sensazione iniziale di piccolo dolore, ma poi dopo qualche minuto il dolore lasciava posto al piacere, che era pur sempre un piacere diciamo sconosciuto."
Natasha:
"Beh, oltre ad essere vergine, eri anche giovane, quindi il dolore è normale come anche il piacere diciamo incompreso"
Ed io:
"Si. Infatti. Ricordo un particolare come se fosse ieri, dopo che la prima volta riuscii a penetrarmi la bottiglietta. Quando terminai, provavo un piccolo dolore ma ricordo benissimo anche un bruciore dell'ano, tanto che per alleviare il bruciore riempii il lavandino del bagno con acqua e appoggiavo il culetto nell'acqua per avere un pò di sollievo"
Natasha:
"Ahahahaha, il piccolino, cosa ti aspettavi" E mentre diceva così afferrava il viso ancora una volta con le mani e mi baciava appassionatamente.
Ed io:
"Da quella volta in poi, facevo più attenzione e ogni tanto quando mi penetravo portavo con me un pò di burro o olio, per facilitare la penetrazione e quando lo rifacevo non provavo più ne dolore ne bruciore. Certo, mi dirai ora, ormai avevi perso la verginità e il buchino aveva ROTTO il ghiaccio e raggiunto un diametro che indietro non si torna. Lo so. Ma come ti dicevo, oltre a non avere coraggio di chiedere a qualcuno informazioni, non esisteva internet e quindi non potevi informarti da solo e non comprendevo."
Natasha:
"Beh certo, tra glia anni 70 e 80 tutto era autodidatta."
Ed io:
"Beh si, certo. Però, diciamo, che così facendo imparavi e anche molto in fretta. Poi ricordo che con un coetaneo vicino di casa, un giorno, nell'erba alta vicino a casa, ci inoltrammo e non ricordo come accadde, ma me lo ritrovai dietro le mie spalle, io a terra faccia in giù, che tentava di voler fare qualcosa, ma ti giuro non ricordo bene come e cosa accadde di preciso, ma ricordo che tornato a casa, andai in bagno e mi ritrovai il collo della magli sporco del suo sperma. Poi con il dirimpettaio di casa, quando i suoi genitori non erano a casa, un giorno, mi ritrovai in bagno mentre lui denudatosi si toccava il suo pene e mi incitava a toccarglielo e prenderlo tra le labbra, ma ricordo che io mi rifiutai. Poi ancora una volta, con un mio cugino, nell'androne di casa, ci segavamo a vicenda. Poi tanti piccoli altri episodi, ma nulla di più. Tutto questo sino ai 17-18 anni che conobbi la mia attuale moglie. Ah, dimenticavo, una parentesi con il figlio del proprietario di un locale dove lavoravo. Non so come feci, ma riuscii a convincerlo ad andare in bagno, abbassargli i pantaloni e prendere in bocca il suo pene. Eravamo entrambi adolescenti. Ma lui, come dire, non gradì e andò via."
Natasha:
"Beh una adolescenza fatta di tanti piccoli episodi, tappe di eventi successivi sempre con un traguardo diverso e un passo ogni volta in più"
Ed io:
"Si, in effetti è stato così. Dicevo poi conobbi la mia attuale moglie. Ho la memoria, diciamo ofuscata di quel periodo iniziale, a parte una volta, ricordo benissimo, preso da un desiderio irrefrenabile, mi rifugiai nel bagno di casa della mia fidanzata/moglie per penetrarmi con un flaconcino di shampoo. Non lo so, ma il solo ricordo ora mi fa eccitare e come se provassi quell'appagamento così come lo provai allora e il ricordo di quella volta è abbastanza nitido. Poi al militare, non ricordo di aver fatto chissà che, e non mi è mai capitato di avere qualche contatto con i ragazzi compagni, ma ricordo una volta, solo in caserma, mi feci una doccia e mi masturbai in doccia e seduto con le gambe sollevate mi eiaculai sul viso e sul petto. Ricordo solo questo del periodo del militare"
Natasha:
"Beh, singolare che hai tutte queste memorie diciamo flash di alcuni episodi, significa che hanno segnato quel tuo periodo o quel giorno particolare, e forse per qualche evento particolare che inconsciamente ora non ricordi."
Ed io:
"Beh, si, non so come spiegarti, ma queste sono le memorie particolari che ho. Poi per un lungo periodo non ricordo granchè. Forse perchè, come dire, il matrimonio e le pseudo responsabilità della vita matrimoniale e di coppia, e sicuramente complice il fatto di non aver avuto una vita matrimoniale idilliaca, ha cancellato dalla mia memoria tutte le vicende e gran parte dei periodi vissuti. Ho avuto i figli, e ricordo solo che fino al 2003-2004 ho avuto altri momenti di solitaria soddisfazione. Già da qualche anno, internet, cominciò a darmi delle possibilità, e quando ero da qualche cliente e mi collegavo per qualche lavoro, ricordo benissimo quando ancora c'era il modem da 56 K, andavo in una chat, IRC, e poi ME2 dove in qualche modo cominciavo ad avere dei contatti con altre persone, altri ragazzi, uomini e si cominciava a parlare in modo abbastanza esplicito e più diretto e cominciavo a parlare con qualcuno di queste mie esigenze e miei desideri. Ed è stato come dire una piccola rivincita e liberazione"
Natasha:
"E' vero, internet è stato per certi versi una salvezza per tante persone che come noi non potevano uscire allo scoperto o non ne avevano il coraggio"

Devo staccare, sicuramente tra voi che mi leggete qualcuno, se non diversi, si rivedono in quello che sto scrivendo. Kiss Kiss. A presto
di
scritto il
2020-07-01
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