Gnocca Mediterranea
di
Juan Alberto
genere
saffico
Sono nata in Calabria, ma dovuto alla criminalitá nostro padre porto tutta nostra famiglia verso il nord e cosi ci siamo radicati a Rimini,
dove sono cresciuta, fatto la mia scolaritá, l'universita, cióé, abito li da tutta la vita ... un bellissimo luogo dove c'é molto turismo,
durante la estate ci sono persone da tutta l'Italia ma anche moltissimi stranieri.
Sono una ragazza non tanto normale, gli sguardi dei ragazzi mi fanno capire di essere bella, ma per me questo non conta ... a me piaciono le
donne ... le ragazze ...
Durante la estate, le sere ci sono in giro molte ragazze ed io vado a girare alla caccia di qualche bella gnocca. mi sono seduta sul lungomare,
e guardavo le femmine che passeggiavano, devo dire che c'erano per tutti i gusti, molte di loro giovanissime ... guardavo i loro corpi ... i
suoi fianchi ... c'erano tette piccole ed alcune belle, grosse e sode come piaciono a me ... la mia testa lavorava d'immagini dove mi vedevo
ad accarezzare quei corpi di femmine arrapate e vogliose come me ... ma c'erano molte in gruppo oppure accompagnate ... si é fatto un po'
tarde ed é incominciato fare un po di freddo ... attraversai la strada en sono andata dentro il pub piú vicino per farmi un drink e tornare nel
mio appartamento ... da sola ... ormai questa sera sono andata a vuoto.
Sulla barra c'erano seduti due uomini a parlare dei loro affari i quali neanche mi guardarono ... bene perche volevo a questo punto rimanere
tranquilla e sola ... mi son presa un vodka-martini e lo godevo a sorsi corti ... si é seduta vicino a me una donna gia maggiore ... almeno per
me che ho ventiquattro mi é sembrata che avesse sui quaranta ... mi disse qualcosa ma in una strana lingua ... lei si rese conto e nel suo migliore
italiano mi disse ... io greca, mio ragazzo no venuto io no sapere cosa fatto ... dove andare ...
La trovai cosi sperduta ed indifesa che gli feci capire la avrei portata con me nel mio apartamento e poi l'indomani lei poteva arrangiarsi e
risolvere tutti i suoi guai ... ho finito il mio drink e ce ne siamo andate ... parole poche e niente ... lei non parlava inglese ed io niente da
fare con il greco ... ma ci bastava il poco italiano che lei riusciva a parlare ... mentre l'ascensore saliva verso l'ottavo piano, incominciai a
guardare un po' meglio la mia compagna ... vecchia per niente ... era una donna matura ... una femmina mediterranea ... suoi fianchi larghi e
due tette formidabili ... dentro la mia testa il mio diavoletto si dava da fare ...
C'era un po' di disordine abituata a vivere da sola i miei gioccatoli sessuali c'erano dappertutto ... lei rideva ... e ripeteva "oreo ... poli oreo",
non riuscivo a capire cosa voleva dire ma mi é sembrato che non era piú tanto disperata ... quando presi quel cazzo di cane finto ... lei ha fatto
delle risate e allungato la mano ed io gliel'ho dato ... e lei diceva "para poli oreo" ... bello ... bello ... (alfin una parola che si capisce, pensai) ...
si stava divertendo nel vedermi un po' imbarazzata a raccogliere tutta la mia roba ...
L'ho fatta vedere il divano dove lei si poteva coricare il quale a tirare il pezzo davanti diventava un letto, io intanto presi la mia vestaglia e
andai sotto la doccia ... sono uscita solo con la vestaglia ed una picolissima tanga ... mia vestaglia alquanto trasparente faceva vedere le
mie forme ... gli diedi una mia vestaglia e puntai il bagno ... lei capi, si alzo e se ne ando nella toilette ... quando é uscita la mia povera
vestaglia non riusciva a coprire i suoi seni e quindi uscivano come se fose un reggipetto a balconcino ... adesso io mi fece la rissata ... lei
senza vergogna ne alterata prese le mie mani e mi fece prendere le sue tette e disse ... no piccola ... no picola ... megalo, catalaves ...
ma io che ero gia con le mani sulle sue tette, incominciai a prendere i suoi capezzoli ... lei apri la vestaglia e c'erano sulla micetta tanti peli
neri ... non buono ... non buono ... ed apri la mias vestaglia, mi tolsi la tanga e gli fece vedere la vagina rasata di recente ... cosi ... cosi buono ...
lei toco la mia fessura e disse ... oreo ... oreo ... presi la sua mano e dissi ... vieni con me "oreo" e siamo andate nel bagno ... versai schiuma da
barba sulle sue cosce, il suo basso ventre e le labbra de la micetta ... lei mi guardava coi suoi occhi oscuri, sorrideva ed assentiva con la sua testa ...
sono usciti un sacco di peli e c'erano ancora, ho messo piú schiuma sulla figa e poi feci mettere sua gamba sul bordo della vasca per radere
i pelli del suo culetto ... gli faceva solletico e rideva di tutto ... nel finire mi avicinai alla sua passerina e baciai suo clitoride che adesso era
ben in vista ... ci siamo asciugate entrambe e siamo tornate nella stanza da letto ... lei era tutta nuda ed io solo con la vestaglia che si era
bagnata quindi mi tolsi tutto e rimasi nuda ... ci guardavamo l'una all'atra ...
Nel mio letto king size, ci vanno anche quattro persone e mani nelle mani ci siamo dirette verso li ... con un suo segno mi fece capire
di prendere lo zainetto dove avevo messo i miei gioccatoli di scostumata e ridendo ci siamo messe sul letto ... non c'eravamo ancora
baciate ... sdraite sul letto accomodai il cuscino sotto la sua testa e abbassai la mia bocca sulla sua ... é stato un bacio dolcissimo ...
lungo ... i baci erano tanti ... mi accarezzava i capelli ... prese mio viso e mi diede altri baci con molta passione ... era arrapata tanto
come me ... io accarezzavo suo seno e godevo tantissimo nel farlo ... spostai mia mano sulla sua passerina ed infilai due ditta ... cé stato
come uno shock elettrico per lei che emise una serie de piccoli urli e gemiti per poi incominciare a chiavare le mie dita. suoi fianchi si
muovevano velocemente mentre alzava il suo bacino ... abassai mia bocca per prendere i suoi meravigliosi capezzoli ... lei impazzí quando
incominciai a leccare i suoi piccoli capezzoli in quelle tette cosi grosse ... non c'é voluto molto per farla venire ... ha chiuso le sue
gambe e si é girata ed il suo corpo continuava a chiavare qualcosa invisibile mentre le sue cosce tremavano ... c'era stato un bellissimo
orgasmo ... io accarezzavo adesso le sue natiche mentre baciavo suo collo, suoi capelli, sua guancia ... trovai suo culetto e messi un
dito ... rispose con gemiti e muoveva il suo culo ... la feci girare alzare una gamba e mi sono mesa a cavallo tra le sue cosce ... mia
micetta era sopra la sua passerina bagnata dall'orgasmo avuto poco prima ... incomincia a muovere il bacino piano piano per poi sempre piú
veloce e cosi dopo svariati minuti raggiunsi il mio orgasmo abbracciata a la sua gamba ... ma non mi sono fermata poiche lei con gli occhi
chiusi, le sue tette sobbalzante e la sua testa all'indietro veniva ancora una volta ...
La barriera dell'idioma no ci permetteva tante chiacchere ... quindi siamo rimaste ad accarezzarci, toccarci dapertutto con le nostre mani, dita
e lingue ... non ci stancavamo mai ... ma anziche rilassarci e dormire ... stavamo tutte e due troppo arrapate ... lei infoiata ed io assatanata ...
adesso lei con le sue tette scchiaciate sul letto, suo culo a forma di cuore in aria, si trovava inginocchiata in mezzo alle mie cosce e massaggiava
con la sua mano la passerina e di tanto in tanto mio clitoride ... poi con le due mani mi apriva la micetta e approfondiva la sua lingua nel mio
bucchetto vaginale e dopo quando in nostri sguardi coincidevano la sua bocca si chiudeva sul mio clitoride provocandomi sussulti e vibridi de
piacere facendoni perdere la testa ... lei non si mica era sfogata ancora ... prese lo zainetto e cerco il finto cazzo di cane ed il cinturino
dove montatre l'aggeggio ... mi face alzare ed indossai quel membro canile ... mi fece sdraiare e lei si misse a cavallo ... si é chinata e ci siamo
baciate mentre lei dimenava il suo bacino su e giú godendosi quel cazzo che strofinava la sua micetta ... si é raddrizzata e piegando una gamba l'ha
poggiata sul letto ... poi lentamente prese l'apice tra le labbra della sua micetta e piano piano abbassó suo bacino ... io incominciai a
chiavare la sua gnoccheta mentre godevo alla vista di quel grosso membro che spariva dentro la figa di mia compagna ... lei godeva facendo urli
ogni volta che quel cazzo affondava sua gnocca la feci girare sulla sua schiena e mi son messa a chiavare sua passerina con forza ... lei con
sue gambe divaricate lo prendeva tutto ... le sue mani sulle mie natiche forzava quel cazzo in fondo ... la sua testa si muoveva. si alzava e si
lasciava cadere ... veniva ancora una volta urlando di gioia pazzesca ...
Fuori l'alba si stava facendo notare coi primi raggi solari ... siamo andate insieme sotto la doccia dove ci siamo amate e procurate un'altro
paio di orgasmi ... dopo una meritata colazione ... ci siamo scambiate i telefoni ... accompagnai Sophia in banca e poi con un bacio sulla
guancia, lei se ne ando per la sua vita ...
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