Inizio di una serie - Sorellastra perfetta.

Tutto ha inizio un caldo pomeriggio di agosto.
Sono i primi di agosto e nonostante la forte afa esco a fare un giro alle due, dopo una corsetta di mezz'ora sono già sudatissimo e in poco tempo sono a casa. Metto a posto le scarpe, mi spoglio e getto le cose a lavare ed in mutande esco in giardino verso la piscina. La mia sorellastra (Susanna) di 20 anni è al bordo della piscina e prende il sole a pancia in giù.
Bisogna ammettere che è davvero sexy, con un pezzo sotto a perizoma e il pezzo sopra slacciato e gettato sotto lo sdraio. Le passo affianco ed entro in piscina, mi rinfresco qualche minuto e rientro in casa. Butto le mutande a lavare e salgo di corsa al piano superiore con il pene che libero mi penzola di qua e di là e su e giù. Prima di andare in camera passo per il bagno e la situazione è critica. Attaccato al lavandino c'è un dildo nero di almeno 20 cm. Attaccato a questo c'è un reggiseno e per terra sopra il tappeto c'è un perizoma bianco. La scena mi intriga e incuriosito ma anche eccitato raccolgo da terra il perizoma, probabilmente appartenente a Susanna. Lo ispeziono un po' ed eccitatissimo lo porto al naso.
Mentre sto annusando gli umori della mia sorellastra il pene mi si drizza e la sega è ufficialmente iniziata.
Entro in una sorta di aldilà e non ci capisco più niente tanto che non sento salire Susanna. Mi sento strappare dalle mani il perizoma e mi ritrovo davanti la mia sorellastra che in costume mi fissa perplessa. È lei a rompere il ghiaccio chiedendo se mi fosse piaciuto. Io ovviamente non posso che annuire anche se mi ha interrotto nel momento più importante. Lei sorride e sembra tutt'altro che imbarazzata, anzi, improvvisamente inizia a sfilarsi il pezzo sotto del costume e lo avvicina alla mia faccia. A me non sembra vero e subito inizio a riassopare i suoi umori, intanto lei si è inginocchiata e con la lingua inizia dallo scroto e arriva alla cappella. La scopo sulla bocca e ormai non manca molto a l'eiaculazione. Finisce in tempo il pompino e si fa sborrare in faccia per poi ripulirla piano piano con la lingua.